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21 gen 2020

arà ‘Sostenibilità Ambientale e Qualità della Vita’ il nuovo tema del Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 20 gennaio su proposta del vicepresidente Fabrizio Sala, di concerto con gli assessori Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile).

Il Premio, per cui è stato stanziato un milione di euro, si pone come obiettivo quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini favorendo una crescita produttiva in armonia con l’ambiente.

Sala: verso un modello di innovazione responsabile

Le ragioni della scelta sono state illustrate da Sala ricordando che “nel nostro Piano Strategico triennale è stata individuata la sostenibilità ambientale come uno degli ambiti principali che incidono sullo sviluppo della Lombardia”.

“In Lombardia – ha continuato – ci stiamo sempre più muovendo verso un modello di innovazione responsabile che tiene conto anche degli impatti sociali, oltre che economici e scientifici, delle scoperte”.

Le ricadute sul territorio

Il Premio, giunto alla sua quarta edizione, è stato istituito per riconoscere pubblicamente l’impegno e il talento di persone che tramite le proprie ricerche, scoperte e invenzioni abbiano apportato un significativo contributo nell’avanzamento della conoscenza scientifica e tecnologica a livello internazionale.

“Le candidature possono essere presentate da tutti gli scienziati compresi nella lista ‘Top Italian Scientists’ di ciascuna delle aree relative al tema del Premio, sono circa 3.800 – ha aggiunto il vicepresidente – . Il vincitore potrà essere uno scienziato proveniente da ogni parte del mondo, ma il 70% del Premio deve essere investito per implementare la sua scoperta in centri di ricerca lombardi”.

Gli ambiti di ricerca ammessi

Il riconoscimento sarà consegnato nel corso della Giornata della Ricerca di Regione Lombardia, dedicata alla memoria di Umberto Veronesi, che si svolgerà il 13 novembre al Teatro alla Scala di Milano. Tutta la procedura di assegnazione verrà gestita tramite Blockchain, per certificare la trasparenza dei vari passaggi, come già nell’edizione dello scorso anno (qui maggiori informazioni sul vincitore 2019 e una video sintesi dell’ultima Giornata della Ricerca).

Le tematiche specifiche della nuova edizione del Premio sono dunque: transizione energetica verso fonti rinnovabili; mobilità sostenibile; energia pulita e risorse rinnovabiliefficienza energetica; tecnologie pulite per lo sfruttamento di combustibili fossili; gestione sostenibile ed utilizzo efficiente delle risorse naturali; gestione eco-compatibile dei materiali durante il loro intero ciclo di vita; riduzione di emissioni di CO 2; sistemi innovativi per lo sfruttamento dell’energia solare; scoperta e sviluppo di nuovi materiali per produzione, immagazzinamento e distribuzione di energia pulita.

Terzi: impegno per la mobilità sostenibile

“Il premio internazionale - ha aggiunto Terzi – sarà l’occasione per valorizzare contributi in grado di generare impatti positivi sulla qualità della vita dei lombardi. La mobilità sostenibile è uno dei temi specifici previsti dall’iniziativa. Un tema ancor più cruciale in un territorio complesso e antropizzato come il nostro. La Regione investe: dal rinnovo della flotta dei mezzi pubblici al cofinanziamento di punti di ricarica per auto elettriche, fino all’impegno per la realizzazione o il completamento di percorsi ciclabili. I nuovi treni per esempio garantiscono una diminuzione del 30% dei consumi di energia elettrica e sono composti da materiali con alti tassi di riutilizzo (96%) e di biodegradabilità (95%)”.

Cattaneo: sostenibilità fa rima con sviluppo

Il tema scelto dalla Giunta viene definito dall’assessore Cattaneo “cruciale nelle politiche di scala globale e anche nelle politiche della nostra Regione e trova nell’innovazione il modo più corretto per affrontare le sfide. La sostenibilità – ha rimarcato – è il nuovo nome dello sviluppo. Attorno alla sostenibilità si gioca la più grande opportunità di sviluppo che abbiamo di fronte nei prossimi decenni e dobbiamo dotarci degli strumenti e delle scelte politiche che ci permettono di tenere il ritmo delle sfide che abbiamo di fronte. Sfide come quelle rappresentate da economia circolare, transizione energetica, mobilità sostenibile, smart city, smart village e smart Region. È un cambiamento trasversale, che si costruisce dal basso, coinvolgendo tutti, ogni singolo cittadino, ogni singola impresa: è questa la linea politica su cui si sta muovendo Regione Lombardia”. 

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17 gen 2020

Nuova adesione al Protocollo per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, lanciato lo scorso settembre. È quella del JRC di Ispra (VA), uno dei centri del servizio scientifico interno della Commissione Europea incaricato di supportare con consulenze indipendenti il processo decisionale dell’UE. Un impegno importante per una rinnovata azione comune di JRC e Regione, finalizzata a raggiungere i 17 Obiettivi Sostenibili dell’Agenda ONU 2030.

Ciascuno dei sottoscrittori, a partire da Regione Lombardia, è impegnato a realizzare azioni concrete di cui darà conto al Forum annuale per lo sviluppo sostenibile, in programma il prossimo giugno.

A sottoscrivere il Protocollo per il JRC di Ispra, la mattina del 17 gennaio 2020 alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, è stato Rien Stroosnijder, Capo Dipartimento Gestione.

Il ruolo dell’EMAS

L’occasione era quella del Tavolo annuale di confronto EMAS, il Sistema comunitario di ecogestione e audit (Eco-Management and Audit Scheme) a cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, che vogliano impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.

Il Tavolo di confronto EMAS è da anni un’occasione per condividere con le realtà locali l’operato e i progetti del JRC in materia ambientale sul sito di Ispra, e quindi di dimostrare l’impegno nel migliorare la propria performance ambientale, nonché di rafforzare il proprio ruolo di promotore dello sviluppo sostenibile.

La Lombardia come “locomotiva sostenibile”

“Siamo soddisfatti dell’adesione da parte del JRC al Protocollo per lo sviluppo sostenibile e della collaborazione attiva di questi anni. Regione Lombardia è impegnata nel 2020 a costruire la strategia regionale dello sviluppo sostenibile - ha ricordato l’assessore Cattaneo – che assume un significato particolare nei cinquant’anni dalla sua istituzione e nella prospettiva del Green Deal della Commissione Europea. Crediamo infatti in un lavoro comune e coordinato, che veda come attori tutti i soggetti che operano in Lombardia come il JRC e quindi la Commissione Europea, le imprese, le istituzioni, le associazioni, le università, le parti sociali, impegnati nel conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di promuoverne lo sviluppo.

Questo Protocollo – ha proseguito Cattaneo - che recepisce attivamente i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’ONU, promuove l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale e ambientale e l’impegno che Regione Lombardia si assume per diventare la locomotiva sostenibile d’Italia e d’Europa. È uno strumento che può catalizzare l'impegno di tutte le realtà che risiedono nella nostra Regione: è fondamentale infatti che si crei una grande alleanza tra ecologia ed economia, tra ambiente e imprese, tra ricerca e istituzioni”.

Rien Stroosnijder ha parlato di “orgoglio” per “l’eccellente collaborazione con Regione Lombardia, che ora sfocia nella stipula del Protocollo Lombardo per lo Sviluppo Sostenibile. Questo momento storico è caratterizzato da una nuova Commissione europea, guidata dalla Presidente von der Leyen, il cui primo punto in programma è la realizzazione del Green Deal e l’impegno dell’Unione europea a essere un punto di riferimento per tutto il mondo in tema di rispetto ambientale. Quest’approccio di condivisione è precisamente quanto JRC Ispra sta facendo attraverso il Tavolo di confronto EMAS: il Sito vuole essere un esempio e un punto di riferimento per lo sviluppo delle tematiche ambientali del territorio. La collaborazione pluriennale con Regione Lombardia, che si rafforza con la firma del Protocollo Lombardo per lo Sviluppo Sostenibile, fa parte di questa strategia e si inserisce all’interno della programmazione a medio e lungo termine degli obiettivi strategici di JRC”.

Gli obiettivi del Sito al 2030

Il Capo Dipartimento Gestione ha quindi presentato i progressi del piano di sviluppo del sito del JRC Ispra al 2030, incentrato su quattro punti focali (uso di tecnologie avanzate per la gestione del sito, sviluppo sostenibile, maggiore apertura del sito al pubblico). In particolare il sito del JRC Ispra ha stabilito numerosi obiettivi entro il 2030, aumentando drasticamente l’utilizzo di energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici, pompe di calore geotermiche) e in particolare facendo da precursore rispetto allo stesso Green Deal, che fissa tra l’altro la decarbonizzazione del sistema energetico entro il 2050 e l’incentivazione dell’economia circolare con riduzione delle emissioni di gas effetto serra del 50% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990).

Per implementare questo programma, il JRC Ispra sta continuando a investire sempre maggiori risorse in progetti ad alta valenza ambientale, beneficiando del know how innovativo e tecnologico dei propri ricercatori. I più recenti sviluppi sono la realizzazione non solo del nuovo centro conferenze, che potrà accogliere fino a 500 persone.

Ma anche di un centro visitatori all’ingresso del sito, con una superficie prevista di 1.100 metri quadrati, aperto al pubblico sette giorni la settimana per far meglio conoscere le attività della Commissione europea. Quest’ultima struttura sarà realizzata entro i primi sei mesi del 2021. Inoltre, è in corso di progettazione un nuovo impianto di trigenerazione all’avanguardia per una produzione dell’energia efficiente e sostenibile.

L’importanza del Tavolo di confronto EMAS come strumento di comunicazione e creazione di sinergie e collaborazioni fruttuose con il territorio e le parti interessate è stato confermato anche dall’intervento dell’Ingegner Salvatore Curcuruto, Responsabile Servizio Certificazioni Ambientali I.S.P.R.A. (in rappresentanza anche del Comitato Ecolabel ed Ecoaudit, organismo competente italiano per il rilascio della registrazione EMAS) sull’opportunità di utilizzare EMAS per favorire l’applicazione dell’economia circolare.

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4 dic 2019

PoliS-Lombardia ha realizzato l’edizione 2019 del Rapporto Lombardia, un lavoro di studio e analisi rivolto ai policy maker regionali in primis e, più in generale, ai decisori dei settori politici, economici e sociali della Lombardia.
Il testo verrà presentato e reso disponibile in occasione dell’incontro “Competitivi per vocazione, sostenibili per scelta” che si terrà il 9 dicembre 2019 a Milano.
Una peculiarità di questa terza edizione si esprime nell’analizzare i fenomeni presi in considerazione attraverso la costruzione di indicatori più qualitativamente adatti a declinare i 17 Goal dell'Agenda Onu 2030 anche alla scala sub regionale.

In questo modo ci si propone di fornire uno strumento utile per la programmazione regionale della Lombardia, che consenta anche di comprendere interventi specifici per quei territori che mostrassero particolari caratteristiche o criticità.
La lettura del Rapporto Lombardia 2019 consente di capire meglio la realtà lombarda, sia in generale sia con riferimento ai singoli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030, e di evidenziare il posizionamento italiano e lombardo rispetto ai Paesi OCSE.

 

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21 nov 2019

In Lombardia la tassa rifiuti è mediamente più bassa che nel resto del Paese. Lo confermano le rilevazioni di Cittadinanzattiva.

“Il dato della Lombardia – commenta l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo – dimostra come la presenza di un sistema industriale di gestione dei rifiuti che funziona premetta di avere una tassa sui rifiuti più bassa. Mentre il Sud paga il prezzo della scelta politica di non costruire gli impianti necessari per il trattamento dei rifiuti, riversando questi costi sui cittadini.

Da noi la spesa media a famiglia è pari a 241 euro rispetto ai 300 di media nazionale e ai 351 euro del Sud Italia. Per raggiungere questo risultato, in Lombardia, possiamo fare affidamento su un sistema industriale fatto da soggetti pubblici, da privati e da cittadini, dotati di un grande spirito civile. Permettono infatti di attestare in media la raccolta differenziata per i rifiuti solidi urbani al 70, 8% (dato ARPA anno 2018) con punte particolarmente positive in alcune province come Mantova, Varese, Cremona, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza seguite da Pavia e Sondrio”.

Recuperato il 61,7% dei rifiuti. I numeri degli impianti

“I rifiuti raccolti in Lombardia – continua Cattaneo – sono avviati per il 61,7% a recupero di materia, per il 25,4% al recupero di energia diretto (nei termovalorizzatori) e la parte residuale, pari allo 0,58% è smaltito in discarica. In Lombardia sono presenti 13 termovalorizzatori su 39 attivi in Italia.

Per la parte organica, 78 impianti di compostaggio e 42 impianti di digestione anaerobica, numeri che ci mettono al vertice a livello europeo. Inoltre, abbiamo più di 3 mila impianti autorizzati che trattano rifiuti. In questi anni abbiamo posto le basi per un’economia circolare, per costruire un sistema in cui la materia possa essere recuperata e riutilizzata nella misura massima possibile e che consenta ai cittadini della nostra regione di avere tasse sui rifiuti tra le più convenienti”.

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19 nov 2019

Ammonta a oltre due milioni di euro lo stanziamento deliberato dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo di concerto con l’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli, per incentivare le piccole e medie imprese a realizzare le diagnosi energetiche. Contestualmente alla delibera è stata anche approvata la convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per il cofinanziamento della relativa misura di sostegno.

La convenzione con il MISE

La misura concede finanziamenti alle PMI per realizzare la diagnosi energetica o l’adesione al sistema di gestione ISO 50001 della propria sede produttiva, mediante l’utilizzo di un cofinanziamento ministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente.

Per dare seguito alla relativa misura di incentivazione, sarà stipulata una convenzione con il MISE, con cui saranno definite tutte le modalità in base alle quali saranno concessi i finanziamenti alle PMI e sarà erogata a Regione Lombardia la quota di cofinanziamento statale.

La spesa prevista ammonta a 2.238.750 euro, di cui 1.567.125 euro finanziati dallo Stato e 671.625 euro finanziati da Regione Lombardia, da ripartire al 50% sul bilancio 2020 e 50% sul bilancio 2021.

Cattaneo: nuove sfide guardando all’Ambiente

“Regione Lombardia, con l’approvazione di questa delibera, guarda all’ambiente: l’energia più pulita e meno costosa è l’energia che non si consuma – ha commentato l’assessore Cattaneo -. Nel breve periodo, la politica più efficace per il contrasto ai cambiamenti climatici e per la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti è l’efficientamento energetico”.

“Si aprono davanti a noi nuove sfide rispetto all’efficienza energetica per evitare sprechi e dispersioni – ha proseguito Cattaneo –, fattore che riguarda tutti i settori economici, a partire da chi produce energia a chi produce beni e servizi. Ecco come un beneficio per il clima diventa anche un’opportunità di sviluppo e di ammodernamento per il nostro territorio”.

“Con questo provvedimento confermiamo la nostra attenzione al mondo produttivo - ha sottolineato poi Mattinzoli -, a chi investe e crea lavoro, nel rispetto dell’ambiente con una vision orientata alle future generazioni”.

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18 nov 2019

Non solo nuove sottoscrizioni: il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile promosso da Regione Lombardia si arricchisce di una Community dedicata proprio su Open Innovation, uno spazio che possa accogliere i primi 55 sottoscrittori che hanno firmato il testo, presentato all’evento di lancio del 18 settembre. Ma anche, in prospettiva, quelli che aderiranno nei prossimi mesi.

Il nuovo strumento - uno spazio virtuale in grado di garantire confronto e aggiornamento costanti sul tema - è stato lanciato venerdì 15 novembre, al Tavolo operativo tra gli aderenti al Protocollo convocato dalla Presidenza e dalla DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia.

L’incontro è stato l’occasione per fissare le prossime tappe dell’iniziativa. Il Protocollo prevede infatti che entro tre mesi dalla firma i sottoscrittori condividano con Regione le iniziative concrete prese all’insegna della Sostenibilità (il testo del Protocollo è disponibile in fondo alla pagina dedicata), che porterà avanti nei prossimi mesi con risorse proprie.

I contenuti in Community

La Community potrà allora ospitare gli aggiornamenti di ciascun sottoscrittore (almeno annuali) sul proprio programma di impegni, e presto anche un Format per la descrizione delle azioni all’interno di tale programma. In questo modo si avrà un monitoraggio condiviso dello stato di avanzamento dell’attuazione degli impegni e dei loro risultati effettivi, in vista della contributo alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile che Regione dovrà definire entro il 2020.

Allo stesso tempo, la Community 
è pensata per accogliere e dare evidenza alle buone prassi del territorio sul tema sostenibilità: da quelle già attive a quelle a cui via via i sottoscrittori daranno vita, su impulso del Protocollo. Questo permetterà la costruzione di una sorta di catalogo di best practice. Catalogo utile anche per sviluppare azioni di diffusione e promozione sul territorio di una cultura e di un nuovo modello di sviluppo, in cui l’innovazione è al servizio della sostenibilità intesa nelle sue tre declinazioni: economica, sociale e ambientale.

Obiettivo di Regione è insomma far sì che gli sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 si traducano per la Lombardia in un’azione di sistema, capace di avere il suo peso all’interno della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

 

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14 nov 2019

Nuova adesione al Protocollo di Regione Lombardia per lo Sviluppo Sostenibile, dopo le 54 sottoscrizioni iniziali: è quella del Cluster Lombardo della Chimica Verde – LGCA, che lo ha firmato in occasione dell’iniziativa ‘International Bioeconomy Dialogues Across the Alpine Space – Hig-Level conference on Bio-Based Paradigm to sustainable Development’, promossa dallo stesso Cluster il 4 e 5 novembre scorsi a Palazzo Lombardia, nell’ambito delle iniziative legate alla presidenza di Regione Lombardia della Macroregione Alpina Eusalp.

Come ricordato all’evento dall’assessore ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, il Protocollo è lo strumento “che ci si è dati per governare insieme a tutti gli attori che animano la società lombarda: le categorie economiche, i sindacati le associazioni ambientaliste, un percorso di sviluppo che riguarda la sostenibilità e in questo ambito il tema della chimica verde è un capitolo forte”.

Biochimica tema centrale

“Il tema della chimica verde e della biochimica è un tema certamente centrale – ha ribadito poi Cattaneo – perché in questo settore si pone la necessità di mettere a fuoco come la materia può essere riutilizzata; o meglio quante volte può essere utilizzata e quando, invece, non può essere più usata e questo è uno dei problemi della cosiddetta bioeconomia circolare”. Un settore, quest’ultimo, che “è importante collocare all’interno di EUSALP, perché le aree della regione alpina sono quelle più direttamente interessate da questi fenomeni”.

Gli ambiti dell’accordo

Il Protocollo è incentrato sulla transazione verso l’economia circolare quale modello di sviluppo per i sistemi produttivi e per la gestione dei flussi di materia; sul contenimento del consumo di suolo e alla promozione della rigenerazione territoriale e urbana, anche attraverso lo sviluppo di bioraffinerie nelle aree dismesse; nonché sul rafforzamento del livello competitivo del mondo produttivo e dei servizi e la promozione nelle aree rurali dell’occupazione, della crescita e dell’inclusione sociale e dello sviluppo locale, anche attraverso la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile.

I numeri della Bioeconomia in Lombardia

Da un’elaborazione Innovhub-SSI e Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, su dati registro imprese 2019, 2018, 2014, emerge che sono 4 mila le imprese lombarde attive nei settori della bioeconomia, con 40 mila addetti. In particolare, più di 3 mila imprese sono specializzate nel biomedicale su 18 mila in Italia.

Forte la concentrazione nella ricerca di biotecnologia con 162 imprese (su 768 nel Paese) e nella bioeconomia legata ai farmaceutici (248 imprese su 630). È raddoppiato il settore della ricerca in biotecnologie, in Italia da 346 a 768 imprese in cinque anni e da 830 a 2170 addetti. E in Lombardia da 66 a 162 imprese e da 275 a 501 addetti.

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4 nov 2019

Non più solo dighe galleggianti per arginare e raccogliere tonnellate di plastica nei mari: si sposta ora nei fiumi la battaglia all’inquinamento delle acque di The Ocean Cleanup, la fondazione olandese nata nel 2013 per iniziativa del giovane inventore e imprenditore Boyan Slat.

La nuova campagna è stata lanciata il 26 ottobre, svelando in diretta al mondo quello che sarà lo strumento di questa battaglia ovvero Interceptor: un macchinario galleggiante, attivo 24 ore su 24 grazie all’alimentazione a energia solare e a batterie agli ioni di litio integrate.

Il principio e il funzionamento

Il punto di partenza di Ocean Cleanup è del resto proprio lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche più innovative ed efficaci per raggiungere lo scopo dichiarato: ripulire mari e oceani dall’invasione dei rifiuti plastici e delle microplastiche. Dopo aver ‘scandagliato’ gli oceani per raccogliere i materiali già oggi dispersi, la Fondazione ha deciso di aggredire il problema alla radice andando a fermare la plastica nei mille fiumi più inquinati del mondo, entro il 2025.

Del resto, è attraverso i corsi d’acqua dolce che si riversa negli oceani circa l’80% della plastica. Ecco allora l’idea di questo macchinario, simile a una larga chiatta, che come già fa il dispositivo messo a punto dalla Fondazione per la pulizia degli oceani verrà ancorato al fondale e sfrutterà le correnti naturali delle acque per catturare la plastica: intercettati da una barriera galleggiante, i detriti verranno incanalati verso l’interno da un nastro trasportatore.

Si tratta di un sistema di raccolta‘passivo’, come appunto quello lanciato da Slat circa sette anni fa per intaccare le grandi isole galleggianti di detriti plastici che si formano spontaneamente a causa delle correnti. Il congegno messo a punto da Ocean Cleanup interviene prima che queste ‘isole’ si deteriorino trasformandosi in microplastiche ovvero in cibo per pesci e uccelli.

Un grande tubo galleggiante a forma di ‘U’  raduna la plastica, permettendone una più facile raccolta e il riciclo, trattenuto da un’ancora fissata a 600 metri di profondità (un elemento aggiunto dopo i primi test non soddisfacenti). Il sistema, semplice ma efficace, ha permesso la raccolta di 5 tonnellate di rifiuti plastici al mese ed è valso a Slat il riconoscimento dell’ONU come Champion of the Earth.

La capacità di raccolta di Interceptor dovrebbe essere ancora maggiore, dalle 50 fino a un massimo di 100 tonnellate di rifiuti al giorno. Con questi numeri, Ocean Cleanup punta a impedire l’ingresso negli oceani, nell’arco dei prossimi cinque anni, dell’80% della plastica attualmente presente.

La sfida rimane comunque immane: ogni anno, sono circa 8 milioni le tonnellate di plastica che invadono le acque oceaniche compromettendo gli ecosistemi, la fauna e dunque la catena alimentare, e di conseguenza la nostra salute e la nostra economia.

 

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4 nov 2019

Come indirizzare le azioni della politica in diversi settori - dalla mobilità all’energia - per promuovere un modello di sviluppo sostenibile? A dirlo possono essere i cittadini, che Regione Lombardia ‘chiama’ per costruire con loro azioni e programmi improntati alla sostenibilità.

C’è ancora una settimana di tempo: fino all’11 novembre, tutti possono far sentire la propria voce compilando il Questionario della consultazione pubblica: bastano 15 minuti.

Scopri qui il questionario della consultazione pubblica.

Imprese, associazioni, enti pubblici, enti di ricerca e incubatori, singoli cittadini: chiunque sia interessato a temi come economia circolare, bioeconomia, mobilità sostenibile e transizione energetica potrà indicare quali sono le proprie priorità e quali gli ambiti di intervento da cui partire.

Ancora una volta, dunque, Open Innovation diventa strumento di partecipazione, per il coinvolgimento di tutti gli stakeholders.

I risultati della consultazione contribuiranno alla definizione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, che deve essere approvata entro il 2020 e che confluirà nella Strategia nazionale sul tema.

Il contesto di riferimento è quello dato dagli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, su cui verranno costruite le Strategie regionali e quella nazionale e che ha ispirato anche il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, sottoscritto dalle prime 54 associazioni lo scorso 18 settembre.

I risultati della consultazione pubblica saranno disponibili in un secondo momento sempre su questa piattaforma.

 

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29 ott 2019

Uno sportello ‘Energia e Clima ‘all’interno di Regione Lombardia, che mette a disposizione delle Amministrazioni locali l‘expertise’ dei tecnici di Regione Lombardia e di ENEA.

Questo uno dei frutti dell’accordo Regione-ENEA in materia di Ambiente ed Energia da poco sottoscritto, a Palazzo Lombardia, dall’assessore regionale ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo e dal presidente dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile) Federico Testa.Un sostegno ai piccoli Comuni

“La sigla del Protocollo tra Regione Lombardia ed ENEA, che si occupa dello sviluppo sostenibile dal punto di vista scientifico e ha competenze straordinarie – ha detto Cattaneo – si concretizza come primo atto nell’apertura, insieme ai tecnici di ENEA, di un ufficio presso Regione Lombardia. Uno sportello a disposizione di tutte le Amministrazioni locali, perché vogliamo che anche i Comuni che non hanno le competenze al proprio interno possano utilizzare quelle di Regione e di ENEA per fare gli interventi più giusti, in particolare per l’efficientamento energetico degli edifici esistenti”.

Efficientamento energetico

“Abbiamo visto che la misura più efficace nell’immediato – ha proseguito l’assessore – per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni clima alteranti e le emissioni inquinanti è migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici, cioè fare in modo che consumino meno. Questa è una politica che fa vincere tutti: ci guadagna l’ambiente, perché ci sono meno emissioni, ci guadagna la bolletta energetica nazionale, perché compriamo meno gas e petrolio dall’estero, e ci guadagnano le tasche dei cittadini, perché possono arrivare a risparmiare fino al 70% dei costi energetici sulla loro bolletta quotidiana”.

Questo sarà comunque solo uno dei tanti risultati concreti di questo accordo, ha assicurato Cattaneo: “Con l’ENEA lavoreremo insieme sui fanghi da depurazione, sul tema del piano di Energia e Clima regionale e sul piano dell’economia circolare”.

Scopri il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile

Su questo ultimo punto, in particolare, ENEA aveva già aderito lo scorso 18 settembre al Protocollo per lo sviluppo sostenibile (scopri di più).

Guarda l’intervista a Claudia Brunori, responsabile della Divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli del Dipartimento Sostenibilità di ENEA.

 

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28 ott 2019

“Un grande risultato per un bel gioco di squadra. Così il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha commentato i numeri della Settimana per l’Energia 2019: alla sua XI edizione con il titolo Mettiamo energia in circolo: le sfide dell’economia circolare”, l’iniziativa promossa dall’associazione con il patrocinio di Regione Lombardia, il coordinamento scientifico del Politecnico di Milano – Energy & Strategy, la partnership di CEnPI ha messo in fila 26 incontri con 92 relatori e oltre 4200 presenze.

Non a caso, la Settimana è stata inserita tra le iniziative della Presidenza Italiana di EUSALP e in apertura dell’evento conclusivo, nel pomeriggio di venerdì 25, il Direttore Generale dell’Assessorato Clima e Ambiente di  Regione Lombardia e delegato per EUSALP, Mario Nova, ha assicurato che “l’Assemblea Generale della strategia EUSALP in programma a novembre sarà l’occasione per valorizzare anche le esperienze fatte anche nel corso di questa settimana”.

Ma c’è un altro numero che Massetti tiene a sottolineare: secondo la survey che l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia ha condotto tra 1.764 imprese associate sul tema “Gestione dei rifiuti e vocazione al riciclo d’impresa”, “il 28,2% delle MPI già adotta soluzioni circolari, con una quota di imprese (il 25,3%) che ha accresciuto il grado di durevolezza, riparabilità o riciclabilità dei propri prodotti nell’ultimo quinquennio”.

Altrettanto significative molte alcune delle cifre del Rapporto 2019 dell’Osservatorio, intitolato “Green Value: la declinazione sostenibile del valore artigiano”, presentato il 15 ottobre prima del confronto tra rappresentanti delle istituzioni e imprese dell’area EUSALP sul tema dell’economia circolare.

Il valore dell’economia ambientale

Eccole: “L’economia ambientale nella nostra regione vale 1,8 punti del PIL – hanno spiegato Enrico Quintavalle e Licia Redolfi, Direttore Scientifico e Ricercatore dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia – di questo ammontare 4,7 miliardi di euro vengono impiegati per la gestione delle risorse naturali e 2,3 miliardi per processi di economia circolare. La green economy rappresenta quindi anche un’importante opportunità sul fronte dell’occupazione e tenderà a esserlo sempre più nel futuro prossimo”.

“Parliamo di green value ai tempi della crescita zero – ha premesso Quintavalle – dobbiamo quindi considerare sostenibilità ed economia circolare come mezzi per costruire valore. Dobbiamo, anche, tenere in conto gli effetti sulla competitività delle aziende di una tassazione ambientale che in Italia è particolarmente alta, doppia ad esempio di quella polacca: per fare un esempio concreto, la tassazione delle emissioni da trasporto su strada costa il doppio a un autotrasportatore italiano rispetto ad un suo concorrente polacco”.

La Lombardia nel contesto nazionale

Licia Redolfi ha poi presentato il nuovo Indice Green Economy di Confartigianato Lombardia, creato per misurare – attraverso 40 indicatori in 7 diversi ambiti – le performance green di un territorio, individuando gli aspetti virtuosi e quei punti deboli sui quali sarà necessario lavorare nei prossimi anni. La Lombardia dunque si posiziona “terza nella classifica nazionale, dopo Trentino Alto e Valle d'Aosta. Il territorio lombardo risulta virtuoso nell’ambito imprese, dove si posiziona seconda nella classifica regionale, e negli ambiti di mobilità e rifiuti, dove si posiziona terza; va bene anche la gestione dell’acqua mentre per l’energia è ancora bassa la capacità di sfruttare le fonti rinnovabili, così come c’è ancora molto da fare sul fronte dell’efficientamento. Semaforo rosso per la qualità dell’aria, a causa delle elevate emissioni in atmosfera di gas serra, e il consumo di materia e suolo”.

L’esperienza concreta e green delle imprese artigiane

Spazio anche alle esperienze concrete di sostenibilità all’interno delle MPI. E non da oggi. La milanese Daniela Bravi, fondatrice di Garbage Lab, ha spiegato come è nata la sua idea di riuso, “dalla spazzatura agli oggetti di design, ovvero da maxi affissioni pubblicitarie in PVC alla creazione di borse, dando nuova vita a un materiale che è inquinante in fase di produzione e impossibile da riciclare, e che viene utilizzato solo per un breve periodo nella sua prima funzione”.

Irene Ferrari, seconda generazione dell’Officina Meccanica Effe Ci Srl con sede nella provincia bergamasca, ha raccontato come sia possibile conciliare obiettivi economici con un miglioramento delle condizioni dei lavoratori: “Abbiamo creato un separatore olio-acqua per le macchine utensili che permette di risparmiare, riutilizzando i fluidi attraverso la re-immissione nel ciclo produttivo dopo la loro depurazione, e insieme di rendere più salubre l’ambiente di lavoro, sanificando l’aria e riducendo le cariche batteriche che causano cattivi odori ed esalazioni. Da una nostra esigenza è nato un prodotto, che poi abbiamo iniziato a vendere anche ad altre aziende”.

Infine il comasco Massimo Gervasini di Emmefurs, pellicciaio da 35 anni nell’azienda di famiglia fondata 70 anni fa: “Anche nel nostro caso abbiamo unito risparmio e sostenibilità. Dall’idea di rimettere a modello le pellicce usate è nata quella di creare nuovi capi da materie prime esistenti, fino a fondare un marchio, SlowFur, che commercializza solo pellicce rigenerate, ovvero rigorosamente create a partire da pellicce usate”.

A chiudere i lavori un messaggio inviato dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “Le trasformazioni nascono dai piccoli contributi quotidiani delle persone. Anche la transizione verso l’economia circolare passa da qui: dall’impegno di ciascuno di noi, come cittadini e come imprenditori”.

 

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23 ott 2019

Il 4 ottobre 2019 è stato presentato alla Camera dei deputati il rapporto ASviS 2018, che potete trovare IN ALLEGATO.

Nel rapporto annuale redatto da ASviS si analizza il percorso dell’Italia, e dei suoi territori, nell’attuazione dell’Agenda 2030. ASviS, inoltre, avanza proposte per migliorare le performance economiche, sociali e ambientali del Paese e per ridurre le disuguaglianze che lo attraversano.

Qui un estratto: “Per il terzo anno, l’ASviS mostra, sulla base di solidi dati statistici, la distanza dell’Italia rispetto ai 17 ambiziosi Obiettivi di sviluppo sostenibile e ai 169 Target che li rendono estremamente concreti per la vita della popolazione, ma anche i passi compiuti negli ultimi dodici mesi in termini di interventi legislativi e amministrativi.

Il Rapporto illustra anche la straordinaria crescita, nella società italiana, dell’attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, come testimoniato dal crescente numero di aderenti all’ASviS (attualmente 225, ovvero 50 in più rispetto a un anno fa), di eventi e iniziative organizzate sul territorio nazionale, del crescente numero di corsi universitari e di approfondimenti didattici nelle scuole, del successo del secondo Festival italiano dello sviluppo sostenibile”.

 

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21 ott 2019

Si è aperta lunedì 21 ottobre in Regione Lombardia con un’iniziativa dedicata alle scolaresche - la proiezione del film “Oceano di plastica” all’Auditorium Testori - la “Settimana per l’energia” di Confartigianato Lombardia. Sei i giorni di eventi, fino al 26 ottobre.

Il focus di questa edizione, “Mettiamo energie in circolo”, è sulle “sfide dell’economia circolare”: tema attualissimo, che gli artigiani lombardi possono rivendicare di non avere scoperto oggi sull’onda di una rinnovata sensibilità, tanto che - come viene ricordato in apertura - già quattro anni fa la manifestazione aveva pensato di invitare l’allora sconosciuta Greta Thunberg, oggi leader del movimento contro i cambiamenti climatici.

La Settimana è infatti ormai all’XI° anno di vita. Appuntamento radicato e diffuso sul territorio, con 26 eventi di cui quattro di sensibilizzazione dedicati alle scuole, sei convegni e altre iniziative che coinvolgono professionisti, imprese e associazioni su impatto e prospettive dell’economia circolare in vari settori, dal tessile all’edilizia all’alimentare.

Sugli obiettivi dell’iniziativa è netto Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia: “Su questi temi il clima è cambiato, ma si rischia di pensare che sia sufficiente la nuova sensibilità maturata da imprese e cittadini. Non è così e noi non abbasseremo la guardia”.

I numeri dell’economia circolare in Italia

Confartigianato Lombardia conferma dunque la propria attenzione a una nuova forma di sviluppo. Anche a partire dai numeri fotografati dal proprio Osservatorio sulle MPI.

Eccoli: l’economia circolare in Italia realizza un fatturato di 55,8 miliardi di euro e un valore aggiunto di 18 miliardi, pari all’1,1% del PIL; le attività di riciclo, riuso e riparazione sviluppano 2,2 miliardi di euro di investimenti e un’occupazione di oltre mezzo milione di addetti, ha spiegato il direttore scientifico Enrico Quintavalle.

Su questo fronte l’Italia vanta un primato, quello degli occupati nell’economia circolare, pari al 2,1% degli occupati di tutti i settori e superiore all’1,7% della media UE. Da notare, sottolinea Quintavalle - che il 75,5% degli occupati dell’economia circolare – pari a 385 mila addetti – si concentra nelle micro e piccole imprese, e circa uno su due lavora in un’impresa artigiana”.

Gli artigiani sono dunque in prima fila quando si parla di economia circolare. Molte delle aziende artigiane interpellate dall’associazione confermano ad esempio di utilizzare materie prime seconde.

Cattaneo: artigiani possono fare molto

E ancora, gli artigiani “possono fare molto per incrementare efficienza e risparmio energetico, sia sul fronte dell’edilizia sia su quello dell’impiantistica - ha ricordato l’assessore ad Ambiente e Clima di Regione, Raffaele Cattaneo -, a partire del fatto che “gli impianti civili di riscaldamento risultano la prima fonte di emissioni” sul territorio, e che sono soprattutto gli artigiani a installare e manutenere gli impianti. “Ecco che un beneficio per il clima diventa anche un’opportunità di lavoro per le imprese del settore - ha concluso Cattaneo - e di risparmio per le persone. È questa la direzione da intraprendere”.

Una direzione, quella dell’economia circolare, che tra l’altro favorisce una serie di simbiosi industriali “a forte base locale”.

Gli appuntamenti

Il battesimo della “Settimana” si è tenuto appunto a Milano, nella sede di Regione che patrocina l’iniziativa e che il 25 pomeriggio ospiterà anche l’evento conclusivo dedicato alle best practice di economia circolare nell’ambito di Eusalp, l’iniziativa della Macroregione Alpina.

La giornata del 22 si articolerà in particolare su Bergamo, dove si terrà tra l’altro la Terza Conferenza Energetica EUSALP (“Come promuovere gli investimenti per l’efficienza energetica nella Macroregione Alpina”).

In allegato il programma dell’iniziativa.

 

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18 ott 2019

Boom di richieste di contributi dopo solo 24 ore dall’apertura del bando ‘Rinnova Autovetture’ di Regione Lombardia. Sono infatti oltre tre i milioni di euro di contributi per il cambio auto, richiesti con più di 400 domande. “Ancora una volta Regione Lombardia interviene a supporto dei cittadini - sottolinea allora l’assessore regionale ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo -, con un’azione che dimostra di essere capita e apprezzata e che incentiva una mobilità sempre più green. L’incentivo, questa volta rivolto ai cittadini privati – prosegue Cattaneo -, sta ottenendo un risultato positivo che contribuirà a svecchiare il parco auto e togliere dalla circolazione i veicoli più inquinanti”.

Come funziona

Il bando per richiedere i contributi per il cambio dell’auto è aperto dal 15 ottobre 2019 e lo rimarrà fino al 30 settembre 2020.  ‘Rinnova Autovetture’, rivolto ai privati, vuole incentivare la sostituzione di autovetture inquinanti circolanti in Lombardia con veicoli a basse emissioni destinati al trasporto di persone.

I contribuiti sono modulati in base alle categorie emissive e non alle tecnologie motoristiche. A fronte della rottamazione di un’autovettura di categoria M1, fino a Euro 2 con alimentazione a benzina e fino a euro 5 con alimentazione diesel, è possibile ricevere un contributo da 2 mia a 8 mila euro a seconda dei valori emissivi: 8 mila euro per vetture con emissioni di CO2 pari a zero; da e 6 mila a 4 mila euro a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 fino a 60 g/km; da 5 mila a 3 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 60 g/km fino a 95 g/km; in ultimo da 4 mila a 2 mila euro, a seconda delle emissioni di NOx, per vetture con emissioni di CO2 maggiori di 95 g/km fino a 130 g/km.

 

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16 ott 2019

Anche Confcooperative Lombardia entra nell’ ‘avventura’ collettiva del Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile, promosso da Regione Lombardia per coordinare tutti gli attori già attivi sul territorio su tematiche ambientali, di economia circolare e di transizione energetica, nonché quelli più capaci di raggiungere in modo capillare altri soggetti interessati.

Un’azione, quella di coordinamento, in cui sta uno dei punti di forza del documento sottoscritto dalle prime 54 associazioni. Lo ha sottolineato ad esempio Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia e della Fondazione Triulza, alla firma del testo che impegna gli aderenti a prendere iniziative sui temi della sostenibilità:

Confcooperative è tra i 68 promotori della Fondazione Triulza, rete di associazioni da vari ambiti del Terzo Settore.

La Fondazione ha promosso il progetto Cascina Triulza Padiglione della Società Civile a Expo Milano 2015, dove dopo la fine dell’esposizione universale ha continuato le sue attività come Lab Hub per l’Innovazione Sociale e lo Sviluppo Sostenibile.

Il Lab Hub vuole mettere al centro dello sviluppo dell’area ribattezzata come MIND (Milano Innovation District) l’impatto sociale e ambientale.

 

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16 ott 2019

Anche Confcooperative Lombardia entra nell’‘avventura’ collettiva del Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile, promosso da Regione Lombardia per coordinare tutti gli attori già attivi sul territorio su tematiche ambientali, di economia circolare e di transizione energetica, nonché quelli più capaci di raggiungere in modo capillare altri soggetti interessati.

Un’azione, quella di coordinamento, in cui sta uno dei punti di forza del documento sottoscritto dalle prime 54 associazioni. Lo ha sottolineato ad esempio Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia e della Fondazione Triulza, alla firma del testo che impegna gli aderenti a prendere iniziative sui temi della sostenibilità:

Confcooperative è tra i 68 promotori della Fondazione Triulza, rete di associazioni da vari ambiti del Terzo Settore.

La Fondazione ha promosso il progetto Cascina Triulza Padiglione della Società Civile a Expo Milano 2015, dove dopo la fine dell’esposizione universale ha continuato le sue attività come Lab Hub per l’Innovazione Sociale e lo Sviluppo Sostenibile.

Il Lab Hub vuole mettere al centro dello sviluppo dell’area ribattezzata come MIND (Milano Innovation District) l’impatto sociale e ambientale.

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15 ott 2019

Ha promesso azioni in prima persona sul tema della sostenibilità, e il primo è già all’orizzonte, con l’organizzazione della settimana per l’energia in programma dal 21 al 26 ottobre.

Si tratta di Confartigianato Lombardia, tra le 54 associazioni che hanno aderito al Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, che prevede l’assunzione di impegni legati alla sostenibilità.

Le ragioni di questa scelta le racconta in questo video Eugenio Massetti, presidente dell’associazione a livello lombardo, che parla di “entusiasmo” per il nuovo approccio e sottolinea come un nuovo modello di sviluppo possa rappresentare un’opportunità anche a livello economico:

Il primo impegno è dunque, dal 21, quello con “Mettiamo l’energia in circolo: le sfide dell’economia circolare”, sei giorni di eventi per tutti e di seminari di approfondimento articolati su tutto il territorio regionale, per promuovere un cultura del consumo responsabile.

In allegato il programma.

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14 ott 2019

La CNA lombarda è in campo per promuovere un diverso modello di sviluppo e per esplorare nuove opportunità di mercato. A cominciare da quelle presenti nel campo dell’edilizia, per fare solo un esempio.

A nome degli artigiani lombardi parla il segretario generale Stefano Binda, alla guida dell’associazione dal febbraio di quest’anno, che a metà settembre ha sottoscritto il Protocollo di Regione Lombardia per lo Sviluppo Sostenibile.

In questo video Binda spiega quali sono le azioni già intraprese e quali gli obiettivi di CNA Lombardia su questo fronte, per accompagnare soprattutto le PMI in questa fase di “transizione”:

 

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11 ott 2019

È aperta la manifestazione di interesse per il supporto all’aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) della Lombardia: una selezione dei migliori esperti a supporto della VAS e delle analisi di impatto delle misure di Piano, e una grande occasione per essere parte attiva del primo piano regionale della transizione energetica di un territorio che ha il 20% della produzione energia netta e il 22% dei consumi totali del nostro Paese.

Il supporto si focalizza principalmente su analisi di potenzialità, individuazione misure, valutazione impatti economici e sociali, redazione dei relativi documenti relativi alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione di Incidenza (VIC).

La data ultima per la ricezione delle richieste di invito alla manifestazione di interesse è il 28 ottobre 2019, alle ore 12.

Tra i macro obiettivi strategici del piano ci sono l’incremento dell’efficienza nei settori d’uso finale; lo sviluppo del sistema delle fonti rinnovabili locali; la crescita del sistema produttivo al servizio della decarbonizzazione; la resilienza del sistema energetico lombardo.

Sul territorio regionale il comparto energetico è la fonte di gran lunga preponderante di gas a effetto serra: per questo le politiche di lotta al cambiamento climatico si intersecano con le politiche energetiche che riguardano il modo di produrre, distribuire e consumare energia ai diversi livelli territoriali.

Nel 2015 Regione Lombardia si è dotata Programma Energetico Ambientale Regione attualmente in vigore, di durata quinquennale e con obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

L’aggiornamento del PEAR porta con sé un’evoluzione della pianificazione regionale in quest’ambito, che risponde alle esigenze di governo della transizione energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici richieste a tutti i livelli istituzionali, dall’internazionale al locale.

 

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11 ott 2019

Il sistema camerale lombardo sceglie la strada della sostenibilità. Unioncamere Lombardia è infatti tra i primi 54 aderenti al Protocollo di Regione Lombardia sullo Sviluppo Sostenibile, sottoscritto a Palazzo Pirelli il 18 settembre.

Ora dunque porterà avanti alcune azioni per promuovere un nuovo modello di sviluppo, rivolte in particolare ad alcuni segmenti della platea di 900 mila imprese del territorio nei settori del commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura e dei servizi.

Lo spiega in questo video il presidente di Unioncamere Lombardia e vicepresidente nazionale, Gian Domenico Auricchio, ricordando anche il contributo dell’associazione:

 

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10 ott 2019

Tra i primi 54 sottoscrittori del Protocollo per lo sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia non potevano mancare gli atenei. Centri di ricerca - sempre più anche su temi legati a sostenibilità e ambiente -, avanguardie di futuro, spazi di sensibilizzazione per i giovani. E promotori di iniziative concrete.

Lo racconta il Rettore di una delle università lombarde coinvolte, quella di Brescia. Qui il professor Maurizio Tira, firmatario del Protocollo, spiega come l’adesione si collochi in un percorso più ampio, e con quale obiettivo:

L’ateneo bresciano ha creato anche un sito web dedicato a sviluppo sostenibile e punti dell’Agenda ONU 2030, dove si può trovare anche il Piano Strategico di UniBs in tema.

Tra le aree di azione dell’ateneo per promuovere un diverso modello di sviluppo: energia ed emissioni, mobilità, edilizia universitaria e residenziale.

Scopritele a questo link.