Dal rifiuto alla risorsa. È questo in sintesi l’obiettivo principale del nuovo Programma Regionale di Gestione dei rifiuti verso l’economia circolare, approvato a maggio dalla Giunta regionale di Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo.
Per presentarlo a cittadini e stakeholder, e per un confronto con operatori del settore e con i decisori politici nazionali e locali, Regione Lombardia organizza una giornata di incontri per venerdì 24 giugno, a partire dale ore 9 all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano.
La giornata prevede, al mattino, la presentazione dell’aggiornamento del Programma Regionale di Gestione dei rifiuti, lo strumento di programmazione di Regione Lombardia per le politiche di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare; quindi un focus sulle “Strategie nazionali per la gestione dei rifiuti”.
E, ancora, sempre al mattino sono due le tavole rotonde previste: “Il punto di vista dei tecnici e degli operatori sul nuovo PRGR” e “Modello lombardo e modello nazionale a confronto”, per valutare la possibilità di esportare l’esperienza della Lombardia.
Il pomeriggio sarà dedicato invece alla presentazione di buone pratiche dal territorio.
La partecipazione alla giornata sarà in presenza.
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In allegato il programma dettagliato del convegno con tutti gli ospiti e i temi trattati.
A proposito del nuovo Piano, l’assessore Cattaneo aveva ricordato che “Regione Lombardia si conferma all’avanguardia, approvando un Programma rifiuti che guarda alla sostenibilità ambientale. L’economia circolare è infatti già una realtà nella nostra regione”.
“Regione Lombardia, in questo piano, definisce in maniera integrata le politiche di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, e quelle di gestione dei siti inquinati da bonificare, trattando il rifiuto come risorsa, riducendone ulteriormente la produzione e incrementando i già elevati standard qualitativi della raccolta differenziata - ha sottolineato l’assessore -. In questo modo garantisce un più ampio riciclo dei rifiuti”.
Nel piano sono previsti programmi specifici per singola area d’intervento. Si tratta del Programma di prevenzione e del Programma di gestione dei rifiuti da imballaggi, oltre che del Programma di riduzione dei Rifiuti urbani biodegradabili.
Più in generale, l’obiettivo che la Lombardia si pone, in linea con la gerarchia europea, è la ‘discarica zero’: a questa modalità di smaltimento bisogna ricorrere solo in forma residuale per quelle frazioni che non possono essere recuperate come materia ed energia.
Sono inoltre presenti anche due approfondimenti particolari: il piano punta a liberare la Lombardia dall’amianto entro il 2027, anche tramite bandi come quelli già introdotti in questi anni; e ad assicurare il destino dei fanghi di alta qualità in agricoltura oltre a puntare sul recupero del fosforo, essenziale per fertilizzare i campi: attualmente esso proviene quasi interamente da fuori Europa.
Il piano prevede poi criteri precisi per la localizzazione dei nuovi impianti e la modifica degli esistenti.
Il PRGR, infine, contiene il Programma Regionale di Bonifica delle aree inquinate.
Nel 2020 la raccolta differenziata in Lombardia ha raggiunto il 73,3% medio regionale con il 20% dei Comuni che si attestano stabilmente oltre l’80%. L’obiettivo che fissa il piano al 2027 è pari all’83,3%, con un incremento dunque del 10%.
La percentuale di raccolta differenziata a livello comunale è cresciuta costantemente negli ultimi dieci anni; ma si è registrato anche la diminuzione e la stabilizzazione della produzione pro-capite di rifiuti e l’innalzamento della percentuale di raccolta differenziata.
Il modello di raccolta che ha portato a questi risultati è quello porta a porta (esteso ad oltre l’80% dei Comuni lombardi).
Le valutazioni effettuate hanno portato a stimare una percentuale di riciclo media regionale raggiunta nel 2019 pari a 54,9%. Il dato è interessante poiché anticipa di sei anni il conseguimento dell’obiettivo nazionale previsto dalla revisione della Direttiva dell’Unione europea.
Il complesso dell’impiantistica lombarda ha ampiamente garantito la piena autosufficienza regionale di trattamento del rifiuto urbano.
“La Lombardia – ha sottolineato poi Cattaneo – è già oggi una delle regioni più avanzate in Europa verso l’economia circolare. Con l’attuazione di questo piano rafforzerà la propria posizione di leadership nel percorso verso lo sviluppo sostenibile”.
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