Strutture/infrastrutture
Data inizio: 2018
Una volta si chiamava baratto, ossia scambio beni, merci o servizi praticato in assenza di moneta. Oggi, nell’epoca dell’interazione digitale, prende il nome di “sharing” (condivisione) o “swapping” (scambio). Sulla base di questa premessa, è nato tra il 2016 e il 2018 il progetto del Banco del riuso. In buona sostanza il Banco del riuso è una progettualità territoriale coordinata dalla Fondazione Cogeme con il supporto tecnico di Linea Gestioni (Società del Gruppo A2A), gestore della raccolta differenziata e delle isole ecologiche dei comuni coinvolti, della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore, e dell’associazione RIUSO3 per l’operatività dei volontari. Questo progetto ha l’obiettivo di aggregare attivamente i comuni aderenti e le loro comunità per proporre un network territoriale in grado di avere un impatto sociale ed ambientale significativo per promuovere un benessere diffuso, strutturando modalità solidali e di cooperazione utili a creare un nuovo equilibrio sociale e ambientale, grazie ai piccoli passi dettati da concrete azioni di scambio. L’attività del Banco del riuso, in prospettiva, è in grado di offrire un servizio “innovativo” sia per il rilancio del sistema degli aiuti sociali da parte dei servizi sociali, sia per offrire alle associazioni di volontariato nuove prospettive di crescita.
Il Banco del riuso ha due sedi. La prima si trova in Franciacorta nel comune di Rovato in via XXV Aprile, 146. La seconda sede coinvolge il territorio della Pianura con sede a Lograto in via A. Fratti, 4 (presso il Castello di Lograto).
Come funziona? All’interno delle sedi del Banco del riuso ogni operazione di scambio, che esclude sia l’uso di denaro che la gratuità, si basa sull’assegnazione standardizzata di un punteggio denominato Felicità Interna Lorda (FIL).
Tutti gli scambi che avvengono all’interno del Banco sono tracciati attraverso l’utilizzo della tessera identificativa che viene rilasciata alle associazioni e ai servizi sociali previa registrazione.
Per tutti i privati cittadini è possibile aderire ed usufruire dei servizi del Banco attraverso l’utilizzo della propria Carta Nazionale dei Servizi dopo aver effettuato la registrazione.
Il Banco del riuso è organizzato operativamente da un operatore di CAUTO che ricopre il ruolo di “facilitatore” all’interno delle intermediazioni di scambio. A supporto delle attività c’è la rete di volontari dell’associazione RIUSO3.
Finalità? Il Banco del riuso si caratterizza come uno spazio fisico sovra comunale dedicato ad una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio di beni materiali ancora in buono stato, recupero di eccedenze e generi alimentari o servizi. In altri termini, l’obiettivo del progetto è quello di promuovere il miglioramento nella gestione del ciclo dei rifiuti tramite la prevenzione allo scarto e la consegna da parte di chi è interessato di oggetti non più impiegati auspicando quindi un loro riutilizzo. In questo contesto, il riuso si amplifica tre volte, al cubo, in altre parole: Recupero; Risparmio; Rete.
Fondazione COGEME onlus
AGENDA 2030
1 - Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
1.3 Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti, includendo i livelli minimi, ed entro il 2030 raggiungere sostanziale copertura dei poveri e dei vulnerabili
2.c Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati e facilitare l'accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’estrema volatilità dei prezzi alimentari
8.3 Promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l'imprenditorialità, la creatività e l'innovazione, e favorire la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l'accesso ai servizi finanziari
11 - Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di insediamenti umani che adottino e attuino politiche e piani integrati verso l'inclusione, l'efficienza delle risorse, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e l’implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”, la gestione complessiva del rischio di catastrofe a tutti i livelli
12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali
12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto
12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo
13 - Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze
13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici
17.7 Promuovere lo sviluppo, il trasferimento, la disseminazione e la diffusione di tecnologie ecocompatibili ai paesi in via di sviluppo a condizioni favorevoli, anche a condizioni agevolate e preferenziali, come reciprocamente concordato
STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE
PERSONE
I. CONTRASTARE LA POVERTÀ E L'ESCLUSIONE SOCIALE ELIMINANDO I DIVARI TERRITORIALI
II. GARANTIRE LE CONDIZIONI PER LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO
III. PROMUOVERE LA SALUTE E IL BENESSERE
PROSPERITÀ
III. AFFERMARE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
PARTNERSHIP
I. GOVERNANCE, DIRITTI E LOTTA ALLE DISUGUAGLIANZE
VETTORI DI SOSTENIBILITÀ
IV. EDUCAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, COMUNICAZIONE
V. EFFICIENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE PUBBLICHE
TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO
Esterno:
Progettualità territoriale coordinata dalla Fondazione Cogeme con il supporto tecnico di Linea Gestioni (Società del Gruppo A2A), gestore della raccolta differenziata e delle isole ecologiche dei comuni coinvolti, della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore, e dell’associazione RIUSO3 per l’operatività dei volontari.
Il Banco del riuso in Franciacorta vede l’adesione delle amministrazioni di Rovato, Castegnato, Cazzago San Martino, Paderno Franciacorta, Passirano, Castrezzato e Cologne.
Il Banco del riuso nella Pianura vede l'adesione delle amministrazioni di Lograto, Berlingo e Maclodio.
DESTINATARI
Comuni e i servizi sociali delle amministrazioni di Rovato, Castegnato, Cazzago San Martino, Paderno Franciacorta, Passirano, Castrezzato, Cologne, Lograto, Berlingo e Maclodio. Associazioni dei comuni aderenti. Privati cittadini.
Investimento
risorse interne
34.000€
Investimento
risorse esterne
21.000€
RISULTATI E MONITORAGGIO
Nei primi mesi di ogni anno, dal 2019, vengono presentati in un incontro pubblico i risultati del progetto attraverso l'elaborazione e la presentazione di un report dedicato che riporta informazioni quantitative e qualitative.
COMUNICAZIONE
Le attività sono comunicate attraverso il sito del progetto: https://www.versounaeconomiacircolare.it/banco-del-riuso/