15 lug 2022
Intesa Sanpaolo è il primo operatore bancario ad aderire al Protocollo per lo Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia.
L’accordo è stato siglato a giugno 2022 alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo e del direttore regionale Milano e provincia di Intesa Sanpaolo, Pierluigi Monceri.
L’impegno congiunto di Intesa Sanpaolo e Regione Lombardia si focalizza in particolare sulla transizione sostenibile, uno dei pilastri di Motore Italia, il più ampio programma strategico di interventi per la liquidità e nuovo credito lanciato un anno fa da Intesa Sanpaolo per sostenere le PMI.
La trasformazione delle imprese in ottica di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) accresce infatti il valore della loro competitività. Al tempo stesso, l’adozione di modelli di business “circolari” costituisce un fattore fondamentale per la crescita dell’economia nazionale e del tessuto produttivo locale.
Nell’ambito della collaborazione, Regione Lombardia porterà avanti gli obiettivi del Programma Regionale di Sviluppo della Lombardia (2018-2023), che ha posto la sostenibilità tra le cinque priorità dell’azione di governo regionale. Dal canto suo Intesa Sanpaolo da tempo è attenta alle tematiche ESG, anche alla luce della loro centralità nel Piano di Impresa 2022-2025.
“La sottoscrizione del Protocollo per lo Sviluppo sostenibile da parte di Intesa Sanpaolo - commenta l’assessore all’Ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo – rappresenta il segno di patto tra istituzioni, finanza, imprese e cittadini, che abbiamo voluto avviare proprio con il Protocollo, nel conseguire obiettivi di sviluppo sostenibile. Regione Lombardia vuole accompagnare questa transizione, prioritaria per il nostro Paese, e che guarda a tutti i settori ed è l’unico modello di sviluppo possibile, non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia e la finanza. L’adesione da parte di una realtà così decisiva in questo percorso come Intesa Sanpaolo è un fatto di grande rilievo”.
Soddisfatto Pierluigi Monceri, direttore regionale Milano e provincia Intesa Sanpaolo, “per la proficua collaborazione avviata con Regione Lombardia, mettendo a fattor comune tematiche legate alla sostenibilità e all’economia circolare, che pongono al centro la necessaria sinergia tra pubblico e privato verso obiettivi condivisi. Il nostro impegno anche a livello regionale ad aderire al Protocollo di Sviluppo sostenibile ci motiva a supportare i piani di sviluppo delle imprese del nostro territorio, con particolare attenzione alla transizione ecologica, contribuendo a migliorarne l’impatto ambientale attraverso strumenti e iniziative specifiche. In questa direzione abbiamo già erogato 1 miliardo di euro in S-Loan e circular economy a favore delle PMI lombarde”.
Con il nuovo piano d’Impresa 2022-2025, la Banca destina a livello nazionale nuovo credito per 88 miliardi di euro a favore di Green Economy e transizione ecologica delle aziende strutturate e delle PMI.
Dal 19 al 22 ottobre 2022, inoltre, Regione Lombardia organizzerà la terza edizione del Forum regionale per lo Sviluppo Sostenibile, a cui parteciperà anche il gruppo Intesa Sanpaolo.
Il forte impegno in ambito ESG del Gruppo Intesa Sanpaolo prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale.
Intesa Sanpaolo ha poi assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa.
Di recente è arrivato anche il riconoscimento dei Sustainable Finance Awards 2022 promossi da Global Finance, che hanno riconosciuto la leadership in Italia del Gruppo: il premio, assegnato in 63 diversi Paesi dalla prestigiosa rivista americana, è dedicato alle istituzioni finanziarie che si distinguono per l’impegno a finanziare iniziative utili a mitigare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici.
#Protocollosvilupposostenibile #finanza #sostenibilità #ESG# finanziamenti #PMI #greeneconomy
12 lug 2022
Si terrà giovedì 14 luglio a Palazzo Giureconsulti a Milano (Piazza dei Mercanti n. 2), con inizio alle ore 10.30, il convegno “Crisi Energica, Emergenza Clima e Ambiente Costruito” organizzato da ANCE Lombardia e Federcostruzioni.
L’iniziativa vuole valutare l’incidenza e il contributo del mondo delle costruzioni rispetto alla necessità di decarbonizzazione del nostro continente entro il 2050, a fronte della attuale situazione di crisi energetica e degli investimenti previsti in attuazione del PNRR.
Verranno indagate le politiche energetiche in ambito industriale e approfonditi i rischi e le opportunità del contesto energetico europeo. Rispetto allo specifico ambito delle costruzioni si discuterà il tema della riduzione del fabbisogno energetico dell’ambiente costruito e verrà presentato il vettore idrogeno per la decarbonizzazione.
Il convegno si propone quale evento in preparazione della terza edizione del Forum regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs di riferimento: goals 7-9-12-17).
È previsto l’intervento dell’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo e del Vice Ministro del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli.
Per seguire il convegno in presenza occore registrarsi: per farlo CLICCA QUI.
Chi volesse seguire il convegno in streaming può usare il collegamento alla piattaforma Zoom, iscrivendosi a questo link.
In allegato il programma del convegno.
#climatechange #energia # #crisienergetica #costruzioni #edilizia #sostenibilità #agenda2030 #decarbonizzazione #idrogeno
12 lug 2022
Lombardia 2030: fino all’1 agosto un’indagine rivolta ai referenti di progetti di impatto sociale
Chiunque si occupi di progetti di impatto per la comunità sa che l’innovazione è un tema chiave che può essere determinante nella quotidianità e per proiettare la propria attività nel futuro. L’esigenza di innovare o di usare le nuove tecnologie può essere sistematica e radicata in alcune organizzazioni, sporadica per altre oppure un vincolo o un freno per altre ancora.
Il team di Lombardia 2030 ha predisposto un questionario rivolto a enti e organizzazioni che operano nel ‘sociale’ per indagare quanto l’innovazione sia sistematica e quali siano i bisogni ad essa associata.
Il questionario è rivolto a tutti gli ‘innovatori sociali’ (privati, aziende, enti no profit, associazioni, imprese, fondazioni… ) che vogliono raccontare il loro rapporto con l’innovazione nell’accezione più larga del termine.
L’intento è quello di esplorare le aree principali di attività in cui essa può giocare un ruolo centrale per lo sviluppo e il miglioramento dei progetti che hanno un impatto positivo sulla comunità e sul territorio.
E dunque, l’indagine vuole mettere in luce quanto tecnologie avanzate ma ormai sempre più diffuse - dall’Intelligenza artificiale alla stampa 3D, dal Cloud all Realtà aumentata/virtuale - sono state o possono essere utilizzate in questo specifico ambito.
Il questionario è stato sviluppato nell’ambito delle attività di Lombardia 2030, l’iniziativa di Regione Lombardia con cui vengono presentati progetti e idee che ‘dal basso’ aiutano la nostra regione a rispondere ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibili dell’Agenda ONU 2030.
Per partecipare all’indagine, clicca qui.
Sarà possibile partecipare al questionario fino al 1 agosto 2022.
#Lombardia2030 #innovazionesociale #digitalizzazione #questionario #impresesociali
8 lug 2022
In occasione del Foro Politico di Alto Livello 2022 l’Italia ha organizzato, in collaborazione con UN-Habitat, UNECE e OECD, il side event “Building Back Better by deepening the integration of the SDGs in national and local planning processes: effective multilevel governance and the role of VLRs in supporting local authorities”, si terrà online martedì 12 luglio 2022, in lingua inglese, dalle 13.15 alle 15.00, orario italiano.
All’evento parteciperà anche l’Assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, che porterà l’esperienza di Regione Lombardia anche rispetto alla Voluntary Local Review.
L’evento si pone diversi obiettivi, tra cui promuovere il dialogo di apprendimento tra pari sulle principali sfide emerse dalle revisioni volontarie locali (VLR), sostenere l’adozione di approcci territoriali e l’attuazione di meccanismi e politiche di governance multilivello, condividere le esperienze implementate delle autorità locali, sostenere le comunità di pratica per la preparazione delle VLR e il ruolo degli enti locali e regionali nel processo di monitoraggio, follow-up e revisione dell’Agenda 2030 e delle strategie nazionali di sviluppo sostenibile.
L’Italia avrà l’opportunità di presentare i messaggi chiave della VNR 2022, invitando altre autorità nazionali e subnazionali a condividere in modo analogo la propria esperienza.
L’OCSE e UN-Habitat presenteranno la Piattaforma del G20 sulla localizzazione degli SDG e le città intermedie (G20 PLIC) e i Principi di alto livello del G20 di Roma sui partenariati tra città, approvati dai leader del G20, per liberare il potenziale delle città intermedie e far progredire l’attuazione degli SDG.
Per l’iscriversi all’evento occorre compilare il form di registrazione.
L’evento avrà luogo sulla piattaforma Lifesize. Il link sarà condiviso con i partecipanti il giorno prima dell’evento.
In allegato il flyer dell’iniziativa e la Concept Note completa di programma.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina del HLPF dedicata all'evento oppure le pagine del sito web MiTE dedicate alla Voluntary National Review.
#sustainability #VoluntaryNationalReview#VoluntaryLocalReview #hlpf2022 #SDGs #Agenda 2030 #svilupposostenibile
8 lug 2022
contributo a cura di Marco Montulli di Fondazione Rancilio
Fondazione Augusto Rancilio si unisce ai sottoscrittori del Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile, riconoscendo l'importanza di lavorare insieme ai maggiori attori del territorio e con l'obiettivo di rendere sensibile il nostro pubblico sulle tematiche ambientali, sociali, culturali e di sviluppo promossi dal documento.
La Fondazione, ente senza scopo di lucro costituito nel 1983 promuove una serie di attività rivolte al pubblico: iniziative culturali, eventi, rapporti e collegamenti nazionali ed internazionali, oltre che un importante progetto di restauro di Villa Arconati e del suo Giardino monumentale. Il suo obiettivo è non solo restituire questo patrimonio alla collettività, ma valorizzare oggi, in una prospettiva contemporanea e internazionale, l’identità di luogo dell’Architettura e delle Arti che nel passato le valse il nome di "Versailles di Milano".
AGENDA 2030 A VILLA ARCONATI
Una rassegna speciale sui 17 Goal delle Nazioni Unite associati all’agenda sulla sostenibilità, attraverso seminari e arte, conferenze e spettacoli, per riunire nella cornice unica della Villa l’esperienza del rapporto tra natura e cultura mediato dalla formazione.
L'iniziativa, promossa da Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano e con la Direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, è pensata per offrire alla comunità lombarda un contenuto estremamente di attualità e ad accesso gratuito.
Numerosi sono i collegamenti tematici con questo luogo: una villa e un parco dove fu custodito il Codice Atlantico di Leonardo, e dove si trova la più antica statua romana in marmo presente in Lombardia. Un luogo che giorno dopo giorno sta diventando un vero Hub culturale sulla sostenibilità, capace di interpretare gli obiettivi dell'Agenda 2030 e metterli in scena tra Storia e Natura.
Alle competenze di docenti ed esperti della Statale uniremo il teatro, il cinema, la letteratura, l'arte contemporanea, per mettere in scena il nostro sempre inappagato bisogno di sapere. Del resto Villa Arconati deriva il suo nome dal Conte Galeazzo Arconati, possessore e donatore del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Sarà dunque ancora una volta Leonardo il Maestro, il modello di riferimento del nostro progetto: lui, il primo eco-designer della storia.
Questo il nostro progetto aperto alle reti della creatività, a partire dalla formazione. Siamo tuttavia convinti che l’arte possa ancora insegnarci a stupirci, a meravigliarci, a incuriosirci, ad avere attenzione per il dettaglio, a ricercare la bellezza in ogni luogo e tempo. Di conseguenza avremo bisogno di una cultura circolare che si sottragga alla contrapposizione tra la dimensione umanistica e quella scientifica.
Per far vivere ai partecipanti l'esperienza dell'inclusione della Natura attraverso la cultura. Perché lo sviluppo sostenibile diventi un sistema sostenuto dall’educazione. Come direbbe Leonardo “ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti”.
I singoli eventi sono disponbili nella sezione Calendario di www.villaarconati-far.it; gli appuntamenti dell’Agenda 2030 sono ad ingresso gratuito con prenotazione del posto sul portale Eventbrite, al link bit.ly/3urbUbe
#villaarconati #milano #vivivillaarconati #fondazioneaugustorancilio #agenda2030 #cultura #sostenibilità
8 lug 2022
Si terrà dal 19 al 22 ottobre 2022 la terza edizione del Forum regionale per lo Sviluppo Sostenibile: l’iniziativa promossa da Regione Lombardia per mettere a confronto e voci del territorio e della società lombarda sulla sostenibilità.
Il Forum sarà preceduto da una giornata specifica sull’educazione ambientale e da diversi eventi correlati, molti dei quali promossi dai sottoscrittori del Protocollo regionale per lo sviluppo sostenibile.
Sarà possibile seguire tutte le sessioni anche in diretta streaming.
Scopri come partecipare nella pagina dedicata, dove trovi anche un elenco dei temi che verranno affrontati: CLICCA QUI.
#SviluppoSostenibile #forumregionale #lombardia #territori #educazioneambientale #ambiente #agenda 2030
4 lug 2022
È stata da poco pubblicata ufficialmente, come allegato alla Voluntary National Review
dell’Italia presso le nazioni Unite, la Voluntary Local Review della Lombardia (VLR).
Il primo è un documento con il quale l’Italia rende conto di tutte le iniziative compiute per
attuare Agenda 2030 a livello locale.
Quanto al testo lombardo raccoglie impegni, risultati, buone pratiche ed è stato costruito con il
contributo degli oltre cento sottoscrittori del Protocollo regionale per lo Sviluppo sostenibile.
I due documenti, quello nazionale e quello incentrato sulla Lombardia (riportato a pag. 146 del
VNR 2022 Annex 2 italiano) saranno presentati a luglio all’ High Level Political Forum 2022 delle
Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, in programma a New York dal 5 al 15 luglio.
Per sapere di più sulla VLR lombarda vai alla pagina web sul sito dedicato allo sviluppo sostenibile
di Regione Lombardia: CLICCA QUI .
Altre informazioni nella pagina del Ministero della Transizione Ecologica dedicata a VNR e VLR .
#sustainability #VoluntaryNationalReview #VoluntaryLocalReview #hlpf2022 #SDGs #Agenda
2030 #svilupposostenibile
30 giu 2022
La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile è stata aggiornata.
La Strategia costituisce lo strumento cardine per l’attuazione di Agenda 2030: indica gli obiettivi specifici per la Lombardia, definiti attraverso il dialogo tra le Direzioni Generali e con gli stakeholder, anche nell’ambito del Patto per lo Sviluppo, in coerenza con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
L’aggiornamento riguarda il sistema di monitoraggio della Strategia, che comprende i target quantitativi di Regione e gli indicatori utili per verificarne il raggiungimento.
Il lavoro dei mesi scorsi ha portato, infatti, alla definizione di 68 target, derivanti da piani e programmi regionali o da norme europee.
l set di indicatori è stato perfezionato e organizzato su due livelli: il primo, più sintetico, con i suoi 84 indicatori permette una visione d’insieme della situazione lombarda rispetto a ciascun SDG; il secondo, con 110 indicatori, scende nel dettaglio di processo e contributo, rilevando dati come lo stato di attuazione di politiche e piani regionali e i loro effetti sul contesto.
Si prevede un nuovo aggiornamento nel mese di ottobre, incentrato sui contenuti. La Strategia è infatti uno strumento flessibile che deve raccogliere gli stimoli che arrivano anche dal livello europeo, in attuazione del Green Deal, e nazionale.
Per consultare il testo della Strategia e della d.g.r. di approvazione CLICCA QUI.
#Svilupposostenibile #strategiasvilupposostenibile #agenda2030 #regionelombardia
23 giu 2022
Il settore tessile - e quello, anche più in evidenza, della moda - rappresentano una grandissima sfida dal punto di vista di uno sviluppo più sostenibile.
Se è vero infatti che è generalmente cresciuta l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi della riduzione dei rifiuti e su quelli del riciclo, è un dato che tali dinamiche positive faticano ancora ad affermarsi su scala industriale nella filiera del tessile e della moda, anche a causa delle dimensioni ridotte di molte aziende del comparto.
A questa sfida guarda allora il progetto CIRCULAR TEXTILES (C-TEX) cofinanziato nell’ambito del Bando Fashiontech di Regione Lombardia (a valere su risorse POR FESR 2014-2020): progetto che lavora sulla sostenibilità dell’intera filiera tessile.
Quella di C-TEX è una prospettiva di economia circolare di particolare interesse, visto i nuovi scenari aperti anzitutto dalla pandemia di Covid-19: abbiamo imparato che il mondo globalizzato può ‘restringersi’ molto facilmente, e che eventi sistemici improvvisi possono mettere a rischio le catene di approvvigionamento delle materie prime, comprese quelle tessili.
Accanto al tema del riuso e riciclo delle fibre, allora, occorre porsi quello della riduzione degli scarti industriali tessili, che comunque possono essere riutilizzati diventando così materia ‘seconda’. Ma questo richiede, a oggi, competenze non ancora diffuse.
Il riciclo meccanico dei tessili, ad esempio, prevede azioni violente come la sfilacciatura, per cui spesso i tessili subiscono un forte degrado qualitativo della fibra: riuscire a riutilizzare tali tessili in modo adeguato e innovativo, con una riprogettazione dei prodotti riciclati. Proprio come ha fatto C-TEX.
Il progetto infatti ha guardato in entrambe queste direzioni: sia cioè alla fase di progettazione (eco-design) per prevenire gli scarti e favorire il riciclo sia a quella di recupero, selezione e riciclo.
Per presentare i risultati raggiunti, i cinque partner lombardi del progetto- che hanno ruoli e competenze complementari nell’ambito della filiera - promuovono un incontro pubblico, mercoledì 20 luglio dalle 10 alle 12.30 al Multi-Lab di MalpensaFiere del Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.
In particolare, C-TEX ha lavorato su casi pilota rappresentativi del settore.
Ad esempio sono sono stati studiati gli scarti della produzione e del consumo industriale, come gli abiti usati, sia di matrice tessile che accoppiati con la plastica, per progettare sistemi produttivi sostenibili in cui gli scarti risultino ridotti, e per abilitare nuove tecniche di fabbricazione.
Le soluzioni tecnologiche e di design individuate sono poi state utilizzate per applicazioni cross settoriali.
Per saperne di più e scoprire i casi pilota partecipa all’evento: resta aggiornato, segui i partner del progetto ovvero CENTROCOT; TBM S.p.A.;FramisItalia; GPS Tech; Cauto.
#Economiacircolare; #Moda; #Design; #sostenibilità; #manifattura; #ambiente; #tessile; #PORFESR; #Fashiontech; abiti
20 giu 2022
La Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, organizzata dal MiTE nell'ambito del progetto CReIAMO PA, si svolgerà in presenza il giorno 21 giugno presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
Per chi non si fosse iscritto in presenza, sarà in ogni caso possibile seguire i lavori in diretta streaming.
L’evento sarà l’occasione per presentare la nuova Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS22), raccontare il percorso che ha portato alla sua revisione triennale, riflettere sulle nuove forme di collaborazione da mettere in campo per la sua attuazione.
Organizzata insieme al Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che supporta l’attuazione della Strategia fin dal suo esordio e che rappresenta circa 200 organizzazioni della società civile e degli attori non statali, la Conferenza sarà un importante momento di incontro con tutti gli attori, istituzionali e non, che hanno contribuito al processo, al fine di far emergere una visione condivisa di sviluppo sostenibile del nostro Paese.
La Conferenza sarà strutturata in tre sessioni tematiche. La prima sessione sarà dedicata alla presentazione e al confronto su metodo di lavoro e contenuti della SNSvS22, nonché sul processo di preparazione della Voluntary National Review (VNR) che sarà presentata all’ONU nel prossimo mese di luglio.
Anche Regione Lombardia ha predisposto la propria Voluntary Local Review, che è stata trasmessa all’ONU unitamente alla VNR (scoprila in questa pagina).
Durante la seconda sessione, che avrà come focus “Il sistema di attuazione della SNSvS”, saranno affrontati i principali ambiti di attuazione della SNSvS: la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile; la territorializzazione della Strategia; i nuovi modelli di partecipazione; il ruolo dei Vettori di sostenibilità nell’attuazione della SNSvS.
Infine la terza sessione, dedicata al tema della “Cultura per la sostenibilità”, mira a favorire l’incontro tra gli attori maggiormente coinvolti sul tema “Educazione e giovani”, con un focus specifico dedicato alla centralità delle nuove generazioni.
Sarà possibile seguire in diretta streaming i lavori della Conferenza cliccando qui.
Il Programma dell’iniziativa e ulteriori informazioni sulla Conferenza sono disponibili sulla pagina del Mite dedicata all’evento.
#svilupposostenibile #sostenibilità #VoluntaryNationalReview #ministerotransizioneecologica
20 giu 2022
Regione Lombardia lancia un questionario per ascoltare il punto di vista dei cittadini, e in particolare dei giovani, su uno dei temi più sentiti e urgenti della nostra attualità e cioè il Climate Change.
In particolare, Regione Lombardia vuole rilevare il grado di consapevolezza dei cittadini sugli effetti dei cambiamenti climatici e quali comportamenti ecocompatibili vengono attuati nella vita quotidiana.
È questa un’ulteriore iniziativa per coinvolgere i giovani nella programmazione delle proprie politiche, ascoltando direttamente la loro voce.
Partecipare è semplice: compila il questionario e condividilo anche con i tuoi amici, CLICCA QUI.
Grazie per il tuo contributo!
#cambiamentoclimatico #ambiente #clima #climatechange #giovani #partecipazione #survey
16 giu 2022
Dal rifiuto alla risorsa. È questo in sintesi l’obiettivo principale del nuovo Programma Regionale di Gestione dei rifiuti verso l’economia circolare, approvato a maggio dalla Giunta regionale di Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo.
Per presentarlo a cittadini e stakeholder, e per un confronto con operatori del settore e con i decisori politici nazionali e locali, Regione Lombardia organizza una giornata di incontri per venerdì 24 giugno, a partire dale ore 9 all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano.
La giornata prevede, al mattino, la presentazione dell’aggiornamento del Programma Regionale di Gestione dei rifiuti, lo strumento di programmazione di Regione Lombardia per le politiche di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare; quindi un focus sulle “Strategie nazionali per la gestione dei rifiuti”.
E, ancora, sempre al mattino sono due le tavole rotonde previste: “Il punto di vista dei tecnici e degli operatori sul nuovo PRGR” e “Modello lombardo e modello nazionale a confronto”, per valutare la possibilità di esportare l’esperienza della Lombardia.
Il pomeriggio sarà dedicato invece alla presentazione di buone pratiche dal territorio.
La partecipazione alla giornata sarà in presenza.
È però necessario registrarsi: per farlo CLICCA QUI.
In allegato il programma dettagliato del convegno con tutti gli ospiti e i temi trattati.
A proposito del nuovo Piano, l’assessore Cattaneo aveva ricordato che “Regione Lombardia si conferma all’avanguardia, approvando un Programma rifiuti che guarda alla sostenibilità ambientale. L’economia circolare è infatti già una realtà nella nostra regione”.
“Regione Lombardia, in questo piano, definisce in maniera integrata le politiche di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, e quelle di gestione dei siti inquinati da bonificare, trattando il rifiuto come risorsa, riducendone ulteriormente la produzione e incrementando i già elevati standard qualitativi della raccolta differenziata - ha sottolineato l’assessore -. In questo modo garantisce un più ampio riciclo dei rifiuti”.
Nel piano sono previsti programmi specifici per singola area d’intervento. Si tratta del Programma di prevenzione e del Programma di gestione dei rifiuti da imballaggi, oltre che del Programma di riduzione dei Rifiuti urbani biodegradabili.
Più in generale, l’obiettivo che la Lombardia si pone, in linea con la gerarchia europea, è la ‘discarica zero’: a questa modalità di smaltimento bisogna ricorrere solo in forma residuale per quelle frazioni che non possono essere recuperate come materia ed energia.
Sono inoltre presenti anche due approfondimenti particolari: il piano punta a liberare la Lombardia dall’amianto entro il 2027, anche tramite bandi come quelli già introdotti in questi anni; e ad assicurare il destino dei fanghi di alta qualità in agricoltura oltre a puntare sul recupero del fosforo, essenziale per fertilizzare i campi: attualmente esso proviene quasi interamente da fuori Europa.
Il piano prevede poi criteri precisi per la localizzazione dei nuovi impianti e la modifica degli esistenti.
Il PRGR, infine, contiene il Programma Regionale di Bonifica delle aree inquinate.
Nel 2020 la raccolta differenziata in Lombardia ha raggiunto il 73,3% medio regionale con il 20% dei Comuni che si attestano stabilmente oltre l’80%. L’obiettivo che fissa il piano al 2027 è pari all’83,3%, con un incremento dunque del 10%.
La percentuale di raccolta differenziata a livello comunale è cresciuta costantemente negli ultimi dieci anni; ma si è registrato anche la diminuzione e la stabilizzazione della produzione pro-capite di rifiuti e l’innalzamento della percentuale di raccolta differenziata.
Il modello di raccolta che ha portato a questi risultati è quello porta a porta (esteso ad oltre l’80% dei Comuni lombardi).
Le valutazioni effettuate hanno portato a stimare una percentuale di riciclo media regionale raggiunta nel 2019 pari a 54,9%. Il dato è interessante poiché anticipa di sei anni il conseguimento dell’obiettivo nazionale previsto dalla revisione della Direttiva dell’Unione europea.
Il complesso dell’impiantistica lombarda ha ampiamente garantito la piena autosufficienza regionale di trattamento del rifiuto urbano.
“La Lombardia – ha sottolineato poi Cattaneo – è già oggi una delle regioni più avanzate in Europa verso l’economia circolare. Con l’attuazione di questo piano rafforzerà la propria posizione di leadership nel percorso verso lo sviluppo sostenibile”.
#economiacircolare #rifiuti #raccoltadifferenziata #sostenibilità #bonifiche #impiantirifiuti #riciclo #fanghi
8 giu 2022
Contributo a cura di Cinzia Morisco di STEP Tech Park, promotore dell' iniziativa.
E' in corso la seconda edizione del Premio Startup per il Clima 2022, organizzato in collaborazione con STEP - il Primo Innovation Hub Grenn-Tech, Italy for Climate e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Il cambiamento climatico è la principale minaccia ambientale della nostra epoca. Per affrontarla dobbiamo mettere in campo tutte le tecnilogie e le soluzioni già oggi disponibili, ma anche svilupparne di nuove, puntando su creatività, innovazione e spirito d'impresa.
Questo settore del Premio è dedicato alle Startup italiane nel campo del contrsto al cambiamento climatico e ha l'obbiettivo di selezionare i progetti più innovativi, efficaci e promettenti in termini di contributo al raggiungimento della neutralità climatica dell' Italia.
Chi può partecipare
Il premio ammette Startup che:
Il termine per le iscrizioni è giovedì 30 Giugno 2022.
Per maggiori informazioni visita il sito del Premio per lo Sviluppo Sostenibile.
Oppure candidati direttamente qui, compilando il form a questo LINK.
La premiazione avverrà a Ecomondo, alla Fiera di Rimini, il 10 novembre 2022.
Scopri il Regolamento e i premi per le prime 5 startup selezionate: CLICCA QUI.
1 giu 2022
Oltre 4 milioni di euro, per sostenere concretamente le PMI e le micro imprese lombarde - con contributi fino a 120 mila euro - nella transizione verso un modello di economia circolare, da applicare in particolare a livello di filiere.
Questa la misura che la Giunta di Regione Lombardia ha approvato con Delibera n. 6402 del 23 maggio 2022, che stabilisce i criteri del Bando 2022 per l’innovazione delle filiere di economia circolare in Lombardia, promosso in collaborazione con Unioncamere Lombardia.
Obiettivo del Bando è dunque promuovere e riqualificare le filiere lombarde, la loro innovazione e il riposizionamento competitivo di interi comparti rispetto ai mercati, in un’ottica di economia circolare.
Tale obiettivo viene perseguito attraverso il sostegno a:
- progetti che promuovano la riduzione di rifiuti, grazie al riuso e all’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui da cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini;
- eco-design, ovvero progetti che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle Thinking;
- progetti di cui ai punti 1 e 2 che intendano fornire una risposta alle nuove esigenze economiche ed energetiche, con particolare riferimento alla prototipazione e lo sviluppo di nuovi materiali o prodotti e/o componenti con un approccio biodiversity positive.
- progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento della filiera.
Il bando è rivolto alle MPMI - micro, piccole e medie imprese che al momento dell’erogazione del contributo abbiano sede operativa in Lombardia.
Le imprese possono partecipare in forma singola o in aggregazione composta da almeno 3 imprese rappresentanti la filiera produttiva.
All’aggregazione possono partecipare altri soggetti quali grandi imprese, Mid Cap, centri di categoria, associazioni di categoria.
Le imprese a cui è stato concesso il contributo a valere sulle precedenti edizioni del bando potranno partecipare esclusivamente in forma aggregata.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese sostenute, per un investimento minimo di 40mila euro e un contributo massimo di 120 mila euro per progetto.
In caso di aggregazione di imprese, il contributo è assegnato alle singole imprese che la compongono, in funzione dei rispettivi impegni di spesa dichiarati.
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa, al netto dell’IVA:
a) consulenza (collaborazione con enti di Ricerca, servizi specialistici per lo sviluppo di prototipi, check up tecnologici, definizione di strategie commerciali ecc.) in misura non superiore al 25% delle spese in corrente ammesse a contributo;
b) investimenti in attrezzature tecnologiche(acquisto e/o leasing) e programmi informaticinecessari alla realizzazione del progetto;
c) assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA ecc.);
d) assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH;
e) servizi per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto;
f) tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardwaree prodotti relativi al progetto;
g) materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto (inclusi prototipi);
h) spese per la tutela della proprietà industriale;
i) spese del personale dell’azienda, solo se espressamente dedicato al progetto, fino ad un massimo del 10% della somma delle voci di spesa da a) a g) sopra citate. Qualora venga impiegato ulteriore personale di nuova assunzione, esclusivamente dedicato al progetto, potrà essere riconosciuta un’ulteriore quota nel limite del 10% della somma delle voci di spesa da a) a i).
La dotazione finanziaria ammonta a 4,035 milioni di euro, così suddivisi:
3 milioni di euro a carico di Regione Lombardia e 1 milione e 35mila euro a carico delle Camere di Commercio, di cui:
Bergamo, 120mila euro; Brescia: 50mila euro: Como - Lecco: 100mila euro; Cremona: 50mila; Mantova: 40mila; Milano - Monza Brianza - Lodi: 500mila; Sondrio: 25mila; Varese: 50mila euro.
Le risorse regionali e le risorse camerali saranno utilizzate in misura paritaria (50% Regione e 50% Camere) a copertura dei singoli progetti ammessi a contributo, in ordine di graduatoria (la valutazione tecnica dei progetti verrà effettuata da un Nucleo di valutazione nominato da Unioncamere Lombardia) e sino al limite delle disponibilità delle dotazioni territoriali.
Una volta esaurite le dotazioni camerali territoriali, verranno assegnate tutte le risorse regionali residue indistintamente su tutto il territorio.
Le domande potranno essere presentate a seguito della pubblicazione del bando sulla piattaforma Bandi online di Regione Lombardia.
Nel bando, che sarà pubblicato entro 60 giorni dal 23 maggio (data di approvazione della delibera n. 6402) saranno indicate tempistiche e modalità di presentazione delle domande.
In allegato la delibera sui criteri del Bando e l’allegato A, parte integrante della stessa.
#economiacircolare #bandi #filiere #ecodesign #riuso #riciclo #PMI
1 giu 2022
Il 14 giugno a Palazzo Lombardia in Auditorium Testori, si terrà la presentazione dei risultati dei progetti Interreg Europe Plasteco e LCA4Regions e del loro supporto all’attuazione del PR-FESR 2021-2027.
Sarà l’occasione per riflettere sulla sostenibilità del settore plastiche e sul supporto che l’approccio al ciclo di vita può fornire alle policy.
È necessario iscriversi: QUI IL LINK per l'iscrizione.
In allegato il #savethedate e il programma dettagliato dell'iniziativa.
#lca #lifecycle #ciclodivita #sostenibilità #plastica #economiacircolare #resourceefficiency #policy
20 mag 2022
La biodiversità rappresenta la risposta a molte delle attuali sfide di sviluppo sostenibile. Questo vuole ricordare la Giornata mondiale della Biodiversità, in programma quest’anno domenica 22 maggio sul tema “Building a shared future for all life”.
L’iniziativa è alla sua ventiduesima edizione: la Giornata è stata infatti istituita dalle Nazioni Unite nel 2000, con la risoluzione 55/201, a partire da una consapevolezza: la comunità globale è chiamata a ripensare il proprio rapporto con il mondo naturale. Perché nessun avanzamento tecnologico può cancellare la nostra totale dipendenza da ecosistemi naturali salubri e vitali per avere cibo e acqua, ma anche medicinali, vestiti, energia, combustibili e molto altro.
Il tema “Building a shared future for all life” vuole dunque ricordare - nell’ambito della “Decade on Restoration” delle Nazioni Unite - l’assoluta centralità della biodiversità come punto di partenza per la costruzione di un diverso modello di sviluppo e, in definitiva, di un mondo migliore.
In Italia, tra l’altro, il focus proposto per il 2022 ha una forte assonanza - come ricordato dall’Assessore ad Ambiente e Clima di Regione Lombardia nella sua comunicazione alla Giunta regionale sul tema - con la recente modifica costituzionale, approvata a febbraio.
Tale modifica inserisce nell’articolo 9 della Costituzione Italiana il principio che la Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali, riconosce finalmente l’importanza della tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali, fornendo un segnale forte per le generazioni future”.
Questa edizione della Giornata mondiale della Biodiversità ricorre a 30 anni dall’istituzione della Rete Natura 2000 e del Programma Life, strumento finanziario comunitario per l’ambiente e il clima.
Un compleanno importante, dunque, per quello che è stato un passaggio decisivo verso una nuova consapevolezza del valore della tutela degli ecosistemi naturali.
Infatti, come sottolineato dall’Assessore ad Ambiente e Clima di Regione Lombardia nella già citata comunicazione, “è ormai condiviso il concetto di natura anche come ‘valore economico’. Proteggere la biodiversità è essenziale non solo per il pianeta, ma anche per la vita e l’economia, se si pensa che più di metà del PIL mondiale (ovvero circa 40 mila miliardi di euro) dipende dalle risorse naturali. Quando vengono mantenuti in salute, i sistemi naturali contribuiscono alla produzione di “’servizi ecosistemici’ da cui noi stessi siamo strettamente dipendenti per il nostro benessere e il nostro sviluppo: depurazione delle acque, stoccaggio del carbonio, fertilizzazione del suolo, impollinazione, controllo biologico di specie dannose, rifornimento di materie prime e di biomasse, di ossigeno, protezione dal dissesto idrogeologico, solo per citarne alcuni”.
A oggi però la biodiversità rimane fortemente a rischio.
L’ultimo Rapporto italiano sull’attuazione delle Direttive Natura 2013-2018 (ISPRA) racconta che il 40% degli habitat terrestri e delle acque interne è in un cattivo stato di conservazione; così come 17% della fauna e il 13% della flora.
Nel Quarto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia, pubblicato nel 2021, è stato stimato che nel periodo 2012-2018 l’entità di molti servizi ecosistemici e i conseguenti benefici economici si sono ridotti.
Sono state stimate, ad esempio, perdite fino a 146 milioni di euro associate all’aumento dell’erosione del suolo; una riduzione di quasi 2,5 milioni di tonnellate di carbonio immagazzinato a causa di cambiamenti nell’uso del suolo, con perdite che vanno da 491 a 614 milioni di euro; una riduzione del servizio di regolazione del regime idrologico che comporta un eccesso di 259 milioni di metri cubi di acqua, con perdite potenziali fino a 3,8 miliardi di euro.
Fra i pochi servizi in controtendenza quello sul turismo ricreativo basato sul godimento della natura (+ 4 miliardi di euro fra il 2012 e il 2018).
Proprio in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, Regione Lombardia promuove fino al 30 maggio la mostra Lombardia, un tesoro di biodiversità, allestita negli ingressi di Palazzo Lombardia.
Nell’ingresso N1 è anche possibile visionare il video Il progetto Life Gestire 2020 per la biodiversità in Lombardia, di cui Regione Lombardia è capofila.
La mostra vuole sensibilizzazione i dipendenti e le dipendenti regionali e la cittadinanza lombarda sull’importanza strategica della tutela della biodiversità. Un’importanza riconosciuta anche dalla Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Alla difesa e al ripristino di 16 habitat naturali Regione Lombardia ha poi dedicato un’azione specifica con il bando “Bioclima”.
Tenendo poi conto della stretta interconnessione con il cambiamento climatico, Regione Lombardia ha impostato investimenti e futuri progetti per l’attuazione del Prioritized Action Framework 2021-2027 (DGR 5028 del 12 luglio 2021), che ha delineato i fabbisogni per la conservazione della Rete Natura 2000 in circa 181 milioni di euro.
Inoltre, Regione Lombardia è capofila dell’impegnativo progetto Life Gestire 2020, della durata di 8 anni (2016-2023), che ha reso disponibile un budget di 18 milioni di euro, e ha presentato alla Commissione europea la proposta di un nuovo progetto Life (SNAP NatConnect2030), che coinvolge le regioni del bacino padano in una proposta ancora più ambiziosa, dalla durata 9 anni per un budget di 54 milioni di euro.
#biodiversità #BiodiversityDay #ClimateAction #habitat #ecosistemi #Natura2000
13 mag 2022
Anche Yamamay, azienda leader nel commercio di intimo, lingerie, costumi, ha sottoscritto il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia.
Alla sottoscrizione hanno partecipato Francesco Pinto, presidente del CdA, e Barbara Cimmino, Head of Corporate Social Responsibility & Innovation.
Il Protocollo per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia - che conta un centinaio di sottoscrittori tra enti e imprese - prevede la condivisione delle sue finalità e una serie di azioni concrete da parte dell’azienda.
L’adesione al Protocollo regionale rappresenta un segnale nella direzione auspicata della collaborazione tra il settore pubblico e il privato, nei rispettivi ambiti di competenza, oltre che un altro passo di Yamamay verso la costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile nel quale - spiega l’azienda - “eco-design, circolarità, take-back e riduzione degli impatti ambientali diventino parte integrante, rilevante e distintiva del sistema produttivo e distributivo italiano ed europeo”.
Yamamay ha già messo in campo diverse azioni. A partire, come indicato nel Bilancio di Sostenibilità 2020 dall’impiego di materiali smart e sostenibili certificati - materiali che ad esempio siano durevoli e la cui circolarità sia gestibile in modo responsabile -, oltre a tessuti a base naturale.
C’è ad esempio EDIT (Eco-Designed Innovative Textile), una linea di costumi da bagno la cui ideazione è partita nel 2019, realizzata con un tessuto mono-polimero 100% riciclato e 100% riciclabile e con una certificazione di ecodesign e di circolarità.
Tale tessuto presenta caratteristiche molto innovative: non solo è ricavato da plastica recuperata dagli oceani, ma è anche privo di elastan, la cui assenza garantisce la totale circolarità del prodotto.
Yamamay si muove dunque per una conversione del mondo della moda e del tessile verso un diverso modo di produrre. Una svolta tanto più auspicabile, se si considera che l’industria della moda è a oggi una delle più inquinanti al mondo.
Alcuni dati, dalla rivista Altrɘconomia. I ricercatori dell’Agenzia europea dell’ambiente hanno inserito la produzione tessile tra le prime cause di inquinamento ambientale su scala globale: per fare un esempio, il settore consuma più energia rispetto a quelli del trasporto navale e aereo sommati e entro il 2050 sarà responsabile per circa il 25% sul totale del bilancio di CO2.
E ancora, i vestiti rilasciano negli oceani mezzo milione di tonnellate di microfibre all’anno, pari a circa 50 miliardi di bottiglie di plastica (per saperne di più leggi il report dell’European Environment Agency, CLICCA QUI):
Per sapere di più sugli impegni di Yamamay a favore della sostenibilità CLICCA QUI.
#Yamamay #sustanaiblefuture #RegioneLombardia #SostenibilitàInLombardia #Lombardiasostenibile
12 mag 2022
Gruppo CAP è la prima azienda in Italia e la seconda in tutta Europa sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2, dopo la svizzera Logitech.
Lo certifica il Report Europe’s Climate Leaders 2022 curato dal prestigioso Financial Times in collaborazione con Statista.
Un riconoscimento importante sul fronte della sostenibilità per il Gruppo lombardo, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, da tempo attento all’impatto ambientale delle proprie azioni (con un impegno sancito nel Piano di Sostenibilità pubblicato nel 2019) e tra i sottoscrittori del Protocollo di sviluppo sostenibile di Regione Lombardia.
Alla sua seconda edizione, l’Europe’s Climate Leaders ha analizzato 400 aziende europee (con un fatturato minimo di 40 milioni di euro) che hanno ottenuto la maggiore riduzione dell'intensità delle loro emissioni di gas serra (GHG) nel periodo tra il 2015 e il 2020.
Il primo dato, definito “intensità delle emissioni”, rappresenta le tonnellate di emissioni prodotte rispetto ai ricavi ottenuti.
Dunque secondo i risultati del report Europe’s Climate Leaders, nel corso degli ultimi cinque anni CAP è riuscita a ridurre del 45% le emissioni di anidride carbonica.
“Il report stilato dal Financial Times certifica il nostro impegno nel cercare soluzioni innovative per fare industria nel rispetto dell’ambiente, consapevoli del fatto che il rischio globale diviene l’orizzonte fondamentale del pianeta - è il commento di Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP -. Oggi questo impegno deve riguardare tutto il mondo dell’industria e in particolare a quella pubblica, soprattutto nell’ambito della gestione di servizi di pubblica utilità. Noi abbiamo voluto adottare un piano di sostenibilità che coinvolge i territori e la società in cui operiamo”.
È sempre Russo a spiegare come è stato raggiunto il traguardo del podio europeo e italiano nel Report Europe’s Climate Leaders.
“Prima di tutto misuriamo attentamente le emissioni, abbiamo adottato un approccio analitico e ci siamo dati una regola: tutto quello che non riusciamo a ridurre, lo dobbiamo compensare”.
Altro caposaldo, “acquistiamo soltanto energia da fonti rinnovabili e quella che produciamo proviene da cogenerazione o fotovoltaico. Inoltre, realizziamo biometano dai fanghi e presto lo produrremo anche dalla FORSU (il rifiuto organico, ndr) e, coerentemente, abbiamo riconvertito il parco auto aziendale: i nostri veicoli, oggi, vanno a biometano e sono carbon neutral”.
L’obiettivo a lungo termine è quello di adottare un sistema sempre più circolare nella gestione del ciclo idrico integrato dell’acqua. In cifre, il Piano di Sostenibilità 2019 di CAP punta a recuperare dalle attività produttive la maggior quantità possibile di energia e materia, per arrivare a ridurre entro il 2033 l’impatto di CO2 del 40% e il volume dei fanghi (gli scarti prodotti dalla depurazione dell’acqua) dell’87%.
Per quel che riguarda poi direttamente il business della gestione del servizio idrico, e tenendo conto che per depurare le acque è necessario utilizzare reagenti chimici, “acquistiamo - spiega ancora il presidente Russo - quelli a minore impatto ambientale. Abbiamo poi ridotto la pressione sulla rete idrica, ottimizzando i consumi dei nostri quasi 7 mila chilometri di rete di acquedotto.
Infine, nelle gare d’appalto premiamo i fornitori che presentano progetti ecosostenibili e che compensano le emissioni”.
Sempre sul fronte dell’attenzione all’ambiente, di recente Gruppo CAP ha sottoscritto un finanziamento da 100 milioni con la BEI (la Banca Europea per gli Investimenti), a sostegno di un piano di investimenti da 200 milioni “per migliorare la copertura, la qualità e la resilienza del nostro servizio idrico integrato”.
In totale le aziende italiane presenti nella seconda edizione del Report del Financial Times sono 19. A guidare la classifica è il Regno Unito, con ben 120 aziende pari a oltre un quarto del totale, seguito da Germania (52) e Francia (44).
#climatechange #GruppoCAP #emissioni #CO2 #acqua #fanghi #economiacircolare #sostenibilità #svilupposostenibile
5 mag 2022
Dare voce a chi sul territorio promuove la sostenibilità e fare sistema.
Questo l’obiettivo della terza edizione del Forum regionale per lo Sviluppo Sostenibile, che Regione Lombardia organizza dal 19 al 22 ottobre 2022.
Un momento aperto a tutti, a cominciare dai 98 sottoscrittori del Protocollo regionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Per permettere di partecipare a un ampio numero di stakeholder, Regione Lombardia ha prorogato fino al 15 maggio la possibilità per imprese, enti, associazioni aderenti al Protocollo e altri soggetti interessati di candidarsi a partecipare al Forum, con le modalità indicate negli incontri dedicati, compliando on line questo form.
Il Forum prenderà il via dopo la tradizionale giornata dedicata all’educazione ambientale, in programma il 18 ottobre.
Sarà possibile seguire tutte le sessioni anche in diretta streaming.
Tra i temi al centro del confronto, ci saranno istruzione e formazione, le imprese innovative sostenibili, il passaggio dal livello globale a quello locale, il ruolo da protagonista del Terzo Settore e quello delle istituzioni per “coinvolgere, rendicontare, ispirare”.
Per una descrizione più articolata del programma consulta la pagina dedicata: CLICCA QUI.
#svilupposostenibile #ForumRegionaleSostenibilità #LombardiaGreen #SostenibilitàInLombardia #ForumSvs2022
27 apr 2022
Il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia è stato presentato da Regione Lombardia a settembre 2019 e da allora ha raccolto decine e decine di adesioni.
Fra queste assume particolare rilievo la sottoscrizione dell’imprenditore Matteo Ward, co-fondatore e CEO di WRÅD, che commenta così: “consapevoli di dover intensificare la cooperazione tra le imprese private e il settore pubblico, siamo entusiasti di aver aderito al Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia assieme all’assessore Raffele Cattaneo. Un passo importante per l’ascesa di nuovi e concreti modelli per un reale cambiamento sistemico”.
Il documento regionale impegna i sottoscrittori ad applicare alla propria attività il principio dello sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni economica, sociale e ambientale, a concorrere alla realizzazione delle azioni per l’attuazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (il documento strategico di Regione Lombardia su questi temi), e a definire un proprio programma di impegni - con i relativi tempi di attuazione.
L’attuazione del Protocollo è in linea con una realtà come WRÅD, studio di design e impresa innovativa focalizzata sulla sostenibilità, nata per mettere in discussione lo status quo del settore tessile attraverso l'educazione, l'innovazione e il design.
“Questo è segno evidente che i temi ambientali interessano non solo le imprese ma anche le nuove generazioni di imprenditori – dichiara l’assessore Raffaele Cattaneo - la collaborazione pubblico-privato è ciò che serve sulla strada di un reale sviluppo sostenibile. Non posso che esortare ad andare avanti!”
#sostenibilitàinlombardia #lombardiasostenibile #tessile #fashion #moda #economiacircolare #challengethestatusquo #fashionrevolution #sinergia #pubblicoprivato #svilupposostenibile
22 apr 2022
Tutela della biodiversità. È l’obiettivo principale del bando ‘Biodiversità e Clima’ (BioClima) lanciato da Regione Lombardia e aperto fino al 24 maggio per potenziare o ripristinare sedici habitat lombardi, di cui cinque a rischio scomparsa, salvaguardando la sopravvivenza di 22 specie animali e vegetali autoctone.
Attraverso lo stanziamento di 3,5 milioni di euro si introduce, con una formula innovativa, la collaborazione tra enti pubblici e privati. I quali saranno coinvolti in progetti di conservazione della biodiversità, di contrasto e adattamento nel tempo ai cambiamenti climatici, oltre che di valorizzazione dei servizi ecosistemici.
Grazie alle risorse mobilitate da Regione Lombardia e dai soggetti privati interessati al co-finanziamento si stima il miglioramento di circa 200 ettari di boschi esistenti e la creazione di oltre 40 ettari di nuovi boschi con la messa a dimora di almeno 60 mila piante.
Il bando è disponibile sulla piattaforma Bandi online di Regione Lombardia: per consultarlo CLICCA QUI.
Il bando è rivolto agli enti gestori di foreste e aree protette dei siti Natura 2000 e alle amministrazioni pubbliche in generale. Prevede la candidatura di progetti co-finanziati per almeno il 30%. Considerando la raccolta di almeno ulteriori 1,5 milioni di euro provenienti da privati, rappresenta la più grande iniziativa europea di partnership pubblico-privata nei settori di intervento in oggetto.
Agli enti interessati viene messo a disposizione un servizio di assistenza tecnica, erogato grazie a Fondazione Cariplo dallo spin-off dell’Università di Padova Etifor. Etifor fornirà supporto nella progettazione degli interventi nella misurazione, nella verifica indipendente nella valorizzazione dei servizi ecosistemici, nel reperimento del co-finanziamento.
I partner privati attraverso il co-finanziamento potranno contribuire a generare impatti positivi sul territorio e per i cittadini. Oltre a ottenere dichiarazioni di impatto verificate e utilizzabili all’interno di strategie climatiche, di responsabilità sociale d’impresa e di contabilità ambientale.
“Regione Lombardia – afferma Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima – sta investendo decine di milioni di euro per la tutela della biodiversità. Rappresenta uno degli strumenti chiave della strategia di sostenibilità ambientale. Il bando, che si configura come un innovativo e ambizioso esempio di ‘blended finance’ tra pubblico e privato – prosegue l’assessore Cattaneo – costituisce uno strumento efficace e adeguato. Il bando consente di valorizzare il capitale naturale, ma anche di salvaguardare la biodiversità”.
“I progetti – ha continuato Cattaneo – dovranno prevedere, misurare e certificare l’impatto atteso sia sulla biodiversità sia in termini di stoccaggio di CO2. Lo faranno, attraverso l’utilizzo di procedure e approcci scientificamente rigorosi e riconosciuti internazionalmente. Con questa misura confidiamo che cresca la consapevolezza che la biodiversità è un tema rilevante”.
Il contesto lombardo conta 246 siti Natura 2000, ovvero aree protette parte di un’ampia rete europea. Oltre 115 sono situati in aree montuose, 130 in pianura.
Secondo i risultati delle ultime campagne di rilevamento sullo stato di conservazione degli habitat, il 41% di quelli nell’area alpina si trova in uno stato favorevole: percentuale che in pianura cala al 10%.
Ciò è dovuto principalmente agli agenti inquinanti. All’errata gestione selvicolturale. Così come all’abbandono colturale, agli effetti dannosi provocati dagli incendi e a calamità climatiche. Ma soprattutto all’ingresso di specie esotiche particolarmente invasive. Gli ecosistemi più vulnerabili, come gli habitat di alta quota, le aree umide, i prati e i pascoli sono seriamente minacciati dal profondo cambiamento del contesto ambientale e socio-economico. Di conseguenza, anche le rispettive flora e fauna. Questa tendenza fa parte di un trend globale più ampio che viene definito la ‘sesta estinzione di massa’. Circa il 10% dei 2 milioni di specie conosciute è già scomparso.
I progetti, candidabili fino al 3 maggio 2022, dovranno quindi: contribuire alla creazione di nuove foreste di pianura e al miglioramento di quelle esistenti, in linea anche con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030; ampliare la superficie di habitat utili alla conservazione della biodiversità e delle infrastrutture verdi, in linea con la Strategia Europea sulla Biodiversità per il 2030; aumentare l’erogazione dei servizi ecosistemici e la loro valorizzazione economica rendendo più resilienti gli habitat e le comunità umane.
Con gli interventi forestali si concorrerà a favorire 22 specie vegetali e animali che popolano questi ecosistemi e che sono a rischio di scomparsa: nove mammiferi, di cui 8 chirotteri, due insetti (Rosalia alpina e Osmoderma eremita), un anfibio, cinque uccelli, tra cui il gallo forcello e il gallo cedrone, quattro muschi e un’orchidea (Cypripedium calceolus). Gli interventi integrativi, invece, avranno impatti positivi su decine di altre specie autoctone protette, soprattutto tra i chirotteri e l’avifauna.
“Negli ultimi anni – sostiene Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo – la sensibilità e la consapevolezza sulla centralità dei temi ambientali sono cresciute in modo decisivo: la tutela degli ecosistemi come fattore chiave per il benessere della vita umana e per il suo equilibrio in termini sociali ed economici sta emergendo come un’evidenza sempre più riconosciuta da imprese, associazioni e istituzioni. Attraverso questo bando, Fondazione Cariplo vuole supportare concretamente la tutela della biodiversità offrendo l’opportunità ai soggetti che operano sul territorio di accedere a un’assistenza tecnica qualificata, capace di generare nuove competenze in tema di progettazione degli interventi di misurazione e verifica e nelle attività di reperimento di co-finanziamento e sponsorizzazione delle azioni.”
Con riferimento agli interventi nella Rete Natura 2000, particolarmente incentivati dal bando, gli habitat che saranno coinvolti attraverso gli interventi di miglioramento forestale o di ripristino sono 16 di cui 5 prioritari, ovvero a rischio di scomparsa. Il bando può inoltre contribuire all’incremento della superficie degli habitat, specialmente nei territori di pianura, favorendo la conservazione, ad esempio, dei boschi di ontano nero, frassino maggiore e salice bianco.
“Questa iniziativa – aggiunge Alessandro Leonardi, amministratore delegato di Etifor – accende i riflettori sul ruolo cruciale della biodiversità come potente strumento di contrasto al cambiamento climatico nel lungo periodo. Con biodiversità si intende la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono. Include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema. Dalla biodiversità dipende la capacità di una specie o di un ecosistema di reagire, di adattarsi. Ma anche di ristabilire l’equilibrio; di essere resiliente a tutte le sollecitazioni ambientali. Maggiore è la diversità e maggiori sono le chance di sopravvivenza. Quindi conservare la biodiversità comporta enormi benefici per l’uomo, diretti e indiretti. Non solo economici. Protezione di aria, acqua e suolo, conservazione paesaggistica e culturale, stili di vita e salute umana”.
#biodiversità #bandi #earthday #RegioneLombardia #clima #cambiamenticlimatici #areeprotette #Natura2000 #foreste #CO2