Nell’ambito delle iniziative di economia circolare e mobilità sostenibile, Eni è fortemente interessata a intercettare il biogas prodotto in regione Lombardia, così come su tutto il territorio nazionale, da varie fonti per convertirlo in biometano da destinare ai trasporti, nell’ottica prospettica che la totalità del metano venduto dai distributori Eni, sia in forma compressa (CNG) che in forma liquida (LNG) sia di provenienza bio. In tale contesto, Eni ha firmato un accordo a più parti (CIB, CNH Industrial Italia, Confagricoltura, Iveco, Snam, FPT Industrial), ad aprile 2019, al fine di esplorare e valutare congiuntamente possibili sinergie nell’ambito della mobilità sostenibile, promuovendo l’uso di biometano (biocarburante avanzato) prodotto dalle matrici di cui al DM 2 marzo 2018, con particolare riferimento a quelle agricole, zootecniche, agroindustriali e da silvicoltura rafforzando ulteriormente sia la filiera tecnologica ed industriale che quella agro-energetica. Il biometano rappresenta ad oggi una soluzione tecnologicamente pronta, nonchè economicamente efficiente, sia a livello di sistema che per il consumatore finale e per la pubblica amministrazione, orientata al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti e che contribuisca significativamente al miglioramento della qualità dell’aria nei contesti urbani. Inoltre, la filiera del biogas-biometano risulta uno dei settori a maggiore intensità occupazionale. A livello nazionale, siamo già posizionati al primo posto nel mercato europeo per i consumi di metano per autotrazione, forti di una tecnologia consolidata e all’avanguardia nel mondo. Nell’ambito del suddetto accordo, in collaborazione con Coldiretti, Eni ha contattato diversi agricoltori in Regione, che sta valutando ai fini di un’attività industriale di produzione di biometano.