Torna la Giornata nazionale sulla Bioeconomia, ovvero quell’economia centrata su un nuovo modello di sviluppo che utilizza le risorse biologiche terrestri e marine, nonché gli scarti, come input per l’alimentazione, la produzione industriale e quella di energia.
Organizzata dal Cluster nazionale SPRING insieme ad Assobiotec e in programma quest’anno il 27 maggio, la Giornata nazionale alla sua terza edizione rappresenta un momento importante: a livello divulgativo per presentare a un pubblico diversificato cos’è e quali opportunità offre, e come approfondimento per chi già opera in questo ambito.
Visto il contesto della pandemia, tutti gli appuntamenti si terranno come eventi social, webinar e workshop online.
Tra gli eventi previsti c’è quello promosso da APRE - Agenzia Per la Promozione della Ricerca Europea, che organizza un webinar (dalle ore 11 alle ore 13) sulla formazione per la Bioeconomia nelle scuole: “A scuola di futuro con la Bioeconomia” presenterà una serie di buone pratiche e progetti messi in campo con gli alunni delle scuole di diverso ordine e grado.
Un’occasione, anche, per presentare il libro per bambini “Scopriamo la Bioeconomia” promosso dal progetto TRANSITION2BIO. Come seconda sessione invece un dialogo tra rappresentanti delle istituzioni, del mondo della ricerca e dell’industria sul ruolo della Bioeconomia nella scuola della transizione ecologica.
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Per il programma, vai a questo link.
Come ricorda l’ultimo Rapporto sulla Bioeconomia, realizzato dalla Direzione Centro Studi di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Assobiotec, “la necessità di una transizione rapida verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile e resiliente assegna alla Bioeconomia un ruolo molto rilevante. La sua natura fortemente connessa al territorio, la sua capacità di creare filiere multidisciplinari integrate nelle aree locali e di restituire, grazie a un approccio circolare, importanti nutrienti al terreno, la pongono come uno dei pilastri del Green New Deal lanciato dall’Unione Europea”.
(per leggere il Rapporto completo, pubblicato a giugno 2020, vai questo link).
Tra i settori in cui l’Italia può essere competitiva nel campo della Bioeconomia c’è - accanto a agricoltura, silvicoltura, pesca, alimentare, industria del legno e della carta - quella parte del settore chimico che può utilizzare prodotti rinnovabili come input.
A livello regionale un ruolo centrale nella promozione della Bioeconomia, dei sui orizzonti e delle sue potenzialità è infatti quello del Cluster LGCA - Lombardy Green Chemistry Association, che ha come fondatori Consorzio Italbiotec, Innovhub-SSI, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano e come aree di interesse Chimica sostenibile, Bioraffinerie, Bioeconomia del futuro. Perché quest’ultima, sottolinea il Cluster, rappresenta “un passaggio obbligato per affrontare le grandi sfide planetarie: mutamenti climatici, scarsità di risorse, tutela dell’ambiente, multifunzionalità dell’agricoltura, salute, miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, nuove opportunità di crescita e occupazione, rafforzamento della competitività delle imprese”.
Il Cluster per la Chimica verde, che sostiene e partecipa a diversi progetti di Bioeconomia già avviati, è ora anche uno dei firmatari del Protocollo regionale lombardo sullo Sviluppo Sostenibile, l’iniziativa con cui Regione Lombardia ha voluto mettere in rete e a sistema tutti gli attori del territorio interessati a economia circolare, bioeconomia e agli altri ambiti e azioni promossi dall’Agenda ONU 2030.
Con l’adesione del Cluster LGCA salgono a 79 le realtà che hanno scelto di condividere il percorso e gli impegni previsti dal Protocollo regionale.