Progettualità

Regione Lombardia, attraverso il portale, intende promuovere le iniziative regionali di Educazione Ambientale per valorizzare, in un quadro organico e coordinato, le azioni attivate dai soggetti istituzionali, dalle aziende e dalle organizzazioni del terzo settore, a favore delle scuole, della cittadinanza, della business community e della pubblica amministrazione. 

Se stai portando avanti un progetto su territorio regionale, segnalacelo!

I progetti segnalati saranno pubblicati in questa sezione del portale, ottenendo visibilità e raggiungendo un numero maggiore di soggetti interessati e destinatari.

 
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L’Istituto Comprensivo di Pralboino intende consolidare, sviluppare e coordinare le esperienze da sempre messe in atto sui temi dell’educazione alla sostenibilità ambientale, allo sviluppo sostenibile e alla mobilità sostenibile in collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali.

Le tematiche ambientali necessitano di una presa di consapevolezza da parte dell’intera comunità scolastica che può farsi promotrice di buone prassi nei confronti di tutta la comunità.

Il progetto “ApiAmo” nasce dall’esigenza di riqualificare alcune aree inutilizzate presenti sul territorio, promuovere lo sviluppo sociale, accrescere una maggiore cultura del rispetto per la natura, della conoscenza dell’ambiente e della sana alimentazione.

Il mondo delle api e la vita nell'alveare sono una meravigliosa metafora per viaggiare all’interno dei movimenti, delle relazioni, delle dinamiche e dei ruoli alla base della vita di ognuno di noi.
Il percorso attraverso l’osservazione diretta e l’esperienza pratica mediante attività laboratoriali permetterà agli studenti di avvicinarsi, grazie alla conoscenza del mondo dell’apicoltura, alle tematiche dell’ecosostenibilità.

L’idea del progetto nasce collateralmente al progetto "Orto inclusivo", realizzato presso una della scuole secondarie del nostro Istituto, integrandosi completamente nel percorso di educazione Civica. Affronterà il delicato tema dello sviluppo sostenibile, nell’intento di rafforzare nei bambini e nei ragazzi la sensibilità nei confronti dell’ambiente utilizzando una didattica pratica, giocosa ed educativa.

Come disse Albert Einstein riconoscendo il valore delle api, piccole e nel contempo grandissime alleate dell’ambiente: “se le api scomparissero dalla Terra, all’uomo non resterebbero che pochi anni di vita”.

Educare alla sostenibilità significa dunque assumere un’ottica multidisciplinare e globale che coinvolge il tema della cittadinanza e dei diritti umani, del rispetto dell’ambiente e delle diverse culture.

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

     

 

   

 

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"ViviAmo il Monte Orfano" è un progetto di educazione scientifico-naturalistica di Fondazione Cogeme, che offre a 24 classi della scuola primaria e secondaria di 1^ grado, dei comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato, la possibilità di aderire a diversi percorsi didattici per scoprire il territorio del Monte Orfano.

CONTESTO PROGETTUALE

Il territorio
Le quattro realtà amministrative di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato radicano il proprio insediamento urbano ai piedi del Monte Orfano, rilievo collinare situato lungo il margine sud-occidentale della Franciacorta, nella regione agraria provinciale della “pianura bresciana occidentale”, a sud del Lago d’Iseo.

Specificità d’interesse di studio
Il Monte Orfano è considerato il più antico ed interessante affioramento della Pianura Padana, uno dei pochi di età Miocenica di origine marina della Lombardia. Per l'elevata frequenza e l'estensione dei ciottoli grossolani, alcuni studiosi presuppongono un arcaico delta fluviale, corrispondente allo sbocco in mare di uno o più corsi d'acqua. Il Monte fu sfruttato per estrarre le solide pietre costituite da "conglomerato" e i ricchi boschi hanno sempre fornito il legname, la selvaggina e l'acqua, essendovi presenti diverse sorgenti. La ricchezza idrologica e la fertilità del terreno non sfuggirono all'attenzione delle comunità di Benedettini e Cluniacensi, che nei secoli precedenti valorizzarono e potenziarono l'intera area.
Peculiarità del Monte è la caratteristica "Terra rossa", che presuppone la presenza di suoli calcarei e climi ben diversi da quello attuale. Il processo che porta alla formazione della "Terra rossa" può durare da migliaia a milioni di anni e quando si è formata, il clima della zona doveva essere Mediterraneo, cosa che non è più, ed è quindi eredità di periodi precedenti, molto lontani nel tempo.

AZIONI

Obiettivi e contenuti
Il progetto ha la finalità di avvicinare i giovani alla conoscenza del proprio territorio con un approccio scientifico ed esperienziale, per diffondere l’importanza di tutelare la biodiversità e affrontare le future sfide climatiche.
Le attività si articolano in vari moduli didattico-scientifici che affrontano differenti tematiche; per ognuna delle quali è stato individuato il sentiero o i sentieri più adeguati per affrontare l’argomento. I temi proposti, perfettamente in linea con l’Agenda 2030, riguardano la biodiversità e la cura dell’ambiente, il valore dell’acqua per la vita sulla Terra, la tutela del suolo, l’importanza di aria pulita e la Natura intesa in tutta la sua meraviglia.
Per ogni istituto scolastico, con il gruppo docenti coinvolto verranno condivisi i contenuti specifici, per adeguare le proposte al curriculum scolastico, arricchendo così l’offerta formativa.
Il progetto si realizzerà durante tutto l’anno, ma avrà come conclusione un momento pubblico sul territorio, che sarà di restituzione e di comunicazione alla cittadinanza di quanto è stato realizzato. L’evento sarà l’occasione per far vivere un territorio coeso attraverso l’esperienza dei bambini con le scuole, coinvolgendo le famiglie, le associazioni e i cittadini.

Metodologia
In una nuova visione di pensiero e azione della scuola contemporanea, la pedagogia ambientale è orientata verso la ricerca di metodi e significati nuovi per educare ed istruire i giovani secondo una visione naturalistica. La tipologia di intervento educativo proposto ha come principale peculiarità lo svolgimento delle attività a diretto contatto con la Natura. Le materie e i loro curricula si fondono in modo spontaneo con l’approfondimento di alcune tematiche legate all’ambiente “riserva di conoscenza”, come ad esempio gli uccelli, i pesci, gli invertebrati, le rocce, la vegetazione, gli ecosistemi e le loro caratteristiche. Si tratta di un'idea di educazione generata da una concezione dell'uomo intero, non frammentato. Educare al rispetto del rapporto uomo-natura, consistenza infinita e condizione inalienabile della nostra sopravvivenza.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

 

   
 

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Nell’aprile 2019 è stata scoperta la nidificazione di una specie rara di imenotteri apoidi in una serra dismessa, ma parte integrante della struttura del nido comunale Rossini situato in Via Salgari 1 a Busto Arsizio (VA).

E’ stato pertanto richiesto l’intervento del CREA-AA, consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che in seguito ad un sopralluogo nella struttura, ha identificato esemplari femminili appartenenti alla specie protetta Anthophora plumipes che nidificano all’interno di una serra dismessa adiacente all’edificio principale in cui si sono create le condizioni pedologiche e climatiche ideali all’instaurarsi dell’aggregazione di nidi.

Tali caratteristiche pedo-climatiche hanno definito la comparsa di Microhabitat popolati da specie di formicaleoni, appartenenti alle famiglia Myrmeleontidae, che nidificano in prossimità dei nidi delle Anthophore. Nelle zone esposte alla pioggia e/o percolazione di acque, dove la vegetazione è definita da felci e arbusti di robinia, sono state individuati esemplari un un’altra specie protetta dalla normativa europea e regionale un raro gasteoropode appartenente alla specie Helix pomatia.

Il sito di nidificazione in ambiente urbano costituisce un elemento di pregio per la conservazione della biodiversità e per il servizio di impollinazione svolto dalle api, e rappresenta altresì un’occasione per attività didattiche volte a diffondere la consapevolezza dell’importanza degli organismi impollinatori, di cui si raccomanda la tutela.

Le osservazioni del contesto urbano e naturale coinvolgeranno gli studenti del Liceo "Crespi" in attività di mappatura e uso del suolo nei contesti urbani e periferici della Città di Busto Arsizio.

Ciò permetterà di focalizzare l’attenzione sulla frammentazione degli areali naturali e sulla necessità di salvaguardare il suolo, gli spazi naturali, le specie ivi presenti. Agli studenti infatti sarà riservato un ruolo determinante e significativo di monitoraggio dell’area protetta.

L’Amministrazione comunale della Città di Busto Arsizio (VA) intende promuovere la tutela e valorizzazione della biodiversità con azioni mirate alla riqualificazione urbana delle aree verdi poste in prossimità dell’Asilo E. Rossini e in particolare la ristrutturazione conservativa dell’edificio, della serra adiacente all’edificio ospitante le specie sopradescritte e delle aeree verdi attigue, la creazione di un percorso pedonale - educativo nel giardino presente nella struttura e un percorso formativo PCTO per le scuole secondarie di secondo grado.

 

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

 

   
 

 

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Hyfhantria Cuena è un lepidottero defogliatore, molto polifago le cui larve crescono mangiando fino a scheletrizzare le foglie di diverse latifoglie arboree e arbustive.

La presenza di hyfhantria in ambito urbano, nei parchi e nel le areeagricole è fonte di disagi, in caso di forti infestazioni, sia per motivi di ordine estetico, sia perchè può pregiudicare lo stato vegetativo delle piante. Oltre a cibarsi delle piante le larve, raggiunta la maturità, abbandonano le piante per raggiungere i ricoveri dove incrisalidare e svernare arrampicandosi sui muri degli edifici, soprattutto quelli esposti al sole, penetrando anche attraverso le finestre lasciate aperte.

La realizzazione del progetto si articola in quattro fasi principali:

Fase 1: MAPPATURA

  • Durante i mesi estivi del 2022 si procederà a una mappatura, corredata di materiale fotografico e video, delle aree interessate da infestazione in collaborazione con la polizia locale e gl i uffici tecnici comunali anche al f ine di verificare l 'accessibilità di tali aree.

Fase 2: COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE, FORMAZIONE

  • Produzione di materiale divulgativo tecnico-scientifico (un opuscolo e un cortometraggio), che a partire da considerazioni generali sul quadro delle cause quali: diminuzione del la biodiversità, cambiamento climatico, depauperamento di piante ad alto fusto pervenga al la descrizione del fenomeno dell'infestazione da parte di hyfhantria. Il materiale verrà divulgato sui social e, previa approvazione dell'ente organizzatore CSV Lombardia SUD, presentato a novembre 2022, in occasione del Festival dei diritti. In primavera 2023 saranno organizzati incontri formativi con ragazzi della scuola media e con i cittadini.
  • Gli incontri avranno come fine ultimo la costituzione di gruppi, reclutati tra i giovani studenti e i cittadini. Tali gruppi svolgeranno gli interventi della fase tre di seguito illustrati.

I momenti formativi e i successivi interventi sul campo in collaborazione con aziende agricole locali.

Fase 3: INTERVENTI

  • Col supporto del materiale cartografico prodotto in collaborazione con gli enti locali verranno individuate le zone nelle quali avviare un'attività di monitoraggio delle prime fasi di infestazione nel periodo di maggio-giugno con la designazione di piante "spia".
  • Sulla scorta delle segnalazioni di questi osservatori verranno calendarizzati i successivi interventi che consisteranno in una serie di azioni preventive e correttive:
    1) posizionamento nelle aree interessate di nidi artificiali e mangiatoie per favorire l'aumento della popolazione aviaria che si nutre del le larve di hyfhantria.
    2) potatura e bruciatura dei nidi siricei.
    3) posizionamento di paglia e cartone ondulato sui tronchi delle piante infestate come rifugio artificiale per gli insetti che vi andranno a incrisalidarsi, che poi verranno asportati e bruciati.
    4) asperione di BTK, fitofarmaco specifico per hyfhantria.

Fase 4: Verifica dell'efficacia delle azioni intraprese e nuovi programmi per la stagione successiva, con possibilità di adottare la procedura in maniera stabile e di estenderla ai comuni limitrofi.

  • In generale: Eventi plastic free, raccolta differenziata rifiuti, riciclo di cartoni ondulati per i finti ricoveri, interventi di sensibilizzazione al tema.

 

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

   

 

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Già nel 2020-21 in pieno lockdown è stato creato uno strumento (Amicidellanaturaonline) per la promozione della conoscenza e tutela della biodiversità del PLIS del Po e del Morbasco in modalità social e multimediale, unico mezzo per raggiungere in tempo reale cittadinanza e scuole di ogni ordine e grado durante la pandemia Covid19.

Utilizzando diversi linguaggi è stata creata una rete di relazioni tra scuole, cittadini, Enti e associazioni che hanno portato, al termine delle chiusure, alla riscossione di un premio consistente in piante autoctone donate da Ersaf Lombardia, poi messe a dimora con la collaborazione di ragazzi e cittadini; tutto questo per promuovere la conoscenza delle specie, comprendere le caratteristiche della biodiversità e dei corridoi ecologici del parco, e creare una coscienza e una responsabilità condivisa nella cittadinanza in grado di dare rilievo ai valori di sostenibilità e protezione ambientale, rispetto delle regole ed economia circolare.

Dopo questa prima fase di successo, per continuare il processo di disseminazione della conoscenza ecologica e comunicazione ambientale locale, nonché le collaborazioni e il network di stakeholder pubblici e privati, si è deciso di dare continuità alle proposte con nuove iniziative.

Il progetto ha quindi le seguenti finalità:

  • crescita di un modello di scuola sostenibile e connessa;
  • supporto effettivo alla cultura della sostenibilità, incentivando lo scambio di buone pratiche;
  • proporre nuove esperienze didattiche e ricreative in grado di consentire una maggiore diffusione della conoscenza e della sostenibilità ambientale;
  • avvicinare le nuove generazioni a conoscere le proprie terre tramite modalità di lavoro bottom-up.

In continuità con le azioni avviate nel biennio 2021-22, valorizzando la collaborazione con il museo Paleoantropologico del Po di S. Daniele Po e la sede del Parco delle Colonie Padane di Cremona, il progetto si declina nei seguenti obiettivi:

    • proseguire nella divulgazione e creazione di progetti di educazione multimediale;
    • implementare le pagine online dedicate alla sostenibilità, economia circolare, biodiversità e rispetto dell’ambiente (farfalla del mese, 4 passi nel PLIS, declinazioni scientifiche);
    • promozione e pubblicazione di libri;
    • sensibilizzazione e best pratics di ecosostenibilità;
    • incontri con esperti del settore nel parco e nelle sue sedi per stimolare la creazione di un’intelligenza ecologica condivisa, per trasmettere valori e principi etici e morali partendo dalle scuole per arrivare in un’ottica di sussidiarietà orizzontale e verticale a cittadini ed Enti.

È intenzione anche proseguire nel progetto già avviato "Letture sul Po", iniziativa itinerante culturale e di intrattenimento che, tramite le voci di attori e scrittori, racconta il territorio in una chiave innovativa ed emozionale, toccando i campi della letteratura, storia, teatro e cinema. Il tutto raccontato tramite diversi stili di comunicazione e di narrazione: disegno, pittura, musica, cinema, racconto di alcuni stralci di libri sul Po, navigazione fluviale, oltre che l’organizzazione di giornate a tema.

Molte iniziative saranno replicabili nel parco per l’anno scolastico 2022-23, grazie a guide esperte, alla collaborazione con le cooperative Gamma e Il Solco, e l’attivazione di trasporti forniti dal gruppo Arriva Srl, indispensabili per il collegamento tra le frazioni e i siti naturalistici.

Si raggiungerà così una maggiore disseminazione della conoscenza per rendere i cittadini capaci di comprendere le peculiarità del territorio e poterlo salvaguardare e soprattutto usufruire in autonomia, con la finalità di contribuire alla messa a valore di importanti risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e culturali ancora poco conosciute e apprezzate.

Tutto questo al fine di godersi al meglio, nella forma più desiderata, le risorse che il territorio fluviale e perifluviale ci mette a disposizione: da qui il titolo del progetto "Enjoy life beside the river".

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

 

 

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All'istituto Don Milani di Montichiari, il progetto si propone di riqualificare alcune aree degradate nelle vicinanze dell’argine del fiume Chiese, parti dei giardini delle scuole e alcuni reliquati, riconvertendole e trasformandole in aree didattiche.

Mediante la realizzazione di percorsi di educazione ambientale e alla sostenibilità, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, l’amministrazione, le associazioni e le aziende apicoltrici locali verranno realizzati percorsi di conoscenza e apprendimento relativi ad ambiente, storia e paesaggio.

Le api sono tra i maggiori impollinatori e rappresentano un importante fattore di rigenerazione degli ambienti naturali degradati, quali per esempio zone boschive soggette ad incendi.

Il territorio di Montichiari presenta zone di degrado: in una logica di riqualificazione, la presenza di alveari rappresenta un importante fattore per eventuali nuovi rimboschimenti compensativi e alimenta sensibilità ed attenzione alla biodiversità tra la popolazione.

Con la collaborazione di apicoltori, una parte delle aeree individuate verrà riservata alla collocazione di alcune arnie: si procederà preventivamente ad una valutazione delle piante e fiori presenti. Si valuterà un’eventuale semina di vegetali adatti al sostentamento delle api.
Cura dell’apiario: in accordo con gli apicoltori, gruppi di studenti assisteranno e saranno presenti alle attività di nutrimento e cura degli alveari, così da apprendere direttamente nozioni e modalità di gestione dell’alveare.

Il riciclo del materiale come cippato di ramaglia, legno morto in piedi e a terra può divenire un elemento qualificante della riconversione delle zone individuate. Inoltre è possibile realizzare l’arredo urbano delle aree partendo da prodotti derivanti da materiali riciclati e sostenibili al 100%. Panchine, staccionate, cestini, bollard e pavimentazioni potranno essere realizzati con materiale di scarto, opportunamente trattato.

Il progetto consente di riscoprire le connessioni ecologiche legate al mondo degli impollinatori all’interno di un contesto urbanizzato.
L’attività didattica ricade all’interno delle lezioni di area STEM. Si darà spazio all’analisi dei processi che coinvolgono gli impollinatori, organizzando incontri con docenti ed esperti anche al fine di valorizzare la conoscenza di carriere ricadenti nei Green Jobs.

Ci si attiverà per organizzare un corso di apicoltura da inserire nelle attività degli istituti scolastici o presso il locale Museo di beni demologici del mondo agricolo alpino e padano intitolato a G. Bergomi.

La presenza dell’apiario nel centro abitato del Comune, oltre ad arricchire l’ecosistema, rappresenterà per le scuole primarie e secondaria di primo grado un’occasione unica per conoscere la biodiversità.

Le azioni principali del progetto riguardano:
- il recupero, la messa a disposizione e controllo di aree residuali che attualmente non svolgono nessuna funzione urbanistica;
- la costruzione di percorsi didattici sugli alberi, arbusti, fiori e api;
- la realizzazione di strumenti come libretti divulgativi, cartellonistica utili allo sviluppo dell’educazione ambientale ed alla sostenibilità per far crescere il modello di scuola sostenibile e incentivare il sistema di reti di educazione ambientale;
- eventi di educazione ambientale rivolti a vari fruitori sulle tematiche oggetto del progetto;
- utilizzo di materiali di riciclo per la realizzazione di opere di arredo urbano nelle aree individuate.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

 

   

 

 

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Il progetto prevede la progettazione e realizzazione di un percorso formativo in orticultura per promuovere e avvicinare bambini, ragazzi e adulti ai temi della coltivazione urbana.
La realizzazione di un orto scolastico sarà nello spazio verde che circonda l'Istituto Comprensivo di San Paolo d'Argon; l'orto scolastico è la nuova frontiera dell'insegnamento creativo.

L'orto è il luogo ideale per intrecciare una serie di scambi con la natura, l'ambiente e la comunità sia attraverso la messa a dimora di specie e varietà particolari, letture ed incontri.

Il nostro orto sarà biologico e resiliente cioè capace di fronteggiare i problemi con risorse proprie riuscendo a reagire agli imprevisti. Prenderemo a modello gli ecosistemi naturali per sottolineare l’importanza della biodiversità per la salute delle nostre piante: la diversità è l’unica vera ricchezza, e questo vale per tutti i contesti e il nostro orto non fa eccezione.

Per favorire la biodiversità abbiamo intenzione di:
- Diversificare le colture
- Avvalersi delle “consociazioni” cioè di quelle combinazioni di piante che stanno bene assieme e si aiutano a vicenda
- Piantare fiori e piante in grado di attrarre gli impollinatori
- Curare anche il suolo: anche la diversità biologica del terreno è importante: sia in termini di animali come insetti e lombrichi, sia per quanto riguarda i microorganismi
- Usare sementi che garantiscono diversità genetica e riproducibilità
- Preservare le forme di vita usando concimi e trattamenti biologici. Tra gli insetti non ci sono solo parassiti, la maggior parte sono specie innocue e ciascuna ha un ruolo nell’ecosistema orto
- Pensare a spazi ospitali per insetti e fauna. Per ospitare piccoli animali come i ricci o le cinciallegre realizzeremo una siepe ecologica e predisporremo bugs hotel, bat box e casette per uccelli insettivori.

Verrà inoltre ideata e realizzata un’area all’aperto dedicata ai laboratori multidisciplinari esplorativi ed esperienziali, che abbia anche la funzione di luogo di osservazione e riflessione attraverso un percorso di esplorazione emotiva e culturale dedicato a un’acquisizione di consapevolezza e di un’educazione all’ambiente, alla sostenibilità e alla ricchezza culturale.

In un’area già identificata nel giardino del plesso dove già si trovano quattro panche in cemento, verranno realizzati:
- un grande piano centrale in legno per esterno, adibito ai laboratori di sperimentazione, osservazione e scoperta dell’ambiente naturale, dei suoi elementi dei suoi processi;
- 25 banchi portatili realizzati in legno;
- una casetta di legno (o una struttura di recupero) per riporre strumenti e libri sul tema Ambiente e Natura;
- un muretto con annessa fontana, utilizzabile sia per l’orto, sia per esperimenti che necessitino la presenza dell’elemento Acqua.

Tutto realizzato con materiali ecosostenibili: legno, vernici ecologiche biologiche, materiali di riciclo e recupero.

L’orto scolastico rappresenta non il fine ma il mezzo per approfondire aspetti dell’educazione ambientale, socio-culturali e alimentari. L’orto è vissuto come spazio condiviso, quindi come momenti di cooperazione con altri bambini.
Realizzare un orto scolastico è di fatto un insegnamento multidisciplinare che per esempio, oltre a collegare materie come scienze, matematica, educazione civica, arte e molte altre, può anche fornire elementi per valutare la sostenibilità nel tempo di un’iniziativa e gli aspetti imprenditoriali legati ad essa.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

   

 

 

 

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La proposta riguarda la realizzazione di un progetto della Pro Loco di Tromello di Educazione ambientale rivolto a due classi elementari dell’Istituto Comprensivo G. e G. Robecchi di Tromello.

Gli alunni avranno l’opportunità di partecipare ad una serie di incontri che li porteranno a comprendere come attuare comportamenti più sostenibili in base a come le scelte personali impattano l’ambiente in cui si vive. Come Pro Loco Tromello siamo infatti convinti che, per la costruzione di un futuro migliore per l’ambiente e per l’umanità, la base di partenza debbano essere proprio i bambini.

Il progetto didattico avrà la durata di un semestre scolastico (febbraio-giugno 2023) con una frequenza di circa un incontro a settimana da 4 ore. L’insegnamento si articolerà in sei parti relative a sei tematiche ambientali diverse.

I moduli saranno divisi in una prima sezione teorica (8 h) guidata da operatori di LegAmbiente Lombardia, durante la quale i bambini potranno imparare le basi dell’argomento cardine trattato e le soluzioni ambientali che ad esso si riferiscono, e una seconda sezione di laboratorio (4 h) guidato alternativamente da associazioni e aziende, nel quale essi potranno mettere in pratica ciò che avranno imparato e sperimentare scelte innovative a livello di riuso e riciclo. Inoltre, sono previste delle escursioni didattiche presso località impegnate nel mondo della sostenibilità. In particolare: il Museo A come Ambiente di Torino (nel quale dopo una visita guidata, frequenteranno un laboratorio sugli utilizzi e le caratteristiche del compost), l’Azienda Agricola SalvaRaja (dove analizzeranno insieme agli operatori l’acqua e il suolo del Parco del Ticino), un impianto di smaltimento rifiuti gestito da ASM (nel quale potranno scoprire il ciclo di vita dei rifiuti) e la CSA Arvaia di Bologna (dove potranno sperimentare un modello di economia e di vita alternativo e più sostenibile).

La prima parte del progetto avrà come oggetto la raccolta differenziata, in particolare le caratteristiche fisiche e chimiche dei materiali ordinari e le modalità di smaltimento e riciclo dei rifiuti. La parte laboratoriale sarà gestita dall’associazione Il Vespaio di Milano, i cui operatori guideranno gli alunni nel recupero di alcuni materiali di scarto attraverso la costruzione di nuovi oggetti.

La seconda parte porterà i ragazzi alla scoperta dell’energia e delle varie forme in cui essa si presenta, tradizionali e rinnovabili. Per la sezione pratica ci rivolgeremo al Gruppo Hera, i cui educatori condurranno degli esperimenti energetici per i ragazzi.

La terza parte riguarderà il clima e in particolare le proprietà e il ciclo dell’acqua e la fertilità del suolo. La sezione Green Jobs della Fondazione Cariplo guiderà poi gli alunni in un focus group con oggetto le possibilità di miglioramento ed efficientamento delle carriere a livello di sostenibilità ambientale.

La quarta parte continuerà il discorso riguardante il clima, ma ponendo al centro gli ecosistemi, la biodiversità e le conseguenze climatiche della deforestazione. La sezione pratica legata a tale parte si svolgerà presso i Laghetti Gemini, l’area verde gestita dalla Pro Loco Tromello, nella quale gli alunni pianteranno nuovi alberi entrando in contatto con il terreno e il territorio.

La quinta parte riguarderà l’alimentazione, sia a livello di salute fisica (la piramide alimentare e i nutrienti), sia a livello di impatto ambientale. Durante la sezione laboratoriale, gli educatori dell’Associazione Bambini In Cucina mostreranno agli alunni come recuperare gli scarti alimentari trasformandoli in nuove ricette.

Infine, nella sesta parte si tratterà di economia circolare, in particolare dei lati positivi di un modello economico sostenibile e degli esempi pratici di tale modello con il quale gli alunni possono interagire nella vita quotidiana. La sezione pratica sarà guidata dalle artigiane Brown Eyes, le quali aiuteranno i bambini a dare nuova vita a loro vestiti vecchi non più utilizzati.

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022 ed è stato vincitore del finanziamento nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità", con il concorso di risorse di Regione Lombardia per il tramite di Fondazione Lombardia per l'Ambiente.

 

 

 

 

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Si tratta del primo Club Plant for the Planet in Italia; è nato presso l’I.C. "Rita Levi Montalcini" di Alzano Lombardo, paese attraversato dal Fiume Serio da cui il nome. È riconosciuto dall’Associazione Plant for the Planet Italia ODV come centro operativo della stessa, nel territorio della provincia di Bergamo (verbale di Ass. del 23-05-2022).

Il progetto prevede il consolidamento e il potenziamento di azioni di intervento contro l’emergenza climatica, condotte da ragazzi e ragazze dagli 11 ai 15 anni nominati Ambasciatori della Giustizia Climatica (cit.Agc). Gli Agc sono nominati in Accademie, giornate di formazione partecipate e attive, strutturate ed organizzate dall’associazione internazionale Plant fot the Planet (cit. PftP) in collaborazione con la scuola proponente.

La prima In Italia organizzata da una scuola è stata la nostra, il 5 giugno 2021, e una seconda il 6 giugno 2021 aperta a delegazioni di altre scuole, a cui sono seguite altre due accademie con l’obiettivo di diffondere questa azione.

A dimostrazione della validità dell’apprendimento peer to peer e dell’efficacia della disseminazione delle buone pratiche, il nostro progetto prevede l’organizzazione di una nuova Accademia aperta anche a delegazioni esterne nell’a.s. 2022_23. Durante l'Accademia si imparano i concetti relativi al riscaldamento globale, cause e conseguenze, attraverso giochi e apprendimento visuale proiettando materiale digitale autoprodotto supportato da simulazioni relative alle previsioni delle conseguenze del cambiamento climatico con materiale video della NASA e Google Earth.
Attraverso un WORLD GAME si simula la distribuzione delle risorse del pianeta e i relativi utilizzi da parte della popolazione mondiale. L’attività, attraverso il vissuto, sensibilizza e accompagna ad una riflessione profonda sulla fortuna di nascere in un’area del Pianeta con risorse e servizi e quindi alla responsabilità di assumere un impegno civile per tutelare chi vive in altre zone del mondo con meno o senza servizi e risorse.

Nella seconda parte della giornata gli Agc mettono a dimora alberi e condividono idee e progetti tra loro, per poi esercitarsi con l’arte della retorica e illustrare le loro idee alle figure istituzionali presenti, Sindaco, Assessori e Presidi.

Il nostro progetto prevede la messa a dimora di nuovi alberi, la semina di ghiande e nocciole per creare un piccolo vivaio in modo da diventare negli anni autonomi nel reperire alberi.

Gli Agc hanno fondato il primo Club PftP in Italia (ric. PftP Italia 24/05/2022) e si ritrovano periodicamente per progettare, organizzare e svolgere eventi con l’obiettivo di sensibilizzare verso un’equa distribuzione delle risorse (world game), difendere la biodiversità (lab. bombe di semi), informare e sensibilizzare (stand con giochi interattivi per bambini a fiere o festival), diminuire la CO2 con azioni concrete nella propria scuola (siamo una GREEN SCHOOL), creare nuove collaborazioni con il territorio (partecipa a eventi e cerca nuovi contatti), mettere a dimora nuovi alberi (boschetto dell’Accademia)... Il progetto prevede il consolidamento e il potenziamento delle azioni già attivate e di crearne nuove sempre coordinate dal gruppo docenti che ad oggi ha svolto tutte le attività a titolo volontario in orario extrascolastico.

Il progetto ha come valore intrinseco quello della sostenibilità esplicitato anche nel curriculum di educazione civica del nostro Istituto:
“Il traguardo ultimo del nostro curriculum è quello di aiutare i nostri alunni e alunne a diventare persone che sappiano maturare una cultura orientata al bene comune, fornire loro strumenti che li rendano capaci di prendere decisioni responsabili, nella consapevolezza di essere soggetti che vivono e agiscono come parti di un sistema ben più ampio. Persone consapevoli, quindi, che ogni scelta agita a livello individuale produce effetti sulle altre persone e sull’ambiente in cui si vive.”

 

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità".

 

 

 

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Il contesto territoriale in cui si inserisce il progetto presentato è la bassa pianura mantovana a destra del fiume Po, terra che porta con sé una forte e radicata ruralità, pilastro sociale-culturale-economico-ambientale che negli ultimi anni si ritrova ad essere anche causa, per la sua gestione, di numerose problematiche legate all’ambiente, all’utilizzo delle sue risorse e all’inquinamento di esse.

La trasformazione di piccoli allevamenti di animali da latte e da carne (suini e bovini su tutti) in allevamenti intensivi, il consumo indiscriminato di suolo, la riduzione di rivali, siepi, aree boschive così come la nascita di importanti poli industriali periferici ai paesi hanno fatto si che la pianura padana diventasse uno degli hotspot europei per l’inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo, con parametri spesso al di sopra dei limiti consentiti.

Il contrasto a questi effetti legati alla crisi climatica, in particolare alla perdità di biodiversità e all’inquinamento delle risorse, deve passare attraverso politiche di gestione territoriale sempre più partecipative, che coinvolgano comunità intere con i loro attori, resi sempre più consapevoli e coscienti delle criticità a cui far fronte, delle possibili soluzioni e della condivisione di esse.

L'istituto Comprensivo di Gonzaga (MN) già da alcuni anni sta effettuando una serie di scelte volte all’educazione ambientale e alla sostenibilità, utilizzate come metodo educativo-pedagogico per arrivare a raggiungere competenze non solo riconducibili all’ambito ambientale ma anche a quello sociale e culturale, oltre che economico su scala temporale più ampia. Le scuole presenti (Infanzia Statale di Gonzaga, Infanzia Statale di Palidano e Scuola Primaria) sono inserite in un contesto agricolo fatto di campi coltivati e reti idriche di varia portata così come sono circondate da verde pubblico e giardini diventati negli anni laboratori ed aule a cielo aperto.

Con il progetto “RICERCHE SOTTOSOPRA” si intende diffondere, con l’aiuto di un’esperta ambientale e di enti associativi cosi come dell’amministrazione comunale, azioni di maggiore consapevolezza tra le bambine e i bambini (e gli adulti di riferimento) delle Scuole dell’Infanzia Statali dell’Istituto, coinvolgendo anche le Scuole Paritarie e gli Asili Nido di Gonzaga dell’ultimo anno scolastico (5/6 anni per le scuole dell’Infanzia, 3 anni per Asilo Nido) affinchè si costruisca una rete sempre più ampia di conoscenza e sensibilizzazione verso le problematiche del nostro paese.

Riteniamo indispensabile che gradualmente, sin da piccoli, gli alunni imparino a conoscere e ad affrontare le criticità connesse al territorio, incrementando in tutti i soggetti coinvolti le conoscenze, abilità e competenze, con la finalità ultima di creare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti della tutela dell’ambiente in cui viviamo.

RICERCHE SOTTOSOPRA permetterà in particolare di indagare gli elementi naturali terra, acqua e aria e di conoscerne la biodiversità ad esse collegate, mediante:

  • uscite didattiche sul territorio per stimolare l’osservazione diretta, la ricerca e l’esplorazione;
  • il dialogo con persone che lavorano a stretto contatto con questi elementi: ad es: agricoltori, pescatori, biologi, tecnici, etc.. per capirne il ruolo ed il loro valore;
  • la nascita di un atteggiamento empatico;
  • la promozione ad un senso critico per riflettere sui danni che l’inquinamento provoca negli esseri viventi e nella nostra vita quotidiana in particolare;
  • la sollecitazione a momenti di dialogo e confronto tra bambini e tra bambini ed adulti coinvolti per raccogliere le loro azioni di disinquinamento.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità".

 

 

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Il progetto si propone come innovazione educativa di dare ai bambini l’opportunità / diritto di vivere i potenti “ambienti di apprendimento” che ci circondano: è scientificamente provato che fare scuola all’aperto (nel giardino, nel prato o nel bosco) permette di ottenere un aumento dell’attenzione e della concentrazione duraturo nel tempo.

L’educazione ambientale e alla sostenibilità verranno proposte secondo il metodo dell’apprendimento esperienzale: tutti apprendiamo costantemente nell’esperienza diretta.

BIODIVERSITÀ DEL NOSTRO TERRITORIO
Cosa è la biodiversità? Quali sono le cause di estinzione di molte specie del nostro territorio? Attraverso piccoli gesti scopriremo come possiamo arrestare la perdita di biodiversità ed evitare di compromettere le catene alimentari. Analizzeremo le componenti dell’ambiente, viventi e non viventi grazie a divertenti giochi e laboratori naturalistici.
EFFICIENZA ENERGETICA ED ENERGIE RINNOVABILI
Efficienza energetica e soluzioni innovative. Scarti e derivati dell'agricoltura, vegetali, vento, maree, acqua, sole possono diventare fonti energetiche alternative? Scopriamolo, analizzando scoperte ed innovazioni e costruendo insieme un oggetto di possibile uso quotidiano, che trae fonte di energia rinnovabile.
RIDUCO, RIUSO, RICICLO … E L’ECONOMIA CIRCOLARE
In modo ludico-didattico si affronta il tema dei rifiuti, imparando a riconoscere quelli riciclabili da quelli non. I bambini guidati dall’educatore e dall’apprendimento esperienziale arriveranno ad analizzare i principi dell’economia circolare. Tramite suggerimenti impareremo come è possibile ridurre le materie prime nella produzione di un bene, a consumare consapevolmente e responsabilmente e a riutilizzare e rivalorizzare un oggetto.
CAMBIAMENTO CLIMATICO e QUOTIDIANITÀ
Nella nostra quotidianità come possiamo promuovere azioni per combattere il cambiamento climatico? I bambini scopriranno modelli e misure di contrasto globali e nazionali, partendo dalla loro piccola realtà.
INQUINAMENTO DELL’ARIA, DELL’ACQUA E DEL SUOLO
Tramite una divertente attività da “scienziato per un giorno” i bambini calcoleranno il livello di inquinanti presenti nel proprio territorio. I bambini scopriranno i validi aiuti del mondo vegetale per ridurne le concentrazioni e altre scoperte e possibili strategie da perseguire.

Le attività prevedono educazione in Natura, in aule all’aperto e itineranti nel Bosco, nei giardini della scuola per la massima fruizione del patrimonio che ci offre la Natura.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità".

 

 

 

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L’educazione civica nelle scuole, istituita dalla Legge 92 (20 agosto 2019), si configura come un insegnamento trasversale finalizzato a sviluppare conoscenze e competenze al fine di formare cittadini responsabili e attivi nel comprendere i profili sociali, economici, giuridici, civili e ambientali della società in cui sono inseriti.

Tra le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica sono indicati tre «nuclei tematici» che costituiscono i pilastri della Legge 92: Costituzione, Cittadinanza digitale, Sviluppo sostenibile.

Scopo del nostro Progetto è quello di creare una rete di collaborazione tra i soggetti attivi sul territorio (scuola, enti locali, terzo settore, enti di ricerca e realtà produttive della business community) affinché si promuova una concreta realtà di incontro e una diffusa sensibilità per far emergere i veri valori che stanno alla base dell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente, al di là degli accordi stipulati e dei finanziamenti elargiti, attraverso un’azione che non sia fine a sé stessa ma che metta al centro l’uomo.
Il concetto stesso di sostenibilità, come quello di transizione ecologica, se non si traduce in un’autentica “ecologia umana” non potrà mai trovare una soluzione adeguata.

Per costruire un’ecologia integrale diviene fondamentale che ogni aspetto dell’esperienza umana (cultura, arte, letteratura, spiritualità; e ogni ramo della scienza) stimoli una vera educazione in grado di modificare la vita quotidiana e gli stili di vita.

Queste sono le direttrici sulle quali il nostro Progetto fonda la sua proposta di educazione ambientale, in armonia con le finalità educative che il nostro istituto intende perseguire, non come una questione da “addetti ai lavori”, da analizzare e sviscerare nei suoi risvolti politici ed economici, ma innanzitutto come un’ipotesi di crescita umana e di responsabilità condivisa, di benessere diffuso attraverso azioni individuali e pratiche faticosamente apprese, alla ricerca di un equilibrio sostenibile tra l’umanità e la natura, equilibrio che deve essere supportato anche da politiche locali di monitoraggio e di tutela, oltre che da sistemi normativi adeguati e aggiornati, come nel caso della recente modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana.
“I doveri verso l’ambiente derivano da quelli verso la persona considerata in sé stessa e in relazione agli altri» (papa Francesco, enciclica Laudato Si’).

Protagonisti della nostra iniziativa sono gli studenti, in particolare coloro che il prossimo anno inaugureranno il TrED, il Liceo quadriennale delle Scienze applicate per la Transizione Ecologica e Digitale, che vedrà il nostro istituto in prima linea nella fase di sperimentazione nazionale.

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Il progetto è stato riconosciuto, da Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Progetto di Qualità 2022, nel contesto del Bando "Proposte di educazione ambientale e educazione alla sostenibilità".