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tipologia azione: Formazione/informazione

Durata: 24 mesi

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Attività del Centro Internazionale Cooperazione per lo Sviluppo (CICOPS)

Il CICOPS promuove le “Borse di studio CICOPS”, destinate a studiosi provenienti da PVS, istituite nel 1996 e finanziate dall’Università di Pavia, con l’obbiettivo di favorire la collaborazione tra studiosi e ricercatori provenienti da PVS e l'Università di Pavia. Ogni anno vengono offerte circa dieci borse di studio, e negli ultimi anni, grazie alla disponibilità di fondi residui, è stato possibile assegnare un numero maggiore di borse di studio. Il contributo copre le spese di viaggio, vitto, alloggio, assicurazione sanitaria, spese per visto, più una somma di € 150,00 a settimana come pocket money. I borsisti ospiti a Pavia svolgono attività di studio e ricerca e spesso il contributo della ricerca sfocia in pubblicazioni di articoli su riviste scientifiche. Tutti i borsisti CICOPS sono liberamente invitati a diventare “CICOPS Fellows”, quasi “ambasciatori” dell’Università di Pavia presso le loro istituzioni di provenienza. In questo modo Pavia si è creata una vasta “rete diplomatica" che conta ad oggi 146 CICOPS Fellows presenti in più di 50 Paesi. I contatti con i fellows sono consolidati da una costante corrispondenza ed anche grazie all’utilizzo degli strumenti social: canale Youtube, pagina Facebook e Linkedin, mappa interattiva in Google Maps, per riunire i suoi Fellows in una comunità virtuale in cui è possibile condividere attività di ricerca e pubblicazioni. Corollario al precedente è il “CICOPS Fellows Program” che prevede l’erogazione di conferenze di alto livello, rivolte all’intera comunità accademica, da parte dei più autorevoli Fellows presenti a Pavia, nonché l’attribuzione della “Honorary Fellowship” conferita a personalità di rilievo ospiti a Pavia nell’ambito di attività di cooperazione internazionale. L’attività contribuisce al rafforzamento della collaborazione fra le Istituzioni di origine dei borsisti e l’Ateneo Pavese ed alla crescita professionale dei ricercatori provenienti da PVS. L’iniziativa contribuisce a realizzare pienamente l’obiettivo 4.0 Assicurare un’istruzione di qualità, in particolare espandere il numero delle borse di studio destinate ai paesi in via di sviluppo (4.b). Al progetto storico delle borse di studio CICOPS si sono aggiunte a partire dal 2015 le borse di studio Coimbra Le borse sono bandite a nome del Coimbra Group e offerte con le stesse modalità e pagate sui fondi destinati alle borse di studio CICOPS, a studiosi da paesi dell’Africa Sub Sahariana e dell’America Latina. Progetto AICS “Il Partenariato per la conoscenza” Il progetto ha l’obiettivo di creare opportunità di alta formazione e ricerca dedicate a giovani provenienti dai Paesi prioritari per la cooperazione italiana. L'Università di Pavia è capofila della piattaforma 2 “Sanità e WASH” (Water Sanitation and Good Hygiene)”. Il progetto ha durata triennale, a partire dall’anno accademico 2019/2020 e prevede l’assegnazione di borse di studio a studenti provenienti da paesi prioritari per la cooperazione internazionale, per la frequenza di corsi di Laurea Magistrale (biennali) e di Dottorato (triennali). Gli studenti selezionati, un totale di 19, provengono dai seguenti paesi: Etiopia, Giordania, Pakistan, Palestina, Sudan e sono distribuiti presso le università partner dell’accordo: Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Trieste. Agli studenti viene garantita l’esenzione delle tasse universitarie per tutti gli anni di frequenza. Pavia ospita sei studenti provenienti da Palestina, Sudan e Giordania, che stanno frequentando i seguenti corsi in lingua inglese: corsi di dottorato in Genetics and Molecular Biology e Translational Medicine e corsi di Laurea Magistrale (Molecular Biology and Genetics e Economics, Finance and International Integration). Il progetto tende a sviluppare l’obiettivo 4.0, in particolare il target 4.b espandere il numero di borse di studio ai paesi in via di sviluppo, in particolare ai paesi più poveri e l’obiettivo 6.0 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”. Il CICOPS è impegnato anche in attività in ambito sanitario, in particolare nei paesi africani, attraverso la stipula di protocolli di intesa con le università partner e le OSC presenti sul territorio per la collaborazione con gli ospedali di Ayamé (Costa d’Avorio), Ziguinchor (Senegal), Chirundu (Zambia), Lacor (Uganda), Bor (Guinea Bissau), Bukavu (RD Congo), mediante l’invio di docenti e specializzandi per corsi di lezioni, elaborazioni di tesi e periodi bimestrali di assistenza clinica, istituzionalizzati grazie ad un accordo con l’Ordine dei Medici di Pavia. Nel 2019 è stato siglato un nuovo Accordo di Cooperazione Internazionale con l’Université Evangelique du Cameroun per l’organizzazione del primo Biomedical Engineering Master’s Degree offerto dall’Università camerunese e per la promozione del ruolo di Clinical Engineering presso gli ospedali della regione. Nel 2019 è stato ospitato uno studente della UEC che ha frequentato corsi del Master in Bioingegneria all'Università di Pavia per 4 mesi. E’ anche grazie a questa collaborazione che l’Université Evangelique sta diventando un punto di riferimento nella formazione professionale in scienze biomediche in Africa centrale. Il progetto contribuisce al rafforzamento dei goals 4.0, Educazione di qualità, e 3.0 “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Progetto CHILDCA – IMPROVEMENT OF CHILDREN CARE TEACHING AS A TEMPLATE FOR MODERNISING POSTGRADUATE MEDICAL EDUCATION IN CENTRAL ASIA. Scopo del progetto, finanziato dall’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura della Commissione Europea (EACEA), è supportare la modernizzazione, la professionalizzazione e l'internazionalizzazione della formazione post-laurea nel campo della gestione della cura dei bambini nei paesi dell'Asia centrale (CA) - Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan - in collaborazione con Università italiane, tedesche e polacche che si sono impegnate a condividere la loro competenza ed esperienza nei settori della formazione post-laurea in pediatria, chirurgia pediatrica e neuropsichiatria infantile. È un’iniziativa congiunta organizzata come studio di fattibilità per diventare, in caso di successo, un progetto strutturale per un miglioramento sostenibile e duraturo nell'organizzazione della formazione medica post-laurea nei paesi della CA, non solo in pediatria, ma anche in altri campi dell'assistenza medica. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare nuovi curricula e nuove strategie di formazione dedicate alla cura integrata e olistica del bambino, armonizzate con quelle adottate nei paesi dell'UE con l’auspicio di contribuire alla riduzione della mortalità infantile ed aumentare in modo sostanziale l'aspettativa di vita alla nascita per le popolazioni dei paesi partner, che attualmente vivono in media circa dieci anni in meno rispetto alla popolazione dell'UE. Il progetto tende alla piena realizzazione del target 3.2 “Ridurre entro il 2030 le morti neonatali e dei bambini al di sotto dei 5 dell’obiettivo 3.0, “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Sostegno italiano alla formazione universitaria in Somalia 2016-2019 progetto finanziato da AICS che ha l’obiettivo di sostenere la ripresa della formazione universitaria nel Corno d’Africa e in particolare dell’Università Nazionale Somala mediante: corsi di formazione a distanza di docenti della UNS, rafforzamento dei piani di studio, trasferimento di attrezzature scientifiche e di software, produzione di materiale didattico digitale e assistenza tecnica. L’Università di Pavia, tramite il CICOPS, è responsabile per la Facoltà di Medicina assieme ai seguenti Atenei: Università degli Studi Roma Tre (capofila - Legge), Università di Bari (Lettere), Università di Firenze (Agraria), Università di Pavia (Medicina), Università di Torino (Veterinaria), Università di Trieste (Economia). Il progetto contribuisce al rafforzamento dei goals 4.0, Educazione di qualità, e 3.0 “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Betlemme in 3D Progetto finanziato da AICS per il rafforzamento del sistema di gestione e governance territoriale del Comune di Betlemme attraverso il trasferimento di esperienze conoscitive e pratiche metodologiche per la gestione e il controllo della crescita urbana per lo sviluppo del patrimonio e il miglioramento della qualità della vita della città di Betlemme. Il progetto prevede il lavoro di mappatura in 3D del centro storico di Betlemme e la creazione di un database di censimento urbano. E’ stata inoltre realizzata la ristrutturazione degli archivi comunali in modo funzionale. Lezioni multimediali per studenti da PVS il CICOPS ha avviato una collaborazione con Kirolab, il laboratorio multimediale di Ateneo, per registrare lezioni di Anatomia Patologica e Cardiologia e per istituire laboratori di anatomia con il sistema Anatomage. Le lezioni registrate sono pubblicate sulla piattaforma Kirolab che verrà resa accessibile alle Università partner nei paesi in via di sviluppo. Alcuni professori in pensione si sono resi disponibili a tenere lezioni in altri campi della medicina (genetica, fisica, anatomia, malattie infettive,…) che verranno a breve registrate ed inserite nella piattaforma. Il progetto contribuisce al rafforzamento del goal 3.0 “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Il CICOPS è impegnato nella creazione e rafforzamento di network nazionali e internazionali. E’ membro del Coordinamento per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo della CRUI ed è fra i fondatori ed attivi partecipanti ai lavori del “Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo” (CUCS). E’ inoltre impegnato nel sostenere e promuovere le iniziative di sviluppo a livello locale attraverso partenariati territoriali. Innovativa modalità di rete locale è l’adesione e attivo coinvolgimento nel “Sistema territoriale per la Cooperazione Internazionale” (SISTERR), una rete territoriale provinciale che comprende numerosi Enti Locali e attori locali pubblici, privati ed associativi senza scopo di lucro per la promozione e la pratica della cooperazione decentrata e dello sviluppo umano sostenibile, membro anche di ReTeCo, la Federazione Italiana delle reti territoriali per la Cooperazione allo Sviluppo. A livello di network internazionali si registra la partecipazione a prestigiosi gruppi quali l’“European Association of Development Research and Training Institutes” (EADI) e il “North-South Training, Research and Policy Network on Trade and Development” (N-S Network) e il Gruppo Coimbra, al quale partecipa attivamente alle attività del Working Group “Development and Cooperation”. I rapporti con le organizzazioni territoriali sono rafforzati anche dalla partecipazione annuale al progetto “Cittadinanza e Costituzione” che ogni anno coinvolge circa 2500 studenti delle scuole medie e superiori in attività interattive su diversi temi, fra i quali la cooperazione Internazionale allo Sviluppo, finalizzati a consentire loro di acquistare consapevolezza nell’esercizio della cittadinanza attiva, come auspicato dalla programmazione triennale al punto Educazione alla Cittadinanza Globale. Grazie alla vastissima esperienza maturata negli anni, il CICOPS è in grado di fornire assistenza scientifica per numerosi progetti di cooperazione ed è impegnato in diverse attività di Monitoraggio e Valutazione di progetti delle OSC. Si segnala in particolare la collaborazione con CISDA (Afghanistan), AVSI (Uganda) Sant’Egidio (Malawi e Mozambico) APURIMAC (Perù) e con EMERGENCY

Il CICOPS promuove le “Borse di studio CICOPS”, destinate a studiosi provenienti da PVS, istituite nel 1996 e finanziate dall’Università di Pavia, con l’obbiettivo di favorire la collaborazione tra studiosi e ricercatori provenienti da PVS e l'Università di Pavia. Il CICOPS è impegnato nella creazione e rafforzamento di network nazionali e internazionali.

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AGENDA 2030

1.1 Entro il 2030, eliminare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata come persone che vivono con meno di $1,25 al giorno
1.2 Entro il 2030, ridurre almeno della metà la percentuale di uomini, donne e bambini di ogni età che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni in base alle definizioni nazionali
1.3 Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti, includendo i livelli minimi, ed entro il 2030 raggiungere sostanziale copertura dei poveri e dei vulnerabili
1.4 Entro il 2030, assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano uguali diritti riguardo alle risorse economiche, così come l'accesso ai servizi di base, la proprietà e il controllo sulla terra e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, adeguate nuove tecnologie e servizi finanziari, tra cui la microfinanza
1.5 Entro il 2030, costruire la resilienza dei poveri e di quelli in situazioni vulnerabili e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi estremi legati al clima e ad altri shock e disastri economici, sociali e ambientali
1.a Garantire una significativa mobilitazione di risorse da una varietà di fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo rafforzata, al fine di fornire mezzi adeguati e prevedibili per i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, ad attuare programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue dimensioni
1.b Creare solidi quadri di riferimento politici a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e attenti alla parità di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà


2.1 Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e le persone in situazioni vulnerabili, tra cui i bambini, l'accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l'anno
2.2 Entro il 2030, eliminare tutte le forme di malnutrizione, incluso il raggiungimento, entro il 2025, degli obiettivi concordati a livello internazionale sull’arresto della crescita e il deperimento dei bambini sotto i 5 anni di età, e soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, in gravidanza, in allattamento e delle persone anziane
2.3 Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala, in particolare le donne, le popolazioni indigene, le famiglie di agricoltori, pastori e pescatori, anche attraverso l’accesso sicuro e giusto alla terra, ad altre risorse e stimoli produttivi, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità creare che creino valore aggiunto e occupazione non agricola
2.4 Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo
2.5 Entro il 2020, assicurare la diversità genetica di semi, piante coltivate e animali da allevamento e domestici e le loro specie selvatiche affini, anche attraverso banche del seme e delle piante gestite e diversificate a livello nazionale, regionale e internazionale, e promuovere l'accesso e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali collegate, come concordato a livello internazionale
2.a Aumentare gli investimenti, anche attraverso una cooperazione internazionale rafforzata, in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati
2.b Correggere e prevenire restrizioni commerciali e distorsioni nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l'eliminazione parallela di tutte le forme di sovvenzioni alle esportazioni agricole e tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, conformemente al mandato del “Doha Development Round”
2.c Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati ​​e facilitare l'accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’estrema volatilità dei prezzi alimentari


3.1 Entro il 2030, ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per 100.000 nati vivi
3.2 Entro il 2030, mettere fine alle morti evitabili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età, con l'obiettivo per tutti i paesi di ridurre la mortalità neonatale a non più di 12 su 1.000 nati vivi e, per i bambini al di sotto dei 5 anni, ridurre la mortalità a non più di 25 su 1.000 nati vivi
3.3 Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate e combattere l'epatite, le malattie legate all’uso dell’acqua e altre malattie trasmissibili
3.4 Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e la cura e promuovere la salute mentale e il benessere
3.5 Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui abuso di stupefacenti e l'uso nocivo di alcool
3.6 Entro il 2020, dimezzare il numero di decessi a livello mondiale e le lesioni da incidenti stradali
3.7 Entro il 2030, garantire l'accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, compresi quelli per la pianificazione familiare, l'informazione e l'educazione, e l'integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali
3.8 Conseguire una copertura sanitaria universale, compresa la protezione dai rischi finanziari, l'accesso a servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l'accesso a farmaci essenziali sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili e vaccini per tutti
3.9 Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da inquinamento e contaminazione di aria, acqua e suolo
3.a Rafforzare l'attuazione della “Convenzione quadro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità” sul controllo del tabacco in tutti i paesi, a seconda dei casi
3.b Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci per le malattie trasmissibili e non trasmissibili che colpiscono soprattutto i paesi in via di sviluppo, fornire l'accesso ai farmaci essenziali e ai vaccini a prezzi accessibili, in conformità con la Dichiarazione di Doha sull'Accordo TRIPS e la salute pubblica , che afferma il diritto dei paesi in via di sviluppo ad utilizzare appieno le disposizioni dell'accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale in materia di flessibilità per proteggere la salute pubblica e, in particolare, di fornire l'accesso ai farmaci per tutti
3.c Aumentare sostanzialmente il finanziamento della sanità e il reclutamento, lo sviluppo, la formazione e il mantenimento del personale sanitario nei paesi in via di sviluppo, soprattutto nei paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo
3.d Rafforzare la capacità di tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo, per la prevenzione, la riduzione e la gestione dei rischi per la salute nazionale e globale


4.1 Entro il 2030, assicurarsi che tutti i ragazzi e le ragazze completino una istruzione primaria e secondaria libera, equa e di qualità che porti a rilevanti ed efficaci risultati di apprendimento
4.2 Entro il 2030, assicurarsi che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano accesso a uno sviluppo infantile precoce di qualità, alle cure necessarie e all'accesso alla scuola dell'infanzia, in modo che siano pronti per l'istruzione primaria
4.3 Entro il 2030, garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, ad una istruzione professionale e di terzo livello, compresa l'Università
4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale
4.5 Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell'istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili
4.6 Entro il 2030, assicurarsi che tutti i giovani e una parte sostanziale di adulti, uomini e donne, raggiungano l’alfabetizzazione e l’abilità di calcolo
4.7 Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile
4.a Costruire e adeguare le strutture scolastiche in modo che siano adatte alle esigenze dei bambini, alla disabilità e alle differenze di genere e fornire ambienti di apprendimento sicuri, non violenti, inclusivi ed efficaci per tutti
4.b Entro il 2020, espandere sostanzialmente a livello globale il numero di borse di studio a disposizione dei paesi in via di sviluppo, in particolare dei paesi meno sviluppati, dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo e dei paesi africani, per l'iscrizione all'istruzione superiore, comprendendo programmi per la formazione professionale e della tecnologia dell'informazione e della comunicazione, tecnici, ingegneristici e scientifici, nei paesi sviluppati e in altri paesi in via di sviluppo
4.c Entro il 2030, aumentare notevolmente l'offerta di insegnanti qualificati, anche attraverso la cooperazione internazionale per la formazione degli insegnanti nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo


5.1 Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze di ogni parte del mondo
5.2 Eliminare ogni forma di violenza contro tutte le donne, bambine e ragazze nella sfera pubblica e privata, incluso il traffico a fine di prostituzione, lo sfruttamento sessuale e altri tipi di sfruttamento
5.3 Eliminare tutte le pratiche dannose, come il matrimonio delle bambine, forzato e combinato le mutilazioni dei genitali femminili
5.4 Riconoscere e valorizzare il lavoro di cura e il lavoro domestico non retribuiti tramite la fornitura di servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione della responsabilità condivisa all'interno del nucleo familiare, secondo le caratteristiche nazionali
5.5 Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica
5.6 Garantire l'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti riproduttivi, come concordato in base al “Programma d'azione della Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo” e la “Piattaforma di Azione di Pechino” ed ai documenti finali delle relative conferenze di revisione
5.a Avviare riforme per dare alle donne pari diritti di accesso alle risorse economiche, come l'accesso alla proprietà e al controllo della terra e altre forme di proprietà, servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in accordo con le leggi nazionali
5.b Migliorare l'uso della tecnologia che può aiutare il lavoro delle donne, in particolare la tecnologia dell'informazione e della comunicazione, per promuovere l'empowerment, ossia la forza, l'autostima, la consapevolezza delle donne
5.c Adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per la promozione dell'uguaglianza di genere e l'empowerment, ossia la forza, l'autostima, la consapevolezza di tutte le donne e le ragazze a tutti i livelli


6.1 Entro il 2030, conseguire l'accesso universale ed equo all'acqua potabile sicura e alla portata di tutti
6.2 Entro il 2030, raggiungere un adeguato ed equo accesso ai servizi igienico-sanitari e di igiene per tutti ed eliminare la defecazione all'aperto, con particolare attenzione ai bisogni delle donne e delle ragazze e di coloro che si trovano in situazioni vulnerabili
6.3 Entro il 2030, migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro a livello globale
6.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente l'efficienza idrica da utilizzare in tutti i settori e assicurare prelievi e fornitura di acqua dolce per affrontare la scarsità d'acqua e ridurre in modo sostanziale il numero delle persone che soffrono di scarsità d'acqua
6.5 Entro il 2030, attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli, anche attraverso la cooperazione transfrontaliera a seconda dei casi
6.6 Entro il 2020, proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all'acqua, tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi, falde acquifere e laghi
6.a Entro il 2030, ampliare la cooperazione internazionale e la creazione di capacità di supporto a sostegno dei paesi in via di sviluppo in materia di acqua e servizi igienico-sanitari legati, tra cui i sistemi di raccolta dell'acqua, la desalinizzazione, l'efficienza idrica, il trattamento delle acque reflue, le tecnologie per il riciclo e il riutilizzo
6.b Sostenere e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione idrica e fognaria


10.1 Entro il 2030, raggiungere e sostenere progressivamente la crescita del reddito del 40 per cento più povero della popolazione ad un tasso superiore rispetto alla media nazionale
10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro
10.3 Garantire a tutti pari opportunità e ridurre le disuguaglianze di risultato, anche attraverso l’eliminazione di leggi, di politiche e di pratiche discriminatorie, e la promozione di adeguate leggi, politiche e azioni in questo senso
10.4 Adottare politiche, in particolare fiscali, e politiche salariali e di protezione sociale, e raggiungere progressivamente una maggiore uguaglianza
10.5 Migliorare la regolamentazione e il controllo dei mercati e delle istituzioni finanziarie globali e rafforzarne l'applicazione
10.6 Assicurare maggiore rappresentanza e voce per i paesi in via di sviluppo nel processo decisionale delle istituzioni economiche e finanziarie internazionali a livello mondiale al fine di fornire istituzioni più efficaci, credibili, responsabili e legittime
10.7 Facilitare la migrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile e la mobilità delle persone, anche attraverso l'attuazione di politiche migratorie programmate e ben gestite
10.a Attuare il principio del trattamento speciale e differenziato per i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, in conformità con gli accordi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio
10.b Promuovere l’aiuto pubblico allo sviluppo e i relativi flussi finanziari, compresi gli investimenti esteri diretti, agli Stati dove il bisogno è maggiore, in particolare i paesi meno sviluppati, i paesi africani, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi senza sbocco sul mare in via di sviluppo, in accordo con i loro piani e programmi nazionali
10.c Entro il 2030, ridurre a meno del 3 per cento i costi di transazione delle rimesse dei migranti ed eliminare i corridoi di rimesse con costi più alti del 5 per cento


17.1 Rafforzare la mobilitazione delle risorse interne, anche attraverso il sostegno internazionale ai paesi in via di sviluppo, per migliorare la capacità interna di riscossione di imposte e altre forme di entrate
17.2 I Paesi sviluppati adempiano pienamente ai loro obblighi di aiuto pubblico allo sviluppo, tra cui l'impegno da parte di molti paesi sviluppati di raggiungere l'obiettivo dello 0,7 per cento di APS/PIL per i paesi in via di sviluppo e da 0,15 a 0,20 per cento di APS/PIL per i Paesi meno sviluppati; i donatori di APS sono incoraggiati a prendere in considerazione la fissazione dell’obiettivo di fornire almeno 0,20 per cento di APS/PIL per i paesi meno sviluppati
17.3 Mobilitare ulteriori risorse finanziarie per i Paesi in via di sviluppo da più fonti
17.4 Aiutare i Paesi in via di sviluppo a raggiungere la sostenibilità del debito a lungo termine attraverso politiche coordinate volte a favorire il finanziamento del debito, la riduzione del debito e la ristrutturazione del debito, se del caso, e affrontare il debito estero dei paesi poveri fortemente indebitati in modo da ridurre l’emergenza del debito
17.5 Adottare e applicare i regimi di promozione degli investimenti a favore dei paesi meno sviluppati
17.6 Migliorare la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud e quella triangolare in ambito regionale ed internazionale e l'accesso alla scienza, alla tecnologia e all'innovazione e migliorare la condivisione delle conoscenze sulle condizioni reciprocamente concordate, anche attraverso un maggiore coordinamento tra i meccanismi esistenti, in particolare a livello delle Nazioni Unite, e attraverso un meccanismo di facilitazione globale per la tecnologia
17.7 Promuovere lo sviluppo, il trasferimento, la disseminazione e la diffusione di tecnologie ecocompatibili ai paesi in via di sviluppo a condizioni favorevoli, anche a condizioni agevolate e preferenziali, come reciprocamente concordato
17.8 Rendere la Banca della Tecnologia e i meccanismi di sviluppo delle capacità scientifiche, tecnologiche e di innovazione completamente operativi per i paesi meno sviluppati entro il 2017, nonché migliorare l’uso delle tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
17.9 Rafforzare il sostegno internazionale per l'attuazione di un sistema di costruzione delle capacità efficace e mirato nei paesi in via di sviluppo per sostenere i piani nazionali di attuazione di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche attraverso la cooperazione nord-sud, sud-sud e triangolare
17.10 Promuovere un sistema commerciale multilaterale universale, basato su regole, aperto, non discriminatorio ed equo nell’ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio, anche attraverso la conclusione dei negoziati dell’agenda di Doha per lo sviluppo
17.11 Aumentare in modo significativo le esportazioni dei paesi in via di sviluppo, in particolare al fine di raddoppiare la quota delle esportazioni mondiali dei paesi meno sviluppati entro il 2020
17.12 Realizzare una tempestiva attuazione di un mercato senza dazi e l'accesso al mercato senza contingenti di importazione su base duratura per tutti i paesi meno sviluppati, in linea con le decisioni dell'Organizzazione mondiale del commercio, anche assicurando che le regole di origine preferenziale applicabili alle importazioni dai paesi meno sviluppati siano trasparenti e semplici, e contribuire a facilitare l'accesso al mercato
17.13 Migliorare la stabilità macro-economica globale, anche attraverso il coordinamento e la coerenza delle politiche
17.14 Migliorare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile
17.15 Rispettare lo spazio politico di ciascun paese e la leadership per stabilire e attuare politiche per l'eliminazione della povertà e per lo sviluppo sostenibile
17. 16 Migliorare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, integrato da partenariati multilaterali che mobilitino e condividano le conoscenze, le competenze, le tecnologie e le risorse finanziarie, per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo
17.17 Incoraggiare e promuovere efficaci partenariati tra soggetti pubblici, pubblico-privati e nella società civile, basandosi sull'esperienza e sulle strategie di accumulazione di risorse dei partenariati
17.18 Entro il 2020, rafforzare il meccanismo di supporto delle capacità per i paesi in via di sviluppo, anche per i paesi meno sviluppati e i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, per aumentare in modo significativo la disponibilità di dati di alta qualità, tempestivi e affidabili disaggregati in base al reddito, sesso, età, razza, etnia, status migratorio, disabilità, posizione geografica e altre caratteristiche rilevanti in contesti nazionali
17.19 Entro il 2030, costruire, sulle base iniziative esistenti, sistemi di misurazione dell’avanzamento verso lo sviluppo sostenibile che siano complementari alla misurazione del PIL e sostenere la creazione di capacità statistiche nei paesi in via di sviluppo


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PERSONE

I.1 Ridurre l'intensità della povertà
I.2 Combattere la deprivazione materiale e alimentare
I.3 Ridurre il disagio abitativo

II.1 Ridurre la disoccupazione per le fasce più deboli della popolazione
II.2 Assicurare la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale
II.3 Ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare il sistema dell’istruzione
II.4 Combattere la devianza attraverso prevenzione e integrazione sociale dei soggetti a rischio

III.1 Diminuire l’esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico
III.2 Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione
III.3 Garantire l’accesso a servizi sanitari e di cura efficaci, contrastando i divari territoriali

PIANETA

I.1 Salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi, terrestri e acquatici
I.2 Arrestare la diffusione delle specie esotiche invasive
I.3 Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l’efficacia della gestione
I.4 Proteggere e ripristinare le risorse genetiche e gli ecosistemi naturali connessi ad agricoltura, silvicoltura e acquacoltura
I.5 Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

II.1 Mantenere la vitalità dei mari e prevenire gli impatti sull’ambiente marino e costiero
II.2 Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione
II.3 Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali
II.4 Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli di pianificazione
II.5 Massimizzare l’efficienza idrica e adeguare i prelievi alla scarsità d'acqua
II.6 Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera
II.7 Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l’abbandono e il degrado

III.1 Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori
III.2 Assicurare elevate prestazioni ambientali di edifici, infrastrutture e spazi aperti
III.3 Rigenerare le città, garantire l’accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni
III.4 Garantire il ripristino e la deframmentazione degli ecosistemi e favorire le connessioni ecologiche urbano/rurali
III.5 Assicurare lo sviluppo del potenziale, la gestione sostenibile e la custodia dei territori, dei paesaggi e del patrimonio culturale

PROSPERITÀ

I.1 Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo
I.2 Attuare l’agenda digitale e potenziare la diffusione delle reti intelligenti
I.3 Innovare processi e prodotti e promuovere il trasferimento tecnologico

II.1 Garantire accessibilità, qualità e continuità della formazione
II.2 Incrementare l’occupazione sostenibile e di qualità

III.1 Dematerializzare l’economia, migliorando l’efficienza dell’uso delle risorse e promuovendo meccanismi di economia circolare
III.2 Promuovere la fiscalità ambientale
III.3 Assicurare un equo accesso alle risorse finanziarie
III.4 Promuovere responsabilità sociale e ambientale nelle imprese e nelle amministrazioni
III.5 Abbattere la produzione di rifiuti e promuovere il mercato delle materie prime seconde
III.6 Promuovere la domanda e accrescere l'offerta di turismo sostenibile
III.7 Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l’intera filiera
III.8 Garantire la sostenibilità di acquacoltura e pesca lungo l’intera filiera
III.9 Promuovere le eccellenze italiane

IV.1 Incrementare l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonte rinnovabile evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio
IV.2 Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci
IV.3 Abbattere le emissioni climalteranti nei settori non-ETS

PACE

I.1 Prevenire la violenza su donne e bambini e assicurare adeguata assistenza alle vittime
I.2 Garantire l'accoglienza di migranti richiedenti asilo e l'inclusione delle minoranze etniche e religiose

II.1 Eliminare ogni forma di sfruttamento del lavoro e garantire i diritti dei lavoratori
II.2 Garantire la parità di genere
II.3 Combattere ogni discriminazione e promuovere il rispetto della diversità

III.1 Intensificare la lotta alla criminalità
III.2 Contrastare corruzione e concussione nel sistema pubblico
III.3 Garantire l'efficienza e la qualità del sistema giudiziario

PARTNERSHIP

I.1 Rafforzare il buon governo e la democrazia
I.2 Fornire sostegno alle istituzioni nazionali e locali, a reti sociali o d’interesse, ai sistemi di protezione sociale, anche mediante il ricorso ai sindacati e alle Organizzazioni della Società Civile
I.3 Migliorare l’interazione tra Stato, corpi intermedi e cittadini al fine di promuovere il rispetto dei diritti umani e i principi di trasparenza
I.4 Promuovere l’uguaglianza di genere, l’empowerment delle donne e la valorizzazione del ruolo delle donne nello sviluppo
I.5 Impegnarsi nella lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni contro le donne: migliorare l’accesso e la fruizione dei servizi alla salute, ai sistemi educativi e formativi, l’indipendenza economica e sociale
I.6 Migliorare le condizioni di vita dei giovani e dei minori di età: ridurre il traffico di giovani donne, adolescenti e bambini e il loro sfruttamento nell'ambito del lavoro, le nuove forme di schiavitù, la criminalità minorile, lo sfruttamento dei minori con disabilità, lo sfruttamento sessuale dei minorenni, le pratiche nocive come le mutilazioni genitali delle bambine e altre forme di abuso, violenze e malattie sessuali come HIV/AIDS, le discriminazione sul diritto di cittadinanza
I.7 Promuovere la partecipazione e il protagonismo dei minori e dei giovani perché diventino “agenti del cambiamento”, Promuovere l’integrazione sociale, l’educazione inclusiva, la formazione, la valorizzazione dei talenti

II.1 Favorire il ruolo dei migranti come “attori dello sviluppo”
II.2 Promuovere le capacità professionali ed imprenditoriali dei migranti in stretto collegamento con i Paesi di origine
II.3 Promuovere modelli di collaborazione tra Europa e Africa per la prevenzione e gestione dei flussi di migranti attraverso il rafforzamento delle capacità istituzionali, la creazione di impiego e di opportunità economiche, il sostegno alla micro-imprenditoria e agli investimenti infrastrutturali in particolare nei Paesi africani

III.1 Migliorare l’accesso ai servizi sanitari e contribuire all’espansione della copertura sanitaria universale
III.2 Rafforzare i sistemi sanitari di base e la formazione del personale sanitario
III.3 Contrastare i fattori di rischio e l’impatto delle emergenze sanitarie: perfezionare meccanismi di allerta precoce e di prevenzione
III.4 Impegnarsi nella lotta alle pandemie, AIDS in particolare e nella promozione di campagne di vaccinazione (Fondo Globale, GAVI)
III.5 Sostenere la ricerca scientifica, la promozione di una cultura della salute e della prevenzione
III.6 Operare per un forte rilancio delle funzioni di sanità pubblica, appoggio alle riforme sanitarie

IV.1 Garantire l’istruzione di base di qualità e senza discriminazioni di genere
IV.2 Promuovere la formazione, migliorare le competenze professionali degli insegnanti/docenti, del personale scolastico e degli operatori dello sviluppo
IV.3 Realizzare un’educazione inclusiva a favore delle fasce sociali maggiormente svantaggiate, emarginate e discriminate
IV.4 Favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei giovani e degli adulti disoccupati offrendo una formazione fortemente professionalizzante basata sullo sviluppo delle capacità e delle competenze
IV.5 Valorizzare il contributo delle Università: Definire percorsi formativi con nuove professionalità, rivolti a studenti dei Paesi partner; Contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di capacità istituzionali; Formare i futuri professionisti e dirigenti nei Paesi partner; Mettere a disposizione strumenti di ricerca destinati a produrre innovazione per lo sviluppo e ad elaborare metodi e modelli di valutazione in linea con le buone pratiche internazionali

V.1 Garantire la governance e l'accesso alla terra, all’acqua, alle risorse naturali e produttive da parte delle famiglie di agricoltori e piccoli produttori
V.2 Sostenere e sviluppare tecniche tradizionali di adattamento a fattori biotici e abiotici
V.3 Rafforzare le capacità di far fronte a disastri naturali anche promuovendo le “infrastrutture verdi”
V.4 Incentivare politiche agricole, ambientali e sociali favorevoli all’agricoltura familiare e alla pesca artigianale
V.5 Favorire l’adozione di misure che favoriscono la competitività sul mercato di prodotti in linea con i principi di sostenibilità delle diete alimentari
V.6 Rafforzare l’impegno nello sviluppo delle filiere produttive in settori chiave, richiamando il particolare modello italiano di sviluppo – PMI e distretti locali – e puntando all’incremento della produttività e della produzione, al miglioramento della qualità e alla valorizzazione della tipicità del prodotto, alla diffusione di buone pratiche colturali e alla conservazione delle aree di produzione, alla promozione del commercio equo-solidale, al trasferimento di tecnologia, allo sviluppo dell’agroindustria e dell’export dei prodotti, attraverso qualificati interventi di assistenza tecnica, formazione e capacity building istituzionale

VI.1 Coinvolgere il settore privato nazionale, dalle cooperative all’agrobusiness, attraverso la promozione di partenariati tra il settore privatoitaliano e quello dei Paesi partner
VI.2 Promuovere interventi nel campo della riforestazione, dell’ammodernamento sostenibile delle aree urbane, della tutela delle aree terrestri e marine protette, delle zone umide, e dei bacini fluviali, della gestione sostenibile della pesca, del recupero delle terre e suoli, specie tramite la rivitalizzazione della piccola agricoltura familiare sostenibile
VI.3 Contribuire alla resilienza e alla gestione dei nuovi rischi ambientali nelle regioni più deboli ed esposte
VI.4 Favorire trasferimenti di tecnologia, anche coinvolgendo gli attori profit, in settori come quello energetico, dei trasporti, industriale o della gestione urbana
VI.5 Promuovere l’energia per lo sviluppo: tecnologie appropriate e sostenibili ottimizzate per i contesti locali in particolare in ambito rurale, nuovi modelli per attività energetiche generatici di reddito, supporto allo sviluppo di politiche abilitanti e meccanismi regolatori che conducano a una modernizzazione della governance energetica interpretando bisogni e necessità delle realtà locali, sviluppo delle competenze tecniche e gestionali locali, tramite formazione a diversi livelli

VII.1 Contribuire alla diversificazione delle attività soprattutto nelle aree rurali, montane e interne, alla generazione di reddito e di occupazione, alla promozione del turismo sostenibile, allo sviluppo urbano e alla tutela dell’ambiente, al sostegno alle industrie culturali e all’industria turistica, alla valorizzazione dell’artigianato locale e al recupero dei mestieri tradizionali
VII.2 Intensificare le attività volte all’educazione e alla formazione, al rafforzamento delle capacità istituzionali, al trasferimento di know how, tecnologia, innovazione, intervenendo a protezione del patrimonio anche in situazioni di crisi post conflitto e calamità naturali
VII.3 Programmare e mettere a sistema progetti sperimentali orientati verso una maggiore conoscenza del patrimonio paesaggistico e naturale rivolte alle diverse categorie di pubblico da monitorare in un arco temporale da definire, per valutarne le ricadute e gli esiti

VIII.1 Promuovere: strumenti finanziari innovativi per stimolare l’effetto “leva” con i fondi privati e migliorare l’accesso al credito da parte delle PMI dei Paesi partner; dialogo strutturato con il settore privato e la società civile; trasferimento di know how in ambiti d’eccellenza dell’economia italiana
VIII.2 Favorire forme innovative di collaborazione tra settore privato profit e non profit, con particolare riferimento alle organizzazioni della società civile presenti nei Paesi partner, ai fini dello sviluppo dell’imprenditoria a livello locale con l’obiettivo di contribuire alla lotta alla povertà attraverso la creazione di lavoro e la crescita economica inclusiva

VETTORI DI SOSTENIBILITÀ

I.1 Migliorare la conoscenza sugli ecosistemi naturali e sui servizi ecosistemici
I.2 Migliorare la conoscenza su stato qualitativo e quantitativo e uso delle risorse naturali, culturali e dei paesaggi
I.3 Migliorare la conoscenza relativa a uguaglianza, dignità delle persone, inclusione sociale e legalità
I.4 Sviluppare un sistema integrato delle conoscenze per formulare e valutare le politiche di sviluppo
I.5 Garantire la disponibilità, l'accesso e la messa in rete dei dati e delle informazioni

II.1 Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e progetti
II.2 Realizzare il sistema integrato del monitoraggio e della valutazione della SNSvS, garantendone l'efficacia della gestione e la continuità dell'implementazione

III.1 Garantire il coinvolgimento attivo della società civile nei processi decisionali e di attuazione e valutazione delle politiche
III.2 Garantire la creazione di efficaci meccanismi di interazione istituzionale e per l'attuazione e valutazione della SNSvS
III.3 Assicurare sostenibilità, qualità e innovazione nei partenariati pubblico-privato

IV.1 Trasformare le conoscenze in competenze
IV.2 Promuovere l'educazione allo sviluppo sostenibile
IV.3 Promuovere e applicare soluzioni per lo sviluppo sostenibile
IV.3 Comunicazione

V.1 Rafforzare la governance pubblica
V.2 Assicurare la semplificazione e la qualità della regolazione
V.3 Assicurare l'efficienza e la sostenibilità nell'uso delle risorse finanziarie pubbliche
V.4 Adottare un bilancio di genere

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

Interno:

Comitato Tecnico Scientifico del CICOPS (20 persone): docenti e dirigenti dell'Università di Pavia.

DESTINATARI

  • Studenti e giovani ricercatori da PVS, in particolare dai paesi a più basso reddito
  • Università e istituzioni di PVS, OSC che operano nei PVS
  • Studenti e specializzandi dell’Università di Pavia interessati ai temi della cooperazione allo sviluppo
  • Beneficiari indiretti: i bambini dei tre paesi interessati del progetto CHILDCA: Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan e gli utenti degli ospedali africani con i quali UNIPV collabora

Investimento
risorse interne

217,74 mila euro

Investimento
risorse esterne

351 mila euro

RISULTATI E MONITORAGGIO

Il CICOPS è impegnato in attività di Monitoraggio e Valutazione di progetti di OSC. Per quanto riguarda le valutazioni dei progetti di UNIPV, è in corso la valutazione del progetto CHILDCA.

COMUNICAZIONE