Il contesto territoriale del progetto è rappresentato dalle terre dell’OltrePo mantovano, tra gli hotspot italiani in cui è possibile osservare sempre di più gli effetti della crisi climatica in atto.
Si tratta di un territorio a spiccata caratterizzazione rurale, in cui impattano in modo determinante le attività intensive di agricoltura e allevamento sul consumo di suolo, sul suo inquinamento cosi come sull’inquinamento dell’aria e la perdita inevitabile di corridoi ecologici e aree boschive mitiganti contro il riscaldamento globale, così come per la diffusione di poli industriali periferici.
Il contrasto a questo deve passare attraverso politiche di gestione territoriale sempre più partecipative, che coinvolgano comunità intere, rese sempre più consapevoli delle criticità a cui far fronte e delle possibili soluzioni condivise.
"Green will save the world" è la perfetta trasformazione della frase di Dostoevskij in cui il verde diventa sinonimo di bellezza, di salute e benessere, motivo per cui la Rete SCUOLA PRATIca BOSCO GIOVANI ECOSISTEMI, ECOSISTEMI DI GIOVANI Italiana di educazione Ambientale e i partner di progetto, si pongono il seguente obiettivo: accompagnare le scuole del Comune di Gonzaga (MN) in un percorso di educazione ambientale di studio, progettazione sul campo e in classe e realizzazione partecipata di n.3 BOSCHI URBANI DI COMUNITA’ di circa 2 ettari totali, future isole di biodiversità, ecosistemi modello in cui le scuole possano, in questo percorso, “imparare facendo” e acquisire competenze trasversali, contrastando la DESERTIFICAZIONE in atto.
Le scuole coinvolte sono 8 (1100 studenti ca.): 7 del Comune di Gonzaga (MN) di cui le 4 scuole dell’infanzia, la scuola primaria Don Milani, la scuola secondaria di 1° grado B. Croce, l’Istituto tecnico di Scuola Superiore Strozzi che fungerà da tutor per le altre scuole, e la scuola primaria Don Salice IC Como Lago che condividerà "a distanza" un’altra esperienza di "rigenerazione verde", questa volta del fondale del Lago di Como, anch’esso vittima di DESERTIFICAZIONE.
Il progetto vuole promuovere un modello di educazione ambientale trasformativa, inserendola in un processo collettivo che metta al centro la creazione di comunità educanti in cui i cittadini più giovani giochino il ruolo chiave di promotori di azioni ecosostenibili e generatori di servizi.
Il progetto coinvolgerà tutti gli istituti scolastici del Comune che a vario titolo concorreranno nella ideazione, realizzazione e fruizione di questi spazi così come alcune associazioni che già si interessano al tema del contrasto alla crisi climatica.
Le azioni progettuali si metteranno in rete con una già presente progettazione di "rinaturazione urbana": una legata al contrasto della dispersione scolastica con fondi del PNRR e 2 progetti di riforestazione che interessano il comune, il progetto BioForest promosso da Conad e Rete Clima e Foresta Italia di Coldiretti.
"SCUOLA PRATIca BOSCO" si inserisce aggiungendo attività di l’educazione ambientale come strumento di sensibilizzazione e coinvolgimento determinante della comunità di riferimento, mostrando l’importanza di mettere in atto percorsi condivisi. Le associazioni attive del territorio quali Scout, Avis, Associazione pescatori, ARCI contribuiranno al percorso affiancando gli studenti nelle attività di studio, realizzazione e monitoraggio delle attività, offrendo ai loro volontari momenti di scambio esperienziale con le scuole e mettendo a disposizione attrezzature.
Il consiglio comunale dei ragazzi da 2 anni ha intrapreso un percorso di conoscenza e consapevolezza sui temi di sostenibilità ambientale, cercando di mettere in atto azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica: si farà tramite con la cittadinanza per la comprensione del progetto e dei suoi Impatti sul territorio. La condivisione di altre esperienze progettuali scolastiche svolte in altri contesti regionali ma che concorrono alla risoluzione di uguali problematiche hanno l’obiettivo di aprire lo sguardo degli studenti verso una visione più globale.
Favorire modelli e misure di contrasto alla crisi climatica: il progetto punta a sostenere modelli didattici ed educativi quanto più possibile legati alla realtà e al territorio, promuovendo fra gli studenti consapevolezza delle emergenze ambientali legate al proprio territorio, in particolare la necessità di ridurre il consumo di suolo, di favorire ecosistemi boschivi fondamentali per mitigare gli effetti di un’agricoltura troppo vorace e ridurre la conseguente perdita di biodiversità.
La scuola diventa così il centro di un’educazione di comunità fatta di azioni e relazioni. Perseguire il disinquinamento e sovrasfruttamento di risorse: il potere disinquinante della vegetazione i nativi ambientali lo conoscono bene sin dalla tenera età. Capire le potenzialità di un bosco, di un prato incolto, di una prateria subacquea vivendo questi elementi, toccandoli, osservandoli favorirà la nascita in loro del desiderio di vederne ricreati altri, nei loro luoghi del cuore, nel proprio paese.
Il progetto risulta essere prettamente esperienziale basato sul "learning by doing" in quanto non esiste modo migliore per capire l’importanza di un ecosistema.
I 3-8 anni saranno coinvolte in attività sia in uscita che in aula, con la collaborazione di un educatore ambientale per raccogliere dati sulle specie vegetali, animali e funghi presenti sul territorio comunale, in quelle poche aree d’interesse naturalistico in cui l’uomo non è intervenuto intaccandone gli equilibri naturali.
Saranno utilizzate guide al riconoscimento e libri nonché attività artistiche in cui riproporre in modo semplice reti trofiche e connessioni ecologiche. Verranno formate le insegnanti all’utilizzo dell’applicazione "INaturalist" per documentare la presenza di certe specie sul territorio.
Il 2° ciclo di scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado verranno accompagnati dagli studenti di 5° indirizzo "ambiente e territorio" dell’istituto tecnico agrario partner, in un percorso di progettazione partecipata delle aree partendo dalla mappatura del prima e del dopo: l’importanza della distanza fra alberi, le specie scelte coerenti con il contesto territoriale, con le caratteristiche del suolo, la disponibilità di acqua, la storia del territorio attraverso sopralluoghi, consultazione di libri e documenti digitali.
Le classi della scuola secondaria approfondiranno la relazione causa effetto fra la diffusione di allevamenti intensivi sul territorio, la perdita di corridoi ecologici e aree boschive e gli effetti della crisi climatica osservabili sul territorio: periodi di forte siccità intervallate da alluvioni, fenomeni estremi, qualità dell’aria spesso oltre i limiti consentiti di inquinanti, canali irrigui coinvolti da eutrofizzazione.
Tutto questo grazie ad un lavoro interdisciplinare che coinvolga l’ambito STEM e non solo, che metta in gioco: competenze di pensiero sistemico, competenze di previsione, competenze strategiche, competenze di collaborazione "cooperative learning", competenze di pensiero critico, unitamente alle competenze di pensiero ecologico.
Ogni classe di Gonzaga (MN) coinvolta adotterà alcuni alberi, dopo averli messi prima a dimora in vivaio creato apposta, poi nel terreno, intraprendendo un percorso di educazione alla cura e facendo in modo che il progetto abbia continuità nel tempo. La condivisione tramite collegamenti "a distanza" dell’esperienza con l’IC.
Como Lago che si occupa anch’esso di "rigenerazione verde" del fondale del Lago di Como (attivato grazie al progetto SOS teniamo il Lario finanziato dal Ministero della transizione ecologica per A.s. 21-22 con il coinvolgimento di 1850 alunni e 100 docenti ca. con un processo di formazione messo in atto da ARPA Lombardia, settore pesca Reg.Lombardia, Pr. Civile, Rete WEEC, Associazione Proteus) offrirà occasione di formazione fra pari sentendosi parte di un’unica azione in ottica globale legata alla lotta alla crisi climatica, come indicato nello specifico dagli obiettivi 13-14-15 dell’agenda 2030.
L’attività di educazione ambientale includerà monitoraggio ambientale da parte delle scuole e della cittadinanza che, attraverso uscite nelle aree oggetto di rimboschimento, differenziando le metodologie in base al target di volta in volta coinvolto, si cimenteranno nella creazione di check list delle specie arboree, erbacee, funghi e animali autoctoni ed alloctoni presenti prima e poi periodicamente dopo i primi interventi di piantumazione.
Tutto questo introducendo insegnanti, alunni e cittadini all’utilizzo dell’app “INaturalist” e partecipando all’evento BioBlitz promosso da AREA Parchi Lombardia. Verrà condivisa l’esperienza a distanza anche con l’Associazione Proteus di Como che, oltre ad affiancare le classi gemellate per questo progetto con le scuole di Gonzaga, coordina il BioBlitz subacqueo nel lago di Como grazie al progetto Re-Lake.
L’istituto tecnico Agrario “P.A.Strozzi” di Palidano, attraverso gli studenti del 5°anno dell’indirizzo Ambiente e Territorio saranno tutor degli studenti delle scuole di grado inferiore durante le uscite, viste le competenze in ambito tecnico e scientifico su cui lavorano quotidianamente, potendo così trasferire a loro il concetto di “complessità” dei processi e dei sistemi naturali, in cui l’uomo deve inserirsi con equilibrio.
Le esperienze all’aperto saranno condotte da un educatore con competenze agronomiche, che accompagnerà le classi nei 3 luoghi oggetto di rimboschimento: una ex cava di argilla rinaturalizzata, un appezzamento con terreno incolto dietro al centro di raccolta comunale in cui alcuni abitanti del quartiere hanno iniziato a mettere a dimora giovani piante, un appezzamento anch’esso incolto prima in gestione all’ente Fieristico ed ora al Comune per crearne appunto un Bosco di Comunità nato dall’azione dei più giovani.
Le esperienze consisteranno innanzitutto nell’andare alla scoperta delle specie arboree autoctone del territorio in altre aree comunali, studiandone caratteristiche biologiche e morfologiche, aiutandosi con pubblicazioni idonee alla fascia di età coinvolta.
Creazione di un fogliario delle essenze riconosciute, raccolta e catalogazione di frutti per attività didattiche interdisciplinari, osservazioni con lenti e microscopi sia in classe che sul campo nonché creazione di una check list delle essenze che verranno poi acquistate.
Esperienze di propagazione e riproduzione di alberi: gli studenti si cimenteranno nella creazione di talee, nella semina, nel procedimento dell’innesto. Creazione di un vivaio di comunità in collaborazione con associazioni del territorio, si invaserà e custodiranno alcune piante fino al periodo idoneo per la messa a dimora. Studio fra ecosistemi differenti: il bosco planiziale querco-carpineto e l’agrosistema della pianura padana, il bosco e la campagna.
Come posso descriverli? Come posso rappresentarli? Possono stare insieme? Concetto di Agroecologia. Piantumazione sia ad opera delle scuole che ad opera della cittadinanza attraverso momenti pubblici organizzati dalle associazioni, intrecciandosi con i progetti già in atto Foresta Italia di Coldiretti e Bioforest di Conad. Monitoraggio e cura attraverso uscite periodiche ed in collaborazione con l’istituto agrario, creazione del “diario del bosco” per vederne l’evoluzione nel tempo.
Il progetto coinvolgerà, nella fase di realizzazione dei vivai con le scuole e nella fase di piantumazione e cura delle aree boschive, due realtà che si occupano di categorie sociali a rischio di esclusione: La Cooperativa Sociale onlus “Il Ponte” con un centro socio educativo CSE nel Comune di Gonzaga (MN) che si occupa di persone con disabilità lieve e medio-lieve che già collabora con il Comprensivo per attività di orto didattico; l’associazione “zer0-niente limiti” che si occupa di persone con disabilità intellettive come il disturbo dello spettro autistico.
La condivisione di un percorso con le scuole e con la comunità in generale offre a queste persone la possibilità di vivere momenti di ordinaria inclusività, che tanto ordinaria purtroppo non è, nel raggiungimento di un’identità all’interno della comunità stessa, come ogni singola persona coinvolta nel progetto. L’incontro fra queste categorie con i bambini è sempre un momento speciale, di creazione di alleanze senza pregiudizi così come al contrario può essere momento per abbattere barriere pregiudiziali spesso appartenenti a fasce di età adolescenziali.
Il ruolo chiave di supporto di queste realtà all’interno di percorsi di educazione ambientale e alla sostenibilità è testimoniato anche dalla collaborazione all’interno della progettazione che include alcune classi del Comprensivo Como Lago, l’associazione La mongolfiera di Como si occupa di Malati psichici e gioca un ruolo fondamentale nel fare manutenzione alle attrezzature necessarie per la coltivazione di vegetazione acquatica prima in vivaio a scuola e poi nel lago, favorendo da una parte la buona riuscita dell’intervento ambientale e dall’altra dell’inserimento sociale di queste persone.
SCUOLA PRATIca BOSCO, grazie alla rete di Educazione Ambientale – rete WEEC e alla rete di Scuole che Promuovono Salute SPS Lombardia, avrà numerosi canali attraverso cui raccontare, condividere e disseminare output di progetto.
Nel dettaglio:
Il modello proposto vuole essere da esempio per altri contesti territoriali in cui coltivare reti di comunità.
Si tratta di un modello di “EDUC-AZIONE” in cui azioni concrete svolte dalle scuole in collaborazione con altri attori del territorio rientrano in un processo trasformativo culturale ed ambientale della comunità stessa.
La condivisione di esperienze affiancabili nel tipo di percorso tra scuole di territori regionali differenti ha proprio questo obiettivo: contaminare in modo positivo altre realtà attraverso il dialogo e la condivisione. È questo lo spirito della Rete Italiana di Educazione Ambientale – rete WEEC che attraverso i suoi soci unisce territori, persone e progettazioni per una sempre più diffusa cultura ambientale e un pensiero ecologico diffuso.
Siti e mail di riferimento:
www.rivistaeco.it
www.weecnetwork.it
segreteria@weecnetwork.it lombardia@weecnetwork.it