Data inizio: 2014
L'Economia Circolare (CE) può contribuire a ridurre gli effetti negativi sul territorio, limitando la dipendenza dalle risorse estere ed incoraggiando nuovi modelli di business a supporto di una maggiore sostenibilità.
Allineata alle numerose normative ed iniziative EU, la Strategic Community raggruppa i principali attori regionali attivi sul tema della sostenibilità per lo sviluppo e l’implementazione di materiali, prodotti, tecnologie e processi innovativi volti al riuso, remanufacturing e riciclo.
La Community ha individuato numerose tematiche che coinvolgono diverse tipologie di materiali, componenti e prodotti, diverse applicazioni in molteplici settori e diverse opzioni di chiusura del loop nella value-chain circolari, tra cui remanufacturing, riciclo e riuso. Specifiche problematiche riguardano il re-design sostenibile, i processi e le tecnologie di disassemblaggio, riciclo e rigenerazione, lo sviluppo di soluzioni IT per la CE e la definizione di nuovi modelli di business e logistici. Inoltre, assume rilevanza locale ed europea la definizione di nuove policies a supporto della CE.
La Community partecipa con ruolo di leadership europea al demo case “De- and Remanufacturing” del Pilot Efficient and Sustainable Manufacturing (ESM) di Vanguard, in cui sono stati concepiti e sviluppati rilevanti progetti EU quali FiberEUse, CarE-Service e DigiPrime, coordinati dalla Lombardia. Le soluzioni ed i processi innovativi sviluppati per il riuso e riciclo dei materiali compositi sono poi confluiti nella proposta di successo DeremCo all’interno della call I3, finalizzata al loro scale-up e commercializzazione.
A livello regionale, gli stimoli emersi sono stati accolti dalle istituzioni grazie ad una serie di eventi organizzati di concerto con Regione Lombardia, sia sul tema delle batterie che sulla circolarità della filiera siderurgica. Un output concreto è stato l’Accordo di collaborazione co-finanziato da Regione Lombardia per la costituzione di un Hub regionale di Economia Circolare per lo sviluppo di competenze ed il trasferimento tecnologico nel settore della mobilità elettrica.
La Community si riunisce regolarmente a seconda delle specifiche tematiche ed è attualmente impegnata a formalizzare la sua partecipazione alla Manifestazione d’Interesse per le Filiere di Regione Lombardia.
Elena Mossali
AGENDA 2030
9.4 Entro il 2030, aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità
9.5 Potenziare la ricerca scientifica, promuovere le capacità tecnologiche dei settori industriali in tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di sviluppo, anche incoraggiando, entro il 2030, l'innovazione e aumentando in modo sostanziale il numero dei lavoratori dei settori ricerca e sviluppo ogni milione di persone e la spesa pubblica e privata per ricerca e sviluppo
12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo
17.13 Migliorare la stabilità macro-economica globale, anche attraverso il coordinamento e la coerenza delle politiche
17.14 Migliorare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile
17. 16 Migliorare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, integrato da partenariati multilaterali che mobilitino e condividano le conoscenze, le competenze, le tecnologie e le risorse finanziarie, per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo
STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE
PROSPERITÀ
I. FINANZIARE E PROMUOVERE RICERCA E INNOVAZIONE SOSTENIBILI
III. AFFERMARE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
VETTORI DI SOSTENIBILITÀ
I. CONOSCENZA COMUNE
III. ISTITUZIONI, PARTECIPAZIONE E PARTENARIATI
IV. EDUCAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, COMUNICAZIONE
TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO
Interno:
All’interno delle Strategic Communities, AFIL ricopre non soltanto un ruolo di supporto operativo ma anche di indirizzamento verso temi caldi e di facilitatore della raccolta di una massa critica. In particolare, il Cluster consente:
Per condurre queste attività, AFIL impiega le proprie risorse interne: il Direttore Esecutivo e due project manager. Inoltre, a capo delle Strategic Communities vi è un coordinatore scientifico, spesso proveniente da università e/o centri di ricerca, che supporta la definizione dei contenuti tecnici.
DESTINATARI
Tutti i principali attori dell'ecosistema regionale posso beneficiare delle azioni proposte da AFIL, in primis gli oltre 140 soci.
Le PMI e le start-up possono inserirsi attivamente in una filiera ed in generale per cogliere opportunità grazie alle azioni di networking e collaborazione instaurate all'interno delle Strategic Communities. La visibilità, la condivisione delle best practices e la partecipazione a progetti di ampio respiro favoriscono la loro crescita a livello locale ed internazionale. Le GI, invece, possono trainare la filiera ed avere un dialogo più diretto con le istituzioni al fine discutere le istanze più significative.
Università e centri di ricerca hanno possibilità di mostrare e lavorare sugli ultimi trend dell'innovazione, favorendo poi lo scale-up ed il trasferimento industriale.
Infine, le istituzioni quali Regione Lombardia ricevono i documenti strategici e le istanze nate all'interno delle Community di AFIL quali input per i futuri programmi.
Investimento
risorse interne
15-20'000€
Investimento
risorse esterne
N/A
RISULTATI E MONITORAGGIO
Tramite l’aggregazione delle filiere regionali intorno a tematiche strategiche, le Strategic Communities si prefiggono di favorire la crescita culturale e diffondere le best practices industriali in grado di dimostrare i benefici dello sviluppo e dell’implementazione di prodotti, tecnologie e processi innovativi in ambito manifatturiero. Le collaborazioni si manifestano nell’elaborazione di proposte progettuali di filiera e nella definizione di contenuti e priorità specifici dell’Area di Specializzazione da consegnare alle istituzioni, principalmente Regione Lombardia, per riceverne supporto in azioni a breve, medio e lungo termine.
Per monitorare l'andamento della Strategic Community, AFIL utilizza alcuni indicatori quantitativi e qualitativi:
Il monitoraggio delle attività viene fatto su base annuale per valutare ed eventualmente implementare miglioramenti nell'anno successivo.
COMUNICAZIONE
AFIL rivolge la propria azione di comunicazione sia verso i propri associati sia esternamente con l'obiettivo di catalizzare l'attenzione e l'interesse verso il proprio operato. Il tipo di comunicazione prodotto ha quindi un duplice intento: quello di mantenere e promuovere il networking e le collaborazioni interne e quello di attirare nuovi player strategici rappresentativi dell'ecosistema lombardo. La condivisione delle eccellenze e delle best practises consente una crescita costante e sostenibile del territorio e un posizionamento a livello internazionale.
I canali con cui AFIL dissemina le proprie attività ed iniziative sono:
ALLEGATI