Nuova e importante adesione al Protocollo di Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia. È quella di SEA, la società pubblico-privata che gestisce gli scali di Linate e Malpensa: tra i primi 10 gestori aeroportuali in Europa per volume di traffico passeggeri e merci, secondo in Italia per numero passeggeri e primo per merci trasportate.
Con la sottoscrizione del Protocollo, il 20 gennaio, SEA si impegna dunque a sviluppare, nell’ambito della propria attività, iniziative e azioni a favore della sostenibilità lavorando su proposte e idee di mitigation strategies applicabili a tutte le operazioni aeroportuali.
La firma in calce al Protocollo, accanto a quella dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, è quella dell’AD e Direttore Generale di SEA, Armando Brunini.
Il Protocollo di Sviluppo Sostenibile è stato presentato da Regione Lombardia a settembre del 2017 e da allora ha raccolto decine e decine di adesioni dagli stakeholder regionali: con la firma di SEA, a oggi sono 88 i sottoscrittori.
Il documento regionale impegna i sottoscrittori ad applicare alla propria attività il principio dello sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni economica, sociale e ambientale, a concorrere alla realizzazione delle azioni per l’attuazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (il documento strategico di Regione Lombardia su questi temi), e a definire un proprio programma di impegni - con i relativi tempi di attuazione - nelle aree di azione individuate dal Protocollo: dall’economia circolare alla transizione a una economia a basse emissioni di carbonio; dal contenimento del consumo di suolo alla tutela delle risorse idriche e della biodiversità.
Sempre sui temi al centro del Protocollo e della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile si è poi aggiunta un’altra iniziativa di rilievo di Regione Lombardia, quella del Forum Regionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Dal giugno 2019, SEA aderisce a “NetZero2050”, iniziativa promossa da ACI Europe per raggiungere entro il 2050 lo “zero netto” di emissioni CO2 generate. Sempre sul fronte della sostenibilità un impegno della società di gestione degli scali milanesi è quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale dei rifiuti, e favorire riuso e riciclo attraverso una forte spinta alla raccolta differenziata nei due scali.
Nel 2021, SEA è stata selezionata tra le 150 aziende italiane “Leader della Sostenibilità 2021” in seguito a un assessment condotto dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore e dalla società tedesca Statista su circa 1.500 aziende operanti in Italia.
A livello europeo, tra i principali obiettivi fissati dal comparto Aviation ci sono: Net Zero Emission entro il 2050 da tutti i voli interni e in partenza da aeroporti UE (con una “forte riduzione” entro il 2030), la riduzione degli inquinanti e il miglioramento della qualità dell’aria locale.
Quanto alle emissioni CO2, quelle del trasporto aereo in Europa sono cresciute del 27,6% tra il 2013 e il 2019, in controtendenza rispetto agli altri settori ETS come energia e manifattura (-19,7%). Il Climate Action Tracker (istituto di politiche climatiche indipendente) considera poi il livello di emissioni target dell’aviazione internazionale al 2030 come “criticamente insufficiente”.
Ci sono poi altri dati significativi, tra quelli riportati sempre nel Sustainability Report 2020 della SEA: la technology disruption relativa all’entrata in commercio di modelli di aeromobili a “emissioni zero” (elettrici o a idrogeno) è prevista non prima del 2035 (per le tratte a corto-medio raggio). Entro il 2050 oltre 10 mld di passeggeri saranno trasportati per via aerea per circa 20 miliardi km/anno. Senza alcun ulteriore miglioramento nella tecnologia, nei combustibili o nelle operazioni, questa attività genererebbe circa 1.800 miliardi di tonnellate (Mt) di CO2 (erano mille miliardi circa del 2019). La misura che viene considerata maggiormente capace di contribuire alla riduzione delle emissioni aviation è l’utilizzo spinto di Sustainable Aviation Fuel (in combinazione con l’offsetting).
Per quel che riguarda poi la gestione degli scali aerei, non bisogna dimenticare che oltre alle emissioni legate al ciclo LTO dei veivoli - avvicinamento e atterraggio, rullaggio, decollo e salita, ovvero tutte le operazioni compiute sotto i 900 metri di altezza - sono da conteggiare anche quelle prodotte dai veicoli che accedono agli aeroporti, e quelle legate ai consumi delle infrastrutture presenti negli scali.