Diritto al cibo, 400 mila euro per progetti innovativi contro gli sprechi

Pubblicata il 28 mag 2021

La Regione Lombardia ha approvato i criteri per il finanziamento di progetti per la promozione del diritto al cibo. Un provvedimento per tutelare la possibilità di ogni individuo di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente quale diritto umano fondamentale per tutti.

La delibera n. 4357 del 24 maggio sui “criteri per l’assegnazione dei contributi per il finanziamento di progetti innovativi, che favoriscano lo sviluppo e la costituzione di reti per la tutela e la promozione del diritto al cibo”, mette a disposizione 400 mila euro, ed è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, di concerto con l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo e con quello alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Alessandra Locatelli.

Sempre sul tema del diritto al cibo, a marzo la Giunta aveva approvato, su proposta dell’Assessore Cattaneo, il “Bando per la devoluzione di prodotti alimentari invenduti”, finanziato con 1 milione di euro.

Il Bando eroga contributi a fondo perduto agli enti non profit per l’acquisto di attrezzature utili al recupero e alla distribuzione degli alimenti invenduti. Con l’obiettivo concreto di prevenire e ridurre la produzione di rifiuti e lo spreco alimentare: le domande scadono il prossimo 9 giugno, per saperne di più clicca qui.

Chi può presentare domanda

Allo stanziamento da 400 mila euro potranno accedere enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico, gli enti iscritti nel registro del Terzo settore, soggetti privati costituiti per il perseguimento di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale, le associazioni di categoria.

Il finanziamento copre il 100% delle spese ritenute ammissibili ed effettivamente sostenute, con un limite massimo di 60 mila euro per ogni progetto.

Con i criteri approvati dalla Giunta regionale sarà data particolare rilevanza ai temi dell’innovazione, della concreta fattibilità del progetto, alla valorizzazione della filiera corta e alla realizzazione di reti con il coinvolgimento di produttori agricoli.

Per fare un esempio, l’innovazione può passare dalla digitalizzazione dei dati relativi al recupero delle eccedenze e alla loro distribuzione tramite le organizzazioni non profit del territorio: un passo avanti che può rendere il recupero più veloce e sicuro, oltre che più semplice.

Molte le realtà già attive in questo senso. Vedi il progetto Spesasospesa.org, che si avvale della tecnologia blockchain della piattaforma Regusto per garantire tracciabilità e trasparenza delle donazioni alimentari ricevute, donazioni poi distribuite sui territori dalle associazioni e dai Comuni aderenti.

Rolfi: ruolo agricoltura essenziale

“Il ruolo dell’agricoltura è essenziale per produrre cibo a sufficienza per tutti – ha ricordato dunque  Rolfi –. Vogliamo dare valore al cibo lungo tutta la filiera agroalimentare, finanziando progetti volti a ridurre gli sprechi alimentari dal campo alla tavola, recuperando e ridistribuendo le eccedenze alimentari. In questo daremo priorità all’innovazione. Per favorire lo sviluppo, l’ampliamento o la costituzione di reti che creino progetti in grado di coinvolgere tutta la filiera. Privilegiando la tematica dell’accesso al cibo da parte dei cittadini con la collaborazione dei produttori”.

Locatelli: proseguono buone pratiche della Regione

“Regione Lombardia prosegue il suo impegno nella promozione di buone pratiche per garantire il diritto fondamentale di tutti gli individui ad accedere al cibo – ha spiegato Locatelli – , favorendo la realizzazione di progetti per quei cittadini che non riescono a garantirsi un’alimentazione sufficiente e sicura. Mettere al centro delle nostre politiche la riduzione dello spreco alimentare è fondamentale. Soprattutto in un periodo in cui emergono nuove povertà – ha continuato –. L’obiettivo dei prossimi mesi è, infatti, raggiungere un numero sempre maggiore di persone che faticano ad accedere ai servizi, senza perdere mai di vista l’ambizioso traguardo di ridurre lo spreco alimentare del 30% entro il 2025 e del 50% nel 2030”.

In particolare, la legge regionale di riferimento (n.34/2015, “Legge di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo”) prevede la riduzione del 50%dello spreco alimentare entro il 2025.

Cattaneo: sostegno concreto alle realtà del terzo settore

Vogliamo sostenere le realtà che operano nel Terzo settore e si rendono disponibili a non far mancare cibo a chi ne ha bisogno. Regione Lombardia guarda alla sostenibilità e all’economia circolare – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – che anche in questo campo è un alleato che permette di ridurre gli sprechi, sostenendo i progetti a favore di aiuta chi è in difficoltà. Lo facciamo contribuendo a eliminare lo spreco di cibo e guardando anche all’ambiente. Poiché i progetti che saranno sviluppati permetteranno sicuramente una diminuzione consistente di rifiuti organici”.

La legge regionale sul Diritto al cibo

La legge prevede tra l’altro, al punto 7 dell’articolo 1, che Regione Lombardia persegua “il raggiungimento del pieno diritto al cibo anche ricorrendo a una gamma di strumenti trasversali, comprendenti misure e incentivi che favoriscano e promuovano sistemi alimentari più sostenibili e un consumo sostenibile; il sostegno alla ricerca e all'innovazione per la transizione a regimi agricoli e alimentari sostenibili; lo stimolo alla partecipazione attiva dei cittadini al processo di transizione del modello alimentare regionale.

Il testo integrale della legge è disponibile a questo link.