L’emergenza climatica e le relative politiche di contrasto a partire dalla decarbonizzazione di un’economia ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili, lo sviluppo di nuove modalità di produizione energetica, nuovi modelli produttivi e di mobilità, e una maggiore circolarità nelle modalità di produzione e di consumo, rappresentano le nuove sfide per un’organizzazione di rappresentanza del lavoro. Come sindacato confederale possiamo operare in diverse aree attivando specifiche azioni Diffondere la cultura della lotta al cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile nel gruppo dirigente e promuovere informazione tra i propri associati dei contenuti dell’Agenda ONU 2030.
La complessità delle sfide che attengono il cambiamento climatico e la transizione ad un’economia a basse emissioni di carbonio richiede un rilevante lavoro di programmazione delle politiche e di rete tra tutti i soggetti. Il sindacato, attraverso la contrattazione e le relazioni sindacali intende contribuire ad orientare il complesso percorso di contrasto ai cambiamenti climatici, tenendo a riferimento l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, per assicurare una relazione coerente ed integrata tra le dimensioni economica sociale ed ambientale.
Paola Gilardoni
AGENDA 2030
8.2 Raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l'aggiornamento tecnologico e l'innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e settori ad alta intensità di manodopera
8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l'imprenditorialità, la creatività e l'innovazione, e favorire la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l'accesso ai servizi finanziari
12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali
12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto
12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo
17.14 Migliorare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile
17. 16 Migliorare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, integrato da partenariati multilaterali che mobilitino e condividano le conoscenze, le competenze, le tecnologie e le risorse finanziarie, per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo
STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE
PERSONE
I. CONTRASTARE LA POVERTÀ E L'ESCLUSIONE SOCIALE ELIMINANDO I DIVARI TERRITORIALI
II. GARANTIRE LE CONDIZIONI PER LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO
PROSPERITÀ
III. AFFERMARE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
PARTNERSHIP
I. GOVERNANCE, DIRITTI E LOTTA ALLE DISUGUAGLIANZE
TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO
Interno:
Il percorso formativo sullo sviluppo sostenibile verrà realizzato mediante collaborazione del dipartimento formazione CISL Lombardia con Asvis.
Esterno:
Stante che la CISL Lombardia, è un’organizzazione sindacale che associa 19 Federazioni sindacali di categoria , è articolata in 8 Unioni Sindacali Territoriali, promuove 12 Enti Associazioni, con lo scopo di promuovere gli interessi delle persone al lavoro, e di elevare, in una logia di solidarietà, il livello di vita dei lavoratori e in particolare le condizioni economiche e sociali, realizza un modello governance interna quale spazio di confronto per condividere, sostenere e diffondere esperienze di sviluppo sostenibile.
DESTINATARI
In termini diretti il gruppo dirigente delle federazioni ed unioni della CISL Lombardia.
Investimento
risorse interne
20 mila euro (percorso formativo)
Investimento
risorse esterne
-
RISULTATI E MONITORAGGIO
Si attende crescita della consapevolezza e miglioramento dei comportamenti responsabili nella gestione delle risorse interne. Qualificazione delle buone relazioni sindacali e esperienze contrattuali orientate alla gestione della “giusta“ transizione, e una diffusione di buone pratiche. Rilevazione periodica degli accordi aziendali e territoriali che perseguono obiettivi di sviluppo sostenibile.
COMUNICAZIONE
Iniziativa di presentazione del programma (convegni e seminari), utilizzo del sistema di comunicazione rivolto agli associati e utilizzo social e sito web.