Regione Lombardia, attraverso il portale, intende promuovere le iniziative regionali di Educazione Ambientale per valorizzare, in un quadro organico e coordinato, le azioni attivate dai soggetti istituzionali, dalle aziende e dalle organizzazioni del terzo settore, a favore delle scuole, della cittadinanza, della business community e della pubblica amministrazione.
Se stai portando avanti un progetto su territorio regionale, segnalacelo!
I progetti segnalati saranno pubblicati in questa sezione del portale, ottenendo visibilità e raggiungendo un numero maggiore di soggetti interessati e destinatari.
"La Nuvola di Emil" è un progetto parentale esperienziale nella natura per bambini dai 3 ai 6 anni.
Il Giardino Meo è un'Associazione di Promozione Sociale che fonda la propria filosofia sul concetto di cultura della dimensione naturale e sull'importanza di coltivare relazioni sane e rispettose tra persone e animali.
La possibilità di esperienze dirette condivise e vissute tramite l’osservazione e il gioco favoriscono una spontanea socializzazione, fino a perseguire approcci al rispetto per sé stessi e giungere alla solidarietà, principi sui quali per altro si fondano le attività dell’Associazione.
In particolare, al progetto esperienziale nella natura del Giardino Meo e dintorni, fanno riferimento molteplici motivazioni che sottendono il percorso psico-pedagogico per l’evoluzione del bambino:
Area civico ecologica
Si esplorerà il rispetto in tutte le sue forme, anche attraverso una coscienza ecologica, sia dell’uomo sia della natura. Rispetto delle regole, dei tempi e degli spazi altrui.
Area scientifica
L’evoluzione dei bambini passa anche attraverso la curiosità e le scoperte.
Utilizzando strumenti scientifici come microscopio, lente di ingrandimento e box insetti idonei ad un uso da parte dei bambini, sarà possibile far osservare ed analizzare ciò che si incontrerà durante le esplorazioni nella natura. Il tutto verrà arricchito con esperimenti pratici.
Tutto ciò che “prenderemo” in prestito dalla natura da osservare verrà poi restituito ad essa nel rispetto della libertà degli esseri viventi.
Il regno animale
Attraverso attività ludico ricreative si scopriranno le peculiarità degli animali della terra, del cielo e dell’acqua. Verranno proposti incontri sia con gli animali del Giardino Meo sia animali di specie diverse esterne alla nostra realtà.
Il regno minerale e vegetale: l’orto, un’esperienza ricca di vita e di elementi che stimoleranno tutti i sensi.
Il metodo di coltivazione che il Giardino Meo propone è quello biologico, cioè senza l’utilizzo di concimi chimici, ma solo attraverso l’uso di prodotti naturali, lavorazioni e procedimenti nuovi e antichi. L’ascolto e la lettura
Attraverso l’albo illustrato, prima opera d’arte con cui un bambino si interfaccia, si trasmetteranno insegnamenti trasportando i bambini in un mondo fantastico in grado di catturare il loro interesse.
Il corpo in movimento: alla scoperta della propria e altrui motricità.
Primi approcci alle competenze grosso motorie e fino motorie, alla coordinazione e all'esecuzione di movimenti.
Il Giardino Meo A.P.S di Gavirate
Il progetto "Amphibia: avventure educative tra terra aria e acqua", presentato dall'Associazione Chirone, mira a sensibilizzare e formare una rete di scuole e cittadini sulla tutela ambientale, con un focus particolare sulla pianura bresciana, un'area caratterizzata da gravi problemi di qualità dell'aria e dell'acqua, compromessa da un'elevata antropizzazione e dall'inquinamento dei fiumi Mella e Oglio.
Il progetto, che si svilupperà tra il 2024 e il 2025, ha come obiettivo principale la creazione di una rete permanente di educazione ambientale, promuovendo il coinvolgimento attivo dei cittadini come "custodi della natura" e lo sviluppo di competenze ambientali tra gli studenti.
Questo sarà realizzato attraverso diverse azioni chiave:
Il progetto è pensato per coinvolgere direttamente studenti e insegnanti di 5 scuole partner, dall’Infanzia alla Secondaria di I gred, e indirettamente le loro famiglie e comunità.
Prevede attività di citizen science, come la costruzione e l'uso di dispositivi di misurazione dell'inquinamento e l'inserimento di QR code lungo il Fiume Mella per il monitoraggio dell'ecosistema.
Le attività si svolgeranno prevalentemente all'aperto, in aree verdi locali e nelle pertinenze scolastiche, e includeranno passeggiate naturalistiche e uscite didattiche.
Particolare attenzione sarà rivolta all'inclusione sociale, garantendo l'accessibilità delle attività anche ai diversamente abili e coinvolgendo categorie sociali a rischio di esclusione, come gli utenti del Servizio Inserimento Lavorativo.
La comunicazione e disseminazione del progetto sarà sostenuta da una campagna di sensibilizzazione attraverso podcast, video, infografiche e un prontuario di buone pratiche che sarà reso disponibile online.
In sintesi, "Amphibia" non solo mira a educare e sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale, ma anche a costruire una comunità consapevole e attiva nella tutela del proprio territorio.
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Il Casnati for ESD è un programma youth-focused del Centro Studi Casnati che nasce nell’autunno del 2022 in collaborazione con il Global Schools Program (organizzazione dell‘ONU per l’integrazione scolastica dell’ESD).
ESD è l’acronimo di Education for Sustainable Development (Educazione allo Sviluppo Sostenibile) e corrisponde al Goal 4.7 dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Obiettivi principali:
Metodi:
Azioni:
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Il progetto "Le carovane delle scuole verso il ghiacciaio" proposto dal Servizio Glaciologico Lombardo (SGL) ha la finalità di favorire lo sviluppo dell’educazione ambientale e dell’educazione alla sostenibilità nella Regione Lombardia, promuovendo in particolare la conoscenza dell’ambiente montano e dell’ambiente glaciale ed evidenziando la situazione attuale di forte regresso dei ghiacciai lombardi in relazione con i cambiamenti climatici in atto.
Vengono così perseguiti due degli importanti obiettivi dell’agenda 2030: il goal n°4 (“Istruzione di qualità”) e il goal n°13 (“Lotta contro il cambiamento climatico”).
Il progetto è indirizzato a scuole campione presenti sul territorio lombardo, chiamate ad interagire ed a confrontarsi durante il lavoro didattico a scuola e, successivamente, nell’esperienza diretta sul campo.
L’obiettivo è quello di favorire la costituzione di una rete di scuole, unite in nome della sostenibilità ambientale.
Si prevede quindi che più "carovane" si mettano (idealmente in una prima fase, fattivamente in un momento successivo) in cammino verso il ghiacciaio, partendo da punti diversi della Regione Lombardia, affrontando e confrontandosi sulle differenti tracce tematiche proposte: scientifica, geografico-letteraria, artistica, fisico-sportivo-ludica, economico-sociale.
Durante il percorso verranno quindi messi in condivisione saperi, esperienze e risultati ottenuti.
Il presente progetto prevede le seguenti attività:
Il progetto è rivolto alle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado.
L’uscita sul territorio è vivamente consigliata e parte integrante del progetto e coinvolgerà sicuramente almeno una decina di classi, ma il percorso didattico previsto potrà essere svolto anche da classi impossibilitate ad effettuare l’uscita in montagna.
Anche se il luogo-obiettivo finale (il ghiacciaio) del nostro lavoro potrebbe essere fisicamente distante dal territorio di appartenenza delle classi, verrà data particolare enfasi al percorso fisico di avvicinamento, come se la percorrenza dovesse essere lenta, attenta al territorio attraversato, a partire dal proprio "intorno geografico", che verrà indagato opportunamente.ù
Anche grazie alla collaborazione con i Parchi Regionali presenti (per esempio: Parco Oglio Sud, Parco Nord Milano, Parco delle Orobie Valtellinesi), le classi verranno stimolate a "risalire" i corsi d’acqua che dalla scuola vanno verso i monti (Oglio, Mincio, Adda,...) per arrivare alla loro origine, il ghiacciaio, appunto.
Per questa attività verranno utilizzate le tradizionali cartografie cartacee - anche antiche, se disponibili - e le odierne mappe digitali.
Si metterà in particolare evidenza tutto ciò che afferisce ai cambiamenti climatici in atto (vedi, per esempio, il problema dell’alternanza di lunghi periodi di siccità con momenti di abbondanti e rovinose piogge) in riferimento soprattutto ai territori di appartenenza.
Trattare la tematica della deglaciazione delle Alpi lombarde significa trovarsi di fronte ad almeno tre importanti conseguenze che potrebbero verificarsi nel breve e medio termine:
E’ quindi necessario "promuovere la consapevolezza della limitatezza delle risorse e della necessità del loro responsabile utilizzo" soprattutto laddove le risorse sono più limitate e legate alla presenza di un elemento fondamentale come l’acqua.
Il programma didattico che viene proposto si pone inoltre l’obiettivo della conoscenza dei mutamenti - fisici e sociali - che stanno avvenendo e la conseguente formulazione di possibili "modelli e misure di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico".
In particolare, grazie al soggiorno in quota presso un rifugio alpino e al contatto - diretto e indiretto, in montagna e nei territori intorno alle scuole - con alcune realtà economiche locali sarà possibile promuovere la conoscenza di elementi base dell’economia circolare.
Il tema dei cambiamenti climatici è complesso ed estremamente attuale ed urgente. Può essere affrontato da un lato con la conoscenza dei dati scientifici corretti e dall’altro con una buona dose di creatività e fantasia per confrontarsi con una realtà poco compresa e sfuggente.
A partire da queste considerazioni abbiamo formulato le seguenti quattro fasi di lavoro.
FASE 1: Corso di aggiornamento per docenti sul tema dei cambiamenti climatici. (ad oggi, giugno 2024, questa fase è stata ultimata)
La registrazione di questi interventi è reperibile al seguente indirizzo:
https://youtube.com/playlist?list=PLDcMUo7lJNeoh3-_t9XAkghzq9tAI3lc1&si=aCfSyteh7suVpyJI
FASE 2: Interventi a scuola di volontari del SGL e dei partner, coadiuvato dal lavoro curricolare dei docenti. Ogni classe dovrà scegliere alcune tracce di lavoro tra le seguenti, in modo da perseguire la propria "via al ghiacciaio". In tali attività verrà favorito il lavoro cooperativo.
Traccia scientifica
Traccia geografico – letteraria
Traccia artistica
Traccia fisico-sportivo-ludica
Traccia economico-sociale
Al seguente indirizzo padlet una parte dei documenti prodotti al maggio 2024 dalle classi fino ad ora coinvolte direttamente nel progetto:
https://padlet.com/segreteria177/le-carovane-delle-scuole-verso-il-ghiacciaio-66xndgyq6cbyr23p
FASE 3: Organizzazione e realizzazione di una escursione di due giorni (una notte in rifugio), al ghiacciaio Ventina – Chiareggio – Valmalenco - presso il rifugio Gerli Porro, dove si trova il Sentiero Glaciologico V. Sella.
La permanenza in montagna sarà gestita dai volontari del SGL e dalle sezioni del CAI coinvolte, con il necessario aiuto di uno o più Accompagnatori di Media Montagna.
La sede di questa uscita è particolarmente idonea per le attività descritte sopra: sia per quelle di rilevanza escursionistico-scientifica, sia per quelle più "tranquille" di natura ludica ed artistica all’interno della Piana del Ventina, nei pressi del rifugio.
FASE 4: Si prevede di realizzare un incontro di presentazione dei risultati del lavoro effettuato in classe e durante l’uscita. Tale presentazione potrà essere decentrata, nei vari ambiti locali, oppure (preferibilmente) in una unica soluzione che coinvolga tutte le classi partecipanti, magari presso la sede di Regione Lombardia.
Si prevedono almeno due attività di Citizen Science.
La prima, di carattere metereologico-glaciologico, per alimentare l’archivio dati del SGL, consistente in:
La seconda, di carattere naturalistico, per alimentare l’archivio mondiale sulla biodiversità "iNaturalist.org", prevede la raccolta di immagini geolocalizzate di piante ed animali, sia durante l’uscita al ghiacciaio, sia in altri momenti di lavoro intorno alla scuola.
iNaturalist.org è un "social network" naturalistico a livello mondiale che mette in relazione esperti naturalisti, amanti della natura, ma anche semplici cittadini desiderosi di contribuire alla raccolta di semplici dati naturalistici grezzi.
Come detto sopra, il progetto prevede, per definizione, delle attività strutturate all’aperto. Queste saranno svolte sia nei luoghi naturali presenti nel territorio intorno alle scuole, sia nei pressi del ghiacciaio. Tali attività sono assolutamente necessarie per favorire l'instaurarsi di un corretto rapporto tra ragazzi e ragazze con l’ambiente naturale di prossimità e remoto, creando altresì occasioni di apprendimento collaborativo e cooperativo. La presenza di volontari di associazioni ed enti attivi sul territorio faciliterà il lavoro dei docenti nell’organizzazione di piccole escursioni intorno alla scuola e la raccolta dei dati necessari al percorso didattico oggetto del presente progetto.
Durante le 3/4 mezze giornate di lavoro presso il ghiacciaio si prevedono indicativamente le seguenti attività:
Durante la o le serata/e in rifugio si prevedono le seguenti attività:
Come ben si evince dalla proposta didattica sopra illustrata, le attività previste saranno improntate alla trasversalità ed alla multidisciplinarietà, con un occhio di riguardo alle esperienze laboratoriali. Questo per dare l’opportunità, soprattutto agli alunni più fragili e/o meno motivati all’apprendimento tradizionale, di operare in contesti nuovi e stimolanti, che li aiutino a mettersi in gioco, a superare le difficoltà di esprimere se stessi ed i propri bisogni.
Il progetto è quindi inclusivo nella misura in cui si pone come obiettivo quello di dare a ciascun alunno la possibilità di individuare un personale canale operativo, che lo porti ad un percorso di consapevolezza profonda su come i comportamenti e le scelte individuali possano contribuire a tracciare una personale impronta ecologica nei termini di benessere, partecipazione e responsabilità condivisa. Non meno importante, per il perseguimento dell’obiettivo inclusione scolastica, l’aspetto del lavoro cooperativo, al quale i ragazzi saranno continuamente richiamati nel corso delle fasi operative descritte in precedenza.
In termini di inclusione e accessibilità giocherà un ruolo molto significativo anche l’esperienza in ambiente montano, che sarà strutturata in modo da consentirne l’accesso anche agli alunni con difficoltà fisico/motorie, anche grazie alla collaborazione avviata con l'associazione "Dappertutto OdV", operante nel territorio valtellinese, nata per favorire la fruizione dell’ambiente naturale e montano per persone con disabilità attraverso una rete di volontari e l’utilizzo di joëlette (speciali carrozzine che permettono anche ai soggetti con disabilità motorie di fruire delle bellezze montane).
Il progetto verrà diffuso sia in fase informativa di avvio, sia durante il lavoro con le classi, attraverso canali digitali protetti e definiti, alcuni già in essere, altri che potranno essere predisposti durante il corso delle attività.
Quando possibile, all’interno dei vari plessi scolastici, verrà allestita la mostra itinerante sui ghiacciai lombardi recentemente prodotta da SGL, realizzata su striscioni roll-up verticali.
Infine, durante tutte le fasi di lavoro previste dal progetto, i documenti che verranno prodotti dalle classi verranno digitalizzati per essere archiviati e condivisi. La condivisione, in particolare, sarà fondamentale per favorire il lavoro di rete. Si prevedono due ambienti di archiviazione e condivisione:
Particolare attenzione verrà data alla fase comunicativa conclusiva del progetto, con comunicazioni digitali e cartacee e con la realizzazione, se possibile, di una piccola mostra con i risultati dell’esperienza effettuata.
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Il progetto è partito a tutti gli effetti a fine inverno 2024 coinvolgendo in pieno 2 classi della Scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” di Levata (Cr), oltre a 3 classi della Scuola secondaria di Asola (Mn).
Qui viene riportata la sintesi del percorso progettuale delle classi 1A e 1B, Scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” di Levata (Cr)
Nel corso del secondo quadrimestre del corrente anno scolastico, i ragazzi delle classi prime della Scuola secondaria di primo grado di Levata hanno approfondito le tematiche introdotte dagli operatori SGL, dai volontari del Parco Oglio sud e del CAI durante gli incontri in presenza.
Dopo una rielaborazione dei contenuti effettuata in classe con i docenti delle diverse discipline, hanno cooperato nella preparazione di materiali multimediali riguardanti i diversi ambiti richiesti:
Ambito scientifico: presentazioni inerenti i seguenti argomenti
Ambito geografico/cartografico:
Ambito artistico:
Ambito fisico/sportivo/ludico:
Ambito letterario:
Tutte le tappe progettuali sopracitate sono state condivise con gli alunni delle classi prime della Scuola secondaria di Asola, durante un incontro online. I ragazzi si sono scambiati le esperienze, poiché parteciperanno insieme all’uscita in ambiente del settembre 2024.
I file prodotti fino a questo momento dagli alunni sono stati caricati nel padlet sopracitato.
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Il contesto territoriale del progetto è rappresentato dalle terre dell’OltrePo mantovano, tra gli hotspot italiani in cui è possibile osservare sempre di più gli effetti della crisi climatica in atto.
Si tratta di un territorio a spiccata caratterizzazione rurale, in cui impattano in modo determinante le attività intensive di agricoltura e allevamento sul consumo di suolo, sul suo inquinamento cosi come sull’inquinamento dell’aria e la perdita inevitabile di corridoi ecologici e aree boschive mitiganti contro il riscaldamento globale, così come per la diffusione di poli industriali periferici.
Il contrasto a questo deve passare attraverso politiche di gestione territoriale sempre più partecipative, che coinvolgano comunità intere, rese sempre più consapevoli delle criticità a cui far fronte e delle possibili soluzioni condivise.
"Green will save the world" è la perfetta trasformazione della frase di Dostoevskij in cui il verde diventa sinonimo di bellezza, di salute e benessere, motivo per cui la Rete SCUOLA PRATIca BOSCO GIOVANI ECOSISTEMI, ECOSISTEMI DI GIOVANI Italiana di educazione Ambientale e i partner di progetto, si pongono il seguente obiettivo: accompagnare le scuole del Comune di Gonzaga (MN) in un percorso di educazione ambientale di studio, progettazione sul campo e in classe e realizzazione partecipata di n.3 BOSCHI URBANI DI COMUNITA’ di circa 2 ettari totali, future isole di biodiversità, ecosistemi modello in cui le scuole possano, in questo percorso, “imparare facendo” e acquisire competenze trasversali, contrastando la DESERTIFICAZIONE in atto.
Le scuole coinvolte sono 8 (1100 studenti ca.): 7 del Comune di Gonzaga (MN) di cui le 4 scuole dell’infanzia, la scuola primaria Don Milani, la scuola secondaria di 1° grado B. Croce, l’Istituto tecnico di Scuola Superiore Strozzi che fungerà da tutor per le altre scuole, e la scuola primaria Don Salice IC Como Lago che condividerà "a distanza" un’altra esperienza di "rigenerazione verde", questa volta del fondale del Lago di Como, anch’esso vittima di DESERTIFICAZIONE.
Il progetto vuole promuovere un modello di educazione ambientale trasformativa, inserendola in un processo collettivo che metta al centro la creazione di comunità educanti in cui i cittadini più giovani giochino il ruolo chiave di promotori di azioni ecosostenibili e generatori di servizi.
Il progetto coinvolgerà tutti gli istituti scolastici del Comune che a vario titolo concorreranno nella ideazione, realizzazione e fruizione di questi spazi così come alcune associazioni che già si interessano al tema del contrasto alla crisi climatica.
Le azioni progettuali si metteranno in rete con una già presente progettazione di "rinaturazione urbana": una legata al contrasto della dispersione scolastica con fondi del PNRR e 2 progetti di riforestazione che interessano il comune, il progetto BioForest promosso da Conad e Rete Clima e Foresta Italia di Coldiretti.
"SCUOLA PRATIca BOSCO" si inserisce aggiungendo attività di l’educazione ambientale come strumento di sensibilizzazione e coinvolgimento determinante della comunità di riferimento, mostrando l’importanza di mettere in atto percorsi condivisi. Le associazioni attive del territorio quali Scout, Avis, Associazione pescatori, ARCI contribuiranno al percorso affiancando gli studenti nelle attività di studio, realizzazione e monitoraggio delle attività, offrendo ai loro volontari momenti di scambio esperienziale con le scuole e mettendo a disposizione attrezzature.
Il consiglio comunale dei ragazzi da 2 anni ha intrapreso un percorso di conoscenza e consapevolezza sui temi di sostenibilità ambientale, cercando di mettere in atto azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica: si farà tramite con la cittadinanza per la comprensione del progetto e dei suoi Impatti sul territorio. La condivisione di altre esperienze progettuali scolastiche svolte in altri contesti regionali ma che concorrono alla risoluzione di uguali problematiche hanno l’obiettivo di aprire lo sguardo degli studenti verso una visione più globale.
Favorire modelli e misure di contrasto alla crisi climatica: il progetto punta a sostenere modelli didattici ed educativi quanto più possibile legati alla realtà e al territorio, promuovendo fra gli studenti consapevolezza delle emergenze ambientali legate al proprio territorio, in particolare la necessità di ridurre il consumo di suolo, di favorire ecosistemi boschivi fondamentali per mitigare gli effetti di un’agricoltura troppo vorace e ridurre la conseguente perdita di biodiversità.
La scuola diventa così il centro di un’educazione di comunità fatta di azioni e relazioni. Perseguire il disinquinamento e sovrasfruttamento di risorse: il potere disinquinante della vegetazione i nativi ambientali lo conoscono bene sin dalla tenera età. Capire le potenzialità di un bosco, di un prato incolto, di una prateria subacquea vivendo questi elementi, toccandoli, osservandoli favorirà la nascita in loro del desiderio di vederne ricreati altri, nei loro luoghi del cuore, nel proprio paese.
Il progetto risulta essere prettamente esperienziale basato sul "learning by doing" in quanto non esiste modo migliore per capire l’importanza di un ecosistema.
I 3-8 anni saranno coinvolte in attività sia in uscita che in aula, con la collaborazione di un educatore ambientale per raccogliere dati sulle specie vegetali, animali e funghi presenti sul territorio comunale, in quelle poche aree d’interesse naturalistico in cui l’uomo non è intervenuto intaccandone gli equilibri naturali.
Saranno utilizzate guide al riconoscimento e libri nonché attività artistiche in cui riproporre in modo semplice reti trofiche e connessioni ecologiche. Verranno formate le insegnanti all’utilizzo dell’applicazione "INaturalist" per documentare la presenza di certe specie sul territorio.
Il 2° ciclo di scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado verranno accompagnati dagli studenti di 5° indirizzo "ambiente e territorio" dell’istituto tecnico agrario partner, in un percorso di progettazione partecipata delle aree partendo dalla mappatura del prima e del dopo: l’importanza della distanza fra alberi, le specie scelte coerenti con il contesto territoriale, con le caratteristiche del suolo, la disponibilità di acqua, la storia del territorio attraverso sopralluoghi, consultazione di libri e documenti digitali.
Le classi della scuola secondaria approfondiranno la relazione causa effetto fra la diffusione di allevamenti intensivi sul territorio, la perdita di corridoi ecologici e aree boschive e gli effetti della crisi climatica osservabili sul territorio: periodi di forte siccità intervallate da alluvioni, fenomeni estremi, qualità dell’aria spesso oltre i limiti consentiti di inquinanti, canali irrigui coinvolti da eutrofizzazione.
Tutto questo grazie ad un lavoro interdisciplinare che coinvolga l’ambito STEM e non solo, che metta in gioco: competenze di pensiero sistemico, competenze di previsione, competenze strategiche, competenze di collaborazione "cooperative learning", competenze di pensiero critico, unitamente alle competenze di pensiero ecologico.
Ogni classe di Gonzaga (MN) coinvolta adotterà alcuni alberi, dopo averli messi prima a dimora in vivaio creato apposta, poi nel terreno, intraprendendo un percorso di educazione alla cura e facendo in modo che il progetto abbia continuità nel tempo. La condivisione tramite collegamenti "a distanza" dell’esperienza con l’IC.
Como Lago che si occupa anch’esso di "rigenerazione verde" del fondale del Lago di Como (attivato grazie al progetto SOS teniamo il Lario finanziato dal Ministero della transizione ecologica per A.s. 21-22 con il coinvolgimento di 1850 alunni e 100 docenti ca. con un processo di formazione messo in atto da ARPA Lombardia, settore pesca Reg.Lombardia, Pr. Civile, Rete WEEC, Associazione Proteus) offrirà occasione di formazione fra pari sentendosi parte di un’unica azione in ottica globale legata alla lotta alla crisi climatica, come indicato nello specifico dagli obiettivi 13-14-15 dell’agenda 2030.
L’attività di educazione ambientale includerà monitoraggio ambientale da parte delle scuole e della cittadinanza che, attraverso uscite nelle aree oggetto di rimboschimento, differenziando le metodologie in base al target di volta in volta coinvolto, si cimenteranno nella creazione di check list delle specie arboree, erbacee, funghi e animali autoctoni ed alloctoni presenti prima e poi periodicamente dopo i primi interventi di piantumazione.
Tutto questo introducendo insegnanti, alunni e cittadini all’utilizzo dell’app “INaturalist” e partecipando all’evento BioBlitz promosso da AREA Parchi Lombardia. Verrà condivisa l’esperienza a distanza anche con l’Associazione Proteus di Como che, oltre ad affiancare le classi gemellate per questo progetto con le scuole di Gonzaga, coordina il BioBlitz subacqueo nel lago di Como grazie al progetto Re-Lake.
L’istituto tecnico Agrario “P.A.Strozzi” di Palidano, attraverso gli studenti del 5°anno dell’indirizzo Ambiente e Territorio saranno tutor degli studenti delle scuole di grado inferiore durante le uscite, viste le competenze in ambito tecnico e scientifico su cui lavorano quotidianamente, potendo così trasferire a loro il concetto di “complessità” dei processi e dei sistemi naturali, in cui l’uomo deve inserirsi con equilibrio.
Le esperienze all’aperto saranno condotte da un educatore con competenze agronomiche, che accompagnerà le classi nei 3 luoghi oggetto di rimboschimento: una ex cava di argilla rinaturalizzata, un appezzamento con terreno incolto dietro al centro di raccolta comunale in cui alcuni abitanti del quartiere hanno iniziato a mettere a dimora giovani piante, un appezzamento anch’esso incolto prima in gestione all’ente Fieristico ed ora al Comune per crearne appunto un Bosco di Comunità nato dall’azione dei più giovani.
Le esperienze consisteranno innanzitutto nell’andare alla scoperta delle specie arboree autoctone del territorio in altre aree comunali, studiandone caratteristiche biologiche e morfologiche, aiutandosi con pubblicazioni idonee alla fascia di età coinvolta.
Creazione di un fogliario delle essenze riconosciute, raccolta e catalogazione di frutti per attività didattiche interdisciplinari, osservazioni con lenti e microscopi sia in classe che sul campo nonché creazione di una check list delle essenze che verranno poi acquistate.
Esperienze di propagazione e riproduzione di alberi: gli studenti si cimenteranno nella creazione di talee, nella semina, nel procedimento dell’innesto. Creazione di un vivaio di comunità in collaborazione con associazioni del territorio, si invaserà e custodiranno alcune piante fino al periodo idoneo per la messa a dimora. Studio fra ecosistemi differenti: il bosco planiziale querco-carpineto e l’agrosistema della pianura padana, il bosco e la campagna.
Come posso descriverli? Come posso rappresentarli? Possono stare insieme? Concetto di Agroecologia. Piantumazione sia ad opera delle scuole che ad opera della cittadinanza attraverso momenti pubblici organizzati dalle associazioni, intrecciandosi con i progetti già in atto Foresta Italia di Coldiretti e Bioforest di Conad. Monitoraggio e cura attraverso uscite periodiche ed in collaborazione con l’istituto agrario, creazione del “diario del bosco” per vederne l’evoluzione nel tempo.
Il progetto coinvolgerà, nella fase di realizzazione dei vivai con le scuole e nella fase di piantumazione e cura delle aree boschive, due realtà che si occupano di categorie sociali a rischio di esclusione: La Cooperativa Sociale onlus “Il Ponte” con un centro socio educativo CSE nel Comune di Gonzaga (MN) che si occupa di persone con disabilità lieve e medio-lieve che già collabora con il Comprensivo per attività di orto didattico; l’associazione “zer0-niente limiti” che si occupa di persone con disabilità intellettive come il disturbo dello spettro autistico.
La condivisione di un percorso con le scuole e con la comunità in generale offre a queste persone la possibilità di vivere momenti di ordinaria inclusività, che tanto ordinaria purtroppo non è, nel raggiungimento di un’identità all’interno della comunità stessa, come ogni singola persona coinvolta nel progetto. L’incontro fra queste categorie con i bambini è sempre un momento speciale, di creazione di alleanze senza pregiudizi così come al contrario può essere momento per abbattere barriere pregiudiziali spesso appartenenti a fasce di età adolescenziali.
Il ruolo chiave di supporto di queste realtà all’interno di percorsi di educazione ambientale e alla sostenibilità è testimoniato anche dalla collaborazione all’interno della progettazione che include alcune classi del Comprensivo Como Lago, l’associazione La mongolfiera di Como si occupa di Malati psichici e gioca un ruolo fondamentale nel fare manutenzione alle attrezzature necessarie per la coltivazione di vegetazione acquatica prima in vivaio a scuola e poi nel lago, favorendo da una parte la buona riuscita dell’intervento ambientale e dall’altra dell’inserimento sociale di queste persone.
SCUOLA PRATIca BOSCO, grazie alla rete di Educazione Ambientale – rete WEEC e alla rete di Scuole che Promuovono Salute SPS Lombardia, avrà numerosi canali attraverso cui raccontare, condividere e disseminare output di progetto.
Nel dettaglio:
Il modello proposto vuole essere da esempio per altri contesti territoriali in cui coltivare reti di comunità.
Si tratta di un modello di “EDUC-AZIONE” in cui azioni concrete svolte dalle scuole in collaborazione con altri attori del territorio rientrano in un processo trasformativo culturale ed ambientale della comunità stessa.
La condivisione di esperienze affiancabili nel tipo di percorso tra scuole di territori regionali differenti ha proprio questo obiettivo: contaminare in modo positivo altre realtà attraverso il dialogo e la condivisione. È questo lo spirito della Rete Italiana di Educazione Ambientale – rete WEEC che attraverso i suoi soci unisce territori, persone e progettazioni per una sempre più diffusa cultura ambientale e un pensiero ecologico diffuso.
Siti e mail di riferimento:
www.rivistaeco.it
www.weecnetwork.it
segreteria@weecnetwork.it lombardia@weecnetwork.it
Cascina Selvetto, Legambiente Lecco, Eliante, Tartufai Lariani e Comune di Galbiate propongono un percorso formativo sull’impatto ambientale dei diversi modelli agricoli con l’obiettivo di far comprendere i processi che portano il cibo dal campo alla tavola. Questo sarà il punto di partenza per introdurre la rigenerazione agricola, l'utilizzo alternativo delle risorse boschive e il ripensamento di filiere agrituristiche locali in un'ottica sostenibile.
Insieme impareremo a conoscere l’impatto ambientale della produzione dei diversi
alimenti e a trovare delle soluzioni.
Gli incontri prevedono una parte teorica introduttiva e dei laboratori durante i quali i ragazzi e le ragazze potranno mettersi in gioco per trovare soluzioni innovative per rendere più sani e sostenibili le loro abitudini alimentari.
L’attività conclusiva prevede che gli studenti diano sfogo alla propria creatività, facendo tesoro delle nozioni apprese durante il percorso, per immaginare la rigenerazione agrituristica di un’area studio.
La crisi ambientale e climatica in corso sta mettendo a serio rischio il futuro delle giovani generazioni: sono infatti le bambine e i bambini di oggi che dovranno sostenerne e affrontarne le conseguenze in futuro. Da uno studio sviluppato dalla Vrije Universiteit Brussel, emerge come, con le attuali politiche climatiche, un bambino nato nel 2020 avrà, nel corso della propria vita, un rischio circa 2,8 volte maggiore di subire gli effetti delle inondazioni, doppio di essere esposto a incendi, 2,8 volte maggiore di sperimentare fenomeni di siccità ed infine un rischio 7 volte maggiore di affrontare ondate di calore rispetto ai nati negli anni ‘60. Con questo tipo di consapevolezza, il movimento dei Fridays for Future ha portato all’attenzione mediatica e politica i problemi ambientali, facendo emergere il bisogno ed il desiderio, soprattutto tra i più giovani, di riappropriarsi e occuparsi dell’ambiente che li circonda.
Oltre 100 ore di formazione tra incontri in aula ed esperienze sul campo, 4 plessi scolastici ed altrettante Aree Protette, questi sono alcuni dei numeri del progetto "Water Defenders" redatto dalla Cooperativa AstroNatura.
La proposta ha ricevuto il sostegno di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando "My Future – ed.2023".
Gli studenti coinvolti nel presente progetto saranno guidati alla scoperta della risorsa acqua, delle principali problematiche ad essa connesse e soprattutto delle possibili azioni di tutela; spreco, siccità e dissesto idrogeologico sono gli argomenti al centro degli incontri esperienziali con lo scopo di accompagnare gli studenti nella creazione di un gioco.
Tutta la parte didattica si baserà su compiti autentici e compiti di realtà, in modo da valorizzare ancora di più la partecipazione attiva degli studenti. In questo modo gli incontri non avranno solo un obiettivo contenutistico, ma incentiveranno lo sviluppo di competenze, stimolando realmente ed efficacemente il conseguimento di una cittadinanza attiva da parte degli studenti.
Propedeutico a tale percorso, nonché valore aggiunto dell’iniziativa, un percorso di approfondimento dedicato ai docenti coinvolti e composto da incontri online ed in presenza, quest’ultimo ospitato dal Centro Didattico Scientifico - EcoPlanetario del Parco Pineta. I temi trattati spazieranno dalla didattica scientifica e dalle teorie del cambiamento concettuale, alle caratteristiche e proprietà tipiche della metodologia STEAM; da argomenti propri della sostenibilità ambientale, con focus sul tema acqua, a strumenti ed esempi pratici di applicazione in classe.
Gli attori principali della proposta saranno gli studenti afferenti a 4 plessi del territorio (Scuola Primaria "L.Settembrini" di Varese, Scuola Primaria "Don G. Cagnola" di Gazzada, Scuola Primaria "La nostra Famiglia" di Vedano Olona e Scuola Secondaria di Primo Grado di Golasecca); vale una menzione l’adesione del plesso di Vedano Olona, Scuola Primaria inserita all’interno del Centro Riabilitativo per persone con disabilità, partecipazione che nasce con l’obiettivo di realizzare un percorso didattico inclusivo adattato al contesto di sviluppo.
Fondamentale la strutturazione di una rete per connettere le scuole al territorio; a garantire la buona riuscita dell’iniziativa vi sarà l’azione di sostegno di 4 enti, partner indispensabili di progetto: Parco Campo dei Fiori, Parco della Valle del Ticino, Parco Rile Tenore Olona e Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate.
Ad arricchire il tessuto di collaborazioni, la partecipazione attiva del Prof. Federico Colombo, che si occuperà di parte del percorso per docenti e del monitoraggio del progetto, e del Centro Geofisico Prealpino con i cui esperti gli alunni potranno confrontarsi in occasione di un incontro dedicato.
Il progetto rientra nell'ambito del bando "My Future - 2023" promosso da Fondazione Cariplo.
Il Parco Regionale del Serio promuove annualmente una serie di progetti volti all’educazione alla sostenibilità ambientale.
Questi progetti abbracciano una vasta gamma di tematiche, dall'approfondimento della biodiversità, all'agricoltura sostenibile, dall'analisi degli aspetti storico-paesaggistici alla gestione consapevole delle risorse idriche e degli ecosistemi acquatici.
Crediamo che il valore dei progetti promossi dal Parco derivi dalla propria specificità: l’ente Parco si occupa della tutela della biodiversità presente nell’area protetta e per fare questo si relaziona con una serie di realtà presenti sul territorio.
Ecco allora che i progetti realizzati insieme alle scuole del Parco si relazionano al territorio.
Le attività partono quindi da una coprogettazione effettuata con gli insegnanti per cercare di fare cultura tramite l’attività didattica.
Un’attività di ricerca didattica che si traduce però in azioni concrete:
I progetti migliori sono quelli che partono da un’esigenza reale dell’ente che crede nella possibilità delle scuole di realizzare attività che possano giungere a risultati utili a tutti i cittadini.
Sul sito internet del Parco sono presenti diverse sezioni https://parcodelserio.it/prodotti-didattici/ e https://parcodelserio.it/orto-botanico-g-longhi/ contenenti materiali didattici, parte dei quali è stata realizzata direttamente dagli studenti.
Il Parco collabora non solo con le scuole ma anche con associazioni, gruppi ed enti presenti nel territorio promuovendo forme innovative e immersive tramite le quali approfondire i temi della sostenibilità.
Letture immersive, laboratori, visite guidate e spettacoli teatrali all’aperto costituiscono alcune delle modalità che il Parco utilizza per veicolare in modo "diretto" ed empatico i temi di proprio interesse.
Diverse le progettualità che mirano alla creazione di reti territoriali tramite le quali far dialogare e collaborare realtà diverse come il Parco, le aziende agricole e le comunità residenti sul territorio provando realizzare agroecosistemi attenti contemporaneamente all’ambiente e al contesto sociale.
Il progetto "La Natura in tutti i Sensi" è frutto della collaborazione tra la Fondazione Darefrutto e diversi partner, uniti dall'obiettivo di promuovere l’educazione ambientale e il rispetto della biodiversità. La Fondazione Darefrutto si impegna a preservare e far conoscere gli ambienti naturali e la biodiversità.
Il progetto è interamente sviluppato nell'ambito della Tenuta San Marzano Mercurina, un’oasi di grande rilevanza scientifica e naturalistica. La tenuta ospita un bosco di ontani neri, fontanili, risaie e garzaie, offrendo un ambiente ideale per le attività educative. Qui, i bambini potranno esplorare l'antico ontaneto, osservare fontanili che alimentano corsi d'acqua ricchi di biodiversità e camminare attraverso risaie, scoprendo un ecosistema unico.
Il progetto è pensato per i bambini a partire dai 3 anni e si basa sull'esperienza diretta e la ricerca esplorativa, guidandoli alla scoperta del mondo naturale e del loro rapporto con esso. L’obiettivo è creare una coscienza ambientale, sia a livello personale che collettivo, sviluppando un’intelligenza ecologica attraverso attività coinvolgenti e formative.
Obiettivi principali:
Il progetto punta a sensibilizzare i bambini sulla limitatezza delle risorse naturali e sull’importanza di un utilizzo responsabile. Attraverso laboratori ed esempi concreti, verranno incentivati a riflettere sull’economia circolare, comprendendo come ogni gesto quotidiano possa contribuire alla sostenibilità. Inoltre, particolare attenzione sarà rivolta alle attività di disinquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, per far comprendere ai partecipanti l’importanza della tutela ambientale.
LE PROPOSTE DIDATTICHE SI ARTICOLANO IN:
MINITREKKING PER BAMBINI CURIOSI
Una passeggiata nella natura della Tenuta, attorno alla cascina, per imparare a usare a pieno i nostri sensi: l'olfatto come la volpe, la vista come la poiana, l'udito come il gufo. Osserveremo gli ardeidi, le libellule e le farfalle, riconosceremo i fiori di campo e le piante che ci circondano.
RICEXPERIENCE: UN RISO, TANTI RISI
Un laboratorio tattile e visivo, dove toccando diverse varietà di riso e diversi gradi di lavorazione dei chicchi scopriremo i tanti colori e le tante forme del riso italiano. Osserveremo le risaie dove il riso nasce e coloreremo, grazie ai chicchi, le sagome degli abitanti della risaia. Impararemo ad utilizzare la lolla del riso ridotta in polvere "modellandola", pressandolo ecc per creare dai piattini alla la carta, insieme a fiori e foglie raccolti durante le esplorazioni.
DETECTIVE IN NATURA
Un laboratorio naturalistico durante il quale osserveremo da vicino le tracce degli animali e impareremo a riconoscerle, scoprendone i "proprietari". Una pigna rosicchiata, un guscio, una palla di pelo, possono raccontarci tante curiosità!
TESORO BLU: L’ACQUA UN BENE PREZIOSO
Una passeggiata nella natura della Tenuta, alla scoperta di fontanili e risorgive. A seguire, LAB H2O: scopriremo insieme, con esperimenti pratici, le caratteristiche uniche dell’acqua, come veniva sapientemente utilizzata e riutilizzata dai contadini di un tempo e perché doverne avere oggi cura.
Un incontro tipo di NATURA IN TUTTI I SENSI è così articolato:
Inclusione e accessibilità: Il progetto è progettato per essere inclusivo e accessibile a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità. Le attività proposte mirano a sviluppare valori etici, responsabilità e solidarietà, promuovendo l’autoefficacia e la consapevolezza di sé.
Il progetto si basa sull'apprendimento esperienziale, promuovendo l’interdisciplinarità e le relazioni ecosistemiche.
Il Campo Naturalistico di Legambiente Bergamo rivolto a studenti delle scuole superiori di secondo grado, è organizzato in collaborazione con alcune insegnanti di licei bergamaschi (Liceo Scientifico Lussana e Liceo Classico Sarpi) e gode del patrocinio del Parco delle Orobie Bergamasche.
Obiettivo generale del campo è di favorire l’approccio alle tematiche ecologiche che attualmente interessano l’ambiente alpino, mettendo in evidenza il ruolo centrale della biodiversità come risorsa dalla cui conservazione dipende il futuro del pianeta. Tra gli obiettivi del campo vi è anche sviluppare senso di appartenenza al proprio territorio e stimolare la voglia di attivarsi per la tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Con queste premesse le finalità del campo in relazione agli studenti sono:
Per tutta la durata del campo, esperti biologi e naturalisti affiancano gli studenti alla scoperta degli ecosistemi delle Orobie bergamasche, focalizzando l’attenzione sul contributo fondamentale di praterie e pascoli montani nel mantenimento della biodiversità. Le attività programmate, con i partecipanti divisi in gruppi e sottogruppi, pur prevedendo momenti circoscritti di lezione frontale, consistono perlopiù in escursioni ed esplorazioni guidate, laboratori pratici, sperimentazioni dirette delle tecniche per il rilevamento di fauna e flora, esperienze formative per la socializzazione.
Il Campo Naturalistico si svolge presso il rifugio "Madonna delle nevi" di Mezzoldo BG, per 4 giorni generalmente a cavallo tra luglio e agosto, ed è rivolto agli studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado.
Il percorso prettamente didattico si svolge attraverso attività di campo e laboratoriali, strutturate ad hoc per l'osservazione e la descrizione degli habitat montani, per lo studio della biodiversità faunistica e floristica, con focus su taxa e specie target di invertebrati, uccelli e mammiferi (Tabella 2).
Gli studenti sperimentano metodi di monitoraggio e censimento faunistico e floristico, nei differenti habitat montani. In particolare:
Ogni anno si introducono nuove attività, mantenendone alcune che consentono la continuità di raccolta dei dati. Il campo nel 2024 arriva alla sua quarta edizione.
Sulla piattaforma iNaturalist, una comunità digitale internazionale nata con l’intento di raccogliere dati utili agli esperti del settore utilizzando le segnalazioni di comuni cittadini (citizen science), viene creato un progetto ad hoc: "#5_Legambiente indaga le Orobie". Al rientro dai campi, gli studenti inseriscono le proprie osservazioni attraverso le foto scattate.
Al termine del campo si dedica spazio alla valutazione dell’esperienza e si definiscono possibili obiettivi a medio termine per mantenere le conoscenze acquisite. Nel corso dei quattro giorni di campo i giovani aspiranti naturalisti vivono un'intensa esperienza di relazione e di studio. La partecipazione non richiede una conoscenza pregressa dell’ambiente montano e delle specie oggetto di studio, ma spesso durante il campo nasce un interesse specifico che i ragazzi portano avanti anche tornando a casa. Questo ha fatto sì che dal 2023 si siano organizzate per i più appassionati, delle sessioni di inanellamento in una stazione in pianura. E per la stessa ragione, nel mese di dicembre 2023 è stata organizzata l’edizione invernale del campo, presso la Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo, in Friuli Venezia Giulia.
Diverse scuole riconoscono una funzione orientativa a questa attività e riconoscono quindi le ore svolte nel Campo Porrini come attività di orientamento e valida per il PCTO.
Luogo: Quartieri di Quarto Cagnino e di Quinto Romano – Milano
Durata: Da settembre 2023 a giugno 2024
Rete coinvolta: la scuola primaria L. Manara di Quarto Cagnino e C. Poma di Quinto Romano, la scuola secondaria di primo grado B. Marcello di Quarto Cagnino, l’ICS L. Manara, l’associazione Resilient Gap, il frutteto dell’azienda agricola FruttainCampo, l’associazione Italia Nostra e Boscoincittà, la fattoria didattica “L’anello di Re Salomone”, AMSA, il Municipio 7, Il Diciotto, l’istituto R. Luxemburg
Destinatari diretti: una classe 4° della scuola primaria L. Manara, due classi 4° e una classe 5° della scuola primaria C. Poma, una classe 1° e una classe 2° della scuola secondaria di primo grado B. Marcello per un totale di circa 140 alunni e i relativi insegnanti. Destinatari indiretti: Le famiglie degli studenti e la comunità educante; gli studenti del PCTO dell’istituto R. Luxemburg, gli studenti delle scuole dove verrà proiettato il video/racconto del progetto
Descrizione e obiettivo:
Agente 0030 – Tutti insieme per fare goal vedrà impegnati alunni e insegnanti nello sviluppo trasversale e multidisciplinare dell’educazione civica e ambientale attraverso un programma ricco di laboratori dove si utilizzeranno strumenti per incoraggiare la creatività, la conoscenza e la cura del territorio in cui vivono.
L’obiettivo generale del progetto è quello di trasmettere alle giovani generazioni la voglia di crescere come cittadini attivi, consapevoli, capaci di analizzare con spirito critico la realtà e viverla responsabilmente attraverso la conoscenza dell’Agenda 2030 in rapporto al proprio territorio.
Questa progettualità risponde alla necessità di azioni utili a generare una rete locale che mette al centro la scuola, tutte le realtà, gli enti pubblici e privati con l’intento di sensibilizzare, salvaguardare e valorizzare il territorio d’appartenenza e in generale l’ambiente.
Con questo intervento, si vuole dare continuità a quanto avviato precedentemente con Agente 0030 – per un’ecologia dei sentimenti ed ampliare il raggio d’azione in modo da coinvolgere sempre più studenti.
Il progetto si divide tra una didattica frontale/laboratoriale e una didattica tramite outdoor education.
La prima prevede l’utilizzo di giochi, incontri e momenti interattivi che porteranno all’elaborazione di una mappatura del quartiere; la seconda si sviluppa con una serie di iniziative e attività al di fuori dell’ambiente scolastico, nei parchi e presso aziende agricole locali, con il fine di migliorare il rapporto tra essere umano e natura.
Nell’ottica di instaurare e sostenere legami intergenerazionali, adulti e anziani verranno coinvolti attivamente in tutte le attività menzionate.
Tutto il progetto verrà seguito e raccontato da un videomaker e dai ragazzi dell’istituto R. Luxemburg che seguiranno il progetto all’interno di un percorso di PCTO.
Verrà quindi realizzato un cortometraggio che avrà come protagonisti bambini, insegnanti, operatori e comunità educante.
Questo video verrà trasmesso durante un momento di restituzione pubblica presso il teatro Spazio 89 di Quarto Cagnino e nelle scuole del territorio.
Valutazione: Il monitoraggio e la valutazione del progetto saranno seguiti dal dipartimento di sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Link utili: https://www.lecompagniemalviste.org/agente-0030-tutti-insieme-per-fare-goal/
Progetto realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando My future 2023/2024.
"Alla scoperta della biodiversità in città" è un progetto di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF Lombardia e dalla sezione WWF Insubria-Legnano.
Le attività sono inserite nell’ambito della progettazione per gli anni 2024/25 e 2025/26.
Il progetto vede coinvolti studenti e docenti delle scuole dell’I.C. Manzoni di Legnano e dell’Agrario Mendel di Villa Cortese con la collaborazione e il supporto scientifico di ISPRA (Istituto per la Ricerca sull’Ambiente) e del Network Nazionale della Biodiversità.
L’attività progettuale ha lo scopo di avvicinare studenti e cittadini alla scienza e in particolare alla conoscenza della biodiversità del proprio territorio, nello specifico, il progetto consiste in attività di Citizen Science che si svolgono presso il Parco ex-Ila e nel Parco Bosco dei Ronchi di Legnano rivolte non solo agli studenti delle scuole ma aperto alla cittadinanza tutta.
La Citizen science, o scienza partecipativa, è un approccio di ricerca scientifica che coinvolge i cittadini nella raccolta e nell'analisi dei dati, permettendo una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini stessi nella conoscenza e nella tutela dell'ambiente.
In questo contesto, l'obiettivo è quello di scoprire la biodiversità presente all’interno del Parco Ila e del Bosco dei Ronchi, offrendo agli studenti un'opportunità di apprendimento interattiva e concreta, che permetta loro di esplorare e comprendere la biodiversità presente nella loro città attraverso attività di monitoraggio e documentazione dei diversi organismi viventi.
Durante le attività, gli studenti e i cittadini saranno invitati ad esplorare gli ambienti visitati e a contribuire al monitoraggio dei dati inerenti alla flora e alla fauna presente sul territorio legnanese.
La raccolta dei dati sarà effettuata tramite l’applicazione per smartphone iNaturalist.
Infine, i risultati del monitoraggio contribuiranno alla realizzazione del progetto "Biodiversità in posa", promosso dal Network Nazionale della Biodiversità.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di far conoscere alla cittadinanza l’importanza della biodiversità in città basata su questi capisaldi:
Salute e benessere umano:
Gli spazi verdi nelle città offrono un rifugio dalla frenesia urbana. Passeggiare in un parco, respirare aria pulita e godere della vista di alberi e fiori non solo riduce lo stress, ma favorisce anche la salute fisica. Inoltre, la presenza di biodiversità può contribuire a ridurre la diffusione di malattie trasmesse dagli insetti, migliorando la qualità della vita nelle città.
Servizi ecosistemici:
Gli ecosistemi urbani forniscono una vasta gamma di servizi essenziali, tra cui il controllo delle inondazioni, la purificazione dell'aria e dell'acqua, e la regolazione del clima locale. La biodiversità è fondamentale per mantenere questi servizi ecosistemici in salute e funzionanti. Ad esempio, la presenza di alberi contribuisce alla riduzione della temperatura nelle città, mitigando gli effetti delle cosiddette "isole di calore".
Sostenibilità e Resilienza:
Le città biodiverse sono più resilienti e sostenibili. Gli ecosistemi urbani ben progettati possono assorbire meglio gli impatti dei cambiamenti climatici, come piogge intense o ondate di calore. Inoltre, promuovere la biodiversità nelle città può aiutare a conservare specie vegetali e animali locali, preservando così l'identità culturale e la storia naturale delle comunità urbane.
Educazione e sensibilizzazione:
Le aree verdi nelle città fungono da spazi educativi preziosi. Sono luoghi dove le persone possono imparare sulla natura, sull'importanza della conservazione e sulla biodiversità locale. Coinvolgere i residenti nelle attività di monitoraggio della biodiversità e nella cura degli spazi verdi può aumentare la consapevolezza ambientale e promuovere comportamenti sostenibili.
Biodiversità e sviluppo urbano:
Integrare la biodiversità nella pianificazione urbana è fondamentale per uno sviluppo sostenibile. Questo significa progettare città in modo che gli habitat naturali e gli spazi verdi siano considerati parte integrante dell'infrastruttura urbana, non solo come accessori opzionali. Investire in parchi, giardini comunitari e corridoi verdi non solo migliora la qualità della vita, ma anche l'attrattività delle città per i residenti e i visitatori.