Torna la Giornata della Terra: quest’anno lo slogan è “Invest In Our Planet” e sollecita azioni concrete, soprattutto per contrastare i cambiamenti climatici.
L’evento nato nel 1970 - quando 20 milioni di cittadini americani manifestarono a difesa della Terra - vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni prodotti al Pianeta dall’impatto delle attività umane e ha ormai un portata globale.
Si stima infatti che coinvolga ormai un miliardo di persone, in ben 192 Paesi del mondo.
Il giorno scelto cade come sempre un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, appunto il 22 del mese di aprile.
Il focus di questa edizione è sulle soluzioni che possono aiutare a ridurre il nostro impatto ambientale: dal riciclo dei materiali alla conservazione delle risorse naturali, dal divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi alla cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi, senza dimenticare la protezione delle specie minacciate.
Come ogni anno dopo gli Accordi di Parigi sul controllo dei gas serra, poi, in primissimo piano viene messa la lotta ai cambiamenti climatici. E quindi, la necessità di un addio a petrolio e i gas fossili per arrivare a ridurre le emissioni di gas climalteranti portandole quasi a zero entro il 2030: la strada maestra per contenere l’aumento delle temperature globali entro gli 1,5 gradi centigradi.
Oltre tale soglia, come ricordato anche di recente dagli scienziati dell’IPCC — Intergovernmental Panel on Climate Change, gli effetti del rialzo delle temperature sugli ecosistemi - ma anche su città ce attività umane - potrebbero avere costi sociali altissimi.
Per scaricare la sintesi del report sugli scenari di impatto dei cambiamenti climatici, CLICCA QUI.
La Giornata mondiale della Terra ci ricorda dunque che abbiamo poco tempo per agire.
I promotori elencano diverse responsabilità a cui sono chiamati cittadini, governi, investitori.
Per tutti, ecco poi un elenco di 52 azioni concrete “che possono fare la differenza per il Pianeta, ogni giorno dell’anno”.
Per scoprirle, CLICCA QUI.
Per conoscere le iniziative italiane vai invece a questo link.
Per agire, è importante anche una fact-checking su alcuni falsi miti sul Climate Change: come ha fatto l’ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale - in 10 grafici, chiari e diretti, in occasione della Cop26 di Glasgow dello scorso ottobre.
Consulta i grafici: CLICCA QUI.
In sintesi, i promotori della Giornata mondiale della Terra ci ricordano che tutti siamo chiamati a costruire un’economia del 21° secolo capace di garantire la salute del Pianeta, la protezione delle specie e - insieme - opportunità di sviluppo.
Perché, sottolineano, le imprese “intelligenti” hanno capito che economia verde e profitto non sono più strade divergenti: la sostenibilità è la chiave per uno sviluppo duraturo.
Si tratta di un traguardo raggiungibile, se si lavorerà insieme a livello globale.
In particolare:
- i cittadini in qualità di elettori e consumatori critici hanno un potere, tanto semplice quanto efficace e cioè quello di far sentire la propria voce;
- i governi non devono abdicare al proprio ruolo, quello di far presente e proteggere l’interesse pubblico nella transizione alla nuova economia verde. Attraverso regolamentazioni, incentivi e partnership con i privati i governi possono essere promotori di una nuova economia;
- imprese e investitori, infine, possono essere i primi agenti del cambiamento se puntano sulla green economy creando valore non solo per sé ma per la società.
Inoltre, studi dimostrano una correlazione diretta tra business sostenibili e performance delle aziende (per saperne di più, clicca qui).
Qui il sito ufficiale dei promotori dell’Earth Day.
Qui l'intervento di Raffaele Cattaneo, assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia, per la Giornata della Terra:
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