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28 ott 2019

“Un grande risultato per un bel gioco di squadra. Così il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha commentato i numeri della Settimana per l’Energia 2019: alla sua XI edizione con il titolo Mettiamo energia in circolo: le sfide dell’economia circolare”, l’iniziativa promossa dall’associazione con il patrocinio di Regione Lombardia, il coordinamento scientifico del Politecnico di Milano – Energy & Strategy, la partnership di CEnPI ha messo in fila 26 incontri con 92 relatori e oltre 4200 presenze.

Non a caso, la Settimana è stata inserita tra le iniziative della Presidenza Italiana di EUSALP e in apertura dell’evento conclusivo, nel pomeriggio di venerdì 25, il Direttore Generale dell’Assessorato Clima e Ambiente di  Regione Lombardia e delegato per EUSALP, Mario Nova, ha assicurato che “l’Assemblea Generale della strategia EUSALP in programma a novembre sarà l’occasione per valorizzare anche le esperienze fatte anche nel corso di questa settimana”.

Ma c’è un altro numero che Massetti tiene a sottolineare: secondo la survey che l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia ha condotto tra 1.764 imprese associate sul tema “Gestione dei rifiuti e vocazione al riciclo d’impresa”, “il 28,2% delle MPI già adotta soluzioni circolari, con una quota di imprese (il 25,3%) che ha accresciuto il grado di durevolezza, riparabilità o riciclabilità dei propri prodotti nell’ultimo quinquennio”.

Altrettanto significative molte alcune delle cifre del Rapporto 2019 dell’Osservatorio, intitolato “Green Value: la declinazione sostenibile del valore artigiano”, presentato il 15 ottobre prima del confronto tra rappresentanti delle istituzioni e imprese dell’area EUSALP sul tema dell’economia circolare.

Il valore dell’economia ambientale

Eccole: “L’economia ambientale nella nostra regione vale 1,8 punti del PIL – hanno spiegato Enrico Quintavalle e Licia Redolfi, Direttore Scientifico e Ricercatore dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia – di questo ammontare 4,7 miliardi di euro vengono impiegati per la gestione delle risorse naturali e 2,3 miliardi per processi di economia circolare. La green economy rappresenta quindi anche un’importante opportunità sul fronte dell’occupazione e tenderà a esserlo sempre più nel futuro prossimo”.

“Parliamo di green value ai tempi della crescita zero – ha premesso Quintavalle – dobbiamo quindi considerare sostenibilità ed economia circolare come mezzi per costruire valore. Dobbiamo, anche, tenere in conto gli effetti sulla competitività delle aziende di una tassazione ambientale che in Italia è particolarmente alta, doppia ad esempio di quella polacca: per fare un esempio concreto, la tassazione delle emissioni da trasporto su strada costa il doppio a un autotrasportatore italiano rispetto ad un suo concorrente polacco”.

La Lombardia nel contesto nazionale

Licia Redolfi ha poi presentato il nuovo Indice Green Economy di Confartigianato Lombardia, creato per misurare – attraverso 40 indicatori in 7 diversi ambiti – le performance green di un territorio, individuando gli aspetti virtuosi e quei punti deboli sui quali sarà necessario lavorare nei prossimi anni. La Lombardia dunque si posiziona “terza nella classifica nazionale, dopo Trentino Alto e Valle d'Aosta. Il territorio lombardo risulta virtuoso nell’ambito imprese, dove si posiziona seconda nella classifica regionale, e negli ambiti di mobilità e rifiuti, dove si posiziona terza; va bene anche la gestione dell’acqua mentre per l’energia è ancora bassa la capacità di sfruttare le fonti rinnovabili, così come c’è ancora molto da fare sul fronte dell’efficientamento. Semaforo rosso per la qualità dell’aria, a causa delle elevate emissioni in atmosfera di gas serra, e il consumo di materia e suolo”.

L’esperienza concreta e green delle imprese artigiane

Spazio anche alle esperienze concrete di sostenibilità all’interno delle MPI. E non da oggi. La milanese Daniela Bravi, fondatrice di Garbage Lab, ha spiegato come è nata la sua idea di riuso, “dalla spazzatura agli oggetti di design, ovvero da maxi affissioni pubblicitarie in PVC alla creazione di borse, dando nuova vita a un materiale che è inquinante in fase di produzione e impossibile da riciclare, e che viene utilizzato solo per un breve periodo nella sua prima funzione”.

Irene Ferrari, seconda generazione dell’Officina Meccanica Effe Ci Srl con sede nella provincia bergamasca, ha raccontato come sia possibile conciliare obiettivi economici con un miglioramento delle condizioni dei lavoratori: “Abbiamo creato un separatore olio-acqua per le macchine utensili che permette di risparmiare, riutilizzando i fluidi attraverso la re-immissione nel ciclo produttivo dopo la loro depurazione, e insieme di rendere più salubre l’ambiente di lavoro, sanificando l’aria e riducendo le cariche batteriche che causano cattivi odori ed esalazioni. Da una nostra esigenza è nato un prodotto, che poi abbiamo iniziato a vendere anche ad altre aziende”.

Infine il comasco Massimo Gervasini di Emmefurs, pellicciaio da 35 anni nell’azienda di famiglia fondata 70 anni fa: “Anche nel nostro caso abbiamo unito risparmio e sostenibilità. Dall’idea di rimettere a modello le pellicce usate è nata quella di creare nuovi capi da materie prime esistenti, fino a fondare un marchio, SlowFur, che commercializza solo pellicce rigenerate, ovvero rigorosamente create a partire da pellicce usate”.

A chiudere i lavori un messaggio inviato dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “Le trasformazioni nascono dai piccoli contributi quotidiani delle persone. Anche la transizione verso l’economia circolare passa da qui: dall’impegno di ciascuno di noi, come cittadini e come imprenditori”.

 

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23 ott 2019

Il 4 ottobre 2019 è stato presentato alla Camera dei deputati il rapporto ASviS 2018, che potete trovare IN ALLEGATO.

Nel rapporto annuale redatto da ASviS si analizza il percorso dell’Italia, e dei suoi territori, nell’attuazione dell’Agenda 2030. ASviS, inoltre, avanza proposte per migliorare le performance economiche, sociali e ambientali del Paese e per ridurre le disuguaglianze che lo attraversano.

Qui un estratto: “Per il terzo anno, l’ASviS mostra, sulla base di solidi dati statistici, la distanza dell’Italia rispetto ai 17 ambiziosi Obiettivi di sviluppo sostenibile e ai 169 Target che li rendono estremamente concreti per la vita della popolazione, ma anche i passi compiuti negli ultimi dodici mesi in termini di interventi legislativi e amministrativi.

Il Rapporto illustra anche la straordinaria crescita, nella società italiana, dell’attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, come testimoniato dal crescente numero di aderenti all’ASviS (attualmente 225, ovvero 50 in più rispetto a un anno fa), di eventi e iniziative organizzate sul territorio nazionale, del crescente numero di corsi universitari e di approfondimenti didattici nelle scuole, del successo del secondo Festival italiano dello sviluppo sostenibile”.

 

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21 ott 2019

Si è aperta lunedì 21 ottobre in Regione Lombardia con un’iniziativa dedicata alle scolaresche - la proiezione del film “Oceano di plastica” all’Auditorium Testori - la “Settimana per l’energia” di Confartigianato Lombardia. Sei i giorni di eventi, fino al 26 ottobre.

Il focus di questa edizione, “Mettiamo energie in circolo”, è sulle “sfide dell’economia circolare”: tema attualissimo, che gli artigiani lombardi possono rivendicare di non avere scoperto oggi sull’onda di una rinnovata sensibilità, tanto che - come viene ricordato in apertura - già quattro anni fa la manifestazione aveva pensato di invitare l’allora sconosciuta Greta Thunberg, oggi leader del movimento contro i cambiamenti climatici.

La Settimana è infatti ormai all’XI° anno di vita. Appuntamento radicato e diffuso sul territorio, con 26 eventi di cui quattro di sensibilizzazione dedicati alle scuole, sei convegni e altre iniziative che coinvolgono professionisti, imprese e associazioni su impatto e prospettive dell’economia circolare in vari settori, dal tessile all’edilizia all’alimentare.

Sugli obiettivi dell’iniziativa è netto Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia: “Su questi temi il clima è cambiato, ma si rischia di pensare che sia sufficiente la nuova sensibilità maturata da imprese e cittadini. Non è così e noi non abbasseremo la guardia”.

I numeri dell’economia circolare in Italia

Confartigianato Lombardia conferma dunque la propria attenzione a una nuova forma di sviluppo. Anche a partire dai numeri fotografati dal proprio Osservatorio sulle MPI.

Eccoli: l’economia circolare in Italia realizza un fatturato di 55,8 miliardi di euro e un valore aggiunto di 18 miliardi, pari all’1,1% del PIL; le attività di riciclo, riuso e riparazione sviluppano 2,2 miliardi di euro di investimenti e un’occupazione di oltre mezzo milione di addetti, ha spiegato il direttore scientifico Enrico Quintavalle.

Su questo fronte l’Italia vanta un primato, quello degli occupati nell’economia circolare, pari al 2,1% degli occupati di tutti i settori e superiore all’1,7% della media UE. Da notare, sottolinea Quintavalle - che il 75,5% degli occupati dell’economia circolare – pari a 385 mila addetti – si concentra nelle micro e piccole imprese, e circa uno su due lavora in un’impresa artigiana”.

Gli artigiani sono dunque in prima fila quando si parla di economia circolare. Molte delle aziende artigiane interpellate dall’associazione confermano ad esempio di utilizzare materie prime seconde.

Cattaneo: artigiani possono fare molto

E ancora, gli artigiani “possono fare molto per incrementare efficienza e risparmio energetico, sia sul fronte dell’edilizia sia su quello dell’impiantistica - ha ricordato l’assessore ad Ambiente e Clima di Regione, Raffaele Cattaneo -, a partire del fatto che “gli impianti civili di riscaldamento risultano la prima fonte di emissioni” sul territorio, e che sono soprattutto gli artigiani a installare e manutenere gli impianti. “Ecco che un beneficio per il clima diventa anche un’opportunità di lavoro per le imprese del settore - ha concluso Cattaneo - e di risparmio per le persone. È questa la direzione da intraprendere”.

Una direzione, quella dell’economia circolare, che tra l’altro favorisce una serie di simbiosi industriali “a forte base locale”.

Gli appuntamenti

Il battesimo della “Settimana” si è tenuto appunto a Milano, nella sede di Regione che patrocina l’iniziativa e che il 25 pomeriggio ospiterà anche l’evento conclusivo dedicato alle best practice di economia circolare nell’ambito di Eusalp, l’iniziativa della Macroregione Alpina.

La giornata del 22 si articolerà in particolare su Bergamo, dove si terrà tra l’altro la Terza Conferenza Energetica EUSALP (“Come promuovere gli investimenti per l’efficienza energetica nella Macroregione Alpina”).

In allegato il programma dell’iniziativa.

 

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18 ott 2019

Boom di richieste di contributi dopo solo 24 ore dall’apertura del bando ‘Rinnova Autovetture’ di Regione Lombardia. Sono infatti oltre tre i milioni di euro di contributi per il cambio auto, richiesti con più di 400 domande. “Ancora una volta Regione Lombardia interviene a supporto dei cittadini - sottolinea allora l’assessore regionale ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo -, con un’azione che dimostra di essere capita e apprezzata e che incentiva una mobilità sempre più green. L’incentivo, questa volta rivolto ai cittadini privati – prosegue Cattaneo -, sta ottenendo un risultato positivo che contribuirà a svecchiare il parco auto e togliere dalla circolazione i veicoli più inquinanti”.

Come funziona

Il bando per richiedere i contributi per il cambio dell’auto è aperto dal 15 ottobre 2019 e lo rimarrà fino al 30 settembre 2020.  ‘Rinnova Autovetture’, rivolto ai privati, vuole incentivare la sostituzione di autovetture inquinanti circolanti in Lombardia con veicoli a basse emissioni destinati al trasporto di persone.

I contribuiti sono modulati in base alle categorie emissive e non alle tecnologie motoristiche. A fronte della rottamazione di un’autovettura di categoria M1, fino a Euro 2 con alimentazione a benzina e fino a euro 5 con alimentazione diesel, è possibile ricevere un contributo da 2 mia a 8 mila euro a seconda dei valori emissivi: 8 mila euro per vetture con emissioni di CO2 pari a zero; da e 6 mila a 4 mila euro a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 fino a 60 g/km; da 5 mila a 3 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 60 g/km fino a 95 g/km; in ultimo da 4 mila a 2 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 95 g/km fino a 130 g/km.

 

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16 ott 2019

Anche Confcooperative Lombardia entra nell’ ‘avventura’ collettiva del Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile, promosso da Regione Lombardia per coordinare tutti gli attori già attivi sul territorio su tematiche ambientali, di economia circolare e di transizione energetica, nonché quelli più capaci di raggiungere in modo capillare altri soggetti interessati.

Un’azione, quella di coordinamento, in cui sta uno dei punti di forza del documento sottoscritto dalle prime 54 associazioni. Lo ha sottolineato ad esempio Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia e della Fondazione Triulza, alla firma del testo che impegna gli aderenti a prendere iniziative sui temi della sostenibilità:

Confcooperative è tra i 68 promotori della Fondazione Triulza, rete di associazioni da vari ambiti del Terzo Settore.

La Fondazione ha promosso il progetto Cascina Triulza Padiglione della Società Civile a Expo Milano 2015, dove dopo la fine dell’esposizione universale ha continuato le sue attività come Lab Hub per l’Innovazione Sociale e lo Sviluppo Sostenibile.

Il Lab Hub vuole mettere al centro dello sviluppo dell’area ribattezzata come MIND (Milano Innovation District) l’impatto sociale e ambientale.

 

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16 ott 2019

Anche Confcooperative Lombardia entra nell’‘avventura’ collettiva del Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile, promosso da Regione Lombardia per coordinare tutti gli attori già attivi sul territorio su tematiche ambientali, di economia circolare e di transizione energetica, nonché quelli più capaci di raggiungere in modo capillare altri soggetti interessati.

Un’azione, quella di coordinamento, in cui sta uno dei punti di forza del documento sottoscritto dalle prime 54 associazioni. Lo ha sottolineato ad esempio Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia e della Fondazione Triulza, alla firma del testo che impegna gli aderenti a prendere iniziative sui temi della sostenibilità:

Confcooperative è tra i 68 promotori della Fondazione Triulza, rete di associazioni da vari ambiti del Terzo Settore.

La Fondazione ha promosso il progetto Cascina Triulza Padiglione della Società Civile a Expo Milano 2015, dove dopo la fine dell’esposizione universale ha continuato le sue attività come Lab Hub per l’Innovazione Sociale e lo Sviluppo Sostenibile.

Il Lab Hub vuole mettere al centro dello sviluppo dell’area ribattezzata come MIND (Milano Innovation District) l’impatto sociale e ambientale.

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15 ott 2019

Ha promesso azioni in prima persona sul tema della sostenibilità, e il primo è già all’orizzonte, con l’organizzazione della settimana per l’energia in programma dal 21 al 26 ottobre.

Si tratta di Confartigianato Lombardia, tra le 54 associazioni che hanno aderito al Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, che prevede l’assunzione di impegni legati alla sostenibilità.

Le ragioni di questa scelta le racconta in questo video Eugenio Massetti, presidente dell’associazione a livello lombardo, che parla di “entusiasmo” per il nuovo approccio e sottolinea come un nuovo modello di sviluppo possa rappresentare un’opportunità anche a livello economico:

Il primo impegno è dunque, dal 21, quello con “Mettiamo l’energia in circolo: le sfide dell’economia circolare”, sei giorni di eventi per tutti e di seminari di approfondimento articolati su tutto il territorio regionale, per promuovere un cultura del consumo responsabile.

In allegato il programma.

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14 ott 2019

La CNA lombarda è in campo per promuovere un diverso modello di sviluppo e per esplorare nuove opportunità di mercato. A cominciare da quelle presenti nel campo dell’edilizia, per fare solo un esempio.

A nome degli artigiani lombardi parla il segretario generale Stefano Binda, alla guida dell’associazione dal febbraio di quest’anno, che a metà settembre ha sottoscritto il Protocollo di Regione Lombardia per lo Sviluppo Sostenibile.

In questo video Binda spiega quali sono le azioni già intraprese e quali gli obiettivi di CNA Lombardia su questo fronte, per accompagnare soprattutto le PMI in questa fase di “transizione”:

 

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11 ott 2019

È aperta la manifestazione di interesse per il supporto all’aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) della Lombardia: una selezione dei migliori esperti a supporto della VAS e delle analisi di impatto delle misure di Piano, e una grande occasione per essere parte attiva del primo piano regionale della transizione energetica di un territorio che ha il 20% della produzione energia netta e il 22% dei consumi totali del nostro Paese.

Il supporto si focalizza principalmente su analisi di potenzialità, individuazione misure, valutazione impatti economici e sociali, redazione dei relativi documenti relativi alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione di Incidenza (VIC).

La data ultima per la ricezione delle richieste di invito alla manifestazione di interesse è il 28 ottobre 2019, alle ore 12.

Tra i macro obiettivi strategici del piano ci sono l’incremento dell’efficienza nei settori d’uso finale; lo sviluppo del sistema delle fonti rinnovabili locali; la crescita del sistema produttivo al servizio della decarbonizzazione; la resilienza del sistema energetico lombardo.

Sul territorio regionale il comparto energetico è la fonte di gran lunga preponderante di gas a effetto serra: per questo le politiche di lotta al cambiamento climatico si intersecano con le politiche energetiche che riguardano il modo di produrre, distribuire e consumare energia ai diversi livelli territoriali.

Nel 2015 Regione Lombardia si è dotata Programma Energetico Ambientale Regione attualmente in vigore, di durata quinquennale e con obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

L’aggiornamento del PEAR porta con sé un’evoluzione della pianificazione regionale in quest’ambito, che risponde alle esigenze di governo della transizione energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici richieste a tutti i livelli istituzionali, dall’internazionale al locale.

 

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11 ott 2019

Il sistema camerale lombardo sceglie la strada della sostenibilità. Unioncamere Lombardia è infatti tra i primi 54 aderenti al Protocollo di Regione Lombardia sullo Sviluppo Sostenibile, sottoscritto a Palazzo Pirelli il 18 settembre.

Ora dunque porterà avanti alcune azioni per promuovere un nuovo modello di sviluppo, rivolte in particolare ad alcuni segmenti della platea di 900 mila imprese del territorio nei settori del commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura e dei servizi.

Lo spiega in questo video il presidente di Unioncamere Lombardia e vicepresidente nazionale, Gian Domenico Auricchio, ricordando anche il contributo dell’associazione:

 

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10 ott 2019

Tra i primi 54 sottoscrittori del Protocollo per lo sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia non potevano mancare gli atenei. Centri di ricerca - sempre più anche su temi legati a sostenibilità e ambiente -, avanguardie di futuro, spazi di sensibilizzazione per i giovani. E promotori di iniziative concrete.

Lo racconta il Rettore di una delle università lombarde coinvolte, quella di Brescia. Qui il professor Maurizio Tira, firmatario del Protocollo, spiega come l’adesione si collochi in un percorso più ampio, e con quale obiettivo:

L’ateneo bresciano ha creato anche un sito web dedicato a sviluppo sostenibile e punti dell’Agenda ONU 2030, dove si può trovare anche il Piano Strategico di UniBs in tema.

Tra le aree di azione dell’ateneo per promuovere un diverso modello di sviluppo: energia ed emissioni, mobilità, edilizia universitaria e residenziale.

Scopritele a questo link.

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9 ott 2019

Il mondo del terziario è consapevole della “necessità di anticipare gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030”. Almeno per quel che riguarda le imprese di Confcommercio Lombardia, costola territoriale della sigla che oltre a professionisti associa aziende del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti.

È anzitutto questa platea che Confcommercio rivolgerà le azioni scelte per dare corpo al proprio impegno sui temi della sostenibilità, impegno formalizzato con la sottoscrizione del Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia.

A firmarlo, il vicepresidente lombardo Simonpaolo Buongiardino. Che in questo video spiega quali saranno alcune delle azioni concrete in questa direzione e già ai nastri di partenza:

Confcommercio Lombardia segnala che da un’anticipazione della ricerca Format Research su un campione di imprese del turismo e del commercio alimentare, il 73% delle imprese dell’area Nord Ovest sta già adottando spontaneamente politiche di riduzione dell’utilizzo di prodotti in plastica monouso, o la sostituzione con materiali alternativi riciclabili o compostabili.

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8 ott 2019

Il Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia punta a essere uno strumento di mobilitazione del territorio su temi come economia circolare, efficienza e transizione energetica, smart mobility. Ed è certo anche uno strumento di coordinamento tra realtà che già da tempo operano in questi campi, così da massimizzare sforzi e risultati.

Tra queste ultime c’è FISE Assoambiente, l’Associazione Imprese Servizi Ambientali che all’interno della Federazione Imprese di Servizi rappresenta le società impegnate in attività di igiene urbana, gestione, recupero e riciclo di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica.

Dall’estate 2018 alla guida di FISE Assoambiente è stato eletto il manager Chicco Testa, già ai vertici di società come Enel e Sorgenia oltre che presidente di Legambiente.

È lui ad avere sottoscritto a nome dell’associazione il Protocollo in Regione, il 18 settembre. In questo video spiega perché è un passo importante:

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7 ott 2019

Condivisione piena degli obiettivi, competenze specifiche in campo e molti progetti già avviati. Questi gli elementi che hanno portato ENEA - l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile - a essere tra le prime 54 associazioni sottoscrivere il Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile, che le vincola a prendere iniziative precise entro i successivi tre mesi.

La firma è stata affidata a Claudia Brunori, responsabile della Divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli del Dipartimento Sostenibilità di ENEA. È lei dunque a spiegare, in questo video, le ragioni di questo impegno:

Qui invece Brunori mette a fuoco alcune delle collaborazioni e dei progetti più significativi di ENEA in tema di economia circolare, a livello italiano e internazionale. Senza dimenticare il ruolo svolto nella stesura del primo report italiano sul tema:

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4 ott 2019

C’è anche l’impegno di Ersaf in calce al Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritto da 54 associazioni il 18 settembre a Palazzo Pirelli.

E non potrebbe essere altrimenti per Ersaf, l’ente di Regione Lombardia per i servizi all’agricoltura e alle foreste.

L’attenzione all’ambiente e in particolare alla biodiversità è infatti nella sua mission. Nel suo caso dunque Ersaf non farà che accrescere i tanti progetti e sforzi già in campo.

Lo spiega in questo video il presidente Alessandro Fede Pallone, che illustra anche alcune delle prossimi iniziative di Ersaf, in particolare per legare sostenibilità e tecnologia:

Ersaf nasce come ente regionale nel 2002. Gestisce 6 riserve naturali, 570 fabbricati rurali, 34 alpeggi e nel complesso ha ricevuto quasi 8,8 milioni di fondi da progetti europei

Tra gli appuntamenti appena promossi c’è stato quello di “Piantala sul Lambro!”, lo scorso 28 settembre, per la piantumazione condivisa di oltre 200 piantine forestali autoctone provenienti dal vivaio certificato ERSAF.

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2 ott 2019

utti in visita al Gambero di fiume. Perchè la Lombardia fa scuola, in tema di biodiversità. Il 2 e il 3 ottobre Regione Lombardia ospita infatti i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e delle Regioni Abruzzo, Lazio, Molise e Sardegna, in una visita di studio e scambio di best practice in materia di natura e biodiversità che avrà come focus il progetto Europe LIFE GESTIRE2020.

Le visite e gli obiettivi

L’agenda degli incontri prevede ad esempio l’analisi della sperimentazione di due modelli innovativi di governance lombarda: il modello del Parco Oglio Sud e quello dell’Oltrepò Pavese. Ma anche la visita sul campo ad aree d’intervento del progetto, in particolare per le azioni di conservazione dei Chirotteri e del gambero di fiume (a cura di Regione Lombardia e di ERSAF) nella Riserva Naturale Valpredina e Comune di Cenate Sotto (BG).

Regione Lombardia rappresenta dunque un punto di riferimento per gli enti locali in materia di buone pratiche sulla biodiversità: è infatti la prima regione italiana ad avviare l’applicazione di una strategia integrata per la conservazione della biodiversità e per la tutela degli habitat e delle specie particolarmente minacciate o rare, appunto tramite LIFE GESTIRE2020, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.

Il progetto punta su capacity building e governance, sul miglioramento dello stato di conservazione di habitat e specie, sull’incremento della consapevolezza sul valore di Rete Natura 2000. Ovvero la rete ecologica di aree protette più vasta al mondo, istituita dall’Unione Europea per tutelare gli habitat naturali e le specie di flora e fauna minacciate o rare, e per garantirne la sopravvivenza a lungo termine secondo quanto indicato dalle direttive “Habitat” e “Uccelli”.

Natura 2000

In Lombardia la rete Natura 2000 conta 245 siti tra Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale per l’Avifauna (ZPS), che tutelano 57 habitat di interesse comunitario e 161 specie di flora e fauna, di cui 87 di uccelli.

Investimenti diretti dei fondi LIFE europei, integrazione con altri fondi regionali e vision di lungo periodo: è questo il punto di forza del progetto LIFE GESTIRE2020, che oltre alla disponibilità finanziaria (più di 17 Milioni di euro, di cui circa 10 Milioni a carico dell’Unione Europea) e alla lunga durata (8 anni) prevede l’integrazione dei fondi e delle politiche per raggiungere gli obiettivi previsti, come ad esempio fondi del Programma di Sviluppo Rurale e del Fondo Sociale Europeo, il fondo regionale Aree Verdi e i finanziamenti di Fondazione Cariplo.

Altre informazioni sul progetto e su Natura 2000 a questo link.

 

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1 ott 2019

Innovazioni tecnologiche, economia circolare, stretta collaborazione con gli stakeholder.

Questi i ‘fari’ che secondo la sua mission devono orientare Syndial, la società per il risanamento ambientale del colosso del petrolchimico ENI attiva su bonifiche, gestione rifiuti, sviluppo del waste to fuel con tecnologia proprietaria, trattamento rifiuti, trattamento delle acque.

Innovazioni tecnologiche, economia circolare, stretta collaborazione con gli stakeholder sono anche tra i ‘pilastri’ del Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, reso operativo dalle prime 54 firme del 18 settembre. Tra queste appunto quella dell’AD di Syndial, Paolo Grossi, per conto di ENI.

In questo video dunque Grassi spiega quale vuole essere il contributo di ENI alla transizione energetica:

Maggiori informazioni su Syndial a questo link.

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30 set 2019

Sarà pubblicato ai primi di ottobre il bando che a partire dal 15/10 consentirà di presentare domanda per accedere al contributo - fino a 8 mila euro - per la sostituzione dei veicoli inquinanti.

“Per il periodo 2019-2020 - ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo nel corso del convegno E-mob a Palazzo Lombardia - abbiamo stanziato 26,5 milioni di euro: 8,5 milioni di euro sono destinati alle imprese e 18 milioni sono destinati ai cittadini”.

Serve cambio di mentalità

“Questa rivoluzione - ha aggiunto - deve passare attraverso un cambio di paradigma: l’auto elettrica deve diventare parte di un nuovo modello di trasporto che riduca il numero di veicoli in circolazione e questo passa inevitabilmente per la condivisione. In questo si innesta anche la modifica dell’uso del veicolo nelle flotte aziendali e il potenziamento del TPL (il Traporto Pubblico Locale, ndr)”.

“Anche in questa prospettiva - ha spiegato ancora l’assessore - Regione Lombardia ha previsto un pacchetto di incentivi, nei quali sono compresi anche i veicoli elettrici, che consentirà ai cittadini lombardi e alle imprese di sostituire il proprio veicolo inquinante. Migliorare la qualità dell’aria è una nostra priorità. Stiamo adottando nel tempo politiche realiste che favoriscono gli spostamenti dei cittadini, e nello stesso tempo guardano a una mobilità sempre più green”.

“I processi di transizione verso assetti maggiormente virtuosi - ha aggiunto l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi - devono essere sostenuti con convinzione dalle istituzioni. È quello che stiamo facendo per agevolare la diffusione della mobilità elettrica. Penso all'attivazione del bando dedicato ai privati per incentivare la diffusione di punti di ricarica privata per veicoli elettrici’, ovvero le strutture per la ricarica domestica: iniziativa che ha ottenuto un ottimo riscontro. Penso al bando Pnire, che consentirà di cofinanziare colonnine di ricarica in molti Comuni lombardi”.

Allo stesso tempo, Regione Lombardia ha reso strutturale l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per le vetture elettriche.

I destinatari del bando

Il bando si rivolge a oggetti privati residenti in Lombardia, che radiano per demolizione un autoveicolo per il trasporto persone a benzina fino a euro 2 o diesel fino ad Euro 5, oppure radiano per esportazione all’estero un autoveicolo diesel per il trasporto persone Euro 3, euro 4 o euro 5 e acquistano, anche nella forma del leasing finanziario, un’autovettura di nuova immatricolazione o già immatricolata in grado di garantire bassissime emissioni di inquinanti.
È necessaria inoltre la presenza, sul contratto d'acquisto del nuovo autoveicolo, di uno sconto di almeno 12 per cento sul prezzo di listino oppure in alternativa per i soli veicoli elettrici puri di un importo pari ad almeno 2.000 euro.
Sono ammessi anche gli interventi (radiazione e acquisto) effettuati prima dell’avvio della presente misura ma successivi alla data del 2 agosto 2018 (data di approvazione della delibera n.449/2018 che ha introdotto nuove limitazioni della circolazione dei veicoli inquinanti).

La misura si rivolge però anche alle PMI, con meno di 250 dipendenti e un fatturato che non superi i 50 milioni di euro, con sede anche operativa in Lombardia ai sensi dei Regolamenti CE 1407/2013 (aiuti 'de minimis') e 651/2014 (aiuti in materia di tutela ambientale. Per accedere al contributo, è sempre necessaria la contestuale radiazione per demolizione o per esportazione all’estero di un autoveicolo inquinante e la presenza, sul contratto d'acquisto del nuovo autoveicolo, di uno sconto di almeno 12% sul prezzo di listino.

I contributi

Per quanto le autovetture private, a fronte della radiazione di un’autovettura di categoria M1, fino a Euro 2 con alimentazione a benzina e fino a euro 5 con alimentazione diesel, è possibile ricevere un contributo da 2 mila a 8 mila euro a seconda dei valori emissivi: 8 mila euro per vetture con emissioni di CO2 pari a zero, da e 6 mila a 4 mila, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 fino a 60 g/km, da 5 mila a 3 mila euro , a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 60 g/km fino a 95 g/km e, in ultimo da 4 mila a 2 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 95 g/km fino a 130 g/km.

Per quanto riguarda i veicoli destinati alle imprese, i contributi variano da 2 mila a 20 mila euro a seconda della categoria emissiva del veicolo. Per i veicoli 'pesanti' Euro VI, anche con criteri incentivanti rispetto all'utilizzo di combustibili alternativi, mentre per i veicoli ‘leggeri’ Euro 6 il contributo è basato sulle emissioni di CO2 (ciclo NEDC) e sulle emissioni di NOX (RDE) PM10.

 

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30 set 2019

Il presidente degli industriali lombardi Marco Bonometti lo ha ripetuto in più di un’occasione: la sostenibilità è oggi la via maestra per lo sviluppo del territorio.

Una convinzione che ha portato Confindustria Lombardia, ad esempio, a partecipare all’Osservatorio Economia Circolare istituito dall’assessorato regionale all’Ambiente. E ora, il 18 settembre, a essere tra le prime 54 associazioni a sottoscrivere il Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia.

A firmarlo Matteo Dell’Acqua, da settembre 2018 alla guida dei Giovani Imprenditori lombardi, che in questo video racconta le ragioni dell’adesione:

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27 set 2019

“I territori si incontrano alla ‘Climate Week’ di New York: la lotta al cambiamento climatico può partire dal basso, dai territori, spesso modelli di sviluppo improntati sull’economia circolare e sostenibile”.

Così l’assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, che alla ‘Climate Week’ ha portato l’esempio degli impegni assunti da Regione Lombardia nell’ambito di un incontro in cui si è discusso delle azioni Stati, Regioni, Città e imprese possono compiere per contrastare il cambiamento climatico, portando l'esempio degli impegni assunti da Regione Lombardia.

Efficientamento energetico degli edifici

“Una delle azioni principali per contrastare il cambiamento climatico è il lavoro sull’efficientamento energetico degli edifici - ha ricordato Cattaneo -. L’energia più economica e pulita è infatti quella che non si consuma e il nostro obiettivo è ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 e dell’80% entro il 2050 sui valori del 2005, e ridurre il consumo dell’energia totale del 10% entro il 2020. Il 42% del consumo totale di energia in Lombardia avviene dagli edifici”.

L’anticipo sugli standard europei

 “In Lombardia - ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente - abbiamo applicato gli standard europei con 5 anni di anticipo: infatti dal 2016 le nuove costruzioni devono essere autosufficienti (nZeb) dal punto di vista energetico. Inoltre, il contributo della nostra regione allo sviluppo delle fonti rinnovabili per il Paese è significativo e ha già raggiunto e superato gli obiettivi assegnati dallo Stato al 2020. Basti pensare che il 25% della produzione idroelettrica italiana si fa in Lombardia. La nostra Regione è caratterizzata da maggiori consumi di energia da fonti rinnovabili - ha proseguito l'assessore -, è al secondo posto per potenza fotovoltaica installata e si caratterizza per l’alta penetrazione delle installazioni su edificio. Gli impianti fotovoltaici collocati su edifici con potenza inferiore ai 20 kW, costituiscono quasi il 90% del parco fotovoltaico regionale e rappresentano il 25% di potenza complessiva installata sul totale regionale”.

Gli investimenti sugli edifici

Cattaneo si è poi soffermato sul lavoro svolto per aumentare l’efficientamento energetico negli edifici pubblici: “Nei piccoli Comuni - ha ricordato - abbiamo potuto finanziare interventi di efficientamento energetico in 102 edifici pubblici (soprattutto uffici), con un investimento di 21 milioni di euro. Nelle grandi città invece sono stati finanziati 32 interventi soprattutto in scuole e impianti sportivi con un investimento pari a 43 milioni di euro, parte dei quali sono stati utilizzati per promuovere interventi di architettura sostenibile”.

Trasparenza con l’inventario delle emissioni

“Responsabilità e trasparenza sono le basi con cui possiamo costruire un rapporto di fiducia con i cittadini - ha chiosato Cattaneo - e coinvolgerli in azioni che guardano al cambiamento climatico. In Lombardia, in campo ambientale abbiamo costruito questo rapporto di fiducia rendendo disponibili tutti i dati che riguardano le emissioni climalteranti, sono disponibili infatti sia un inventario delle emissioni INEMAR, sia un catasto energetico.”.

L’Osservatorio economia circolare

 Durante il suo intervento Cattaneo ha anche ricordato che in Regione Lombardia “con l'Osservatorio Economia Circolare e Transizione Energetica abbiamo aperto un dialogo tra Istituzioni, imprese, parti sociali, Università, associazioni ambientali, un modo per dare attuazione concreta agli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. E grazie a questo dialogo aperto - ha concluso  - abbiamo potuto avviare siglare Protocolli di collaborazione sull’economia circolare anche direttamente con le imprese, prima fra tutte l’Eni”.

 

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27 set 2019

C’è anche l’impegno di oltre 1.400 comuni del territorio in calce al Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritto il 18 settembre - alla vigilia della Climate Week - a Palazzo Lombardia. Tra le prime 54 adesioni figura infatti quella dell’ANCI (l’associazione dei comuni italiani) della Lombardia, rappresentata dal presidente Virginio Brivio, sindaco di Lecco.

Un contributo prezioso, quello dell’ANCI, per il radicamento sul territorio dei temi legati a sostenibilità, economia circolare, transizione energetica, mobilità elettrica e condivisa.

Lo spiega in questo video proprio Brivio, riconoscendo la necessità e la disponibilità a un cambiamento nell’organizzazione stessa dei municipi:

Anche l’ANCI dunque come l’assessore regionale all’Ambiente Cattaneo caldeggia una mobilitazione ‘dal basso’, per politiche davvero efficaci nella costruzione di un diverso modello di sviluppo.