Progettualità

Regione Lombardia, attraverso il portale, intende promuovere le iniziative regionali di Educazione Ambientale per valorizzare, in un quadro organico e coordinato, le azioni attivate dai soggetti istituzionali, dalle aziende e dalle organizzazioni del terzo settore, a favore delle scuole, della cittadinanza, della business community e della pubblica amministrazione. 

Se stai portando avanti un progetto su territorio regionale, segnalacelo!

I progetti segnalati saranno pubblicati in questa sezione del portale, ottenendo visibilità e raggiungendo un numero maggiore di soggetti interessati e destinatari.

 
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"Maestro Lambro: un fiume che educa allo Sviluppo Sostenibile" è un percorso sviluppato da CODICI Lombardia ETS che prevede l'organizzazione di 10 incontri educativi e di sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile (circa 2 ore ciascuno), che si terranno all'interno dell'ecofrazione di Baggero, per gli studenti delle classi 5^ elementare e 1^, 2^, 3^ media degli Istituti Scolastici statali presenti nei comuni partner di progetto.

Gli incontri saranno tenuti da Andrea Camesasca - imprenditori alberghiero e forte sostenitore del turismo sostenibile e della rinascita dell'ecofrazione di Baggero - e da Marilena Lualdi, giornalista e autrice del libro “Il fiume di Mafalda”, che attraverso un racconto dedicato ai bambini spiegherà loro l’ecosostenibilità delle acque dolci.

La prima parte degli incontri prevede la partecipazione attiva degli studenti: verrà chiesto loro di raccontare come percepiscono il valore del fiume Lambro.
A partire dalla loro percezione e conoscenza, verrà introdotto il tema dell'importanza dei fiumi: "Perché i fiumi sono importanti?". Verranno spiegati i molteplici vantaggi come risultato della loro protezione e del ripristino degli ecosistemi di acqua dolce e delle funzioni naturali dei fiumi.
Il Lambro e il suo valore storico è il focus della seconda parte degli incontri. Verrà raccontata la sua storia, dell'antica frazione di Baggero, dei suoi mulini e di come si è arrivati, oggi, all'attuale progetto dell'ecofrazione, che ha recuperato e rimesso in moto il mulino per produrre energia elettrica (come si è creato un nuovo stile di vita rivolto alla natura e all'uomo, e un'imprenditorialità non industrializzata, bensì entrambi architettati secondo i principi dello sviluppo sostenibile).

"Maestro Lambro: un fiume che educa allo Sviluppo Sostenibile" vuole essere un progetto pilota che avrà in futuro la possibilità di essere facilmente replicato in altri territori attraversati da corsi d’acqua mutuando l'esperienza accumulata in questa prima esperienza.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label:

 

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L'Associazione Amici dei Boschi ha condotto un diffuso progetto sullo spreco alimentare.

A livello globale ogni anno un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare.
Nel 2019 è stata condotta a Pavia un’indagine sullo spreco alimentare, su un campione di 23 famiglie, che si sono offerte per un’analisi merceologica dell’eccedenze alimentari.
I risultati hanno portato alla luce un dato inatteso: 573.6 grammi settimanali di cibo gettato, ben distante dal valore medio italiano di 1124 g per settimana. Questo fenomeno può essere imputabile alle caratteristiche del campione che è risultato essere particolarmente sensibile alle tematiche della sostenibilità ambientale. Una maggiore sensibilità ambientale o attenzione alla giustizia sociale sembra servire da motore per un reale cambiamento nei comportamenti legati allo spreco.

Se questo risultato fosse confermato da successive rilevazioni su campioni più consistenti, sarebbe molto chiaro che le azioni educative che riguardano il contenimento dello spreco portano a risultati concreti e misurabili.

Il progetto PAZ intende quindi realizzare una mostra per approfondire il tema dello spreco alimentare e in particolare per narrare le storie di chi ha provato ad azzerarlo attraverso piccole o grandi azioni (soluzioni nate dal modo no profit o anche dalle imprese, nuove tecnologie, economie circolari e virtuose).

Saranno stampati almeno 8 pannelli per guidare il pubblico attraverso un percorso che, propone possibili azioni di contrasto portando esempi concreti e virtuosi. Ad esempio le associazioni che recuperano il cibo in scadenza e lo donano alle famiglie più fragili, le tecnologie che utilizzano gli scarti frutta e verdura per produrre integratori alimentari o tessuti, gli chef che cucinano con bucce, semi ed altre parti degli ortaggi ritenute non commestibili e tanti altri ancora. La narrazione verrà proposta attraverso fotografie, video, brevi interviste, testi evocativi.

La relazione conclusiva la trovate qui.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label:

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OrtoComuneNiguarda, in collaborazione con Parco Nord Milano, intende realizzare un corso di formazione in orticoltura applicata ai temi della coltivazione urbana per la produzione sostenibile di cibo sano, sicuro e a km 0. Il corso si svolgerà con la modalità del learning by doing, coprirà un intero anno agronomico e prevede:

  • 1 modulo “orticoltura urbana base”, ossia un corso di formazione teorica di base integrato con pratica in campo (24 ore);
  • 1 modulo “progettazione e realizzazione partecipata di un orto”: i partecipanti si cimenteranno in esperienze concrete di realizzazione di un orto per un’intera stagione agronomica sotto la supervisione di tutor di comprovata esperienza (fino ad un max di 112 ore aggiuntive e facoltative in campo).
  • 1 terzo modulo dedicato a “incontri di approfondimento” (ca. 32 ore) di tecniche agricole innovative particolarmente rispettose dell’ambiente e della biodiversità (ad es. permacultura, orto biointensivo, agricoltura sintropica, agricoltura sinergica, tecniche di compostaggio, …).

Tale offerta formativa sarà rivolta anche a chi intende seguire solo un percorso di aggiornamento su tali tematiche, sia esso un operatore del settore o un semplice appassionato esperto di orticoltura. Si prevede inoltre di organizzare visite in esterni presso altri orti urbani e/o aziende agricole periurbane che operano nel rispetto dei temi trattati.
Alcuni dei focus di approfondimento saranno realizzati durante la prossima edizione del Festival della Biodiversità e saranno accompagnati anche da laboratori didattici (20 ore) dedicati ai bambini e ragazzi (6-12 anni) incentrati sul tema del rapporto tra agricoltura e abitudini alimentari per favorire nei giovani la consapevolezza di una responsabilità ecologica che deve essere condivisa a partire dall’alimentazione quotidiana.

Il corso presume che insegnare a coltivare un orto significhi prendersi cura di un sistema. L’obiettivo è far percepire l’orto, non solo come occasione per usufruire di cibo di qualità o come sostegno al reddito famigliare, ma anche come occasione per diffondere un nuovo paradigma culturale che valorizzi l’interconnessione delle parti del sistema, perseguendone la sostenibilità.

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.

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B Corp School è il primo percorso di imprenditorialità sostenibile, promosso da InVento Innovation Lab s.r.l., B Corp che coinvolge i giovani delle scuole secondarie come catalizzatori e attivatori del cambiamento, i “B Corp Changemakers”, per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

B Corp School guida gli studenti nella creazione di una vera e propria B Startup ispirata al modello B Corp e in linea con i 17 SDGs dell’Agenda 2030, permettendo di sviluppare le proprie competenze di auto-imprenditorialità attraverso la realizzazione pratica di un’esperienza d’impresa o di un progetto per la comunità, sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

Ogni impresa B Corp può adottare le scuole del proprio territorio e lanciare una "B Corp Challenge": una sfida nata da un'esigenza/problematica reale del territorio (es. spreco alimentare, inquinamento dell’aria, turismo sostenibile, economia circolare, tutela della biodiversità, efficienza energetica, etc.) a cui la classe risponde con la propria idea progettuale. Le B Corp affiancano i team di studenti con il proprio know-how e il proprio modello d'impresa.

Alla fine del percorso, tutti i team presentano i propri progetti durante l’evento finale, la Changemaker Competition, un'opportunità di ispirazione e networking per territorio, scuola, giovani studenti, famiglie, comunità locale, istituzioni e aziende virtuose del territorio.

Il progetto mira a diffondere e implementare contenuti e metodologie innovative per formare i changemaker del futuro, stimolare l’adozione di un approccio sistemico e rigenerativo e creare un impatto positivo su società e biosfera attraverso i modelli di imprenditorialità sostenibile.

Il progetto prevede l’utilizzo della piattaforma e-learning InVento School, accessibile secondo i principi dello Universal Design, che consente di strutturare il percorso in modalità blended attraverso metodologie innovative (hackathon, challenge, gamification, learning by doing, peer-education, etc.).

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.

 

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L'Istituto Comprensivo Daniele Spada di Sovere (BG), per l’anno scolastico in corso, ha deciso di concentrare le proprie energie nella coltivazione del mais, delle patate, delle zucche e dei legumi con l’intento di andare a riscoprire le antiche varietà presenti sul territorio (Valle Seriana, Alto Sebino, Valle Borlezza e Valle Camonica).

Lo scopo è far conoscere agli alunni una via per arrestare la perdita della biodiversità agricola causata dall’ introduzione delle colture intensive, facendo riscoprire le antiche varietà di mais, zucche, patate e legumi che venivano coltivate in passato nelle valli non limitando la sola coltivazione ma prendendo in considerazione anche i processi di lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli.

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.

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Il progetto di Fondazione Adolescere mette al centro il tema delle reti e delle relazioni con il territorio, attraverso attività esperienziali in Alto Oltrepò Pavese rivolte a tre classi pilota di tre istituti della provincia di Pavia.

L’iniziativa punta a valorizzare le abilità dei giovani, attivare senso ecologico, stimolare una cultura delle interconnessioni che siano da slancio per una divulgazione a pari (peer education) e da stimolo per futuri progetti di studio e di vita. Nello specifico si vuole mettere in luce l’importanza di saper guardare all’altro.

L’ALTRO inteso l’ambiente, la natura, la biodiversità di cui il territorio in questione è uno dei siti più significativi a livello nazionale.
ALTRO inteso anche la classe, i compagni, perché la cura di legami interpersonali è la base per stare bene, per conoscere e ri-conoscersi nel territorio spesso sottovalutato (in particolare con la pandemia), ma soprattutto per accrescere cultura ecologica e senso civico di gruppo.

Le azioni si articolano in giornate residenziali sul campo, presso la Penicina, nel comune di Romagnese, animate da formatori di gruppo esperti in relazioni e cultura territoriale e da docenti universitari agronomi e entomologi già referenti scientifici del progetto Oltrepò(bio)diverso (programma Attiv-aree).

Si prevede un’attività di reclutamento delle classi e sensibilizzazione in aula in cui anticipare il concetto delle relazioni, attraverso un coach educativo e un esperto di economia circolare e processi agrosostenibili.
Segue l’esperienza di due giorni con formatori di gruppo e docenti universitari in cui, grazie al valore della residenzialità e del contatto diretto con l’ambiente, si incoraggia un nuovo disegno/modello pedagogico esportabile in altri contesti regionali e nazionali, apre la scuola e restituisce spazio e confini al territorio, connette il dentro (l’aula, la classe) con il fuori (l’ambiente, le realtà agricole), facendole diventare due aspetti integrati dell’azione educativa.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label:

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L’Hackathon “Economia Circolare: Conosci, Comunica e Cambia!” è promosso da PromoImpresa – Borsa Merci, grazie alla sinergia con il Comune di Mantova all’interno dello sviluppo di “Mantova Hub”.

Come finalità di sistema, il progetto ha investito su una visione a medio-lungo termine dell’Educazione Ambientale, attraverso il consolidamento dell’azione come opzione formalizzata e standardizzata di Alternanza/PCTO progettuale riferibile agli ambiti propri dell’Educazione civica, ai temi della Sostenibilità centrali nelle dinamiche di sviluppo del prossimo futuro e alle logiche “Service Learning”.

L’hackathon diffuso “Economia Circolare: Conosci, Comunica e Cambia!” ha come obiettivo generale il coinvolgimento degli studenti delle Scuole Secondarie di II Grado e dei Centri di Formazione Professionali della provincia di Mantova in un percorso attivo e partecipato di educazione e sensibilizzazione sui temi dell’Economia Circolare, basato sulla diffusione territoriale e la promozione di idee di cambiamento.

Sono obiettivi operativi connessi alle singole fasi del percorso:
- accompagnare i giovani studenti in un percorso di “Conoscenza” finalizzata ad approfondire i temi dell’Economia Circolare e più in generale della Sostenibilità;
- agire sulla “condivisione della conoscenza” per incrementare la platea dei destinatari dei percorsi di educazione ambientale e agevolare lo scambio sul tema;
- investire nell’educazione dei giovanissimi (studenti primo ciclo) con la produzione di video lezioni secondo logiche peer to peer;
- ampliare la diffusione e promozione del tema tra i giovani e sul territorio grazie a messaggi creativi costruiti su nuovi format di comunicazione quali le graphic novel;
- agire sui processi di cambiamento a partire dalle idee dei giovani e dalla loro adozione, anche in una logica di prototipazione e sviluppo partecipati, da parte della Rete Territoriale.

I team di giovani studenti, accompagnati dai loro docenti, dagli esperti del Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità e dagli stakeholder interessati a rendere “Mantova Circolare”, sono stati chiamati a partecipare ad una maratona progettuale articolata in tre aree d’attività:
- “CONOSCI”, finalizzata a condividere, anche attraverso la partecipazione attiva dei giovani, i caratteri rilevanti dell’Economia Circolare per una crescente consapevolezza ed educazione alla tutela dell’ambiente delle nuove generazioni;
- “COMUNICA”, finalizzata ad acquisire competenze trasversali sulla comunicazione da agire per la promozione e diffusione dei temi propri dell’Economia Circolare attraverso la produzione di video e graphic novel da promuovere sul territorio con particolare riferimento ai giovani;
- “CAMBIA”, finalizzata a raccogliere e diffondere le idee dei giovani promotori del cambiamento per un ingaggio attivo nelle azioni per il futuro.

Anche con riferimento all’approccio sistemico e alle logiche di capacity building della comunità, si sottolinea l’importanza di alcune ricadute sul fronte della sostenibilità e replicabilità:
- costruzione di un format “Hackathon diffuso / Project work” di PCTO sui temi ambientali replicabile nel tempo;
- 4 moduli e-learning riutilizzabili gratuitamente nel tempo a scala territoriale e 1 percorso digitale di accompagnamento dell’hackathon;
- attivazione, attraverso una formazione e un affiancamento sul campo, di una comunità educante attenta al tema e capace di replicare in futuro l’azione all’interno della propria rete.

Tali importanti ricadute e i risultati del primo anno sperimentale hanno sprinto l’attivazione di una seconda annualità attualmente in corso con 25 gruppi di lavoro attivi: https://bit.ly/3s2nU2c.

 

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Il progetto, inedito in Italia e promosso dall'Istituto Comprensivo R. L. Montalcini di Alzano Lombardo, si pone come obiettivo l’allestimento di un’aula outdoor e un giardino della biodiversità attraverso una progettazione partecipata degli studenti della nostra scuola, ex alunni e alunni di scuole vicine che si interfacciano con l’amministrazione e personale con competenze specifiche.

I 121 studenti coinvolti sono gli Ambasciatori della giustizia climatica nominati durante le Accademie degli Ambasciatori della giustizia climatica (05-06 giugno-16 ottobre) organizzate dal nostro Istituto in collaborazione con l'associazione Plant for the planet. 

L’Accademia è una giornata per ragionare sulla distribuzione della popolazione sul pianeta, sull’uso delle risorse e per piantare alberi. Il luogo scelto per la piantumazione è un prato offerto dall’amministrazione di cui gli ambasciatori se ne stanno prendendo cura e dopo la messa dimora di 30 piante e di un pannello che ne identifica il luogo ora gli studenti chiedono che diventi un'aula outdoor.

Il progetto prevede:

- la geolocalizzare del loro boschetto su gmaps,
- l’assegnazione della destinazione d’uso del terreno affidato loro,
- l'allestimento di strutture per rendarla un'aula outdoor,
- l’uso di un’area verde da convertire in un giardinodella biodiversità che accolga varietà di farfalle,
- l’allestimento tecnico dei pannelli illustrativi del progetto MAB maggio 2021 con QRCODE delle storie create dagli alunni: "avifauna e alberi si raccontano” MAB L'AVIFAUNA SI RACCONTA.

Dal canto loro i ragazzi si prestano:

- a collaborare per la progettazione partecipata e allestimento di un’aula all’aperto con strutture in materiale ecosostenibile e di recupero,
- recuperare semi, piantare e avere cura del luogo creare nuove storie delle specie arboree presenti al Boschetto non ancora prodotte,
- la partecipazione a eventi in cui sensibilizzano, informano le persone sul tema della crisi climatica e facendosi esempio con buone pratiche come regalando semi da piantare.

Traguardo del progetto è ri-costruire un luogo “naturale” aperto a tutti che coinvolga la comunità nella sua cura creando occasioni per imparare e per stare bene.

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.

 

 

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Il progetto di La Buona Terra - Associazione Lombardi Agricoltori Biologici e Biodinamici intende promuovere presso la comunità bresciana la consapevolezza che la tutela e valorizzazione dell’ambiente naturale passa per scelte concrete, come il sostegno all’agricoltura biologica, capace di preservare la biodiversità e la fertilità del suolo, di ristabilirne l’equilibrio, contro le forme di inquinamento, di contenere a livelli ragionevoli l’emissione di CO2.

L’intervento, che si attuerà nel corso del 2022, presso 4 aziende biologiche del territorio bresciano -possibilmente scelte tra imprese condotte da giovani e collocate all’interno o nei pressi di territori naturalistici protetti – prevede la realizzazione di due azioni in sinergia tra loro che intendono coinvolgere le famiglie, ma non solo.

A ragazzi e adulti verrà proposta la visita guidata dell’azienda – con il fine di sensibilizzarli all’importanza delle scelte individuali per costruire equilibri sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico - attraverso un percorso capace di valorizzare la biodiversità e la tutela della fertilità del suolo e il legame sociale e culturale con il cibo.
In parallelo alle visite guidate, ai bambini dai 4 ai 10 anni si proporranno specifiche attività didattiche (orto sinergico “in cassetta”, osservazione di flora e fauna, racconto di storie di natura), al fine di far sperimentare loro la ciclicità e l’evoluzione della natura e l’ equilibrio ecosistemico tra piante, fiori e animali.

Per realizzare entrambe le azioni La Buona Terra si avvarrà della collaborazione di Cortobio soc. agr. coop., piattaforma di distribuzione di ortofrutta biologica a filiera corta. Cortobio a partire dalla propria esperienza più che decennale darà risalto nelle singole iniziative alla circolarità, alla stagionalità dei prodotti e al riuso/riciclo come scelte concrete per evitare forme di inquinamento e per costruire dal basso sistemi sostenibili. Il progetto si concluderà nell’autunno con azioni finali di divulgazione e sensibilizzazione.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label:

 

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La Scuola Frassati ha deciso di provvedere all’installazione di dispositivi destinati al miglioramento della qualità dell’aria all’interno delle classi e degli uffici. Infatti, la popolazione scolastica trascorre circa l’80% del proprio tempo in ambienti chiusi. La qualità dell’aria che respiriamo ha un’influenza significativa sulla nostra salute, sul nostro stato di benessere e sulle nostre prestazioni cognitive e fisiche. La situazione pandemica attuale, impone attenzioni maggiori finalizzate al contenimento della diffusione del contagio. È noto che il virus si trasmette in ambienti chiusi anche tramite microdroplets e aerosol, e che le strategie più efficaci per minimizzare la trasmissione del virus siano quelle che ne prevedano la dispersione tramite ventilazione naturale (apertura di finestre) in maniera ottimizzata. I dispositivi funizionano anche al fine di ridurre la probabilità di esposizione al virus e di diffusione del contagio.

Si tratta di una soluzione brevettata che è in grado di ottimizzare la ventilazione naturale senza deteriorare le condizioni di comfort all’interno degli ambienti chiusi, massimizzando la dispersione in ambiente esterno di microdroplets e aerosol potenzialmente infetti, evitando sprechi di calore per una apertura troppo prolungata.

La Scuola Frassati contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria anche al difuori del proprio edificio, contribuendo alla riduzione di emissioni di CO2. Infatti un impianto fotovoltaico da 55 Kw, posto sul tetto dell’edificio, provvede un’autonomia energetica pressoché completa

Con gli alunni, si intende creare unità formative, della scuola secondaria di primo grado, basate sull’analisi dei dati rilevati dai sensori Fybra e all’impianto fotovoltaico, allo scopo di ottimizzare le azioni quotidiane per rendere la scuola ancora più sostenibile.

Blum scommette su Fybra, il sensore lanciato a Klimahouse che monitora la  qualità dell'aria

L'impresa Fybra srl, fornisce una piattaforma per l'analisi dei dati che verranno mostrati agli studenti della scuola secondaria di primo grado. La piattaforma permette di rendere comprensibili i dati analizzati, grazie all'utilizzo di grafici facilmente comprensibili che permettono agli studenti di comprendere l'andamento e la variabilità della qualità dell'aria. Gli alunni potranno dialogare anche con tecnici specializzati e professionisti esperti riguardo i temi della qualità dell'aria e del risparmio energetico.

 

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label:

 

 

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Cooperativa Alchimia e Biodistretto BG, che racchiude più di 40 soci, sostengono il Distretto dell’Economia Sociale e Solidale Bergamo (DESS), nella progettazione e realizzazione di percorsi formativi per le scuole sulle tematiche dell’economia sociale e solidale, coinvolgendo i soggetti del DESS, che diventerà associazione APS con più di 20 soci fondatori.

I percorsi formativi partono dalle esigenze emerse in Workshop realizzati da Facilitatori Dess coi docenti delle scuole secondarie di secondo grado, utilizzando il DESScomposer, strumento multimediale che focalizza le tematiche abbinandole alle competenze del DESS. Il Formatore DESS realizzerà percorsi formativi per gli alunni con metodologia interattiva, Cooperative Learning e Project Based Learning, il supporto di tecnologie digitali, laboratori e attività esperienziali all’aperto. Il Formatore DESS guiderà le classi nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi (flipped learning), spronando valutazione critica, interesse per questioni etiche e di sostenibilità, quali biodiversità e conservazione del patrimonio naturale, economia circolare, cambiamento climatico, economia sociale e solidale, nella ricerca di risoluzioni a problemi ambientali e economici che riguardano la collettività, attraverso una riflessione critica e creativa.

I soggetti del DESS porteranno la loro esperienza alle classi, rendendo le riflessioni oggetti di lavoro concreti. Gli studenti saranno coinvolti e animeranno/presenteranno i loro elaborati nelle manifestazioni che vedranno la presenza del DESS (es. Festival della sostenibilità). Il Formatore DESS è un profilo lavorativo che verrà creato, individuato e formato dal Tavolo Formazione DESS e accompagnato da un supervisore di progetto. Faciliterà il percorso delle classi, mettendo in relazione i temi con le declinazioni progettuali locali, attraverso il patrimonio esperienziale della rete DESS, in un dialogo tra teoria e pratica, attraverso condivisione di competenze e esperienze.

 

 

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La Parrocchia S. Agata, sita a Martinengo, al fine di promuovere una efficace educazione ambientale, presso la scuola dell'infanzia "Sacro Cuore" e la primaria "Maddalena di Canossa", ha avviato una riflessione circa la creazione di un orto didattico per le due scuole nel giardino parrocchiale. 

Il progetto denominato “Orto didattico dei fiori, delle piante e delle verdure”, con il partenariato di Aziende agricole della città di Martinengo, rende possibile la pedagogia del fare: un apprendimento esperienziale che i bambini non sempre hanno modo di sperimentare.

La scuola non può più eludere il problema dell’educazione all'uso corretto dell’ambiente.
I bambini e gli alunni avranno a disposizione n. 2 (per sezione e classe) vasche – per un totale di 28 vasche) - nelle quali coltivare sia fiori sia verdure del territorio con l’aiuto delle Aziende, di nonni e volontari esperti, nonché delle loro maestre.

Nel giardino i bambini e gli alunni saranno impegnati in un ulteriore percorso relativo al rinascimento e alla piantagione delle piante. Si scopriranno gli aspetti naturalistici ed ecologici degli alberi, le associazioni vegetali, le caratteristiche delle foglie, della corteccia e delle ramificazioni, le tipologie di fioriture e la fotosintesi clorofilliana ecc.

Il laboratorio intende far conoscere il mondo vegetale e vuole sensibilizzare verso il delicato equilibrio delle piante. I ragazzi impareranno a riconoscere le varie tipologie di foglie, capire come vive e cresce una pianta, dall’apparato radicale fino alla chioma, osservando da vicino questi esseri viventi e interagendo sul campo.

La creazione e il mantenimento di un orto didattico e ecologico nella scuola viene introdotto come modello didattico per:

  • Educare al gusto e favorire una sana alimentazione;
  • Far acquisire conoscenze e comportamenti corretti e il più possibile consapevoli nei confronti del cibo e della sua origine;
  • Promuovere il senso di responsabilità negli alunni attraverso l’accudimento dell’orto;
  • Educare alla cura e al rispetto dell’ambiente per favorire uno sviluppo sostenibile; 
  • Favorire lo sviluppo di un “pensiero scientifico”: saper descrivere, argomentare, ascoltare; saper riconoscere e mettere in relazione semi, piante, fiori, frutti; saper porre problemi e formulare ipotesi e soluzioni; saper utilizzare un linguaggio specifico;
  • Sperimentare la necessità di elementari strumenti di misura e di registrazione della crescita degli ortaggi; sperimentare la ciclicità (il ciclo vitale delle piante – il ciclo alimentare – il ciclo delle stagioni…).

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2021, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", insignito dell'omonomina soft-label.