27 apr 2020
Come rilanciare la crescita dopo la pandemia del Coronavirus? Questo il tema cruciale affrontato dagli assessori all’Ambiente della rete dei Quattro Motori d’Europa - le quattro regioni più intensamente industrializzate e avanzate d’Europa ovvero Baden-Württemberg, Catalogna, Lombardia e Rodano-Alpi -, riuniti in videoconferenza per condividere idee e proposte.
Rendendo la sostenibilità e l'azione per il clima parte integrante di una più ampia ripresa, le regioni possono raggiungere vari obiettivi economici e sociali sia nella prospettiva degli aiuti a breve termine sia nella ricerca di un futuro resiliente.
“Questa crisi senza precedenti sta colpendo la nostra salute, la nostra economia e la nostra società in modo nuovo e dirompente - ha affermato Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima della Lombardia -. Nel frattempo, è una crisi che chiede un’azione politica innovativa, in particolare da parte delle principali economie europee che devono guidare la ripresa. La ripresa deve consolidarsi in una prospettiva a lungo termine con nuovi investimenti in infrastrutture e servizi, mantenendo allo stesso tempo la sostenibilità, la decarbonizzazione e l’economia circolare come leve per la competitività”.
In questa situazione, i partner dei Quattro Motori dell’Europa stanno dando impulso a un rinnovato dialogo politico, attualmente in corso anche a livello nazionale ed europeo.
Franz Untersteller, Assessore all’Ambiente, alla Protezione del clima e al Settore energetico del Baden-Wuerttemberg ha espresso ai colleghi la sua vicinanza e comprensione della difficile situazione in cui si trovano le regioni partner, offrendo il pieno sostegno del Baden-Wuerttemberg. Inoltre, ha sottolineato, “nonostante la crisi sanitaria, la crisi globale del cambiamento climatico continua. Pertanto, il superamento della pandemia offre l’imperdibile possibilità di ricostruire l’economia su basi veramente sostenibili, garantendo la neutralità climatica e l’uso efficiente delle risorse. In quanto regioni economicamente sviluppate e dinamiche, supporteremo la Commissione Europea nello sviluppo delle iniziative del Green Deal, sollecitandone una modalità attuativa che garantisca davvero un nuovo slancio”.
I governi regionali sono in prima linea nella risposta all'emergenza, lo stesso vale per le misure per la ripresa, potendo contare sullo stesso approccio innovativo e sostenibile sperimentato nell’affrontare la sfida del cambiamento climatico.
“Garantire una ripresa verde dovrebbe essere la nostra risposta responsabile e globale a questa crisi. Il rilancio dovrebbe prevedere un pacchetto di investimenti e misure per aiutare le imprese, comprese le piccole e medie, ad accelerare i processi di decarbonizzazione della mobilità, di transizione energetica e di sviluppo dell’economia circolare. Territori come quelli dei 4 Motori d’Europa devono presentare una proposta comune alla Commissione Europea e dovrebbero essere visti come attori chiave in questo impegno alla ripresa” ha dichiarato Damià Calvet, Assessore al Territorio e alla Sostenibilità della Catalogna.
Anche il Ministero dell'Ambiente, dello Sviluppo Sostenibile e dell'Energia dell'Alvernia-Rodano-Alpi ha confermato l’interesse e il sostegno della Regione a questa cooperazione rafforzata.
Attraverso il partenariato dei Quattro Motori d’Europa, le regioni stanno facendo proposte concrete alle istituzioni dell’Unione Europea per rafforzare il piano di ripartenza mediante misure ecologiche, collaborando anche con i rispettivi stakeholder per identificare le migliori opzioni sostenibili.
Gli assessori concordano sul fatto che “il rilancio dell'economia ha bisogno di nuove soluzioni sostenibili poiché l'obiettivo principale non può essere un ritorno al passato, ma una corsa verso il futuro”.
21 apr 2020
La Commissione UE ha approvato il 14 aprile un documento sulla gestione dei rifiuti durante la crisi dovuta al Coronavirus, che evidenzia prima di tutto l’importanza di mantenere attiva la raccolta differenziata dei rifiuti urbani per non abbandonare il percorso verso l’economia circolare. Proseguire con una raccolta differenziata ben fatta è infatti essenziale per non aumentare gli impatti ambientali e per mantenere attive le filiere di approvvigionamento di materie prime secondarie.
L’Unione Europea rassicura sul fatto che la gestione dei rifiuti adotta già normalmente precauzioni che minimizzano i rischi sanitari, per cui è opportuno solo avere qualche nuovo accorgimento: quale quello di raccogliere nella normale frazione indifferenziata i rifiuti delle persone in isolamento domiciliare, senza bisogno di istituire servizi di raccolta specifici.
Il documento affronta poi anche il tema dei rifiuti da strutture sanitarie e ricorda che è possibile ricorrere a misure eccezionali nella loro gestione, vista la situazione di emergenza.
I consigli dell’Unione Europea sono perfettamente coerenti con le indicazioni fornite da Regione Lombardia sin dai primi giorni, anche a seguito di uno stretto raccordo con l’Istituto Superiore di Sanità e ARPA Lombardia, prima con alcune note inviate a Enti e gestori, poi con l’ordinanza contingibile e urgente 520 del 01/04/2020 a firma del Presidente.
L’importante atto regionale affronta tutti gli aspetti della gestione dei rifiuti in tempo di emergenza e riguarda in particolare:
In allegato l’ordinanza 520 e le linee guida della Commissione Europea.
18 mar 2020
Torna il “Premio Lombardia è Ricerca” di Regione Lombardia per le scuole: un riconoscimento voluto in parallelo all’omonimo Premio internazionale, che quest’anno ha per tema la sostenibilità.
Per sapere di più sul Premio internazionale edizione 2020, leggi qui.
Il “Premio Lombardia è Ricerca A.S. 2019/20” è rivolto agli studenti della scuola secondaria di secondo grado (statali e paritarie) e di percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) della Lombardia, iscritti all’anno scolastico 2019/2020.
Il Premio per le scuole vuole valorizzare le tre migliori proposte progettuali sviluppate da gruppi di studenti (minimo due), per l’eventuale realizzazione di una innovazione, a carattere prototipale funzionante, nelle aree tematiche di interesse regionale.
Il Regolamento del Premio per le scuole e il relativo accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale lombardo sono stati approvati dalla Giunta regionale nella seduta di lunedì 16 marzo.
Nel corso della Giornata della Ricerca 2020, prevista per il 13 novembre prossimo al Teatro alla Scala, oltre al Premio internazionale Regione assegnerà dunque il Premio alle scuole, per un valore di 46 mila euro: 15 mila per il 1° gruppo classificato; 10 mila per il 2° gruppo e 5 mila per il 3° gruppo classificato.
Il Premio verrà suddiviso in parti uguali tra i membri dei gruppi vincitori.
Ci sono poi 5 mila euro per ciascuna scuola/istituto di provenienza dei vincitori, da destinare al miglioramento di materiali e/o strumenti che favoriscano le attività didattiche degli studenti.
Come già nelle prime due edizioni del 2018 e del 2019, con il Premio per le scuole Regione Lombardia vuole sensibilizzare e avvicinare gli studenti al mondo dell’innovazione, rendendoli protagonisti di una ricerca che punta ad applicazioni pratiche capaci di migliorare la qualità di vita dei cittadini.
Qui il link al video in cui i primi classificati dell’edizione 2019 raccontano il loro progetto.
Per vedere il video dei secondi classificati si può invece cliccare qui.
Qui, infine, il link al video dei terzi classificati della scorsa edizione.
9 mar 2020
La Pubblica Amministrazione è il più grande consumatore’ delle moderne società.
Questo fatto rende evidente la necessità di una politica pubblica di “Acquisti Verdi”, definiti dalla Commissione Europea come “l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.
Con il GPP (Green Public Procurement) la Pubblica Amministrazione diventa protagonista di una strategia di sviluppo sostenibile; grazie al GPP, nello specifico, le Pubbliche Amministrazioni possono:
Il Ministero dell’Ambiente ha organizzato una formazione a distanza dal titolo “Green Public Procurement: strumenti e metodi per l’applicazione dei CAM negli appalti della PA”, che rappresenta un’utile occasione per tutti i Comuni e gli altri Enti pubblici di acquisire competenze su questa importante leva per lo sviluppo sostenibile.
Il tema degli “acquisti verdi” (o GPP - Green Public Procurement) della Pubblica Amministrazione è infatti centrale per garantire un effettivo sviluppo dell’economia circolare e per il percorso verso lo sviluppo sostenibile. Il Codice degli Appalti (D.lgs n. 50/206, art. 34) ha inoltre reso obbligatorio utilizzare i CAM (Criteri Minimi Ambientali) per tutte le stazioni appaltanti.
A questo link le informazioni sulla formazione a distanza.
Regione Lombardia è direttamente impegnata sul tema del GPP, anche attraverso la partecipazione al progetto Interreg EU GPP4Growth.
24 feb 2020
È on line l’annunciato bando di Regione Lombardia per favorire l’efficientamento energetico delle PMI, grazia a contributi del 50% e a una dotazione finanziaria di oltre 2,2 milioni.ù
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata per mezzo del Sistema Informativo Bandi online a questo link entro le ore 16 del 31 marzo 2020.
Il bando è finalizzato all’efficientamento energetico delle Piccole e Medie Imprese, con particolare riferimento alle imprese la cui attività comporta notevoli consumi energetici, pur senza rientrare nella definizione di impresa energivora di cui al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21.12.2017.
L’obiettivo è di incentivare le PMI a realizzare la diagnosi energetica o ad aderire al sistema di gestione dell’energia ISO 50001 in una o più delle sedi operative situate in Lombardia, fino a un massimo di dieci, in cui l’impresa svolge la propria attività.
Per ciascuna sede operativa il contributo non potrà superare:
- euro 8 mila per la diagnosi energetica;
- euro 16 mila per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001.
Si tratta di un contributo a fondo perduto, finalizzato a coprire il 50% delle spese ammissibili al netto dell’IVA. A copertura, una dotazione finanziaria di .2 milioni e 238.750 euro.
Il bando è rivolto a Piccole e Medie Imprese con codice ATECO B (Estrazione di minerali da cave e miniere) o C (Attività manifatturiere).
In allegato il testo del bando, quello del relativo decreto e delle FAQ.
Per assistenza tecnica sull’utilizzo del servizio on line della piattaforma Bandi online Sistema Agevolazioni:
e-mail: bandi@regione.lombardia.it; numero verde 800.131.151 (attivo dal lunedì al sabato - escluso festivi - dalle ore 10 alle ore 20).
12 feb 2020
Si chiama “Contaminazioni” l’iniziativa promossa da Regione Lombardia per sensibilizzare i propri dipendenti sul tema dell’utilizzo consapevole della plastica.
L’esposizione, diffusa in spazi non convenzionali come aree ristoro, corridoi e all’interno di un ascensore di Palazzo Lombardia, sarà attiva fino al 30 aprile. E in quest’occasione, Regione Lombardia ha posizionato nelle aree break del Palazzo 30 dispenser di acqua potabile, ‘vestiti’ con le opere dell’artista inglese inglese. In questo modo si eviterà di utilizzare bottiglie di plastica usa e getta.
Il tema della mostra è l’inquinamento da plastica e l’esortazione ad avviare gesti virtuosi, promuovendo contaminazioni positive. Obiettivo, favorire una comprensione più profonda della realtà di ciò che è presente nei nostri mari e stimolare l’osservatore a ricondurre alla propria quotidianità gli oggetti ritratti.
Le opere realizzate da Mandy Barker, fotografa britannica che da decenni svolge ricerche sull’inquinamento nei mari, reinterpretano in chiave estetica l’inquinamento da plastica e conducono a una riflessione profonda su cosa significhi consumare meno e in modo più consapevole.
“Il vero tema da affrontare - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, visitando gli spazi allestiti - sta nell’atteggiamento ‘usa e getta’ che per troppi anni abbiamo avuto nei confronti di un materiale, la plastica, che deve essere riciclato e comunque gestito in maniera consapevole
evitandone innanzitutto la dispersione nell’ambiente”.
“Mentre va di moda il ‘plastic free’ - ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo - dobbiamo ragionare su un utilizzo consapevole della plastica, che è una risorsa di cui abbiamo bisogno. Non abbiamo bisogno, invece, che diventi un rifiuto. Regione Lombardia è impegnata nella diffusione della consapevolezza sul suo giusto utilizzo, e nello sviluppo di politiche e strumenti che possono favorire la massimizzazione del recupero, del riciclo e del riuso della plastica”.
Uno sviluppo sempre più sostenibile è uno dei focus delle azioni strategiche di Regione Lombardia.
21 gen 2020
arà ‘Sostenibilità Ambientale e Qualità della Vita’ il nuovo tema del Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 20 gennaio su proposta del vicepresidente Fabrizio Sala, di concerto con gli assessori Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile).
Il Premio, per cui è stato stanziato un milione di euro, si pone come obiettivo quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini favorendo una crescita produttiva in armonia con l’ambiente.
Le ragioni della scelta sono state illustrate da Sala ricordando che “nel nostro Piano Strategico triennale è stata individuata la sostenibilità ambientale come uno degli ambiti principali che incidono sullo sviluppo della Lombardia”.
“In Lombardia – ha continuato – ci stiamo sempre più muovendo verso un modello di innovazione responsabile che tiene conto anche degli impatti sociali, oltre che economici e scientifici, delle scoperte”.
Il Premio, giunto alla sua quarta edizione, è stato istituito per riconoscere pubblicamente l’impegno e il talento di persone che tramite le proprie ricerche, scoperte e invenzioni abbiano apportato un significativo contributo nell’avanzamento della conoscenza scientifica e tecnologica a livello internazionale.
“Le candidature possono essere presentate da tutti gli scienziati compresi nella lista ‘Top Italian Scientists’ di ciascuna delle aree relative al tema del Premio, sono circa 3.800 – ha aggiunto il vicepresidente – . Il vincitore potrà essere uno scienziato proveniente da ogni parte del mondo, ma il 70% del Premio deve essere investito per implementare la sua scoperta in centri di ricerca lombardi”.
Il riconoscimento sarà consegnato nel corso della Giornata della Ricerca di Regione Lombardia, dedicata alla memoria di Umberto Veronesi, che si svolgerà il 13 novembre al Teatro alla Scala di Milano. Tutta la procedura di assegnazione verrà gestita tramite Blockchain, per certificare la trasparenza dei vari passaggi, come già nell’edizione dello scorso anno (qui maggiori informazioni sul vincitore 2019 e una video sintesi dell’ultima Giornata della Ricerca).
Le tematiche specifiche della nuova edizione del Premio sono dunque: transizione energetica verso fonti rinnovabili; mobilità sostenibile; energia pulita e risorse rinnovabili; efficienza energetica; tecnologie pulite per lo sfruttamento di combustibili fossili; gestione sostenibile ed utilizzo efficiente delle risorse naturali; gestione eco-compatibile dei materiali durante il loro intero ciclo di vita; riduzione di emissioni di CO 2; sistemi innovativi per lo sfruttamento dell’energia solare; scoperta e sviluppo di nuovi materiali per produzione, immagazzinamento e distribuzione di energia pulita.
“Il premio internazionale - ha aggiunto Terzi – sarà l’occasione per valorizzare contributi in grado di generare impatti positivi sulla qualità della vita dei lombardi. La mobilità sostenibile è uno dei temi specifici previsti dall’iniziativa. Un tema ancor più cruciale in un territorio complesso e antropizzato come il nostro. La Regione investe: dal rinnovo della flotta dei mezzi pubblici al cofinanziamento di punti di ricarica per auto elettriche, fino all’impegno per la realizzazione o il completamento di percorsi ciclabili. I nuovi treni per esempio garantiscono una diminuzione del 30% dei consumi di energia elettrica e sono composti da materiali con alti tassi di riutilizzo (96%) e di biodegradabilità (95%)”.
Il tema scelto dalla Giunta viene definito dall’assessore Cattaneo “cruciale nelle politiche di scala globale e anche nelle politiche della nostra Regione e trova nell’innovazione il modo più corretto per affrontare le sfide. La sostenibilità – ha rimarcato – è il nuovo nome dello sviluppo. Attorno alla sostenibilità si gioca la più grande opportunità di sviluppo che abbiamo di fronte nei prossimi decenni e dobbiamo dotarci degli strumenti e delle scelte politiche che ci permettono di tenere il ritmo delle sfide che abbiamo di fronte. Sfide come quelle rappresentate da economia circolare, transizione energetica, mobilità sostenibile, smart city, smart village e smart Region. È un cambiamento trasversale, che si costruisce dal basso, coinvolgendo tutti, ogni singolo cittadino, ogni singola impresa: è questa la linea politica su cui si sta muovendo Regione Lombardia”.
17 gen 2020
Nuova adesione al Protocollo per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, lanciato lo scorso settembre. È quella del JRC di Ispra (VA), uno dei centri del servizio scientifico interno della Commissione Europea incaricato di supportare con consulenze indipendenti il processo decisionale dell’UE. Un impegno importante per una rinnovata azione comune di JRC e Regione, finalizzata a raggiungere i 17 Obiettivi Sostenibili dell’Agenda ONU 2030.
Ciascuno dei sottoscrittori, a partire da Regione Lombardia, è impegnato a realizzare azioni concrete di cui darà conto al Forum annuale per lo sviluppo sostenibile, in programma il prossimo giugno.
A sottoscrivere il Protocollo per il JRC di Ispra, la mattina del 17 gennaio 2020 alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, è stato Rien Stroosnijder, Capo Dipartimento Gestione.
L’occasione era quella del Tavolo annuale di confronto EMAS, il Sistema comunitario di ecogestione e audit (Eco-Management and Audit Scheme) a cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, che vogliano impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
Il Tavolo di confronto EMAS è da anni un’occasione per condividere con le realtà locali l’operato e i progetti del JRC in materia ambientale sul sito di Ispra, e quindi di dimostrare l’impegno nel migliorare la propria performance ambientale, nonché di rafforzare il proprio ruolo di promotore dello sviluppo sostenibile.
“Siamo soddisfatti dell’adesione da parte del JRC al Protocollo per lo sviluppo sostenibile e della collaborazione attiva di questi anni. Regione Lombardia è impegnata nel 2020 a costruire la strategia regionale dello sviluppo sostenibile - ha ricordato l’assessore Cattaneo – che assume un significato particolare nei cinquant’anni dalla sua istituzione e nella prospettiva del Green Deal della Commissione Europea. Crediamo infatti in un lavoro comune e coordinato, che veda come attori tutti i soggetti che operano in Lombardia come il JRC e quindi la Commissione Europea, le imprese, le istituzioni, le associazioni, le università, le parti sociali, impegnati nel conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di promuoverne lo sviluppo.
Questo Protocollo – ha proseguito Cattaneo - che recepisce attivamente i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’ONU, promuove l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale e ambientale e l’impegno che Regione Lombardia si assume per diventare la locomotiva sostenibile d’Italia e d’Europa. È uno strumento che può catalizzare l'impegno di tutte le realtà che risiedono nella nostra Regione: è fondamentale infatti che si crei una grande alleanza tra ecologia ed economia, tra ambiente e imprese, tra ricerca e istituzioni”.
Rien Stroosnijder ha parlato di “orgoglio” per “l’eccellente collaborazione con Regione Lombardia, che ora sfocia nella stipula del Protocollo Lombardo per lo Sviluppo Sostenibile. Questo momento storico è caratterizzato da una nuova Commissione europea, guidata dalla Presidente von der Leyen, il cui primo punto in programma è la realizzazione del Green Deal e l’impegno dell’Unione europea a essere un punto di riferimento per tutto il mondo in tema di rispetto ambientale. Quest’approccio di condivisione è precisamente quanto JRC Ispra sta facendo attraverso il Tavolo di confronto EMAS: il Sito vuole essere un esempio e un punto di riferimento per lo sviluppo delle tematiche ambientali del territorio. La collaborazione pluriennale con Regione Lombardia, che si rafforza con la firma del Protocollo Lombardo per lo Sviluppo Sostenibile, fa parte di questa strategia e si inserisce all’interno della programmazione a medio e lungo termine degli obiettivi strategici di JRC”.
Il Capo Dipartimento Gestione ha quindi presentato i progressi del piano di sviluppo del sito del JRC Ispra al 2030, incentrato su quattro punti focali (uso di tecnologie avanzate per la gestione del sito, sviluppo sostenibile, maggiore apertura del sito al pubblico). In particolare il sito del JRC Ispra ha stabilito numerosi obiettivi entro il 2030, aumentando drasticamente l’utilizzo di energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici, pompe di calore geotermiche) e in particolare facendo da precursore rispetto allo stesso Green Deal, che fissa tra l’altro la decarbonizzazione del sistema energetico entro il 2050 e l’incentivazione dell’economia circolare con riduzione delle emissioni di gas effetto serra del 50% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990).
Per implementare questo programma, il JRC Ispra sta continuando a investire sempre maggiori risorse in progetti ad alta valenza ambientale, beneficiando del know how innovativo e tecnologico dei propri ricercatori. I più recenti sviluppi sono la realizzazione non solo del nuovo centro conferenze, che potrà accogliere fino a 500 persone.
Ma anche di un centro visitatori all’ingresso del sito, con una superficie prevista di 1.100 metri quadrati, aperto al pubblico sette giorni la settimana per far meglio conoscere le attività della Commissione europea. Quest’ultima struttura sarà realizzata entro i primi sei mesi del 2021. Inoltre, è in corso di progettazione un nuovo impianto di trigenerazione all’avanguardia per una produzione dell’energia efficiente e sostenibile.
L’importanza del Tavolo di confronto EMAS come strumento di comunicazione e creazione di sinergie e collaborazioni fruttuose con il territorio e le parti interessate è stato confermato anche dall’intervento dell’Ingegner Salvatore Curcuruto, Responsabile Servizio Certificazioni Ambientali I.S.P.R.A. (in rappresentanza anche del Comitato Ecolabel ed Ecoaudit, organismo competente italiano per il rilascio della registrazione EMAS) sull’opportunità di utilizzare EMAS per favorire l’applicazione dell’economia circolare.
4 dic 2019
PoliS-Lombardia ha realizzato l’edizione 2019 del Rapporto Lombardia, un lavoro di studio e analisi rivolto ai policy maker regionali in primis e, più in generale, ai decisori dei settori politici, economici e sociali della Lombardia.
Il testo verrà presentato e reso disponibile in occasione dell’incontro “Competitivi per vocazione, sostenibili per scelta” che si terrà il 9 dicembre 2019 a Milano.
Una peculiarità di questa terza edizione si esprime nell’analizzare i fenomeni presi in considerazione attraverso la costruzione di indicatori più qualitativamente adatti a declinare i 17 Goal dell'Agenda Onu 2030 anche alla scala sub regionale.
In questo modo ci si propone di fornire uno strumento utile per la programmazione regionale della Lombardia, che consenta anche di comprendere interventi specifici per quei territori che mostrassero particolari caratteristiche o criticità.
La lettura del Rapporto Lombardia 2019 consente di capire meglio la realtà lombarda, sia in generale sia con riferimento ai singoli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030, e di evidenziare il posizionamento italiano e lombardo rispetto ai Paesi OCSE.
21 nov 2019
In Lombardia la tassa rifiuti è mediamente più bassa che nel resto del Paese. Lo confermano le rilevazioni di Cittadinanzattiva.
“Il dato della Lombardia – commenta l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo – dimostra come la presenza di un sistema industriale di gestione dei rifiuti che funziona premetta di avere una tassa sui rifiuti più bassa. Mentre il Sud paga il prezzo della scelta politica di non costruire gli impianti necessari per il trattamento dei rifiuti, riversando questi costi sui cittadini.
Da noi la spesa media a famiglia è pari a 241 euro rispetto ai 300 di media nazionale e ai 351 euro del Sud Italia. Per raggiungere questo risultato, in Lombardia, possiamo fare affidamento su un sistema industriale fatto da soggetti pubblici, da privati e da cittadini, dotati di un grande spirito civile. Permettono infatti di attestare in media la raccolta differenziata per i rifiuti solidi urbani al 70, 8% (dato ARPA anno 2018) con punte particolarmente positive in alcune province come Mantova, Varese, Cremona, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza seguite da Pavia e Sondrio”.
“I rifiuti raccolti in Lombardia – continua Cattaneo – sono avviati per il 61,7% a recupero di materia, per il 25,4% al recupero di energia diretto (nei termovalorizzatori) e la parte residuale, pari allo 0,58% è smaltito in discarica. In Lombardia sono presenti 13 termovalorizzatori su 39 attivi in Italia.
Per la parte organica, 78 impianti di compostaggio e 42 impianti di digestione anaerobica, numeri che ci mettono al vertice a livello europeo. Inoltre, abbiamo più di 3 mila impianti autorizzati che trattano rifiuti. In questi anni abbiamo posto le basi per un’economia circolare, per costruire un sistema in cui la materia possa essere recuperata e riutilizzata nella misura massima possibile e che consenta ai cittadini della nostra regione di avere tasse sui rifiuti tra le più convenienti”.
19 nov 2019
Ammonta a oltre due milioni di euro lo stanziamento deliberato dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo di concerto con l’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli, per incentivare le piccole e medie imprese a realizzare le diagnosi energetiche. Contestualmente alla delibera è stata anche approvata la convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per il cofinanziamento della relativa misura di sostegno.
La misura concede finanziamenti alle PMI per realizzare la diagnosi energetica o l’adesione al sistema di gestione ISO 50001 della propria sede produttiva, mediante l’utilizzo di un cofinanziamento ministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente.
Per dare seguito alla relativa misura di incentivazione, sarà stipulata una convenzione con il MISE, con cui saranno definite tutte le modalità in base alle quali saranno concessi i finanziamenti alle PMI e sarà erogata a Regione Lombardia la quota di cofinanziamento statale.
La spesa prevista ammonta a 2.238.750 euro, di cui 1.567.125 euro finanziati dallo Stato e 671.625 euro finanziati da Regione Lombardia, da ripartire al 50% sul bilancio 2020 e 50% sul bilancio 2021.
“Regione Lombardia, con l’approvazione di questa delibera, guarda all’ambiente: l’energia più pulita e meno costosa è l’energia che non si consuma – ha commentato l’assessore Cattaneo -. Nel breve periodo, la politica più efficace per il contrasto ai cambiamenti climatici e per la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti è l’efficientamento energetico”.
“Si aprono davanti a noi nuove sfide rispetto all’efficienza energetica per evitare sprechi e dispersioni – ha proseguito Cattaneo –, fattore che riguarda tutti i settori economici, a partire da chi produce energia a chi produce beni e servizi. Ecco come un beneficio per il clima diventa anche un’opportunità di sviluppo e di ammodernamento per il nostro territorio”.
“Con questo provvedimento confermiamo la nostra attenzione al mondo produttivo - ha sottolineato poi Mattinzoli -, a chi investe e crea lavoro, nel rispetto dell’ambiente con una vision orientata alle future generazioni”.
18 nov 2019
Non solo nuove sottoscrizioni: il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile promosso da Regione Lombardia si arricchisce di una Community dedicata proprio su Open Innovation, uno spazio che possa accogliere i primi 55 sottoscrittori che hanno firmato il testo, presentato all’evento di lancio del 18 settembre. Ma anche, in prospettiva, quelli che aderiranno nei prossimi mesi.
Il nuovo strumento - uno spazio virtuale in grado di garantire confronto e aggiornamento costanti sul tema - è stato lanciato venerdì 15 novembre, al Tavolo operativo tra gli aderenti al Protocollo convocato dalla Presidenza e dalla DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia.
L’incontro è stato l’occasione per fissare le prossime tappe dell’iniziativa. Il Protocollo prevede infatti che entro tre mesi dalla firma i sottoscrittori condividano con Regione le iniziative concrete prese all’insegna della Sostenibilità (il testo del Protocollo è disponibile in fondo alla pagina dedicata), che porterà avanti nei prossimi mesi con risorse proprie.
La Community potrà allora ospitare gli aggiornamenti di ciascun sottoscrittore (almeno annuali) sul proprio programma di impegni, e presto anche un Format per la descrizione delle azioni all’interno di tale programma. In questo modo si avrà un monitoraggio condiviso dello stato di avanzamento dell’attuazione degli impegni e dei loro risultati effettivi, in vista della contributo alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile che Regione dovrà definire entro il 2020.
Allo stesso tempo, la Community è pensata per accogliere e dare evidenza alle buone prassi del territorio sul tema sostenibilità: da quelle già attive a quelle a cui via via i sottoscrittori daranno vita, su impulso del Protocollo. Questo permetterà la costruzione di una sorta di catalogo di best practice. Catalogo utile anche per sviluppare azioni di diffusione e promozione sul territorio di una cultura e di un nuovo modello di sviluppo, in cui l’innovazione è al servizio della sostenibilità intesa nelle sue tre declinazioni: economica, sociale e ambientale.
Obiettivo di Regione è insomma far sì che gli sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 si traducano per la Lombardia in un’azione di sistema, capace di avere il suo peso all’interno della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
14 nov 2019
Nuova adesione al Protocollo di Regione Lombardia per lo Sviluppo Sostenibile, dopo le 54 sottoscrizioni iniziali: è quella del Cluster Lombardo della Chimica Verde – LGCA, che lo ha firmato in occasione dell’iniziativa ‘International Bioeconomy Dialogues Across the Alpine Space – Hig-Level conference on Bio-Based Paradigm to sustainable Development’, promossa dallo stesso Cluster il 4 e 5 novembre scorsi a Palazzo Lombardia, nell’ambito delle iniziative legate alla presidenza di Regione Lombardia della Macroregione Alpina Eusalp.
Come ricordato all’evento dall’assessore ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, il Protocollo è lo strumento “che ci si è dati per governare insieme a tutti gli attori che animano la società lombarda: le categorie economiche, i sindacati le associazioni ambientaliste, un percorso di sviluppo che riguarda la sostenibilità e in questo ambito il tema della chimica verde è un capitolo forte”.
“Il tema della chimica verde e della biochimica è un tema certamente centrale – ha ribadito poi Cattaneo – perché in questo settore si pone la necessità di mettere a fuoco come la materia può essere riutilizzata; o meglio quante volte può essere utilizzata e quando, invece, non può essere più usata e questo è uno dei problemi della cosiddetta bioeconomia circolare”. Un settore, quest’ultimo, che “è importante collocare all’interno di EUSALP, perché le aree della regione alpina sono quelle più direttamente interessate da questi fenomeni”.
Il Protocollo è incentrato sulla transazione verso l’economia circolare quale modello di sviluppo per i sistemi produttivi e per la gestione dei flussi di materia; sul contenimento del consumo di suolo e alla promozione della rigenerazione territoriale e urbana, anche attraverso lo sviluppo di bioraffinerie nelle aree dismesse; nonché sul rafforzamento del livello competitivo del mondo produttivo e dei servizi e la promozione nelle aree rurali dell’occupazione, della crescita e dell’inclusione sociale e dello sviluppo locale, anche attraverso la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile.
Da un’elaborazione Innovhub-SSI e Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, su dati registro imprese 2019, 2018, 2014, emerge che sono 4 mila le imprese lombarde attive nei settori della bioeconomia, con 40 mila addetti. In particolare, più di 3 mila imprese sono specializzate nel biomedicale su 18 mila in Italia.
Forte la concentrazione nella ricerca di biotecnologia con 162 imprese (su 768 nel Paese) e nella bioeconomia legata ai farmaceutici (248 imprese su 630). È raddoppiato il settore della ricerca in biotecnologie, in Italia da 346 a 768 imprese in cinque anni e da 830 a 2170 addetti. E in Lombardia da 66 a 162 imprese e da 275 a 501 addetti.
4 nov 2019
Non più solo dighe galleggianti per arginare e raccogliere tonnellate di plastica nei mari: si sposta ora nei fiumi la battaglia all’inquinamento delle acque di The Ocean Cleanup, la fondazione olandese nata nel 2013 per iniziativa del giovane inventore e imprenditore Boyan Slat.
La nuova campagna è stata lanciata il 26 ottobre, svelando in diretta al mondo quello che sarà lo strumento di questa battaglia ovvero Interceptor: un macchinario galleggiante, attivo 24 ore su 24 grazie all’alimentazione a energia solare e a batterie agli ioni di litio integrate.
Il punto di partenza di Ocean Cleanup è del resto proprio lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche più innovative ed efficaci per raggiungere lo scopo dichiarato: ripulire mari e oceani dall’invasione dei rifiuti plastici e delle microplastiche. Dopo aver ‘scandagliato’ gli oceani per raccogliere i materiali già oggi dispersi, la Fondazione ha deciso di aggredire il problema alla radice andando a fermare la plastica nei mille fiumi più inquinati del mondo, entro il 2025.
Del resto, è attraverso i corsi d’acqua dolce che si riversa negli oceani circa l’80% della plastica. Ecco allora l’idea di questo macchinario, simile a una larga chiatta, che come già fa il dispositivo messo a punto dalla Fondazione per la pulizia degli oceani verrà ancorato al fondale e sfrutterà le correnti naturali delle acque per catturare la plastica: intercettati da una barriera galleggiante, i detriti verranno incanalati verso l’interno da un nastro trasportatore.
Si tratta di un sistema di raccolta‘passivo’, come appunto quello lanciato da Slat circa sette anni fa per intaccare le grandi isole galleggianti di detriti plastici che si formano spontaneamente a causa delle correnti. Il congegno messo a punto da Ocean Cleanup interviene prima che queste ‘isole’ si deteriorino trasformandosi in microplastiche ovvero in cibo per pesci e uccelli.
Un grande tubo galleggiante a forma di ‘U’ raduna la plastica, permettendone una più facile raccolta e il riciclo, trattenuto da un’ancora fissata a 600 metri di profondità (un elemento aggiunto dopo i primi test non soddisfacenti). Il sistema, semplice ma efficace, ha permesso la raccolta di 5 tonnellate di rifiuti plastici al mese ed è valso a Slat il riconoscimento dell’ONU come Champion of the Earth.
La capacità di raccolta di Interceptor dovrebbe essere ancora maggiore, dalle 50 fino a un massimo di 100 tonnellate di rifiuti al giorno. Con questi numeri, Ocean Cleanup punta a impedire l’ingresso negli oceani, nell’arco dei prossimi cinque anni, dell’80% della plastica attualmente presente.
La sfida rimane comunque immane: ogni anno, sono circa 8 milioni le tonnellate di plastica che invadono le acque oceaniche compromettendo gli ecosistemi, la fauna e dunque la catena alimentare, e di conseguenza la nostra salute e la nostra economia.
4 nov 2019
Come indirizzare le azioni della politica in diversi settori - dalla mobilità all’energia - per promuovere un modello di sviluppo sostenibile? A dirlo possono essere i cittadini, che Regione Lombardia ‘chiama’ per costruire con loro azioni e programmi improntati alla sostenibilità.
C’è ancora una settimana di tempo: fino all’11 novembre, tutti possono far sentire la propria voce compilando il Questionario della consultazione pubblica: bastano 15 minuti.
Scopri qui il questionario della consultazione pubblica.
Imprese, associazioni, enti pubblici, enti di ricerca e incubatori, singoli cittadini: chiunque sia interessato a temi come economia circolare, bioeconomia, mobilità sostenibile e transizione energetica potrà indicare quali sono le proprie priorità e quali gli ambiti di intervento da cui partire.
Ancora una volta, dunque, Open Innovation diventa strumento di partecipazione, per il coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
I risultati della consultazione contribuiranno alla definizione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, che deve essere approvata entro il 2020 e che confluirà nella Strategia nazionale sul tema.
Il contesto di riferimento è quello dato dagli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, su cui verranno costruite le Strategie regionali e quella nazionale e che ha ispirato anche il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, sottoscritto dalle prime 54 associazioni lo scorso 18 settembre.
I risultati della consultazione pubblica saranno disponibili in un secondo momento sempre su questa piattaforma.
29 ott 2019
Uno sportello ‘Energia e Clima ‘all’interno di Regione Lombardia, che mette a disposizione delle Amministrazioni locali l‘expertise’ dei tecnici di Regione Lombardia e di ENEA.
Questo uno dei frutti dell’accordo Regione-ENEA in materia di Ambiente ed Energia da poco sottoscritto, a Palazzo Lombardia, dall’assessore regionale ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo e dal presidente dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile) Federico Testa.Un sostegno ai piccoli Comuni
“La sigla del Protocollo tra Regione Lombardia ed ENEA, che si occupa dello sviluppo sostenibile dal punto di vista scientifico e ha competenze straordinarie – ha detto Cattaneo – si concretizza come primo atto nell’apertura, insieme ai tecnici di ENEA, di un ufficio presso Regione Lombardia. Uno sportello a disposizione di tutte le Amministrazioni locali, perché vogliamo che anche i Comuni che non hanno le competenze al proprio interno possano utilizzare quelle di Regione e di ENEA per fare gli interventi più giusti, in particolare per l’efficientamento energetico degli edifici esistenti”.
“Abbiamo visto che la misura più efficace nell’immediato – ha proseguito l’assessore – per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni clima alteranti e le emissioni inquinanti è migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici, cioè fare in modo che consumino meno. Questa è una politica che fa vincere tutti: ci guadagna l’ambiente, perché ci sono meno emissioni, ci guadagna la bolletta energetica nazionale, perché compriamo meno gas e petrolio dall’estero, e ci guadagnano le tasche dei cittadini, perché possono arrivare a risparmiare fino al 70% dei costi energetici sulla loro bolletta quotidiana”.
Questo sarà comunque solo uno dei tanti risultati concreti di questo accordo, ha assicurato Cattaneo: “Con l’ENEA lavoreremo insieme sui fanghi da depurazione, sul tema del piano di Energia e Clima regionale e sul piano dell’economia circolare”.
Su questo ultimo punto, in particolare, ENEA aveva già aderito lo scorso 18 settembre al Protocollo per lo sviluppo sostenibile (scopri di più).
Guarda l’intervista a Claudia Brunori, responsabile della Divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli del Dipartimento Sostenibilità di ENEA.
28 ott 2019
“Un grande risultato per un bel gioco di squadra. Così il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha commentato i numeri della Settimana per l’Energia 2019: alla sua XI edizione con il titolo “Mettiamo energia in circolo: le sfide dell’economia circolare”, l’iniziativa promossa dall’associazione con il patrocinio di Regione Lombardia, il coordinamento scientifico del Politecnico di Milano – Energy & Strategy, la partnership di CEnPI ha messo in fila 26 incontri con 92 relatori e oltre 4200 presenze.
Non a caso, la Settimana è stata inserita tra le iniziative della Presidenza Italiana di EUSALP e in apertura dell’evento conclusivo, nel pomeriggio di venerdì 25, il Direttore Generale dell’Assessorato Clima e Ambiente di Regione Lombardia e delegato per EUSALP, Mario Nova, ha assicurato che “l’Assemblea Generale della strategia EUSALP in programma a novembre sarà l’occasione per valorizzare anche le esperienze fatte anche nel corso di questa settimana”.
Ma c’è un altro numero che Massetti tiene a sottolineare: secondo la survey che l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia ha condotto tra 1.764 imprese associate sul tema “Gestione dei rifiuti e vocazione al riciclo d’impresa”, “il 28,2% delle MPI già adotta soluzioni circolari, con una quota di imprese (il 25,3%) che ha accresciuto il grado di durevolezza, riparabilità o riciclabilità dei propri prodotti nell’ultimo quinquennio”.
Altrettanto significative molte alcune delle cifre del Rapporto 2019 dell’Osservatorio, intitolato “Green Value: la declinazione sostenibile del valore artigiano”, presentato il 15 ottobre prima del confronto tra rappresentanti delle istituzioni e imprese dell’area EUSALP sul tema dell’economia circolare.
Eccole: “L’economia ambientale nella nostra regione vale 1,8 punti del PIL – hanno spiegato Enrico Quintavalle e Licia Redolfi, Direttore Scientifico e Ricercatore dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia – di questo ammontare 4,7 miliardi di euro vengono impiegati per la gestione delle risorse naturali e 2,3 miliardi per processi di economia circolare. La green economy rappresenta quindi anche un’importante opportunità sul fronte dell’occupazione e tenderà a esserlo sempre più nel futuro prossimo”.
“Parliamo di green value ai tempi della crescita zero – ha premesso Quintavalle – dobbiamo quindi considerare sostenibilità ed economia circolare come mezzi per costruire valore. Dobbiamo, anche, tenere in conto gli effetti sulla competitività delle aziende di una tassazione ambientale che in Italia è particolarmente alta, doppia ad esempio di quella polacca: per fare un esempio concreto, la tassazione delle emissioni da trasporto su strada costa il doppio a un autotrasportatore italiano rispetto ad un suo concorrente polacco”.
Licia Redolfi ha poi presentato il nuovo Indice Green Economy di Confartigianato Lombardia, creato per misurare – attraverso 40 indicatori in 7 diversi ambiti – le performance green di un territorio, individuando gli aspetti virtuosi e quei punti deboli sui quali sarà necessario lavorare nei prossimi anni. La Lombardia dunque si posiziona “terza nella classifica nazionale, dopo Trentino Alto e Valle d'Aosta. Il territorio lombardo risulta virtuoso nell’ambito imprese, dove si posiziona seconda nella classifica regionale, e negli ambiti di mobilità e rifiuti, dove si posiziona terza; va bene anche la gestione dell’acqua mentre per l’energia è ancora bassa la capacità di sfruttare le fonti rinnovabili, così come c’è ancora molto da fare sul fronte dell’efficientamento. Semaforo rosso per la qualità dell’aria, a causa delle elevate emissioni in atmosfera di gas serra, e il consumo di materia e suolo”.
Spazio anche alle esperienze concrete di sostenibilità all’interno delle MPI. E non da oggi. La milanese Daniela Bravi, fondatrice di Garbage Lab, ha spiegato come è nata la sua idea di riuso, “dalla spazzatura agli oggetti di design, ovvero da maxi affissioni pubblicitarie in PVC alla creazione di borse, dando nuova vita a un materiale che è inquinante in fase di produzione e impossibile da riciclare, e che viene utilizzato solo per un breve periodo nella sua prima funzione”.
Irene Ferrari, seconda generazione dell’Officina Meccanica Effe Ci Srl con sede nella provincia bergamasca, ha raccontato come sia possibile conciliare obiettivi economici con un miglioramento delle condizioni dei lavoratori: “Abbiamo creato un separatore olio-acqua per le macchine utensili che permette di risparmiare, riutilizzando i fluidi attraverso la re-immissione nel ciclo produttivo dopo la loro depurazione, e insieme di rendere più salubre l’ambiente di lavoro, sanificando l’aria e riducendo le cariche batteriche che causano cattivi odori ed esalazioni. Da una nostra esigenza è nato un prodotto, che poi abbiamo iniziato a vendere anche ad altre aziende”.
Infine il comasco Massimo Gervasini di Emmefurs, pellicciaio da 35 anni nell’azienda di famiglia fondata 70 anni fa: “Anche nel nostro caso abbiamo unito risparmio e sostenibilità. Dall’idea di rimettere a modello le pellicce usate è nata quella di creare nuovi capi da materie prime esistenti, fino a fondare un marchio, SlowFur, che commercializza solo pellicce rigenerate, ovvero rigorosamente create a partire da pellicce usate”.
A chiudere i lavori un messaggio inviato dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “Le trasformazioni nascono dai piccoli contributi quotidiani delle persone. Anche la transizione verso l’economia circolare passa da qui: dall’impegno di ciascuno di noi, come cittadini e come imprenditori”.
23 ott 2019
Il 4 ottobre 2019 è stato presentato alla Camera dei deputati il rapporto ASviS 2018, che potete trovare IN ALLEGATO.
Nel rapporto annuale redatto da ASviS si analizza il percorso dell’Italia, e dei suoi territori, nell’attuazione dell’Agenda 2030. ASviS, inoltre, avanza proposte per migliorare le performance economiche, sociali e ambientali del Paese e per ridurre le disuguaglianze che lo attraversano.
Qui un estratto: “Per il terzo anno, l’ASviS mostra, sulla base di solidi dati statistici, la distanza dell’Italia rispetto ai 17 ambiziosi Obiettivi di sviluppo sostenibile e ai 169 Target che li rendono estremamente concreti per la vita della popolazione, ma anche i passi compiuti negli ultimi dodici mesi in termini di interventi legislativi e amministrativi.
Il Rapporto illustra anche la straordinaria crescita, nella società italiana, dell’attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, come testimoniato dal crescente numero di aderenti all’ASviS (attualmente 225, ovvero 50 in più rispetto a un anno fa), di eventi e iniziative organizzate sul territorio nazionale, del crescente numero di corsi universitari e di approfondimenti didattici nelle scuole, del successo del secondo Festival italiano dello sviluppo sostenibile”.
21 ott 2019
Si è aperta lunedì 21 ottobre in Regione Lombardia con un’iniziativa dedicata alle scolaresche - la proiezione del film “Oceano di plastica” all’Auditorium Testori - la “Settimana per l’energia” di Confartigianato Lombardia. Sei i giorni di eventi, fino al 26 ottobre.
Il focus di questa edizione, “Mettiamo energie in circolo”, è sulle “sfide dell’economia circolare”: tema attualissimo, che gli artigiani lombardi possono rivendicare di non avere scoperto oggi sull’onda di una rinnovata sensibilità, tanto che - come viene ricordato in apertura - già quattro anni fa la manifestazione aveva pensato di invitare l’allora sconosciuta Greta Thunberg, oggi leader del movimento contro i cambiamenti climatici.
La Settimana è infatti ormai all’XI° anno di vita. Appuntamento radicato e diffuso sul territorio, con 26 eventi di cui quattro di sensibilizzazione dedicati alle scuole, sei convegni e altre iniziative che coinvolgono professionisti, imprese e associazioni su impatto e prospettive dell’economia circolare in vari settori, dal tessile all’edilizia all’alimentare.
Sugli obiettivi dell’iniziativa è netto Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia: “Su questi temi il clima è cambiato, ma si rischia di pensare che sia sufficiente la nuova sensibilità maturata da imprese e cittadini. Non è così e noi non abbasseremo la guardia”.
Confartigianato Lombardia conferma dunque la propria attenzione a una nuova forma di sviluppo. Anche a partire dai numeri fotografati dal proprio Osservatorio sulle MPI.
Eccoli: l’economia circolare in Italia realizza un fatturato di 55,8 miliardi di euro e un valore aggiunto di 18 miliardi, pari all’1,1% del PIL; le attività di riciclo, riuso e riparazione sviluppano 2,2 miliardi di euro di investimenti e un’occupazione di oltre mezzo milione di addetti, ha spiegato il direttore scientifico Enrico Quintavalle.
Su questo fronte l’Italia vanta un primato, quello degli occupati nell’economia circolare, pari al 2,1% degli occupati di tutti i settori e superiore all’1,7% della media UE. Da notare, sottolinea Quintavalle - che il 75,5% degli occupati dell’economia circolare – pari a 385 mila addetti – si concentra nelle micro e piccole imprese, e circa uno su due lavora in un’impresa artigiana”.
Gli artigiani sono dunque in prima fila quando si parla di economia circolare. Molte delle aziende artigiane interpellate dall’associazione confermano ad esempio di utilizzare materie prime seconde.
E ancora, gli artigiani “possono fare molto per incrementare efficienza e risparmio energetico, sia sul fronte dell’edilizia sia su quello dell’impiantistica - ha ricordato l’assessore ad Ambiente e Clima di Regione, Raffaele Cattaneo -, a partire del fatto che “gli impianti civili di riscaldamento risultano la prima fonte di emissioni” sul territorio, e che sono soprattutto gli artigiani a installare e manutenere gli impianti. “Ecco che un beneficio per il clima diventa anche un’opportunità di lavoro per le imprese del settore - ha concluso Cattaneo - e di risparmio per le persone. È questa la direzione da intraprendere”.
Una direzione, quella dell’economia circolare, che tra l’altro favorisce una serie di simbiosi industriali “a forte base locale”.
Il battesimo della “Settimana” si è tenuto appunto a Milano, nella sede di Regione che patrocina l’iniziativa e che il 25 pomeriggio ospiterà anche l’evento conclusivo dedicato alle best practice di economia circolare nell’ambito di Eusalp, l’iniziativa della Macroregione Alpina.
La giornata del 22 si articolerà in particolare su Bergamo, dove si terrà tra l’altro la Terza Conferenza Energetica EUSALP (“Come promuovere gli investimenti per l’efficienza energetica nella Macroregione Alpina”).
In allegato il programma dell’iniziativa.
18 ott 2019
Boom di richieste di contributi dopo solo 24 ore dall’apertura del bando ‘Rinnova Autovetture’ di Regione Lombardia. Sono infatti oltre tre i milioni di euro di contributi per il cambio auto, richiesti con più di 400 domande. “Ancora una volta Regione Lombardia interviene a supporto dei cittadini - sottolinea allora l’assessore regionale ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo -, con un’azione che dimostra di essere capita e apprezzata e che incentiva una mobilità sempre più green. L’incentivo, questa volta rivolto ai cittadini privati – prosegue Cattaneo -, sta ottenendo un risultato positivo che contribuirà a svecchiare il parco auto e togliere dalla circolazione i veicoli più inquinanti”.
Il bando per richiedere i contributi per il cambio dell’auto è aperto dal 15 ottobre 2019 e lo rimarrà fino al 30 settembre 2020. ‘Rinnova Autovetture’, rivolto ai privati, vuole incentivare la sostituzione di autovetture inquinanti circolanti in Lombardia con veicoli a basse emissioni destinati al trasporto di persone.
I contribuiti sono modulati in base alle categorie emissive e non alle tecnologie motoristiche. A fronte della rottamazione di un’autovettura di categoria M1, fino a Euro 2 con alimentazione a benzina e fino a euro 5 con alimentazione diesel, è possibile ricevere un contributo da 2 mia a 8 mila euro a seconda dei valori emissivi: 8 mila euro per vetture con emissioni di CO2 pari a zero; da e 6 mila a 4 mila euro a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 fino a 60 g/km; da 5 mila a 3 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 60 g/km fino a 95 g/km; in ultimo da 4 mila a 2 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 95 g/km fino a 130 g/km.
16 ott 2019
Anche Confcooperative Lombardia entra nell’ ‘avventura’ collettiva del Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile, promosso da Regione Lombardia per coordinare tutti gli attori già attivi sul territorio su tematiche ambientali, di economia circolare e di transizione energetica, nonché quelli più capaci di raggiungere in modo capillare altri soggetti interessati.
Un’azione, quella di coordinamento, in cui sta uno dei punti di forza del documento sottoscritto dalle prime 54 associazioni. Lo ha sottolineato ad esempio Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia e della Fondazione Triulza, alla firma del testo che impegna gli aderenti a prendere iniziative sui temi della sostenibilità:
Confcooperative è tra i 68 promotori della Fondazione Triulza, rete di associazioni da vari ambiti del Terzo Settore.
La Fondazione ha promosso il progetto Cascina Triulza Padiglione della Società Civile a Expo Milano 2015, dove dopo la fine dell’esposizione universale ha continuato le sue attività come Lab Hub per l’Innovazione Sociale e lo Sviluppo Sostenibile.
Il Lab Hub vuole mettere al centro dello sviluppo dell’area ribattezzata come MIND (Milano Innovation District) l’impatto sociale e ambientale.