Il Campo Naturalistico di Legambiente Bergamo rivolto a studenti delle scuole superiori di secondo grado, è organizzato in collaborazione con alcune insegnanti di licei bergamaschi (Liceo Scientifico Lussana e Liceo Classico Sarpi) e gode del patrocinio del Parco delle Orobie Bergamasche.
Obiettivo generale del campo è di favorire l’approccio alle tematiche ecologiche che attualmente interessano l’ambiente alpino, mettendo in evidenza il ruolo centrale della biodiversità come risorsa dalla cui conservazione dipende il futuro del pianeta. Tra gli obiettivi del campo vi è anche sviluppare senso di appartenenza al proprio territorio e stimolare la voglia di attivarsi per la tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Con queste premesse le finalità del campo in relazione agli studenti sono:
Per tutta la durata del campo, esperti biologi e naturalisti affiancano gli studenti alla scoperta degli ecosistemi delle Orobie bergamasche, focalizzando l’attenzione sul contributo fondamentale di praterie e pascoli montani nel mantenimento della biodiversità. Le attività programmate, con i partecipanti divisi in gruppi e sottogruppi, pur prevedendo momenti circoscritti di lezione frontale, consistono perlopiù in escursioni ed esplorazioni guidate, laboratori pratici, sperimentazioni dirette delle tecniche per il rilevamento di fauna e flora, esperienze formative per la socializzazione.
Il Campo Naturalistico si svolge presso il rifugio "Madonna delle nevi" di Mezzoldo BG, per 4 giorni generalmente a cavallo tra luglio e agosto, ed è rivolto agli studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado.
Il percorso prettamente didattico si svolge attraverso attività di campo e laboratoriali, strutturate ad hoc per l'osservazione e la descrizione degli habitat montani, per lo studio della biodiversità faunistica e floristica, con focus su taxa e specie target di invertebrati, uccelli e mammiferi (Tabella 2).
Gli studenti sperimentano metodi di monitoraggio e censimento faunistico e floristico, nei differenti habitat montani. In particolare:
Ogni anno si introducono nuove attività, mantenendone alcune che consentono la continuità di raccolta dei dati. Il campo nel 2024 arriva alla sua quarta edizione.
Sulla piattaforma iNaturalist, una comunità digitale internazionale nata con l’intento di raccogliere dati utili agli esperti del settore utilizzando le segnalazioni di comuni cittadini (citizen science), viene creato un progetto ad hoc: "#5_Legambiente indaga le Orobie". Al rientro dai campi, gli studenti inseriscono le proprie osservazioni attraverso le foto scattate.
Al termine del campo si dedica spazio alla valutazione dell’esperienza e si definiscono possibili obiettivi a medio termine per mantenere le conoscenze acquisite. Nel corso dei quattro giorni di campo i giovani aspiranti naturalisti vivono un'intensa esperienza di relazione e di studio. La partecipazione non richiede una conoscenza pregressa dell’ambiente montano e delle specie oggetto di studio, ma spesso durante il campo nasce un interesse specifico che i ragazzi portano avanti anche tornando a casa. Questo ha fatto sì che dal 2023 si siano organizzate per i più appassionati, delle sessioni di inanellamento in una stazione in pianura. E per la stessa ragione, nel mese di dicembre 2023 è stata organizzata l’edizione invernale del campo, presso la Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo, in Friuli Venezia Giulia.
Diverse scuole riconoscono una funzione orientativa a questa attività e riconoscono quindi le ore svolte nel Campo Porrini come attività di orientamento e valida per il PCTO.