Tutela della biodiversità. È l’obiettivo principale del bando ‘Biodiversità e Clima’ (BioClima) lanciato da Regione Lombardia e aperto fino al 24 maggio per potenziare o ripristinare sedici habitat lombardi, di cui cinque a rischio scomparsa, salvaguardando la sopravvivenza di 22 specie animali e vegetali autoctone.
Attraverso lo stanziamento di 3,5 milioni di euro si introduce, con una formula innovativa, la collaborazione tra enti pubblici e privati. I quali saranno coinvolti in progetti di conservazione della biodiversità, di contrasto e adattamento nel tempo ai cambiamenti climatici, oltre che di valorizzazione dei servizi ecosistemici.
Grazie alle risorse mobilitate da Regione Lombardia e dai soggetti privati interessati al co-finanziamento si stima il miglioramento di circa 200 ettari di boschi esistenti e la creazione di oltre 40 ettari di nuovi boschi con la messa a dimora di almeno 60 mila piante.
Il bando è disponibile sulla piattaforma Bandi online di Regione Lombardia: per consultarlo CLICCA QUI.
Il bando è rivolto agli enti gestori di foreste e aree protette dei siti Natura 2000 e alle amministrazioni pubbliche in generale. Prevede la candidatura di progetti co-finanziati per almeno il 30%. Considerando la raccolta di almeno ulteriori 1,5 milioni di euro provenienti da privati, rappresenta la più grande iniziativa europea di partnership pubblico-privata nei settori di intervento in oggetto.
Agli enti interessati viene messo a disposizione un servizio di assistenza tecnica, erogato grazie a Fondazione Cariplo dallo spin-off dell’Università di Padova Etifor. Etifor fornirà supporto nella progettazione degli interventi nella misurazione, nella verifica indipendente nella valorizzazione dei servizi ecosistemici, nel reperimento del co-finanziamento.
I partner privati attraverso il co-finanziamento potranno contribuire a generare impatti positivi sul territorio e per i cittadini. Oltre a ottenere dichiarazioni di impatto verificate e utilizzabili all’interno di strategie climatiche, di responsabilità sociale d’impresa e di contabilità ambientale.
“Regione Lombardia – afferma Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima – sta investendo decine di milioni di euro per la tutela della biodiversità. Rappresenta uno degli strumenti chiave della strategia di sostenibilità ambientale. Il bando, che si configura come un innovativo e ambizioso esempio di ‘blended finance’ tra pubblico e privato – prosegue l’assessore Cattaneo – costituisce uno strumento efficace e adeguato. Il bando consente di valorizzare il capitale naturale, ma anche di salvaguardare la biodiversità”.
“I progetti – ha continuato Cattaneo – dovranno prevedere, misurare e certificare l’impatto atteso sia sulla biodiversità sia in termini di stoccaggio di CO2. Lo faranno, attraverso l’utilizzo di procedure e approcci scientificamente rigorosi e riconosciuti internazionalmente. Con questa misura confidiamo che cresca la consapevolezza che la biodiversità è un tema rilevante”.
Il contesto lombardo conta 246 siti Natura 2000, ovvero aree protette parte di un’ampia rete europea. Oltre 115 sono situati in aree montuose, 130 in pianura.
Secondo i risultati delle ultime campagne di rilevamento sullo stato di conservazione degli habitat, il 41% di quelli nell’area alpina si trova in uno stato favorevole: percentuale che in pianura cala al 10%.
Ciò è dovuto principalmente agli agenti inquinanti. All’errata gestione selvicolturale. Così come all’abbandono colturale, agli effetti dannosi provocati dagli incendi e a calamità climatiche. Ma soprattutto all’ingresso di specie esotiche particolarmente invasive. Gli ecosistemi più vulnerabili, come gli habitat di alta quota, le aree umide, i prati e i pascoli sono seriamente minacciati dal profondo cambiamento del contesto ambientale e socio-economico. Di conseguenza, anche le rispettive flora e fauna. Questa tendenza fa parte di un trend globale più ampio che viene definito la ‘sesta estinzione di massa’. Circa il 10% dei 2 milioni di specie conosciute è già scomparso.
I progetti, candidabili fino al 3 maggio 2022, dovranno quindi: contribuire alla creazione di nuove foreste di pianura e al miglioramento di quelle esistenti, in linea anche con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030; ampliare la superficie di habitat utili alla conservazione della biodiversità e delle infrastrutture verdi, in linea con la Strategia Europea sulla Biodiversità per il 2030; aumentare l’erogazione dei servizi ecosistemici e la loro valorizzazione economica rendendo più resilienti gli habitat e le comunità umane.
Con gli interventi forestali si concorrerà a favorire 22 specie vegetali e animali che popolano questi ecosistemi e che sono a rischio di scomparsa: nove mammiferi, di cui 8 chirotteri, due insetti (Rosalia alpina e Osmoderma eremita), un anfibio, cinque uccelli, tra cui il gallo forcello e il gallo cedrone, quattro muschi e un’orchidea (Cypripedium calceolus). Gli interventi integrativi, invece, avranno impatti positivi su decine di altre specie autoctone protette, soprattutto tra i chirotteri e l’avifauna.
“Negli ultimi anni – sostiene Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo – la sensibilità e la consapevolezza sulla centralità dei temi ambientali sono cresciute in modo decisivo: la tutela degli ecosistemi come fattore chiave per il benessere della vita umana e per il suo equilibrio in termini sociali ed economici sta emergendo come un’evidenza sempre più riconosciuta da imprese, associazioni e istituzioni. Attraverso questo bando, Fondazione Cariplo vuole supportare concretamente la tutela della biodiversità offrendo l’opportunità ai soggetti che operano sul territorio di accedere a un’assistenza tecnica qualificata, capace di generare nuove competenze in tema di progettazione degli interventi di misurazione e verifica e nelle attività di reperimento di co-finanziamento e sponsorizzazione delle azioni.”
Con riferimento agli interventi nella Rete Natura 2000, particolarmente incentivati dal bando, gli habitat che saranno coinvolti attraverso gli interventi di miglioramento forestale o di ripristino sono 16 di cui 5 prioritari, ovvero a rischio di scomparsa. Il bando può inoltre contribuire all’incremento della superficie degli habitat, specialmente nei territori di pianura, favorendo la conservazione, ad esempio, dei boschi di ontano nero, frassino maggiore e salice bianco.
“Questa iniziativa – aggiunge Alessandro Leonardi, amministratore delegato di Etifor – accende i riflettori sul ruolo cruciale della biodiversità come potente strumento di contrasto al cambiamento climatico nel lungo periodo. Con biodiversità si intende la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono. Include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema. Dalla biodiversità dipende la capacità di una specie o di un ecosistema di reagire, di adattarsi. Ma anche di ristabilire l’equilibrio; di essere resiliente a tutte le sollecitazioni ambientali. Maggiore è la diversità e maggiori sono le chance di sopravvivenza. Quindi conservare la biodiversità comporta enormi benefici per l’uomo, diretti e indiretti. Non solo economici. Protezione di aria, acqua e suolo, conservazione paesaggistica e culturale, stili di vita e salute umana”.
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