Il percorso

Lo sviluppo sostenibile è un concetto nato in risposta a tre problemi chiave del nostro tempo: la necessità di porre le persone, senza distinzioni, e la qualità della loro vita come fine ultimo dei sistemi economici e sociali; i limiti delle risorse del pianeta e della tolleranza degli ecosistemi; il bisogno, d’altra parte, di sostenere le attività umane da un punto di vista economico e di generare prosperità. Perseguire uno sviluppo sostenibile significa occuparsi di tutte queste dimensioni insieme, senza che i progressi nell’una vadano a discapito dell’altra; riuscire, così, a soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future.
 
Questo approccio è stato scelto dalle Nazioni Unite per rispondere alle sfide che il Pianeta si trova ad affrontare. Così, nel 2015, è stata pubblicata Agenda 2030, un documento che riassume in 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDG) le priorità per governi e istituzioni, ma anche per tutti i soggetti, pubblici e privati, che intendono impegnarsi per costruire un mondo equo, sostenibile e prospero.
 

Gli obiettivi di Agenda 2030: Sustainable Development Goals

Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile.
Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.
Costruire infrastrutture resilienti e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, e creare istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive a tutti i livelli
Rafforzare gli strumenti di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Gli obiettivi di Agenda 2030, articolati in 169 target, possono essere realizzati solo se sono declinati sui territori e messi in dialogo con le esigenze e le opportunità locali. Per questo l’Italia, come molte altre Nazioni, ha elaborato la propria strategia, in cui definisce i suoi obiettivi e le sue priorità: la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), pubblicata nel 2018 a cura del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
 
Con l’articolo 34 del decreto legislativo 152/2006 è stato sancito, in accordo con le Regioni, l’impegno di queste a elaborare a loro volta le proprie strategie. Regione Lombardia ha così intrapreso il suo percorso di redazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile a partire dal 2018.

Il materiale di partenza sono state le analisi condotte con il supporto del centro di ricerca PoliS-Lombardia sugli SDGs di Agenda 2030. Rispetto a ciascuno dei 17 SDG, sono stati esaminati il posizionamento di Regione Lombardia, gli obiettivi indicati da politiche europee e nazionali, i principali piani e programmi esistenti a livello regionale, e formulata una prima proposta di obiettivi di medio-lungo periodo per la Lombardia. Un lavoro interdisciplinare tra le Direzioni Generali ha poi portato alla stesura di un primo Documento Strategico con obiettivi e indicatori al 2030 e 2050. Tutte Direzioni hanno inoltre definito tre azioni ciascuna, da attuare entro il 2021, per dare un primo contributo concreto agli obiettivi stabiliti
 
Il Documento Strategico è stato condiviso con gli stakeholder di regione attraverso l’Osservatorio sull’Economia Circolare e la Transizione Energetica, il Patto per lo Sviluppo e il Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile. Nei mesi successivi la Strategia è stata resa pubblica non solo ai rappresentanti degli stakeholder, ma alla cittadinanza intera, grazie alla pubblicazione su questo sito. Sono stati aggiunti riferimenti più ampi alla programmazione regionale e capitoli in cui si delinea come avverranno l’attuazione e il monitoraggio della Strategia. Questi elementi sono determinanti per trasportare i principi, gli obiettivi e le indicazioni del documento nella realtà del territorio e verificarne gli effetti. Il 29 giugno 2021, la Giunta ha approvato il primo testo della Strategia.

Nei mesi successivi si sono aperti i lavori per costruire un sistema di monitoraggio della Strategia. Con il supporto di PoliS-Lombardia, FLA, ASviS e delle Università coinvolte nel progetto INTEGRA, finanziato dal Ministero, sono stati selezionati 204 indicatori, di cui 91 di “primo livello” - volti cioè a fornire un quadro generale del contesto – e 113 di secondo livello, utili per una rilevazione più precisa dell’attuazione delle politiche e del loro impatto. Gli indicatori, scelti per rilevanza rispetto ad Agenda 2030 e alle competenze di Regione, e secondo criteri di qualità statistica, hanno incluso il nucleo di 55 elementi indicato dal Ministero come comuni a tutte le Regioni. A partire dal 2023, PoliS-Lombardia è incaricata di pubblicare il rapporto di monitoraggio della Strategia all’interno di Rapporto Lombardia.

Parallelamente, la Strategia è stata raccordata con diversi strumenti di programmazione regionale. A partire dal 2021 tutte le azioni del Documento di Economia e Finanza Regionale 2021 (DEFR) sono connesse agli obiettivi di sviluppo sostenibile. In accordo al d.lsg. 152/06, inoltre, la Strategia costituirà il riferimento per le procedure di valutazione ambientale che accompagnano l’approvazione di nuovi piani e programmi. A questo processo di valutazione delle politiche contribuisce, inoltre, il Catalogo dei sussidi di rilevanza ambientale.

Gli stakeholder sono coinvolti nella governance della Strategia attraverso l’Osservatorio sull’Economia Circolare e la Transizione Energetica: mentre il tavolo istituzionale assicura l’elaborazione di una vision condivisa, i tavoli tecnici affrontano il dettaglio dei piani e programmi settoriali. Con il Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile, Regione ha aperto un canale di dialogo più versatile, che nel corso della XI Legislatura ha permesso di raccogliere contributi sulla Strategia, di organizzare eventi nell’ambito del Forum per lo sviluppo sostenibile, di includere le azioni degli stakeholder nella Voluntary Local Review della Lombardia (giugno 2022) e di rendicontarne l’attività a fine mandato.
La XII Legislatura darà luogo a una nuova edizione del Protocollo, le cui modalità sono in via di definizione.

Un’importante occasione di condivisione e dialogo, che ha dato voce, in primo luogo, agli attori del territorio, è stato il Forum regionale per lo sviluppo sostenibile. Nel corso delle tre edizioni realizzate (2020, 2021 e 2022) è cresciuta costantemente la partecipazione del pubblico così come la presenza di relatori. Istituzioni e imprese, università, studenti, associazioni di categoria e della società civile hanno potuto incontrarsi e presentare innovazioni, questioni aperte e visioni per il futuro della Lombardia.

Agli Enti Locali, infine, è stato dedicato un Laboratorio sullo sviluppo sostenibile con la collaborazione di ANCI, Città Metropolitana e Province e con il contributo del Coordinamento degli Uffici Territoriali Regionali. Il laboratorio ha all’attivo due edizioni (2021 e 2022) e ha permesso di raccogliere il punto di vista dei Comuni sull’attuazione di Agenda 2030, nonché di informarli su importanti strumenti a loro disposizione e sulle iniziative di Regione e di altri stakeholder. Per potenziare la capacità di analisi e di programmazione a livello Comunale, Regione sta sviluppando insieme ad ANCI Lombardia una piattaforma digitale per il monitoraggio che, senza oneri per i Comuni, fornirà i dati su insieme sintetico di indicatori. La piattaforma sarà accompagnata da linee guida per usare al meglio tale strumento in sede di programmazione e nell’elaborazione di progetti, in un’ottica di collaborazione e contaminazione di buone pratiche.